Premessa
Savona è una delle quattro città (Torino, Vercelli, Genova e Savona) coinvolte nell’iniziativa pluriennale Città dell’Educazione promossa dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e dal suo ente strumentale, la Fondazione per la Scuola, che intende proporre alle amministrazioni, istituzioni, scuole e tutte le realtà della comunità educante, incluse le famiglie, una sfida ambiziosa di investimento e innovazione che ponga l’educazione al centro dei cambiamenti strutturali sui territori.
In particolare, l’iniziativa “Città dell’educazione 6-19 Savona” è realizzata in collaborazione con la Fondazione De Mari CR Savona che sviluppa azioni in ambito educativo da diversi anni, contribuendo alla crescita del territorio e del benessere delle giovani generazioni, e con il Comune di Savona. Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione De Mari CR Savona e Comune di Savona insieme all’Ufficio Scolastico Territoriale di Savona e altri stakeholder promuovono con Città dell’Educazione un intervento ambizioso che pone al centro dell’agire educativo i ragazzi e le ragazze della Città di Savona. In particolare, con il bando “Semi di futuro 6-19. Opportunità educative per crescere bene insieme” ci si rivolge agli studenti del primo e secondo ciclo della città di Savona (fascia d’età 6-19) e alle comunità educanti che si prendono cura della loro crescita.
L’iniziativa prevede il rafforzamento di un ecosistema educativo consapevole e amplia l’insieme delle opportunità rivolte a bambine, bambini e adolescenti e, nel contempo, li rende parte attiva e protagonista. Si intende promuovere una comunità educante capace di innescare cambiamenti, processi comunicativi fluidi ed efficaci in cui ogni attore opera in ottica sinergica e complementare, consapevole sia delle opportunità educative e formative presenti sul territorio, sia delle opportunità e dei servizi che mancano, per poter compiere scelte strategiche adeguate.
Elementi di contesto
Le attività educative non formali proposte in orario scolastico ed extrascolastico giocano un ruolo cruciale per lo sviluppo di bambini, bambine e adolescenti, contribuendo in modo significativo al loro benessere fisico, emotivo e sociale. Offrono l’opportunità di rafforzare competenze importanti quali pensiero critico, attitudine alla soluzione di problemi, autoregolazione emotiva e abilità sociali come il rispetto dell’altro, la collaborazione, l’esercizio della leadership, promuovendo al contempo la motivazione ad apprendere e un migliore stato generale di benessere.
Come dimostrato dall’indagine OCSE 2023, condotta in Italia dalla Fondazione per la Scuola, sulle competenze socio-emotive, le attività extrascolastiche possono rappresentare un’occasione fondamentale per gli studenti con difficoltà scolastiche per scoprire propri punti di forza, con un impatto significativo sulla conoscenza di sé, sul livello di autostima e di fiducia nelle proprie capacità.
Secondo le stime ISTAT, nel 2023, i minori in condizione di povertà assoluta sono pari a 1,3 milioni, pari al 14% dei minori, il valore più alto della serie storica dal 2014, e leggermente più alto di quello del 2022 (ISTAT, marzo 2024). La povertà materiale è uno dei fattori che incidono sull’accesso alle opportunità educative e culturali da parte dei bambini/e e ragazzi/e.
L’accesso limitato ad opportunità educative di qualità ha un impatto diretto sul fenomeno della dispersione scolastica. I dati sulla dispersione scolastica in Italia (10,5% secondo Eurostat 2024) e nello specifico in Liguria (10,2%) sono ancora lontani dall’obiettivo del 9% dell’Unione Europea. Il fenomeno dell’abbandono scolastico è più frequente tra i ragazzi (13,1%) rispetto alle ragazze (7,6%). Non meno preoccupante è la quota di studenti che terminano il loro percorso scolastico senza raggiungere i livelli minimi di competenze previsti dopo 13 anni di scuola: la Liguria ha una quota di studenti e studentesse a rischio di dispersione scolastica implicita al termine del primo ciclo pari al 13,2%, a fronte di una media nazionale del 12,9% (INVALSI 2024).
Tra i giovani con cittadinanza straniera, il tasso di abbandono precoce degli studi è tre volte quello degli italiani (26,9% contro 9,0%) e varia molto a seconda dell’età di arrivo in Italia. Per chi è entrato in Italia tra i 16 e i 24 anni di età la quota raggiunge il 41,2%, scende al 33,4% per chi aveva 10-15 anni e cala ulteriormente, pur rimanendo elevata (19,1%), tra i ragazzi arrivati entro i primi nove anni di vita; all’interno di questa classe di età si nota una tendenziale riduzione quanto più l’arrivo è anticipato ai primi anni di vita . Le motivazioni sono connesse ad una condizione di ritardo precoce che matura già nella scuola primaria a seguito degli ingressi di alunni con cittadinanza non italiana in classi non corrispondenti all’età anagrafica (in particolare per i neo-arrivati); una maggiore percentuale di non ammessi (bocciati) tra gli studenti con cittadinanza non italiana; una frequenza discontinua, dovuta sovente al citato fenomeno della “stagionalità” o “pendolarismo”.
