Stato: chiuso
Data di pubblicazione: 13 febbraio 2023
Data di scadenza: 13 aprile 2023
Obiettivo
Cultura.

Elementi di contesto

La Compagnia di San Paolo è impegnata nella conservazione e manutenzione del patrimonio culturale, sia con riferimento ai complessi monumentali di grande pregio di Torino e Genova, sia con il sostegno a campagne di restauro di grandi attrattori culturali regionali, sia con la conservazione del patrimonio diffuso sul territorio piemontese e ligure.

Promuovere una cultura della manutenzione del patrimonio culturale, fondata sui valori della ricerca e della progettazione, che prevalga sull’intervento di restauro emergenziale, favorendo la programmazione – almeno nel medio periodo – per una gestione sostenibile dei beni, sviluppando attività di formazione e progetti di ricerca, è uno degli elementi strategici della Missione Custodire la Bellezza dell’Obiettivo Cultura per il quadriennio in corso, come risulta dal Documento Programmatico Pluriennale 21-24. Le Linee Programmatiche 2023 confermano tale disegno attuativo, accanto all’opportunità di completare e perfezionare il ciclo di bandi tematici lanciati nel 2021 (fra i quali figura PRIMA, Prevenzione Ricerca Indagine Manutenzione Ascolto per il patrimonio culturale), nell’ottica del citato Piano strategico, con fasi successive o nuove edizioni, che permettano di lavorare per raggiungere gli obiettivi previsti dalle diverse Missioni della nostra Fondazione.

La prima edizione del bando PRIMA, emanato a dicembre 2020 ha comportato l’emersione – negli ambiti di riferimento e a carattere nazionale – di problemi complessi e condivisi da una pluralità di interlocutori e si è dunque rivelato uno strumento particolarmente adatto a rispondere alle esigenze di chi sul territorio deve provvedere alla gestione del patrimonio culturale. Nel corso dello sviluppo delle progettualità, la Compagnia di San Paolo per rafforzare i risultati di questa iniziativa, ha avviato interlocuzioni e collaborazioni rispetto a plurime iniziative. Ciò ha come esito il coinvolgimento delle principali istituzioni preposte alla conservazione del patrimonio e la partecipazione a diversi tavoli di lavoro nazionali.

Per i motivi evidenziati la Fondazione Compagnia intende ora emanare una nuova edizione del bando.

Tale strumento è dedicato alla strutturazione e realizzazione di piani di manutenzione programmata e conservazione preventiva di sistemi di beni e mira a diffondere la cultura della manutenzione a scapito dell’intervento emergenziale. Orientato a favorire la gestione ottimale e più efficiente dei beni, è diretto a fornire alle istituzioni che si occupano del patrimonio vincolato i più adatti strumenti di conoscenza specialistica a carattere tecnico e tecnologico, con riferimento alla sostenibilità finanziaria, ambientale e sociale.

Si riconfermano cardini del bando di selezione la pianificazione degli interventi, legata a logiche di medio/lungo periodo, e la sostenibilità ambientale – riconducibile essenzialmente all’efficienza energetica e della gestione dei lavori – sociale, collegata ai temi del riuso, della rigenerazione urbana e della partecipazione attiva della cittadinanza e finanziaria.

 

Finalità generali e obiettivi specifici del bando

Obiettivi

L’obiettivo del bando è mettere in evidenza la necessità di organizzare gli interventi di salvaguardia del patrimonio immobiliare sottoposto a tutela, ai sensi del Decreto Legislativo 22/01/2004 n. 42 (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio) attraverso logiche di medio e lungo periodo, dove i piani di manutenzione cessino di essere puri atti formali ma siano invece parte essenziale dei programmi di conservazione. Si intende perciò favorire una diffusione della cultura della manutenzione che non resti confinata ad un livello unicamente teorico, ma che diventi una prassi di gestione e sia volta alla prevenzione degli interventi di restauro e alla programmazione di azioni che evitino di operare in maniera invasiva e finanziariamente consistente sui beni e la loro funzionalità.

