[vc_row][vc_column][vc_column_text el_class=”text-headline2″]Inaugurato oggi a Genova il Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana (MEI), che nasce dalla volontà di costruire un luogo di riflessione sui temi della migrazione, dell’inclusività e della tolleranza.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][vc_column_text] [/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column width=”1/4″][vc_column_text]
Data di pubblicazione: 11 Maggio 2022
Obiettivo
Cultura.
[/vc_column_text][/vc_column][vc_column width=”3/4″ el_class=”page-content”][vc_column_text el_class=”text”]Dopo circa un anno di lavori per l’adeguamento funzionale e tecnologico, è stato inaugurato oggi il Museo Nazionale dell’Emigrazione Italiana (MEI), nell’antico edificio della Commenda di San Giovanni di Prè.

La struttura è stata rinnovata al suo interno grazie ai lavori di adeguamento funzionale e tecnologico realizzati in piena sintonia con la Soprintendenza della Liguria, resi possibili grazie a un ingente investimento del Mic e all’importante contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo, da sempre attenta alle identità culturali dei territori per sviluppare studi, soluzioni e politiche di intervento capaci di valorizzarne l’attrattività in una prospettiva di sviluppo economico culturale e sociale. L’intervento si colloca come naturale proseguimento dell’impegno che la Compagnia ha profuso nel tempo per la realizzazione del Galata e del Padiglione Memoria e Migrazione.

Il progetto del MEI nasce dalla volontà di costruire una memoria migrante, un luogo di riflessione sui temi della migrazione ma anche dell’inclusività e della tolleranza, caratteristiche che lo collocano nell’ambito della grande sfida rappresentata dall’Obiettivo Cultura, missione Creare attrattività che mira a promuovere la capacità dei territori di attrarre persone e competenze, attraverso la cultura e la creatività.

Il MEI si propone come contenitore delle esperienze, che hanno caratterizzato e che ancora caratterizzano la complessa realtà migratoria nazionale, tenendo conto del fatto che le migrazioni sono una costante nella storia dell’uomo e che il nostro Paese è da sempre un luogo da cui si emigra nel mondo.

Il percorso espositivo si sviluppa su 16 aree, costruite intorno alle storie di vita dei protagonisti dell’emigrazione: le esperienze dei singoli sono proposte al visitatore attraverso fonti primarie come le autobiografie, i diari, le lettere, le fotografie, i giornali, i canti e le musiche che accompagnavano gli emigranti. Documenti che si fondono in un’unica narrazione, che mostra il fenomeno migratorio nelle sue numerose sfaccettature e articolazioni.

Un museo in movimento, come suggerisce il tema del viaggio. Quello che il visitatore intraprenderà tra le immagini e le storie dei milioni di italiani che hanno lasciato il nostro paese. Migranti di epoche diverse – dall’Unità d’Italia ad oggi – con una loro storia, persone che hanno affrontato il delicato momento della scelta di partire, decidendo di lasciarsi alle spalle il lavoro, la casa e la famiglia di origine.[/vc_column_text][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column][/vc_column][/vc_row][vc_row el_class=”sdg-list-wrap”][vc_column][vc_raw_html]JTVCbW9zdHJhU0RHUyU1RA==[/vc_raw_html][/vc_column][/vc_row][vc_row el_class=”sdg-list-wrap”][vc_column][vc_raw_html]JTVCU2V6aW9uZV9Eb2N1bWVudGklNUQ=[/vc_raw_html][/vc_column][/vc_row][vc_row][vc_column]

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