Inoltre, per quanto riguarda la qualità della vita e del benessere psicologico, si registra un abbassamento dell’età (11-15 anni), in merito al peggioramento del benessere, sempre a carico delle ragazze (BES 2023). Il rapporto sullo stato di salute dei bambini e ragazzi italiani rileva che il benessere è peggiorato dopo la pandemia. Nel complesso è stato rilevato, da parte dei genitori, un calo generale nel benessere percepito dei propri figli.
In media la frequenza dei bambini che si divertono con gli amici è peggiorata per il 42% dei bambini (WHO, 2024).
Analizzando il contesto specifico della città di Savona, nell’a.s. 2022/23 frequentavano le scuole statali e paritarie del primo e secondo ciclo 9.000 studenti. Da fuori Savona proviene il 60% degli studenti delle scuole secondarie di II grado ubicate in città. Il 13,9% degli studenti della città di Savona ha una cittadinanza non italiana (nel 2015-16, l’incidenza era pari a 10,2%). Più elevata nelle scuole primarie (22,4%) e nelle scuole sec. di I grado (18,7%), più contenuta nelle sec. di II grado (9,2%). Nelle scuole primarie della città l’offerta di “tempo pieno” scolastico (40h sett.) è attualmente limitata: accedono a questo servizio 3 bambini/e su 10 (la media regionale è del 50,3%).
Nelle scuole secondarie di I grado di Savona 10 studenti su 100 si trovano in situazione di ritardo scolastico (dato regionale 7,4%), situazione che troviamo già nelle scuole primarie (a Savona il 4% rispetto alla media regionale del 2,7%) e che aumenta nelle scuole secondarie fino al 18,9% (+1% rispetto alla media regionale). La situazione varia sensibilmente nelle differenti scuole secondarie di II grado: è più alta negli istituti professionali, si abbassa negli istituti tecnici e nettamente inferiore nei Licei.
I dati delle scuole di Savona sembrano, inoltre, confermare lo stretto legame tra ritardo scolastico e presenza di allievi con cittadinanza non italiana.
Per quanto riguarda il benessere psicologico, i dati più puntuali che sono stati rilevati da Con i Bambini nel 2024 offrono un panorama regionale che vede la Liguria come una delle regioni in cui si manifesta una marcata assenza, nella percezione dei giovani, del supporto delle famiglie. Circa la metà delle 15enni dichiara di riuscire ad aprirsi con i genitori, a fronte di altri territori, come la provincia autonoma di Bolzano dove sono oltre il 61%. Sopra il 60% si collocano anche regioni come la Sicilia e la Campania. Per quel che riguarda i 15 enni, seppure, come per tutte le regioni il dato è più ottimistico, la Liguria appare come una delle peggiori, facendo segnare un 58% (dati peggiori si registrano solo in Piemonte, 57,1%, Veneto, 52,7% e Friuli Venezia Giulia, 55,8%).
Su questo tema, la Fondazione De Mari CR Savona, ha avviato fin dal 2022 il bando “La scuola ti ascolta” che promuove in modo sistematico e organico progetti di ascolto e sostegno psicologico per studenti, insegnanti, genitori, orientati alla prevenzione del disagio e alla promozione del benessere negli istituti scolastici in rete della provincia di Savona. La “Scuola ti ascolta” ha promosso negli scorsi anni un processo di valutazione partecipata che ha messo proprio in luce quanto i servizi psicologici nelle scuole abbiano costituito un nodo strategico tra scuola, famiglia e territorio, permettendo:
- l’emersione precoce di casi di rilevanza clinica.
- il rafforzamento del dialogo scuola-famiglia.
- iI supporto diretto a studenti, genitori e insegnanti.
Tra le difficoltà emerse, un ruolo significativo è proprio quello giocato dalle famiglie.
Come evidenziato da numerose ricerche, si sottolinea che per superare le disuguaglianze in ambito educativo è fondamentale connettere le energie presenti sui territori (in termini di opportunità, spazi, occasioni, competenze). Il lavoro di “comunità educante”, ascrivibile ad un’azione di community empowerment network, può motivare enti, agenzie e persone a maturare nuove consapevolezze e a sperimentare inedite collaborazioni al fine di migliorare la qualità della proposta educativa presente sul territorio.
Obiettivi e principi generali del bando
Il presente Bando rappresenta una delle principali attività dell’iniziativa Savona Città dell’Educazione rivolte a bambine/i e adolescenti nella fascia d’età 6-19 e si fonda su un’alleanza strategica con i principali stakeholders della comunità educante comunale: la Fondazione De Mari CR Savona, il Comune di Savona, l’Ufficio scolastico territoriale di Savona, gli enti del terzo settore, le istituzioni e le famiglie.
Sulla base degli apprendimenti maturati dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e dei suoi enti strumentali e dalle azioni promosse negli ultimi anni dalla Fondazione De Mari CR Savona, insieme al Comune di Savona, si intende promuovere il presente bando teso a raggiungere i seguenti obiettivi specifici:
1) potenziare l’offerta e la fruizione di opportunità educative nel tempo scolastico volte a stimolare competenze disciplinari, chiave-europee e socio-emotive di bambini e ragazzi;
2) potenziare l’offerta, l’accesso e la fruizione continua e regolare di bambine, bambini, ragazze e ragazzi, in particolare quelli a rischio o in condizioni di vulnerabilità, ad un ricco ventaglio di proposte socio-educative e relazionali nel tempo extrascolastico;
3) favorire la presenza presso le scuole del territorio e l’accesso di studenti, docenti e famiglie a servizi a sostegno del benessere psicologico, emotivo e relazionale.
