Stato: chiuso
Data di pubblicazione: 16 febbraio 2023
Data di scadenza: 16 marzo 2023
Obiettivo
Persone.

La richiesta di manifestazione di interesse in sintesi

Destinatari della richiesta di manifestazione di interesse: partenariati pubblico-privati composti da un ente capofila e almeno due enti partner operativi nelle province di Biella, Imperia, Verbano Cusio Ossola e della Città Metropolitana di Genova (ivi compreso il Comune capoluogo) E’ possibile prevedere la presenza di soggetti, definiti successivamente come “soggetti della rete” che, per modalità o livello di intensità di coinvolgimento, non rientrano nel partenariato formalizzato ma possono essere parte della rete attivata dall’iniziativa e concorrere alla sua realizzazione. L’insieme di capofila, partner e soggetti della rete costituisce il raggruppamento. Gli enti attualmente coinvolti nell’iniziativa Territori Inclusivi 2020-2022 possono partecipare alla presente richiesta soltanto in qualità di partner o soggetti della rete.
Condizioni di ammissibilità del partenariato: in ciascun raggruppamento il partenariato (cioè l’insieme del capofila e dei partner) dovrà comprendere almeno un ente pubblico e almeno due enti del terzo settore con comprovata esperienza in materia di tutela e accompagnamento di persone in condizione di fragilità e in condizione o a rischio di marginalità, con particolare attenzione a quelle con background migratorio.

Obiettivo della richiesta di manifestazione di interesse: selezionare raggruppamenti (fino a 8) in aree geografiche attualmente non coperte dall’iniziativa Territori Inclusivi 2020-2022 per accompagnarli durante la Fase 2 del Bando alla presentazione di progettualità da sottoporre alla valutazione della Compagnia.

Aree geografiche di intervento: la richiesta di manifestazioni di interesse si rivolge a raggruppamenti proponenti delle province di Biella, Imperia, Verbano Cusio Ossola e della Città Metropolitana di Genova (ivi compreso il Comune capoluogo) territori non completamente coperti da precedenti interventi sostenuti dalla fondazione Compagnia di San Paolo su questi temi. Non sono predefinite le caratteristiche del territorio di intervento del raggruppamento in termini di dimensioni geografiche e/o demografiche. Ciascun raggruppamento è invitato a individuare il territorio di riferimento sulla base delle proprie reti, della propria esperienza e del radicamento in quel contesto.

Obiettivo del Bando:

  • promuovere lo sviluppo e il consolidamento di reti di protezione sociale, dando alle realtà già presenti l’opportunità di collegarsi affinché siano capaci di ottimizzare e offrire risposte a favore di persone in condizione di fragilità e in condizione o a rischio di marginalità, con particolare attenzione a quelle con background migratorio (definiti di seguito “destinatari finali”);
  • Integrare le misure esistenti con iniziative che i raggruppamenti ritengono prioritarie e indispensabili a favore dei destinatari finali;
  • promuovere un’azione culturale a sostegno della costruzione di società inclusive e solidali.

Destinatari finali del Bando:

  • sistemi territoriali rappresentati da enti pubblici, soggetti del terzo settore, rappresentanze della società civile e altre realtà del territorio che, in un’ottica di welfare generativo, rafforzino forme di collaborazione e capacità di risposte a fenomeni di esclusione e marginalizzazione;
  • persone in condizione di fragilità e in condizione o a rischio di marginalità, con particolare attenzione a quelle con background migratorio;
  • abitanti nei territori in cui avranno luogo le azioni a favore di una cultura inclusiva e solidale.

