La ricerca promossa da ENGIM e presentata durante l’evento “Giovani e Futuro” ha esplorato le aspettative lavorative di oltre 4000 giovani. Dati e riflessioni hanno alimentato un dialogo tra esperti e istituzioni, sottolineando l’importanza del lavoro come strumento di crescita personale e sociale per le nuove generazioni.
Il 21 novembre, presso il Collegio Artigianelli di Torino, si è tenuto l’evento “Giovani e Futuro: coltivare le speranze attraverso il lavoro”, organizzato da ENGIM Piemonte ETS.
L’iniziativa ha preso spunto dalla ricerca promossa da Fondazione ENGIM a inizio 2024, condotta su oltre 4.000 giovani provenienti da percorsi di istruzione e formazione professionale (IeFP) e 400 studenti di istituti superiori.
La ricerca, sintetizzata nel rapporto “Giovani in formazione: diverse somiglianze”, ha indagato il ruolo del lavoro nella vita dei giovani e le loro aspettative per il futuro, mettendo in luce dati significativi.
È emerso, infatti, che il 71,8% degli studenti IeFP considera il lavoro un elemento fondamentale per il proprio futuro, una percentuale che supera quella dei loro coetanei degli istituti superiori, ferma al 59,8%. Inoltre, il 64,4% dei partecipanti percepisce il lavoro come un percorso di realizzazione personale piuttosto che come un semplice strumento economico.
A completare il quadro, i giovani IeFP hanno dimostrato una maggiore fiducia nelle proprie possibilità rispetto agli altri coetanei. Questi risultati hanno stimolato un dialogo che ha intrecciato prospettive locali e internazionali, grazie agli interventi di esperti e rappresentanti istituzionali.
L’evento è stato aperto dai saluti istituzionali della Vicepresidente della Regione Piemonte, Elena Chiorino, e della Vicesindaca di Torino, Michela Favaro. Marco Gilli, Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo, che, nel corso del suo intervento ha sottolineato l’importanza del lavoro come strumento di emancipazione e crescita personale, dichiarando:
“La Fondazione Compagnia di San Paolo collabora con ENGIM Piemonte nell’ambito dell’iniziativa Città dell’Educazione e degli interventi rivolti ai giovani nella fascia di età 15-29 anni per sostenerli nella costruzione del loro progetto di vita e nel proprio sviluppo personale e professionale, preservando la dimensione ideale del lavoro e del suo valore, con l’obiettivo che ogni ragazzo e ragazza possa guardare al futuro con la fiducia di veder realizzate le proprie aspirazioni”
Attraverso l’iniziativa Città dell’Educazione, la Fondazione si impegna a trasformare l’educazione, la formazione e il lavoro in leve fondamentali per lo sviluppo delle comunità locali. Questo progetto coinvolge territori come Torino, Genova, Vercelli e Savona, con l’obiettivo di stimolare un rinnovato dibattito sull’importanza dell’educazione e delle competenze professionalizzanti per i giovani dai 16 ai 29 anni, al fine di ridurre la condizione di incertezza, ansia e paura del fallimento che spesso caratterizza la loro visione del futuro.
Tra le azioni più significative, si prevede l’ingaggio di 10.000 giovani in quattro anni, con l’obiettivo di attivarne 4.500 e inserire stabilmente nel mondo del lavoro almeno 1.500 di loro. Al centro dell’approccio c’è la personalizzazione, per rispondere ai desideri e alle aspirazioni di ogni ragazzo, accompagnandolo nella scoperta delle proprie potenzialità e motivazioni.
Il consolidamento di relazioni con attori e organizzazioni che sul territorio lavorano su queste tematiche, come ENGIM, permettono alla Fondazione di riaffermare il valore dell’educazione e del lavoro come pilastri di una società equa e coesa, capace di offrire ai giovani concrete opportunità di accompagnamento.
Per ulteriori approfondimenti vi invitiamo a consultare il comunicato stampa disponibile di seguito.