Gli ambiti di intervento sono dunque:
1) Attività educative in orario scolastico, volte a sviluppare le competenze chiave europee e socio emotive di bambini/ e e ragazzi/e.
2) Attività socioeducative in orario extrascolastico rivolte direttamente ai bambine/i, ragazze/i e alle loro famiglie, con un’attenzione particolare a bambini/e e ragazzi/e a rischio o in condizioni di vulnerabilità.
3) Servizi di supporto al benessere psicologico degli studenti, dei docenti e delle famiglie.
Il Bando, inoltre, si prefigge di incrementare – attraverso azioni formative adeguatamente progettate – le capacità dei soggetti impegnati in campo formativo, educativo, sportivo e culturale sul territorio cittadino di Savona di lavorare in rete fra di loro e con le istituzioni e i servizi pubblici della città.
I destinatari finali dei progetti sostenuti attraverso il presente bando saranno:
- Bambine/i e ragazze/i dai 6 ai 19 anni che frequentano le scuole del primo e secondo grado e/o che vivono nella città di Savona, con un’attenzione particolare rivolta a bambine, bambini, ragazze e ragazzi a rischio o in condizioni di vulnerabilità e a coloro che hanno accesso limitato ad opportunità educative nel tempo extrascolastico.
- Le famiglie con bambine/i e adolescenti dai 6 ai 19 anni, e in particolare quelle dei bambini, delle bambine e degli adolescenti coinvolti.
- I soggetti impegnati in attività in campo formativo, educativo, sportivo e culturale a favore della fascia d’età 6-19, che concorrono responsabilmente a costituire l’infrastrutturazione educativa del territorio di riferimento e ad offrire risposte organiche, integrate e multidimensionali ai bisogni educativi delle persone minorenni.
Le proposte progettuali dovranno:
- contribuire al raggiungimento degli obiettivi e risultare coerenti rispetto a quanto previsto dal Bando;
- prevedere la realizzazione di attività da svolgersi in maniera strutturata (non una tantum né sporadica) per il periodo settembre 2025-giugno 2026 riconducibili ad uno o più ambiti del presente Bando;
- svolgersi principalmente nella città di Savona (è possibile prevedere azioni puntuali fuori dal territorio, ad es. uscite sul territorio, visite di istruzione, partecipazione ad eventi),
- prevedere l’avvio del progetto entro il mese di ottobre 2025, sebbene sia possibile indicare nel cronogramma all’allegato 3 tempistiche diversificate per l’avvio delle singole attività comprese nel progetto.
Non sono ammissibili progetti che prevedano:
- attività rivolte direttamente ai bambini/e e adolescenti durante il periodo estivo:
- attività di gestione ordinaria delle organizzazioni coinvolte;
- unicamente attività una tantum o sporadiche, come ad es. feste, manifestazioni, uscite sul territorio;
- attività che non coinvolgano attivamente bambini/e e ragazzi/e della fascia d’età 6-19 e le loro famiglie;
- progetti di riqualificazione, ristrutturazione o adeguamento degli edifici.
I progetti possono essere presentati da partenariati costituiti da soggetti che rientrino nelle seguenti categorie:
- istituti scolastici statali o paritari del primo e del secondo ciclo o reti di scuole;
- cooperative sociali e/o loro consorzi;
- imprese sociali;
- associazioni di volontariato;
- associazioni di promozione sociale;
- enti culturali;
- enti religiosi;
- altri soggetti del Terzo Settore;
- le società o associazioni sportive dilettantistiche regolarmente iscritte al registro del CONI, costituite ai sensi dell’art. 90 della legge 289/2002 s.m.i;
- altri soggetti che perseguono finalità sociali e/o di inclusione sociale.
Il capofila, alla data di pubblicazione del Bando, dovrà possedere i seguenti requisiti:
- essere un ente del terzo settore con sede legale e/o operativa nella regione Liguria
oppure
- un istituto scolastico del primo o secondo ciclo con sede legale e/o operativa nella città di Savona.
Nel caso in cui il capofila sia un ente del terzo settore dovrà possedere i seguenti requisiti:
- essere stato costituito da almeno due anni con atto pubblico o scrittura privata autenticata o registrata;
- avere esperienza di coordinamento di partenariati e di lavoro di rete;
- avere esperienza in attività con valenza educativa finalizzate alla promozione della crescita e del benessere di persone nella fascia d’età 6-19 anni e delle loro famiglie.
Il Bando non prevede il vincolo dell’iscrizione al RUNTS né per il soggetto capofila, né per i soggetti partner.
Per un approfondimento sui requisiti soggettivi e oggettivi indispensabili per la presentazione della richiesta di contributo si rimanda a quanto previsto nello Statuto, nel Regolamento per le Attività Istituzionali e nelle Linee applicative del Regolamento per le Attività Istituzionali della Fondazione Compagnia di San Paolo https://www.compagniadisanpaolo.it/it/documenti-istituzionali/statuto/
https://www.compagniadisanpaolo.it/it/documenti-istituzionali/regolamenti-e-linee-applicative/
La presentazione delle richieste di contributo sono proposte – nell’ambito di Città dell’Educazione-a Fondazione Compagnia di San Paolo, in stretta sinergia con Fondazione De Mari CR Savona.