Fasi del Bando

Fase 1 – Manifestazione di interesse
Nella Fase 1 viene richiesto agli enti di presentare una manifestazione di interesse a candidarsi al Bando, illustrando sinteticamente il contesto geografico e socio-demografico, i bisogni e i possibili ambiti di intervento, la rete territoriale esistente, la struttura del raggruppamento proponente, l’idea progettuale, nonché la possibilità di mobilitare ulteriori risorse economiche. Tali elementi dovranno essere descritti in appositi moduli da allegare alla domanda usando la piattaforma ROL.
Entro il 7 aprile 2023 la Fondazione procederà alla selezione delle migliori proposte (fino a 8),ritenute coerenti con gli obiettivi del Bando.
I raggruppamenti territoriali selezionati dalla Compagnia accederanno allora alla Fase 2.

Fase 2 – Percorso di capacity building, accompagnamento alla progettazione e presentazione delle richieste di contributo alla Compagnia
I raggruppamenti selezionati accederanno ad un percorso di capacity building e di accompagnamento alla progettazione dettagliata della proposta. La partecipazione attiva da parte del raggruppamento a queste attività è condizione necessaria per poter essere ammessi alla valutazione delle proposte dettagliate. Queste ultime dovranno essere presentate entro il 12 settembre 2023. La Compagnia sosterrà fino ad un massimo di 5 proposte della durata di 20 mesi. I progetti sostenuti dovranno essere avviati entro il 31 dicembre 2023.

Dimensioni del contributo della Compagnia
Il contributo massimo ammissibile per ciascuna proposta selezionata in Fase 1 è di € 10.000.
Il contributo massimo richiedibile al termine della Fase 2 è di € 150.000. Indicazioni più puntuali in merito alle azioni ammissibili, alla composizione dei partenariati e alla definizione del budget verranno fornite ai raggruppamenti selezionati al termine del capacity building.

Durata della Fase 1: dal 15 febbraio al 7 aprile (data entro cui verrà data comunicazione degli esiti della selezione delle manifestazioni di interesse)
Durata della Fase 2: dall’8 aprile al 12 settembre 2023 (termine per la presentazione delle progettualità complete)

Scadenza per la presentazione delle manifestazioni di interesse: la scadenza per la presentazione delle manifestazioni di interesse (Fase 1) è il 16 marzo 2023, quella per le richieste di contributo (Fase 2) è il 12 settembre 2023.

Elementi di contesto

Nell’estate del 2020 la Compagnia di San Paolo (in collaborazione con la Fondazione CRC e con l’adesione della Fondazione De Mari) lanciava il bando Territori Inclusivi, con l’obiettivo di promuovere lo sviluppo e il consolidamento di partenariati pubblico-privati territoriali impegnati nella strutturazione e nel rafforzamento di reti di protezione sociale, rivolte a persone in condizione di fragilità e in condizione o a rischio di marginalità, con particolare attenzione alle persone con background migratorio.

Il bando nasceva a sostegno di partenariati locali composti da attori istituzionali e soggetti della società civile che avessero sperimentato azioni strutturate di accoglienza e/o processi di inclusione partecipati secondo un’ottica “whole of the community”, ovvero individuando soluzioni che partendo dai bisogni di un target specifico diventano poi in grado di rispondere a quelli di un gruppo più ampio del contesto di cui sono parte. Il bando inoltre intendeva promuovere un’azione culturale a sostegno della costruzione di società inclusive e solidali, frutto di una riflessione sviluppata e articolata in modo corale dagli attori della comunità e amplificata da interlocutori autorevoli del territorio. Al termine del processo di accompagnamento alla progettazione e di selezione delle proposte, è stato così possibile avviare 13 interventi in diverse aree del Piemonte e della Liguria. Queste progettazioni sono state sviluppate durante 18 mesi e accompagnate dalla Fondazione attraverso azioni di mentoring, momenti formativi, creazione di comunità di pratiche, supporto individualizzato di progetto.