La finalità che ne consegue è quindi quella di consentire agli enti proprietari e gestori di beni immobili di avere a disposizione strumenti di lavoro sia a carattere progettuale, sia gestionale-amministrativo, per sovrintendere nel modo più adeguato alle loro mansioni.
Pertanto i beneficiari selezionati attraverso call apposite, oltre a disporre delle risorse per sostenere piani triennali di opere, potranno partecipare a moduli di formazione dedicati – destinati a coloro che seguono direttamente la progettazione di piani di manutenzione e conservazione e successivamente la realizzazione delle opere sottese da tali programmi – propedeutici all’omologazione del lessico e all’accesso a una preparazione specifica anche in tema di nuove tecnologie e sostenibilità ambientale. È previsto un ulteriore affiancamento sul tema della sostenibilità nel medio e lungo periodo dei piani di manutenzione, attraverso lo sviluppo di competenze in tema di strumenti gestionali e finanziari adeguati. Tale attività è finalizzata a fornire le opportunità per creare le condizioni di base ad abilitare i soggetti proprietari dei beni ad avere il know how e le abilità necessarie ad autofinanziare la conservazione/manutenzione del patrimonio. In fine è previsto un percorso di accompagnamento riguardante il coinvolgimento del mondo dell’associazionismo e del volontariato culturale nell’ambito di riferimento.
In una logica di forte integrazione tra la pratica della manutenzione del patrimonio e l’avanzamento della conoscenza, alcuni progetti potranno, qualora sussista la disponibilità da parte del soggetto proponente, rappresentare infine un valido campo di applicazione per la sperimentazione di progetti di ricerca.

Fasi

In considerazione degli obiettivi prefissati e delle criticità emerse dall’analisi del contesto, il nuovo strumento erogativo è stato strutturato in 2 fasi:

Fase 1 – febbraio/luglio 2023

Nella Fase 1 del bando si richiede ai soggetti proprietari o gestori di beni culturali di presentare un dossier di candidatura nell’ambito della manutenzione e conservazione del patrimonio, che comprenda un’analisi della situazione dei beni interessati (per ogni singolo bene: descrizione, utilizzo attuale, vulnerabilità e identificazione dei pericoli nonché storia dei restauri, degli interventi manutentivi e di prevenzione degli ultimi 10 anni, studi e analisi già in disponibilità dell’Ente, quali ad esempio rilievi, indagini strutturali e di altra natura, analisi storiche, indagini di laboratorio e prove sui materiali, elaborati progettuali e pratiche edilizie, ecc.).
Per i soggetti vincitori della Fase 1 la Compagnia accorderà un contributo di importo fino a € 25.000 destinato alla progettazione tecnica di piani di manutenzione programmata e conservazione preventiva e relative indagini preliminari propedeutiche, dei beni individuati. Per i medesimi soggetti è prevista un’attività di affiancamento, attraverso moduli di formazione specifica, destinata a coloro che seguono direttamente la progettazione e successivamente la realizzazione delle iniziative proposte e propedeutica all’omologazione di lessico e strumenti legati all’ambito di riferimento.

Fase 2 – agosto 2023/febbraio 2024

La Fase 2 richiede la candidatura di un piano triennale di manutenzione e conservazione riguardante i beni esplicitati nel dossier di candidatura della Fase 1. Potranno accedere alla Fase 2 e compilare la relativa richiesta solo gli enti selezionati nella Fase 1, che saranno tenuti a partecipare al piano di formazione sopra indicato.
Per i soggetti vincitori della Fase 2 si prevede un contributo fino a un massimo di € 250.000 a copertura massima del 60% del budget dei piani triennali di manutenzione e conservazione, con un minimo di cofinanziamento richiesto all’ente del 40%.
Per i soggetti vincitori della Fase 2 è previsto un ulteriore affiancamento, attraverso moduli di formazione e consulenza specifica sul tema della sostenibilità economica nel medio e lungo periodo dei piani di manutenzione, attraverso la messa a disposizione di competenze in temi di gestione. Inoltre, sarà attivato un affiancamento per favorire il coinvolgimento dell’associazionismo culturale.

Sono ammessi al bando gli enti così come indicati in dettaglio nel documento “Linee applicative del Regolamento per le Attività Istituzionali” presente sul sito web della Fondazione Compagnia di San Paolo, purché risultino enti proprietari, gestori o comodatari di beni (a condizione che il contratto di comodato preveda interventi di manutenzione e sia di durata superiore a 3 anni).

Sono ammessi alla valutazione i progetti che riguardano:

  • per la Fase 1, piani di manutenzione programmata e conservazione preventiva di sistemi di beni aperti al pubblico, individuati nel territorio piemontese e ligure;
  • per la Fase 2, piani triennali di manutenzione programmata e conservazione preventiva, selezionati fra i candidati della Fase 1. Potranno accedere alla Fase 2 solo gli enti selezionati nella Fase 1.

Si vedano in dettaglio i requisiti nel capitolo “Contenuti specifici delle iniziative”.
Sono ad ogni modo esclusi dal presente bando:

– gli interventi di manutenzione e conservazione sprovvisti di un’approvazione preliminare formulata dalle competenti Soprintendenze (tale approvazione verrà richiesta per la partecipazione alla Fase 2);
– gli interventi che prevedono opere di restauro.