Da Statuto e regolamento delle attività istituzionali della Fondazione Compagnia di San Paolo, non potranno essere beneficiari di contributo le persone fisiche, gli enti con finalità di lucro e le imprese commerciali (ad eccezione delle imprese e cooperative sociali come disciplinate dalla normativa vigente e da suoi eventuali aggiornamenti, oltreché delle cooperative operanti nel settore dello spettacolo, dell’informazione e del tempo libero).
E’ auspicato Il coinvolgimento di altri “soggetti della rete”, che contribuiscano a diverso titolo alla realizzazione del progetto. Tali soggetti non potranno ricevere un contributo nell’ambito del presente Bando, riservato al capofila e ai partner di progetto, ma qualora dovessero gestire direttamente una o più azioni nell’ambito del progetto dovranno qualificarsi come fornitori di servizi per il soggetto capofila o per uno dei partner.
I partenariati dovranno essere composti da almeno due enti del terzo settore, con sede legale e/o operativa nella regione Liguria, e da almeno due istituti scolastici statali o paritari del primo ciclo o del secondo ciclo, con sede legale e/o operativa nel comune di Savona.
Nel caso in cui l’iniziativa proposta dal partenariato riguardi esclusivamente l’«Ambito 3. Servizi di supporto al benessere psicologico degli studenti, dei docenti e delle famiglie», il partenariato dovrà essere composto da almeno due istituti scolastici statali o paritari del primo ciclo o del secondo ciclo, con sede legale e/o operativa nel comune di Savona. Solo in questo caso il coinvolgimento di enti del terzo settore non è da considerarsi vincolante, ma comunque auspicato.
I partenariati che proporranno azioni che rientrino nell’Ambito 2 dovranno essere composti da enti con competenze fra loro eterogenee e complementari in campo socio-educativo, sportivo, creativo, artistico, culturale, digitale, naturalistico e ricreativo, di promozione del benessere e della salute.
Per progetto in partenariato si intende un progetto realizzato congiuntamente da un ente capofila (che formalizzerà la richiesta di contributo alla Fondazione Compagnia di San Paolo e, in caso di assegnazione, curerà i rapporti con la medesima) e da enti partner. Un ente partner è definito come tale sulla base di un apporto effettivo al processo di progettazione e realizzazione dell’iniziativa proposta.
Il partenariato dovrà valorizzare ruoli e competenze di tutti gli enti coinvolti. Verranno considerate con particolare favore le proposte progettuali proposte da partenariati che includano più soggetti; che siano composti da enti con competenze tra loro diverse e complementari; che abbiano realizzato in passato attività sul territorio cittadino e abbiano esperienze pregresse di lavoro con gli istituti scolastici coinvolti nel partenariato. Saranno inoltre valorizzate le iniziative volte ad intervenire su più di un ambito previsto dal Bando.
I rapporti tra capofila e partner di progetto dovranno essere già definiti – in termini di ruoli, apporto e responsabilità economiche, utilizzo delle risorse – al momento della presentazione della richiesta. Si richiede la presentazione dell’Allegato 2 “Composizione del partenariato” messo a disposizione nell’ambito del presente Bando; tale allegato riassume gli accordi di collaborazione funzionale presi ex-ante dagli enti partner del progetto e dovrà essere sottoscritto dai Legali Rappresentanti dell’ente capofila e di ciascun partner della proposta.
L’ente capofila e i partner dovranno avere i requisiti di ammissibilità indispensabili per l’accettabilità delle richieste alla Fondazione Compagnia di San Paolo. Solamente i soggetti membri del partenariato potranno essere destinatari di contributo, che in caso di delibera positiva da parte della Fondazione, verrà da questa erogato interamente all’Ente capofila. Quest’ultimo provvederà poi a ripartirlo secondo il piano indicato nella richiesta; è ammesso che l’Ente capofila e gli enti partner acquistino servizi da enti terzi riguardo a beni o a servizi necessari o utili al progetto. Tali acquisti dovranno essere accompagnati dalla normale documentazione amministrativa e fiscale.
Ogni ente ammissibile può presentare una sola richiesta di contributo in qualità di capofila e partecipare come partner a due ulteriori proposte. In alternativa, potrà partecipare come partner ad un massimo di tre candidature. Qualora l’istituto scolastico o l’ente del terzo settore promuova più di una proposta come capofila o partecipi a più di tre candidature come partner tutte le proposte che vedono il soggetto coinvolto saranno considerate inammissibili.
Le attività e le iniziative proposte nei progetti devono realizzarsi principalmente nel territorio del comune di Savona. I partenariati potranno prevedere azioni puntuali fuori dal territorio, ad es. uscite o brevi soggiorni sul territorio, visite d’istruzione, partecipazione ad eventi…
Le attività oggetto della richiesta dovranno svolgersi durante l’anno scolastico 2025/2026, nel periodo compreso fra settembre 2025 e giugno 2026.
