Taglio del nastro oggi, giovedì 28 ottobre, per il nuovo hospice della Fondazione FARO onlus di Carignano.

Data di pubblicazione: 28 Ottobre 2021
Obiettivo
Persone.

Terminati i lavori, la struttura è stata ufficialmente consegnata alla FARO, che renderà operativo l’hospice una volta acquisito il via libera da parte della Commissione di Vigilanza. La Fondazione auspica quindi di poter inaugurare la struttura e accogliere i primi pazienti entro la fine dell’anno.

Il nuovo hospice FARO, situato presso un’ala dell’ex ospedale San Remigio, è intitolato alla memoria di Alfredo Cornaglia, che con la sua generosità ha permesso il raggiungimento di questo grande traguardo: la struttura è stata infatti realizzata grazie al lascito del professore a favore della FARO e al supporto della Fondazione Compagnia di San Paolo che gestisce il Fondo Opera Alfredo Cornaglia.

L’hospice Cornaglia si sviluppa su un’area di 1.500 metri quadrati e dispone di 14 camere da letto (che si aggiungono alle 34 già esistenti delle due strutture FARO di Torino “Ida e Sergio Sugliano” e “Ida Bocca”), tutte singole e dotate di bagno privato, oltre che di poltrona letto per un familiare. Come per tutti gli hospice FARO, è stato infatti ricreato un ambiente accogliente per assistere il malato e i suoi cari con un piano di cura specialistico, continuamente rimodulato sulle esigenze dei pazienti. Per lo stesso motivo, grande importanza è stata data alle aree comuni, come la sala del silenzio (uno spazio adibito al raccoglimento e alla riflessione per tutti coloro che ne sentano il bisogno), il salottino per i familiari e la chiesa interna, restaurata e resa finalmente di nuovo agibile. Di prossima realizzazione, l’area verde dedicata anche ad attività espressive di giardinaggio, un vero e proprio luogo di cura all’aria aperta. Sempre all’interno del complesso, inoltre, verrà avviato un ambulatorio di cure palliative.

Ad assumere la guida del nuovo hospice in qualità di responsabile medico sarà la dottoressa Gloria Gallo, affiancata dalla coordinatrice infermieristica Giuseppina Esposito.

«Si tratta di un progetto a cui la FARO ha lavorato per lungo tempo – dichiara il presidente della Fondazione FARO onlus Giuseppe Cravetto – e che permetterà di rendere sempre più accessibili le cure palliative alla cittadinanza, mission primaria della nostra Fondazione. Siamo felici di aver realizzato così una delle volontà del nostro consigliere Alfredo Cornaglia, che desiderava che il suo lascito fosse utilizzato per sostenere l’apertura di nuovi hospice sul territorio. Il suo desiderio è stato assecondato grazie anche all’ottima collaborazione che si è instaurata fin da subito con l’Asl TO5 e al supporto della Fondazione Compagnia di San Paolo. Ricordiamo con gratitudine che alla realizzazione di quest’opera si era dedicato con particolare impegno e profonda dedizione il dottor Paolo Ravizza, Direttore Generale della FARO, scomparso improvvisamente nel mese di ottobre. La Fondazione FARO onlus – prosegue il presidente Cravetto – è da oltre 30 anni che assiste con cure palliative specialistiche le persone con malattia in fase avanzata, aiutandole a dare valore a ogni loro giorno attraverso il lavoro delle nostre équipe multidisciplinari. Ribadiamo che il servizio della FARO è totalmente gratuito per i malati e le loro famiglie: ciò è possibile con il contributo delle ASL, la solidarietà di enti e fondazioni, e grazie alle donazioni e ai lasciti dei tanti sostenitori che ogni anno decidono di supportare il progetto di assistenza specialistica della FARO, la ricerca nelle cure palliative e lo sviluppo di nuove iniziative per aiutare i pazienti e i loro familiari». Nel 2020, pur con le grosse difficoltà dovute alla pandemia, la FARO ha seguito nelle loro case oltre 900 pazienti e sono state erogate più di 30mila giornate di assistenza domiciliare. Negli hospice FARO, dove non è mai venuto meno l’ambiente confortevole che caratterizza l’accoglienza, la Fondazione si è presa cura di oltre 400 persone, fornendo più di 9mila giornate di assistenza residenziale.

«La Fondazione Compagnia di San Paolo, con la missione Diventare comunità dell’Obiettivo Persone, sostiene progetti che offrono ai soggetti con bisogni di cura gli strumenti utili a garantire una piena libertà di scelta – spiega il Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo Alberto Anfossi -. Il nuovo hospice a Carignano è stato realizzato grazie al lavoro sinergico di professionisti della Fondazione FARO, dell’ASL e della nostra Fondazione, per garantire alle persone in fase avanzata di malattia la massima qualità di vita possibile, offrendo loro uno spazio di cura simile alla propria casa, una risposta accogliente e un’adeguata ed efficace assistenza per il controllo della sofferenza. Il progetto è stato interamente finanziato grazie ai proventi generati dal “Fondo Opera di Alfredo Cornaglia”, gestito dalla Compagnia di San Paolo secondo le volontà del medico e benefattore Alfredo Cornaglia. La gestione finanziaria del fondo – la cui consistenza odierna è pari a oltre 25 milioni di euro – ha permesso di realizzare questo intervento e consentirà di svilupparne altri per gli anni a venire. Il “Fondo Opera di Alfredo Cornaglia” rappresenta un modello nella relazione tra Compagnia di San Paolo e i benefattori privati, consentendo alla Fondazione di agire come una piattaforma filantropica aperta, che mette a disposizione le proprie professionalità e competenze per il bene comune».

Il costo complessivo dell’opera, comprensiva di arredi e attrezzature, è di 4 milioni e 250 mila euro.

La scelta di Carignano non è stata casuale: si trattava infatti di una zona che fino a questo momento non disponeva di strutture simili al nuovo hospice, che contribuirà a soddisfare il bisogno di cure palliative sul territorio, riducendo i tempi di attesa e migliorando l’assistenza offerta. «L’Asl TO5 esprime soddisfazione per il risultato ottenuto – dichiara il Direttore Generale dell’Asl TO5 Angelo Michele Pescarmona – che unendo gli sforzi della Fondazione FARO con i contributi economici della Fondazione Compagnia di San Paolo ha consentito di riportare l’ex ospedale di Carignano a svolgere, dai prossimi mesi, la funzione di hospice di cui l’Azienda sanitaria, fino a ora, era sprovvista. Si tratta di un’offerta di un servizio sanitario connotato da grandi risvolti di umanità sia nei confronti degli assistiti oncologici e non, sia nei confronti dei loro familiari».

La ristrutturazione dell’edificio è stata completa sia dal punto di vista edilizio che impiantistico e ha permesso anche di mettere in evidenza il grande valore storico-artistico dell’ex ospedale San Remigio. «Per la città di Carignano – conclude il Sindaco Giorgio Albertino – questo è un momento importante perché significa riaprire la struttura ospedaliera alle sue funzioni».