Accompagniamo le persone più fragili verso nuove opportunità di lavoro, offrendo percorsi capaci di valorizzare le risorse personali e professionali, dentro sistemi territoriali che contribuiamo a rendere più forti. La capacità di cercare attivamente, trovare e mantenere un lavoro dignitoso diventa la carta vincente per definire e rilanciare un solido progetto di vita, a favore di una maggiore inclusione sociale.
La nostra attività si articola in diversi ambiti di intervento.
Favorire il lavoro dignitoso
Il lavoro è una dimensione fondamentale della vita umana non solo per soddisfare i bisogni primari e raggiungere una stabilità economica e familiare, ma anche come strumento per la realizzazione personale e l’emancipazione sociale. Da questo presupposto nasce la Missione Favorire il lavoro dignitoso attraverso la quale, in modo coerente rispetto a tutta la progettualità dell’Obiettivo Persone, si ricercano soluzioni capaci di migliorare la qualità di vita delle persone, delle famiglie e delle comunità per una maggiore coesione e solidarietà sociale.
Occupabilità, transizione e inserimenti lavorativi
Per aumentare la possibilità delle persone di trovare e mantenere nel tempo un’occupazione, di porsi e riproporsi nel mercato del lavoro con un progetto professionale aderente alle proprie capacità, aspirazioni e alle richieste del contesto, è necessario agire – talvolta anche con interventi preventivi – sia nell’ambito dell’orientamento e della consulenza di carriera, sia sul fronte dell’ampliamento delle opportunità di formazione e lavoro. A Torino e Genova, con il progetto Articolo +1 ci rivolgiamo ai giovani disoccupati, tra i 15 e i 29 anni, non iscritti in percorsi di istruzione e formazione (NEET) con l’obiettivo di aumentarne l’occupazione e di colmarne i bisogni professionali e educativi, stimolando una alleanza strategica tra mondo imprenditoriale e privato sociale.
A Torino, con il progetto Formazione per la Mobilità Professionale ci rivolgiamo a adulti vulnerabili di età superiore ai 29 anni che necessitano di un supporto per collocarsi o ricollocarsi nel mercato del lavoro. Da oltre 20 anni, inoltre, lavoriamo nell’ambito degli interventi di esecuzione penale interna ed esterna, offrendo opportunità di formazione e occupazione ai detenuti negli istituti penitenziari e a fine pena. Sosteniamo, in particolare, il consolidamento delle competenze professionali e manageriali delle cooperative sociali attive nell’ambito dell’economia carceraria, il progetto LEI – Lavoro, Emancipazione, Inclusione per migliorare le opportunità di reinserimento socio-lavorativo delle detenute e l’iniziativa europea CUP – Convicts Upskilling Pathways che sperimenta e valuta moduli di formazione innovativi finalizzati a rafforzare l’occupabilità di detenuti ed ex detenuti.
Contrasto alla fragilità economica, sociale e lavorativa
La crisi economica degli ultimi anni e il più recente impatto della pandemia da coronavirus sulle proiezioni di crescita del nostro paese, hanno visto crescere in modo drammatico la quota di popolazione a rischio di povertà e di esclusione sociale, non solo dal punto di vista della privazione materiale ed economica, ma anche sotto il profilo educativo e di esigibilità dei diritti di cittadinanza, tra cui il diritto alla mobilità, alla salute e alla cultura.
Per questo interveniamo per contrastare situazioni di fragilità espressa o potenziale, offrendo risposte integrate ai differenti bisogni delle persone sia sul versante delle politiche per l’occupabilità e l’occupazione che sul versante sociale (empowerment, contrasto del disagio abitativo, consolidamento delle reti sociali, accesso ai servizi). Un esempio significativo è rappresentato dal progetto Trapezio, realizzato in collaborazione con Fondazione Ufficio Pio. Il progetto nasce per sostenere le persone che hanno vissuto un evento spiazzante, in grado di sconvolgere la vita e aumentare le possibilità di cadere in povertà. Un invito ad afferrare quel “trapezio” che consenta il salto verso una vita dignitosa, affidandosi ad una rete di sostegno economico, e sociale.
Sosteniamo, inoltre, percorsi di integrazione e inclusione socio-lavorativa di persone con background migratorio, per favorire la loro piena e attiva partecipazione nel nuovo contesto sociale. Nasce così Migliora, il programma di capacity building per rafforzare le competenze di operatori, decisori pubblici, soggetti della società civile e del settore privato, identificando soluzioni efficaci e progetti concreti nel campo dell’integrazione di richiedenti asilo e rifugiati in Piemonte.