Le proposte progettuali da presentare nel quadro del presente Bando dovranno prevedere azioni che rientrino in uno o più ambiti di intervento fra i seguenti:
Ambito 1: Attività educative in orario scolastico, volte a sviluppare le competenze chiave europee e socio emotive di bambini/ e e ragazzi/e
Tale ambito potrà includere in particolare:
- attività creative laboratoriali in ambito artistico (teatro, cinema, musica, arti figurative, arti minori), che comportino strategie didattiche inclusive;
- progetti didattici finalizzati all’inserimento di figure educative qualificate a supporto della didattica inclusiva in classi ad elevata complessità (legata alla presenza di alunni con bisogni educativi speciali, anche non certificati, a difficoltà relazionali del gruppo classe o ad altro) e alla realizzazione di attività laboratoriali con il gruppo classe che prevedano la collaborazione e l’interprofessionalità fra docenti ed educatori professionali, mediatori culturali, operatori socio-culturali;
- progetti didattici immersivi finalizzati all’insegnamento e al potenziamento della lingua straniera, con particolare riferimento all’inglese;
- attività di formazione e di esercitazione per insegnanti volti alla conoscenza e all’applicazione dei metodi didattici scientificamente riconosciuti nell’ambito dell’insegnamento della lingua straniera;
- altre attività da realizzarsi in orario scolastico volte a stimolare le competenze disciplinari, chiave-europee e socio-emotive di bambini/e e ragazzi/e.
Ambito 2: Attività socioeducative in orario extrascolastico rivolte direttamente ai bambine/i, ragazze/i e alle loro famiglie, con un’attenzione particolare a bambini/e e ragazzi/e a rischio o in condizioni di vulnerabilità
Tale ambito potrà comprendere:
- attività di ricognizione di tutte le risorse del territorio, di potenziamento delle opportunità educative extrascolastiche presenti ed eventuale attivazione di nuove iniziative rivolte a tutte le bambine/i e ragazze/i, co-progettate e realizzate dagli attori della rete, che rispondono ai bisogni del territorio, con lo scopo di ampliare, diversificare e rendere più accessibile l’offerta educativa, dando priorità a proposte continuative durante lo svolgersi dell’anno scolastico (compresi i periodi delle festività durante l’anno scolastico), con un’attenzione particolare a bambini/e e ragazzi/e a rischio o in condizioni di vulnerabilità. A titolo esemplificativo, ma non esaustivo, le attività ammissibili potranno riguardare gli ambiti socio-educativo, culturale, sportivo, di stimolo alla creatività, ai linguaggi espressivi e al gioco, di potenziamento delle competenze di base– comprese quelle linguistiche, di cittadinanza globale e digitale – e socio-emotive (anche attraverso attività di educazione alle emozioni), dell’accompagnamento allo studio, di promozione della sostenibilità ambientale e della scoperta del territorio;
- le attività dovranno prevedere modalità innovative di accesso, anche economico, volte a superare gli ostacoli di varia natura (linguistici, socio-economici, di conciliazione e altri) e ad incentivare la partecipazione continuativa alle attività. A titolo puramente esemplificativo, potranno essere messe a punto modalità quali la definizione di prezzi calmierati e/o di quote di iscrizione proporzionali in base all’ISEE, la facilitazione dei pagamenti attraverso delle rateizzazioni, l’applicazione di sconti sulle rate successive a fronte di una frequenza elevata, forme di mutualità e solidarietà fra famiglie, ecc.;
- Potranno essere previste azioni di promozione della genitorialità positiva e responsiva e di accompagnamento e ascolto delle famiglie (ad es. attraverso figure educative e di mediazione culturale e linguistica dedicate) per orientarle alle opportunità educative del territorio, e per accompagnare le famiglie nelle pratiche per accedere a tali servizi, con attenzione alle famiglie con bambini/e e ragazzi/e a rischio o in condizioni di vulnerabilità.
Ambito 3: Servizi di supporto al benessere psicologico degli studenti, dei docenti e delle famiglie
Tale ambito potrà comprendere:
- l’attivazione di sportelli di ascolto e sostegno psicologico per studenti, docenti, genitori, sia in orario scolastico che extrascolastico;
- attività laboratoriali con le classi per sviluppare le competenze socio-emotive di tutte/i le/gli studenti;
- attività di approfondimento sul tema del benessere psicologico rivolte a tutte le figure con un ruolo educativo (famiglie, docenti, operatori e psicologi), per potenziare gli strumenti emotivi e socio-relazionali in loro possesso e per favorire le sinergie fra i diversi ruoli per un accompagnamento coordinato, armonico ed efficace dei ragazzi/e nel loro percorso di crescita.
I progetti selezionati nell’ambito del presente Bando dovranno prevedere meccanismi di partecipazione e coordinamento fra tutti gli attori aderenti al partenariato e condivisione di informazioni sui bisogni intercettati e sulle possibili risposte in termini di opportunità educative presenti sul territorio.
A tale scopo si prevede che ciascun ente coinvolto identifichi un proprio referente (e un eventuale sostituto) quale portavoce del proprio team di lavoro, che partecipi in modo continuativo alle attività di coordinamento.
In caso di approvazione della proposta progettuale, verrà richiesto al partenariato di firmare un accordo di partenariato relativo all’implementazione del progetto, secondo modello e modalità proposti dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e condivisi in occasione della delibera di contributo.
È auspicato inoltre da parte del partenariato il coinvolgimento delle famiglie e degli studenti stessi nelle attività di coordinamento della rete, attraverso le modalità che riterrà più opportune e in base al contesto specifico.