I progetti devono possedere i seguenti requisiti:

– il piano triennale di manutenzione e conservazione deve riguardare sistemi di beni appartenenti e/o dati in comodato al medesimo ente e dal medesimo gestiti o la cui gestione sia in capo ad un solo ente. Per sistemi di beni si intende da un minimo di 3 a un massimo di 5 beni immobili. Qualora sia stata attuata una selezione di beni, è opportuno anche segnalare quali criteri siano stati a tal fine adottati. I beni immobili contemplati possono ricomprendere anche le pertinenze e i beni conservati al proprio interno; in tal caso contenitore e contenuto verranno computati come un unico bene;
– i beni oggetto del piano di manutenzione devono essere aperti alla fruizione pubblica o comunque la stessa deve essere prevista a partire dal 2023;
– i beni devono essere ubicati nel territorio piemontese e ligure;
– il progetto deve concernere esclusivamente la manutenzione di opere tutelate ai sensi del Decreto Legislativo 22/01/2004 n. 42 e s.m.i. (Codice dei Beni Culturali e del Paesaggio);
– l’Ente dovrà garantire, in proprio o attraverso il reperimento di ulteriori contributi, la copertura finanziaria del progetto per la parte eccedente lo stanziamento della Compagnia.

Gli Enti possono partecipare in quanto direttamente proprietari dei beni oggetto del piano di manutenzione, gestori o comodatari (a condizione che il contratto di comodato preveda interventi di manutenzione e sia di durata superiore a 3 anni). Tuttavia i beni devono appartenere al medesimo ente e/o essere ceduti allo stesso comodatario nonché, qualora dati in gestione, devono essere stati tutti affidati ad un ugual gerente.

La Fondazione prevede l’attribuzione di un contributo di importo fino a € 25.000 per gli enti selezionati nella Fase 1, destinato esclusivamente alla progettazione tecnica di piani di manutenzione programmata e conservazione preventiva e relative indagini preliminari propedeutiche, dei beni individuati (rilievi, indagini strutturali e di altra natura, analisi storiche, indagini di laboratorio e prove sui materiali, elaborati progettuali e pratiche edilizie, ecc). L’importo riconosciuto sarà valutato di caso in caso, in considerazione della complessità del patrimonio individuato, del numero dei beni coinvolti e della necessità di approfondimenti specifici rispetto alla predisposizione della documentazione necessaria alla partecipazione alla fase 1 del bando.

Per la Fase 2 si prevede un contributo fino a un massimo di € 250.000 a copertura massima del 60% del budget dei piani triennali di manutenzione e conservazione, con un minimo di cofinanziamento richiesto all’ente del 40%.

L’Ente sarà tenuto a realizzare l’iniziativa così come è stata sottoposta alla Fondazione Compagnia e dovrà garantire, in proprio o attraverso il reperimento di ulteriori contributi, la copertura dei costi eccedenti l’importo richiesto alla Fondazione Compagnia.

Fasi:

  1. Per chi supera la prima fase, le spese di progettazione, le spese attinenti alla predisposizione di un dossier di candidatura attinenti allo svolgimento di indagini e alla predisposizione di un dossier fotografico.
  2. Tutte le spese previste dal piano di manutenzione programmata e conservazione preventiva triennale.

La partecipazione al bando comporta automaticamente l’accettazione delle procedure, dei criteri e delle indicazioni ad esso riferite. La mancanza dei requisiti e l’inosservanza delle condizioni e delle procedure previste comporteranno l’esclusione della richiesta di partecipazione. Per presentare la candidatura al bando è obbligatorio utilizzare esclusivamente la procedura ROL richiesta on-line, nella sezione “Contributi” del sito della Fondazione, accedendo all’apposita modulistica dedicata al bando per ciascuna fase del processo di selezione. Sarà disponibile il form dedicato alla Fase 1 del bando. Il form per la Fase 2 sarà accessibile solo agli enti che supereranno la Fase 1.

I form dovranno essere compilati esclusivamente on-line e dovranno essere chiusi entro i termini sotto indicati affinché la richiesta venga considerata valida. I form dovranno essere compilati obbligatoriamente in tutte le loro parti pena l’esclusione della richiesta. La documentazione e gli allegati specificatamente richiesti all’interno dei form sopra citati dovranno essere obbligatoriamente allegati al dossier di candidatura per ciascuna delle fasi. Sono ammessi ulteriori elaborati in grado di illustrare la qualità della proposta (allegati non obbligatori).

Per la Fase 1, la scadenza di presentazione delle candidature è fissata alle ore 12 di giovedì 13 aprile 2023.
Per la Fase 2, la scadenza di presentazione dei progetti è fissata alle ore 12 di giovedì 21 dicembre 2023.

Saranno considerate formalmente non ammissibili le candidature non conformi con quanto stabilito nel bando circa soggetti e iniziative ammissibili, rispetto delle disposizioni individuate, completezza e regolarità della documentazione presentata. Le relative proposte progettuali saranno pertanto escluse dalla fase di selezione di merito. In presenza di carenze di ordine formale di rilievo minore rispetto a quanto richiesto, la Fondazione si riserva di richiedere documentazione integrativa ai fini dell’istruttoria.

