Promuovere e sostenere la partecipazione attiva delle singole persone alla vita delle comunità per favorire una società inclusiva e resiliente, nonché capace di valorizzare il potenziale di ciascuno, può costituire una risposta per affrontare anche nei singoli territori la complessità e il continuo mutamento che investe il contesto globale.La Missione Favorire partecipazione attiva dell’Obiettivo Cultura ha tra i propri assi di intervento proprio quello di creare le condizioni adatte affinché sia reso più semplice alle persone diventare protagoniste. La partecipazione civica attiva è infatti un fattore abilitante per attuare il potenziale trasformativo di una nuova cittadinanza nei processi di inclusione, di coinvolgimento e corresponsabilità e in nuovi spazi di relazione e impegno che possano diventare concreti luoghi di incontro e azione comune.Per poter intervenire in questo ambito, la Fondazione Compagnia di San Paolo ha pubblicato le “Linee guida per le pratiche collaborative”, mirando al raggiungimento di più obiettivi, incardinati nel Documento di Programmazione Pluriennale 2021-2024.In particolare si intende contribuire a: sviluppare iniziative volte all’incentivo di un uso inclusivo degli spazi pubblici o collettivi; individuare, sperimentare, valutare, portare a scala maggiore azioni e presidi riguardanti gli ambiti individuati, sviluppare azioni di empowerment sistemico di esperienze che favoriscano incontri e progettualità e sistematizzare gli elementi derivanti dalle linee strategiche precedenti per indirizzare policy future.Le Linee guida hanno inoltre l’obiettivo di creare condizioni favorevoli, attraverso la valorizzazione di attori, pratiche e spazi dedicati, ad aiutare le persone interessate a vivere più pienamente la loro disposizione alla collaborazione e al mutuo aiuto nel territorio in cui abitano.Le iniziative ammissibili, riferite ai territori di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta, potranno riguardare a titolo di esempio non esaustivo strumenti e metodi di pratiche collaborative riferite:
- all’amministrazione condivisa dei bei comuni urbani
- ai servizi collaborativi per la cittadinanza
- all’immaginazione civica, all’economia circolare
- all’abitabilità dei territori interni montani