Il presente Bando prevede per i partenariati vincitori la partecipazione a un coordinamento curato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, dalla Fondazione De Mari CR Savona, dal Comune di Savona e dall’Ufficio Scolastico Territoriale di Savona – e ad un percorso di accompagnamento, capacity building e formazione finalizzato a:
- rafforzare la rete fra le scuole e tutti i soggetti con competenze eterogenee negli ambiti socio-educativo, culturale, sportivo, di stimolo alla creatività, ai linguaggi espressivi e al gioco, di potenziamento delle competenze di base e socio-emotive, dell’accompagnamento allo studio, di promozione della sostenibilità ambientale e della scoperta del territorio;
- favorire la costruzione di linguaggi comuni e il consolidamento di una identità collettiva territoriale;
- riflettere sul fare e condividere le buone pratiche sia fra enti della rete, sia guardando alle esperienze di altri soggetti del territorio e delle altre Città dell’Educazione (Torino, Vercelli e Genova);
- la realizzazione di un piano comune di monitoraggio, valutazione e capitalizzazione di strumenti, processi e risultati ottenuti per una loro implementazione stabile e potenzialmente replicabile;
- potenziare le competenze educative degli operatori degli enti coinvolti, attraverso sessioni comuni ai diversi soggetti di approfondimento sull’educazione inclusiva.
Il percorso di accompagnamento, capacity building e formazione prevede il coinvolgimento di società o enti qualificati o persone fisiche in possesso di partita IVA, che verranno identificati come descritto nell’ Avviso per conferimento di un incarico professionale per attività di accompagnamento, capacity building e formazione per l’iniziativa Savona Città dell’Educazione– Intervento 0-6 e 6-19 in uscita il 17 aprile 2025.
Inoltre, tale azione di capacity building, formazione e coordinamento sarà fortemente collegata con il Patto per la Scuola, attivato dal Comune di Savona negli anni passati e che potrà essere ulteriormente valorizzato. Il Comune di Savona potrà attraverso esso contribuire al raggiungimento degli obiettivi previsti dal Bando e mettere in contatto enti e associazioni del territorio con le scuole statali e non statali.
Gli enti dei partenariati vincitori dovranno partecipare alle attività di accompagnamento, capacity building e formazione poiché esse costituiscono parte integrante del sostegno accordato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e dalla Fondazione De Mari CR Savona e sono ritenute indispensabili per la messa a sistema di strategie innovative ed efficaci.
Nell’ambito del Bando, i principali stakeholders dell’intervento “Città dell’Educazione – Savona 6-19” concorreranno rendendo disponibili competenze e informazioni utili a costruire una autentica ed efficace alleanza territoriale tra scuole, enti del terzo settore, servizi sanitari, sociali, educativi, culturali, ricreativi, sportivi.
La Fondazione De Mari CR Savona ha aderito con convinzione all’iniziativa “Città dell’Educazione 6-19”, contribuendo attivamente alla sua ideazione e realizzazione e garantendo un supporto concreto sin dalle fasi iniziali di analisi territoriale. Questo impegno ha consentito di elaborare una mappatura approfondita dei bisogni educativi locali, strumento fondamentale per integrare le azioni già avviate dalla Fondazione nel settore educativo e per pianificare interventi mirati in grado di offrire nuove opportunità di crescita e apprendimento a favore dei bambini e dei giovani del territorio. Nell’ambito del presente bando, la Fondazione De Mari CR Savona, oltre a cofinanziarlo, partecipa alla selezione delle proposte progettuali e al coordinamento dei partenariati insieme alla Fondazione Compagnia di San Paolo, al Comune di Savona e all’Ufficio Scolastico Territoriale di Savona. Sostiene, inoltre, la realizzazione dei progetti selezionati, contribuendo attivamente anche alle fasi di sviluppo, implementazione, monitoraggio e valutazione degli stessi.
Il Comune di Savona è co-promotore della presente iniziativa, partecipa alla selezione delle proposte progettuali e facilita il coordinamento complessivo dei partenariati insieme alla Fondazione Compagnia di San Paolo e alla Fondazione De Mari CR Savona. Il Comune, per il tramite del Distretto n. 7 Savonese, individuerà un referente con funzioni di raccordo con i partenariati per la presa in carico integrata dei bambini/e e ragazzi/e a rischio di esclusione o in condizioni di vulnerabilità, curando altresì il raccordo con altre realtà territoriali per favorire la fruizione di opportunità educative, ricreative, culturali e sportive. Per i bambini che frequenteranno le attività pomeridiane extrascolastiche presso le scuole primarie del territorio, il Comune di Savona metterà a disposizione il servizio mensa.
L’Ufficio Scolastico Territoriale di Savona partecipa al coordinamento dei partenariati insieme al Comune di Savona, alla Fondazione di San Paolo e alla Fondazione De Mari CR Savona e sostiene la realizzazione dei di-versi progetti. Partecipa altresì allo sviluppo ed all’implementazione degli stessi durante la loro realizzazione, nonché al loro monitoraggio e valutazione. Cura inoltre la diffusione, presso gli Istituti presenti sul territorio, delle informazioni relative alle azioni messe in campo nell’ambito dell’intervento “Città dell’Educazione”, al fine di stimolare e promuovere una comunità di pratiche che costituisca una buona pratica di riferimento an-che per i soggetti che operano in territori al di fuori della città di Savona.