Giunti al termine del primo biennio dell’iniziativa le evidenze emerse dal percorso fatto e dagli esiti della valutazione ci danno elementi sui punti seguenti:

  1. lo sviluppo e il rafforzamento di reti di protezione sociale possono rappresentare un’azione di contrasto a quelle condizioni di fragilità e di marginalità che crescentemente interessano in modo trasversale gruppi eterogenei della popolazione e necessitano di risposte multidimensionali e integrate. Ciò avviene se si sviluppano capacità di coniugare ambito pubblico, privato sociale e cittadinanza e di costruire risposte sinergiche in grado di valorizzare le risorse già presenti localmente;
  2. la creazione di filiere efficaci per accompagnare all’autonomia le persone fragili, la facilitazione dell’accesso ai servizi e l’adozione di metodi innovativi di aggancio permettono di individuare persone in condizione di marginalità presenti sui territori e non ancora individuate dai servizi pubblici e privati;
  3. la creazione di interazioni stabili tra i soggetti del territorio consente alle reti di sviluppare un pensiero strategico condiviso tra gli attori locali, accrescendo anche la loro capacità di attrarre risorse sul territorio;
  4. il lavoro culturale a favore di un cambio della narrazione intorno alla migrazione può contribuire al rafforzamento delle reti locali, invitate ad interrogarsi sul proprio posizionamento e le proprie scelte e ad acquisire competenze in ambito comunicativo e culturale per aumentare l’impatto della propria azione sociale.

Inoltre, il contesto attuale sembra confermare l’opportunità di proseguire in questa direzione, considerando:

  • il perdurare di condizioni di difficoltà in cui versano persone con background migratorio, come emerge quando si misurano gli indici di povertà assoluta e relativa di questo gruppo di popolazione in rapporto agli altri (condizione ulteriormente aggravata dall’aumento dei costi energetici e dalla crescita dell’inflazione);
  • l’opportunità di un intervento sul piano culturale per superare contrapposizioni ideologiche rispetto al discorso pubblico corrente sull’immigrazione ;
  • la prosecuzione dei flussi via terra e via mare di persone in cerca di protezione e dal perdurare del conflitto ucraino.

A seguito di quanto esposto, la Compagnia di San Paolo ha ritenuto opportuno dare continuità a Territori Inclusivi, proseguendo l’attività di alcuni dei partenariati territoriali sostenuti tra il 2020 e il 2022 e ampliando la rosa dei partenariati coinvolti nell’iniziativa.
Attraverso il presente invito, partenariati delle province di Biella, Imperia, del Verbano Cusio Ossola e la Città Metropolitana di Genova (ivi compreso il Comune capoluogo) – potranno presentare manifestazioni di interesse a partecipare al Bando.
Inoltre, la Compagnia ha ritenuto utile avviare un programma di capacity building e accompagnamento alla progettazione rivolto ai partenariati già sostenuti inizialmente, prevedendo sessioni di lavoro comune tra nuovi e vecchi partenariati.

Il Bando Territori Inclusivi si inserisce nelle Linee programmatiche pluriennali 2021 -2024 della Fondazione Compagnia di San Paolo, nelle quali viene confermata la volontà di “migliorare la vita delle persone in difficoltà e a rischio di fragilità, attraverso percorsi che rendano donne e uomini più autonomi e protagonisti del proprio futuro, in una società che può così diventare migliore per tutti” condividendo questa visione “…con le realtà che mettono le persone al centro, costruendo alleanze più capaci e solidali… con un approccio che abbraccia tutte le dimensioni di ogni progetto di vita: un luogo in cui abitare con serenità, un lavoro che garantisca dignità e sicurezza, un’educazione per crescere cittadini consapevoli e responsabili, una comunità che si rinnova in modo resiliente e territori inclusivi che promuovano reti a livello locale”…“Questi fattori sono infatti cruciali per contrastare le diverse forme di povertà, costruire territori più capaci di rispondere a situazioni di emergenza e disegnare prospettive di coesione, solidarietà e resilienza, anche attraverso la promozione di partenariati locali e internazionali”.

Con riferimento agli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile fissati dalle Nazioni Unite nell’Agenda 2030, il Bando intende contribuire, in particolare, all’obiettivo 10 – Ridurre le disuguaglianze all’interno e tra i paesi – target 10.2 “entro il 2030, potenziare e promuovere l’inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione, status economico o altro”.

