Anche la Fondazione Compagnia di San Paolo è tra i firmatari del protocollo di intesa siglato oggi con UNHCR e volto al potenziamento dello “Spazio Comune” del Servizio Stranieri della Città di Torino.

È stato firmato oggi presso la Prefettura di Torino un nuovo protocollo d’intesa per il potenziamento dello “Spazio Comune” del Servizio Stranieri della Città di Torino. Tra i firmatari, insieme a Prefettura, Questura, Regione Piemonte, Comune di Torino, ASL Città di Torino, Agenzia Piemonte Lavoro, IRES Piemonte, Agenzia delle Entrate e UNHCR, anche la Fondazione Compagnia di San Paolo, che ribadisce così il proprio ruolo attivo nel promuovere una società fondata sull’inclusione e sulla coesione sociale.

Il centro “Spazio Comune”, attivo dal 2022 in via Bologna 49/A, rappresenta un punto di riferimento per l’accoglienza, l’orientamento e l’integrazione delle persone rifugiate, richiedenti asilo e straniere. Con la firma del Protocollo odierna, le Istituzioni coinvolte si impegnano a partecipare a tavoli istituzionali di coordinamento e all’equipe multidisciplinare di Spazio Comune e a sviluppare ulteriori servizi presso il centro di via Bologna.

L’iniziativa rientra nel programma “Spazio Comunedell’UNHCR, già attivo in altre città italiane – tra cui Bari, Bologna, Milano, Napoli, Roma e Brescia – con l’obiettivo di semplificare e rendere più accessibili i percorsi di integrazione attraverso hub multifunzionali aperti, coordinati e orientati alla persona.

La partecipazione della Fondazione Compagnia di San Paolo a questo protocollo si inserisce pienamente nella sua visione strategica, che punta a rafforzare le reti di prossimità e favorire percorsi di inclusione attraverso il coinvolgimento di tutti gli attori del territorio: istituzioni, terzo settore, cittadini.

Lo “Spazio Comune” non si configura come un modello rigido o standardizzato, bensì come un approccio olistico che integra diversi servizi sotto un unico tetto, valorizzando la collaborazione tra pubbliche amministrazioni e società civile. In linea con il “whole-of-society approach” promosso dal Global Compact sui Rifugiati delle Nazioni Unite, il progetto punta su una governance condivisa e su percorsi personalizzati di accoglienza e integrazione.

È proprio questa visione, centrata sulla persona e basata sul coordinamento tra competenze, a guidare l’impegno della Fondazione, che promuove l’accesso ai diritti e la partecipazione attiva come primi passi per costruire comunità più coese e resilienti.

Questa iniziativa contribuisce al raggiungimento dei seguenti Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

SDG 1 Sconfiggere la povertà
SDG 10  Ridurre le disuguaglianze
SDG 11  Città e comunità sostenibili
SDG 16  Pace, giustizia e istituzioni solide
SDG 17  Partnership per gli obiettivi