Il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo e della Fondazione De Mari CR Savona a ciascun progetto coprirà fino al 90% dei costi e sarà non inferiore a € 20.000 e non superiore a € 60.000 per proposta progettuale. Il costo del progetto e la relativa richiesta di contributo dovranno essere commisurati con le caratteristiche e il numero dei destinatari identificati – con specifico riguardo a bambini e bambine che partecipano per la prima volta alle attività proposte – e con l’intensità delle azioni progettuali presentate a fronte dell’analisi del contesto e dei bisogni.
Alla copertura del restante 10% (co-finanziamento) potranno concorrere autofinanziamenti, contributi pubblici e/o privati, donazione di beni, prestazioni professionali pro bono a beneficio del capofila o degli enti partner, ad esclusione di contributi provenienti da altri bandi della Fondazione Compagnia di San Paolo, della Fondazione De Mari CR Savona e dell’Impresa sociale Con i Bambini.
Non potrà essere considerata quale apporto economico l’attività di volontariato non riconducibile a una prestazione professionale pro bono, ma essa potrà essere esplicitata nella descrizione delle attività e costituirà elemento premiante nella valutazione del progetto. Il cofinanziamento dei costi del progetto da parte degli enti promotori può essere effettuato anche attraverso la messa a disposizione di proprio personale utile ai fini dell’iniziativa.
In merito alle modalità di valutazione dell’ammissibilità di un eventuale co-finanziamento proposto dagli istituti scolastici statali o paritari del primo e del secondo ciclo o reti di scuole, si precisa che le prestazioni rientranti nell’impegno ordinario di personale strutturato dipendente potranno essere portate a co-finanziamento nella misura in cui siano riferite esclusivamente al progetto proposto e con chiara indicazione (al momento della rendicontazione) della quota ad esso relativo.
Sulla base dei risultati raggiunti e degli obiettivi previsti dall’iniziativa pluriennale Città dell’educazione, sarà possibile immaginare dei meccanismi premiali per il proseguo di alcune attività ritenute maggiormente meritevoli a valere sui successivi bandi.
I costi ammissibili includono spese direttamente connesse alla realizzazione delle attività dei tre ambiti del progetto, relativi a personale o collaboratori, affitto di locali, acquisto di attrezzature o materiali, rimborsi spese a volontari, acquisto di beni e servizi, costi di comunicazione e diffusione, spese generali degli enti (overhead).
I costi generali sostenuti dagli enti (overhead) includono costi di struttura e funzionamento non direttamente attribuibili al progetto specifico (costi indiretti), per cui non è richiesto di fornire un dettaglio nel piano economico e in sede di rendicontazione.
E’ possibile ed auspicato l’inserimento di costi di risorse umane per ciascuno degli enti coinvolti nel partenariato legati alle attività di coordinamento con gli altri soggetti della rete.
Si precisa che, in occasione dell’eventuale delibera del contributo, con l’obiettivo di facilitare il raggiungimento delle finalità e degli obiettivi del Bando e nel rispetto dei principi dello stesso, le Fondazioni si riservano di fornire orientamenti e indicazioni utili all’eventuale rimodulazione del piano economico complessivo e del piano di lavoro progettuale.
Non sono considerati ammissibili i costi relativi a:
- attività rivolte direttamente ai bambini/e e adolescenti durante il periodo estivo;
- attività istituzionale ordinaria degli enti proponenti;
- attività già altrimenti finanziate, fatto salvo il 10% relativo al cofinanziamento;
- acquisto, ristrutturazione o manutenzione di beni immobili;
- attività di valutazione degli interventi non previamente concordate con gli enti promotori, in coerenza con l’impianto di monitoraggio e analisi di implementazione previsto per tutte le iniziative sostenute nell’ambito del presente Bando.
Per presentare la candidatura al Bando è obbligatorio utilizzare la procedura R.O.L. richiesta on-line, nella sezione “Contributi” del sito della Fondazione Compagnia di San Paolo www.compagniadisanpaolo.it, compilando l’anagrafica ente e la scheda iniziativa specifica per il Bando.
La scadenza per la presentazione delle proposte è fissata entro le ore 15.00 del 20 giugno 2025. termine entro il quale sarà necessario chiudere e inviare la richiesta, debitamente firmata, tramite il sistema “R.O.L. Richiesta on-line” nel sito della Fondazione Compagnia di San Paolo.
Quale data e ora di pervenimento della domanda farà fede la registrazione nel sistema R.O.L. della Fondazione Compagnia di San Paolo.
Qualunque proposta ricevuta dopo il termine stabilito non potrà essere presa in considerazione.
Alla richiesta dovranno essere allegati, pena inammissibilità della proposta, i documenti progettuali predisposti secondo i modelli che costituiscono gli allegati del presente invito. Laddove ne riscontrasse la necessità, la Fondazione si riserva di richiedere informazioni aggiuntive ai fini dell’istruttoria di progetto.
Si elencano di seguito i documenti che dovranno essere allegati alla richiesta e predisposti secondo i modelli messi a disposizione e scaricabili dalla sezione “Documenti” della R.O.L.:
- All 1 – Descrizione del progetto di dettaglio;
- All 2 – Composizione del partenariato;
- All 3 – Piano di lavoro e piano economico di progetto.