Il Bando si pone i seguenti obiettivi:

  • promuovere lo sviluppo e il consolidamento di reti di protezione sociale, raccordando le realtà già presenti, affinché siano capaci di offrire e ottimizzare risposte a favore di persone in condizione di fragilità e in condizione o a rischio di marginalità, con particolare attenzione a quelle con background migratorio (di seguito definiti “destinatari finali”);
  • integrare le misure esistenti con iniziative ritenute prioritarie e indispensabili a favore dei destinatari finali;
  • promuovere un’azione culturale a sostegno della costruzione di società inclusive e solidali, frutto di una riflessione sviluppata e articolata in modo corale in primis dagli enti proponenti e poi dagli attori della comunità.

I destinatari dei progetti sostenuti nell’ambito del presente Bando sono:

  • sistemi territoriali rappresentati da enti pubblici, soggetti del terzo settore, rappresentanze della società civile e altre realtà del territorio che, in un’ottica di welfare generativo, rafforzino forme di collaborazione e capacità di risposte a fenomeni di esclusione e marginalizzazione a favore dei destinatari finali;
  • i destinatari finali;
  • cittadini dei territori di riferimento che vengano accompagnati e sostenuti nella costruzione di pratiche a favore di una cultura inclusiva e solidale.

Il Bando si articola in due fasi:

  1. la prima aperta ai raggruppamenti proponenti delle province di Biella, Genova (ivi compresa la città capoluogo), Imperia, Verbano Cusio Ossola e orientata a selezionarne un massimo di 8 ritenuti coerenti con gli obiettivi generali del Bando Territori Inclusivi;
  2. la seconda, rivolta agli raggruppamenti selezionati in Fase 1 che saranno invitati a partecipare ad un percorso di capacity building e accompagnamento alla progettazione di proposte da sottoporre alla valutazione della Compagnia.

Fase 1- Manifestazione di interesse: presentazione del raggruppamento e sintesi della prima idea progettuale

Nella fase 1 la Compagnia selezionerà fino a 8 raggruppamenti da coinvolgere nella Fase 2 a seguito della valutazione delle manifestazioni di interesse come successivamente dettagliato.

Fase 2 – Percorso di capacity building, accompagnamento alla progettazione e presentazione delle richieste di contributo

Nella Fase 2 si intende coinvolgere i raggruppamenti selezionati nella Fase 1 in un percorso di capacity building e accompagnamento alla progettazione. Tale percorso è propedeutico alla presentazione delle proposte progettuali dettagliate da sottoporre alla Compagnia e rappresenta una condizione necessaria per tale fine.

Capacity building e accompagnamento consentiranno di:

  • condividere con i raggruppamenti individuati contenuti e metodi adottati dell’Obiettivo Persone della Fondazione riguardanti il campo d’azione del Bando;
  • offrire supporto alla progettazione di interventi di costruzione o consolidamento di reti territoriali di protezione sociale, di realizzazione di attività complementari ai servizi già esistenti e di sviluppo di iniziative per il cambio della narrazione.

Il contributo previsto per la Fase 2 potrà essere destinato a:

  • rendere possibile la partecipazione di esponenti dei partenariati alle azioni di capacity building e di accompagnamento alla progettazione delle progettualità da sottoporre alla Compagnia;
  • sostenere le attività di progettazione dei partenariati.

Le attività di capacity building e accompagnamento alla progettazione impegneranno i raggruppamenti selezionati per un massimo di 10 incontri nel periodo compreso tra aprile e settembre 2023. Nella primavera del 2023, al termine del capacity building, verranno fornite indicazioni per la presentazione delle proposte progettuali, che verranno sostenute nel numero massimo di 5.

Tutte le attività dei partenariati relative alla Fase 2 dovranno essere realizzate nel periodo compreso tra la data pubblicazione degli esiti della Fase 1 e la formalizzazione della richiesta di contributo, da presentare entro il 12 settembre 2023.