Inoltre, circa la selezione di merito per la Fase 1 del bando, le proposte saranno selezionate tenendo in considerazione essenzialmente:

– l’impatto sul territorio del progetto proposto in termini di:

  1. disseminazione tecnica, ossia se i metodi di manutenzione e conservazione proposti possono costituire un’esperienza condivisibile ad altri beni, analoghi per tecniche costruttive, condizioni di contesto o utilizzo;
  2. disseminazione delle buone pratiche, ossia se l’evidenza pubblica del programma di manutenzione possa favorire la crescita di una cultura diffusa della manutenzione nella comunità locale o nella “comunità patrimoniale”;
  3. utilizzo del bene, ossia se la migliore manutenzione possa consentire migliori condizioni di visita, l’allargamento dei pubblici, l’estensione dell’orario di visita e l’aumento dei visitatori;
  4. la complessità e la rilevanza del patrimonio individuato dal punto di vista storico architettonico.

Circa la selezione di merito le proposte relative alla Fase 2 del bando saranno selezionate tenendo in considerazione essenzialmente:

– la logica del progetto;
– la coerenza del programma rispetto alle esigenze rilevate nel dossier di candidatura;
– le attività proposte e i soggetti coinvolti;
– l’impatto del progetto proposto per l’ente;
– la replicabilità del modello in altri contesti (o relativamente ad altri sistemi di beni);
– gli elementi innovativi della gestione (tecniche, modalità operative, collaborazioni…);
– aspetti di natura finanziaria: percentuale di cofinanziamento del programma; congruità dei costi inseriti nel piano di manutenzione e sostenibilità della gestione nel tempo.

Gli esiti dell’istruttoria e delle deliberazioni in merito alla Fase 1 verranno pubblicati sul sito della Fondazione entro giovedì 27 luglio 2023. È inteso che le iniziative non citate debbano ritenersi non accolte e quindi escluse dall’accesso alla Fase 2.

La comunicazione degli esiti della Fase 2 sarà data sul sito della Fondazione entro giovedì 29 febbraio 2024. È inteso che le iniziative non citate debbano ritenersi non accolte.

Fase 1

La premialità attribuita agli enti selezionati nella Fase 1 sarà erogata in un’unica tranche sul conto corrente intestato all’ente al ricevimento della lettera di delibera firmata per accettazione e della documentazione allegata richiesta, comprensiva di rendicontazione delle spese sostenute.

Fase 2

Il contributo della Fondazione sarà corrisposto con le seguenti modalità: il 20% del contributo sarà versato in anticipo, sul conto corrente intestato all’ente al ricevimento della documentazione richiesta nella lettera di delibera e nei suoi allegati. Fino al 90% dell’importo complessivo del contributo saranno riconosciute tranches semestrali, a presentazione di rendicontazione specifica. Il saldo del 10% sarà versato al termine dell’attività, ricevuta la documentazione prevista e completata la procedura di controllo da parte degli uffici.
La Compagnia potrà effettuare verifiche dirette o indirette sull’attuazione dell’iniziativa e sulle concrete ricadute. Il riscontro di circostanze non conformi al bando comporterà per l’ente selezionato l’esclusione dal contributo e dalla sua erogazione.

Il bando prevede la collaborazione del Centro per la Conservazione e il Restauro La Venaria Reale e del Politecnico di Torino (centro R3C), che insieme ad altri soggetti da loro coordinati, coadiuveranno la Fondazione Compagnia di San Paolo con azioni di formazione ed approfondimento per i soggetti selezionati alla Fase 1 e di accompagnamento ed orientamento per i soggetti selezionati alla Fase 2.
In particolare, l’apporto sarà finalizzato in un primo momento (mesi di settembre-ottobre 2023) per supportare l’ente nella realizzazione della progettazione, e in un secondo momento – al termine delle selezioni – per accompagnare l’ente nel percorso di predisposizione del piano di manutenzione programmata e conservazione preventiva triennale.

Informazioni e chiarimenti potranno essere richiesti all’indirizzo e-mail: missionecustodia@compagniadisanpaolo.it, specificando nell’oggetto: “Bando PRIMA. Prevenzione Ricerca Indagine Manutenzione Ascolto per il patrimonio culturale”.
Domande di natura tecnica sulla compilazione della ROL potranno essere inoltrate all’indirizzo e-mail: assistenzarol@compagniadisanpaolo.it.

Questo Bando contribuisce al raggiungimento dei seguenti Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

SDG 4  Istruzione di qualità
SDG 9  Imprese, innovazione e infrastrutture
SDG 11  Città e comunità sostenibili
SDG 13  Lotta contro il cambiamento climatico