L’istruttoria dei progetti sarà effettuata ad insindacabile giudizio degli enti promotori solo dopo la chiusura del Bando, con l’applicazione di metodologie di valutazione e di analisi comparativa, al fine della definizione di una graduatoria di merito che terrà conto dei criteri di seguito evidenziati.
Qualità (40/100):
- qualità della proposta progettuale: chiarezza, completezza e coerenza logica della descrizione (area territoriale di intervento, bisogni specifici rilevati, gruppi target, obiettivi specifici, risultati attesi e attività);
- qualità del partenariato: adeguatezza del numero di enti e delle competenze rispetto agli ambiti di intervento del progetto, eterogeneità e complementarità delle competenze dei diversi enti, chiarezza del ruolo di ciascun ente, presenza di altri soggetti della rete;
- radicamento del partenariato sul territorio: attività pregresse degli enti del terzo settore coinvolti sul territorio cittadino; esperienze pregresse di lavoro con gli istituti scolastici coinvolti nel partenariato;
- capacità del partenariato di includere nel progetto azioni che rientrino in più ambiti del presente Bando;
- rilevanza dell’iniziativa e delle metodologie proposte rispetto ai bisogni dei destinatari a cui si rivolge il progetto e agli obiettivi che si pone.
Implementazione (20/100):
- descrizione delle strategie volte a favorire il coordinamento e la partecipazione attiva di tutti gli enti coinvolti nel partenariato;
- conoscenza di altre iniziative/progettualità presenti sui territori e descrizione delle modalità di fattiva collaborazione;
- coerenza del budget con le indicazioni del Bando, con le dimensioni dell’intervento, con l’ampiezza del numero di destinatari raggiunti e con il piano di attività;
- congruità dei costi preventivati nel piano economico (ovvero, costi in linea con valori di mercato e tariffe standard o contrattuali).
Impatto (40/100):
- numero e tipologia di destinatari per ciascun ambito di intervento;
- chiarezza e solidità delle soluzioni proposte per assicurare l’accesso e la fruizione delle opportunità extrascolastiche a bambini/e e adolescenti a rischio o in condizioni di vulnerabilità e alle loro famiglie;
- potenzialità delle attività proposte nell’ambito 1 di generare un cambiamento nelle prospettive dei destinatari;
- potenzialità delle attività proposte nell’ambito 2 di generare un cambiamento nelle prospettive dei destinatari;
- potenzialità delle attività proposte nell’ambito 3 di generare un cambiamento nelle prospettive dei destinatari;
- proposte di continuità e sostenibilità (economica, territoriale, sociale, ambientale) del progetto e dei suoi esiti (benefici sui bambini e sulla comunità educante) nel tempo.
Le candidature saranno selezionate da una Commissione nominata dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e dalla Fondazione De Mari CR Savona e sarà costituita da rappresentanti delle due Fondazioni, del Comune di Savona e dell’UST di Savona. Nel corso del processo di selezione potranno essere organizzati eventuali incontri di approfondimento sulle progettualità candidate.
Entro il mese di agosto 2025, sul sito della Fondazione Compagnia di San Paolo verrà reso pubblico l’elenco degli enti capofila e delle relative iniziative ammesse al contributo. L’assenza di citazione è da intendersi come comunicazione informativa di esito negativo da parte della Fondazione.
In seguito, ciascun ente capofila dei partenariati proponenti i progetti selezionati riceverà, attraverso il sistema R.O.L., una comunicazione riportante l’entità del contributo deliberato e le istruzioni necessarie per l’ottenimento dei fondi, comprese le modalità di rendicontazione del contributo (“lettera di delibera”).
La rendicontazione delle proposte che avranno superato la selezione dovrà essere presentata mediante la compilazione della modulistica dedicata nel sistema R.O.L.
La rendicontazione avverrà secondo le indicazioni specificate nella lettera di delibera del contributo, nei relativi allegati. Il saldo del contributo non potrà in nessun caso essere superiore al 90% dei costi effettivamente sostenuti. La Compagnia, in linea con il proprio Documento Programmatico Pluriennale e con le linee strategiche in esso previste, esprime la volontà di sperimentare e applicare il concetto di trust nei confronti degli enti partner, semplificando gli aspetti amministrativi e rendicontativi, in favore di un approccio ulteriormente ispirato ai valori della fiducia e della collaborazione.
I vincitori del Bando si impegnano a collaborare con la Fondazione Compagnia di San Paolo e con la Fondazione De Mari CR Savona e con gli enti o persone da essa designati, nella realizzazione di un piano di monitoraggio e valutazione e di eventuali procedure di valutazione ex post degli effetti dei progetti finanziati, ad esempio fornendo dati o rispondendo a questionari, senza costi economici a loro carico.
Eventuali diverse disposizioni potranno essere comunicate nella lettera di delibera.
La Fondazione Compagnia di San Paolo, a nome di entrambe le Fondazioni promotrici, potrà effettuare verifiche dirette o indirette sull’attuazione dell’iniziativa e sulle sue concrete ricadute.
Informazioni e chiarimenti potranno essere richiesti all’indirizzo e-mail: cittadelleducazione.savona@compagniadisanpaolo.it. Domande di natura tecnica sulla compilazione della R.O.L. potranno essere poste all’indirizzo e-mail assistenzarol@compagniadisanpaolo.it.