La manifestazione di interesse presentata attraverso la ROL dovrà contenere:

  • analisi del contesto, dei suoi bisogni, delle risposte presenti, degli attori attivi e dei possibili ambiti di intervento in relazione ai destinatari finali;
  • illustrazione della rete proponente, dei suoi componenti e delle sue forme di governance attuali;
  • sintetica descrizione dell’ipotesi progettuale della rete proponente in relazione all’analisi di contesto presentata. L’ipotesi progettuale, qualora il partenariato venga selezionato, sarà sviluppata e dettagliata nel corso del capacity building;
  • illustrazione delle ulteriori risorse economiche che il partenariato dichiara di poter attivare per finanziare la proposta progettuale.

Il Bando si rivolge a partenariati territoriali (cioè operanti su uno specifico territorio) attivi nelle 4 province indicate (Biella, Imperia, Verbano Cusio Ossola e Genova, ivi compreso il Comune capoluogo) che vedano la collaborazione tra enti pubblici e privati.

Ogni partenariato proponente dovrà individuare un proprio ambito territoriale di riferimento, definito sulla base dell’esperienza, delle reti e della competenza istituzionale degli enti, nonché dei bisogni di quel territorio.

Per progetto in partenariato si intende un intervento realizzato congiuntamente da un ente capofila (che formalizzerà la richiesta di contributo alla Fondazione Compagnia di San Paolo e, in caso di assegnazione, curerà i rapporti con la stessa) e da uno o più enti partner. Un ente partner è definito tale sulla base di un apporto sostanziale (non necessariamente in termini economici) nel processo di progettazione e/o realizzazione dell’iniziativa proposta; in ragione di tale apporto un ente partner è distinto da altri eventuali enti che possano essere inclusi nella rete attivata e che si qualificano come “soggetti della rete”.

Si precisa che il partenariato (inteso come capofila e partner) non potrà essere composto da meno di 3 enti, tra cui almeno un ente pubblico e un ente privato non commerciale e che i due partner, escluso il capofila, devono essere realtà aventi comprovata esperienza in materia di tutela e accompagnamento dei destinatari finali.

Per raggruppamento si intende l’insieme del partenariato (composto dal soggetto capofila e dai partner) e dai soggetti della rete che possono far parte della rete attivata e concorrere alla progettualità, ma senza essere beneficiari di contributo.

L’ente capofila e i partner devono avere i requisiti di ammissibilità che la Fondazione Compagnia di San Paolo richiede per la presentazione delle richieste. Solamente gli enti membri del partenariato potranno essere destinatari di contributo, il quale, in caso di delibera positiva da parte della Fondazione, verrà da questa erogato interamente al soggetto capofila. Quest’ultimo si occuperà, nel caso, delle erogazioni ai partner, sotto la sua completa responsabilità.

Come da Statuto e da Regolamento vigente della Compagnia di San Paolo, non potranno essere beneficiari di contributo le persone fisiche, gli enti con finalità di lucro e le imprese commerciali (ad eccezione delle imprese e cooperative sociali come disciplinate dalla normativa tempo per tempo vigente, oltreché delle cooperative operanti nel settore dello spettacolo, dell’informazione e del tempo libero). Per un approfondimento sui requisiti soggettivi e oggettivi indispensabili per la presentazione della richiesta di contributo si rimanda a quanto previsto nello Statuto, nel Regolamento per le Attività Istituzionali e nelle Linee applicative del Regolamento per le Attività Istituzionali della Compagnia di San Paolo.

Ogni ente potrà presentare un’unica proposta in qualità di capofila. Sarà tuttavia possibile partecipare in qualità di partner a più progetti.

N.B.: Gli enti attualmente coinvolti nell’iniziativa Territori Inclusivi 2020-2022 possono partecipare alla presente richiesta in qualità di partner o soggetti della rete. Si precisa che il loro eventuale coinvolgimento in qualità di partner verrà valutato tenendo conto del contributo in termini di competenze, esperienza e relazioni che potranno apportare al raggruppamento proponente anche grazie alla loro precedente partecipazione ad altre progettualità sui temi della migrazione.

Il contributo ammissibile per ciascun raggruppamento selezionato in conclusione della Fase 1 per la partecipazione della Fase 2 ammonta a un massimo di € 10.000.

La Fase 2 prevede un contributo fino ad un massimo di € 150.000.

I costi ammissibili per capofila e partner includono spese per personale o collaboratori, affitto di locali, acquisto di materiali, rimborsi spese, acquisto di beni e servizi, costi di comunicazione e diffusione.

Non saranno invece considerate ammissibili le spese relative a:

  • copertura dei costi di gestione dell’attività ordinaria;
  • acquisto di materiali di consumo non funzionali al progetto;
  • costi di ristrutturazione e manutenzione di beni immobili;
  • costi di acquisto di beni immobili.

La richiesta di contributo per la Fase 1 deve essere presentata seguendo la procedura online indicata nella sezione “Contributi” del sito www.compagniadisanpaolo.it, compilando l’anagrafica ente e la scheda iniziativa specifica per il Bando “Territori Inclusivi 2023 – manifestazione di interesse”. La scadenza per la presentazione delle richieste è fissata alle ore 13:00 del 16 marzo 2023, termine entro il quale la pratica ROL deve risultare chiusa e inoltrata online. La richiesta dovrà essere integrata, pena inammissibilità della proposta, con i documenti progettuali predisposti secondo i modelli che costituiscono gli allegati del presente bando. Laddove ne riscontrasse la necessità, la Fondazione si riserva di richiedere informazioni aggiuntive ai fini dell’istruttoria del progetto.

 

 

 

 

I seguenti principali criteri saranno utilizzati per la valutazione delle manifestazioni di interesse presentate.

Qualità:

  • composizione e caratteristiche del raggruppamento;
  • governance del raggruppamento;
  • chiarezza, completezza e qualità dell’analisi di contesto relativa a bisogni e risposte presenti, attori attivi e possibili ambiti di intervento.

Impatto:

  • rilevanza del raggruppamento, dell’analisi di contesto e dell’ipotesi progettuale con riferimento alla capacità di rispondere ai bisogni espressi dai destinatari finali e dal territorio di riferimento;
  • potenzialità di coinvolgimento della comunità di riferimento;
  • eventuali risorse di cofinanziamento o altre risorse terze convogliabili nel finanziamento dell’iniziativa.

Implementazione:

  • qualità del partenariato in termini di: adeguatezza e complementarità delle competenze degli enti coinvolti in rapporto all’analisi di contesto e all’idea progettuale proposte; esperienza e radicamento territoriale del partenariato proponente;
  • qualità dei soggetti della rete in termini di coerenza e complementarità con l’analisi di contesto e l’idea progettuale proposte.

A conclusione della procedura di selezione, entro il 7 aprile 2023, sul sito della Compagnia di San Paolo verrà reso pubblico l’elenco delle iniziative ammesse alla Fase 2 e al relativo contributo. L’assenza di citazione è da intendersi come comunicazione di esito negativo da parte della Compagnia.

In seguito, ciascun ente capofila riceverà, attraverso il sistema Rol, una comunicazione riportante l’entità del contributo deliberato e le istruzioni necessarie per l’ottenimento dei fondi, comprese le modalità di rendicontazione del contributo (“lettera di delibera”).

La selezione delle richieste, l’importo assegnato e le modalità di ottenimento dello stesso saranno a insindacabile giudizio della Compagnia.

Informazioni e chiarimenti potranno essere richiesti all’indirizzo email: territorinclusivi@compagniadisanpaolo.it. Domande di natura tecnica sulla compilazione della R.O.L. potranno essere poste all’indirizzo email assistenzarol@compagniadisanpaolo.it.

Questo Bando contribuisce al raggiungimento dei seguenti Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

SDG 10  Ridurre le disuguaglianze