Documento di sintesi del Bando riSalto
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Premessa
La Fondazione Compagnia di San Paolo, in collaborazione con i suoi enti strumentali e partecipati, è impegnata in iniziative volte a prevenire e contrastare la dispersione scolastica e a sostenere il benessere e la crescita delle giovani generazioni.
Negli ultimi dieci anni ha attivato percorsi educativi efficaci per bambini e preadolescenti in orario extrascolastico, azioni volte a sostenere le capacità delle famiglie e degli attori della comunità educante nella relazione educativa con i più giovani.
Tale impegno si è ulteriormente consolidato anche attraverso il sostegno al Fondo nazionale per il contrasto della povertà educativa minori e all’attivazione di comunità di pratiche per la capitalizzazione delle innovazioni metodologiche emerse dalle speri mentazioni in campo educativo.
La Strategia in ambito educativo del “Gruppo Compagnia di San Paolo” prevede di lavorare affinché tutti i bambini e le bambine possano crescere e realizzare liberamente le proprie aspirazioni e possano contribuire, secondo le loro possibilità specifiche, al cambiamento per un futuro sostenibile e giusto, dove tutte e tutti possano accedere ad opportunità eque.
Nel 2023 la Fondazione Compagnia di San Paolo, con il proprio ente strumentale Fondazione per la Scuola, ha lanciato l’iniziativa “Città dell’Educazione”, che in quattro città del Nord ovest (Torino, Genova, Vercelli e Savona) intende proporre alle amministrazioni, istituzioni, scuole e tutte le realtà della comunità educante, incluse le famiglie, una sfida ambiziosa di investimento e innovazione che ponga l’educazione al centro dei cambiamenti strutturali sui territori.
L’iniziativa Città dell’Educazione si compone di tre ambiti di intervento per fasce di età: per la fascia di età 0-6 anni l’obiettivo è di universalizzare le opportunità educative e di cura per i più piccoli; per la fascia di età 6-19 si intende contribuire a migliorare la capacità dei giovani di autodeterminare il proprio futuro e di conseguire il successo formativo, indipendentemente dalla loro condizione sociale e familiare di origine; per la fascia di età 16-29 anni si vuole aumentare il numero dei giovani che trovano una collocazione lavorativa, o ricercano attivamente un’occupazione, o partecipano con continuità a percorsi di istruzione. La città di Torino è coinvolta in tutte e tre le linee di intervento.
In stretta collaborazione con la Città di Torino, l’iniziativa prevede il rafforzamento di un ecosistema consapevole, raccolto intorno ad una visione comune che pone al centro del proprio pensiero bambine, bambini e adolescenti, amplia l’insieme delle opportunità a loro rivolte e, nel contempo, li rende parte attiva e protagonista. Si intende promuovere una comunità educante capace di innescare cambiamenti, processi comunicativi fluidi ed efficaci in cui ogni attore opera in ottica sinergica e complementare, consapevole sia delle opportunità educative e formative presenti sul territorio, sia delle opportunità e dei servizi che mancano, per poter compiere scelte strategiche adeguate.
Una dimensione che è emersa come importante nelle attività sperimentali sinora condotte, nonché nell’esame della letteratura, è l’importanza delle attività educative extrascolastiche nel percorso formativo dei minori. A questa dimensione è dedicata la presente iniziativa.
Elementi di contesto
Le attività extrascolastiche giocano un ruolo cruciale nello sviluppo e nell’educazione di bambini, bambine e adolescenti, contribuendo in modo significativo al loro benessere fisico, emotivo e sociale. Offrono l’opportunità di rafforzare competenze importanti quali pensiero critico, attitudine alla soluzione di problemi, autoregolazione emotiva e abilità sociali come il rispetto dell’altro, la collaborazione, l’esercizio della leadership, promuovendo al contempo la motivazione ad apprendere e un migliore stato generale di benessere.
Coprendo un’ampia gamma di interessi, dall’arte allo sport passando per le attività aggregative e sociali, queste attività arricchiscono l’esperienza educativa dei ragazzi e delle ragazze permettendo di esplorare e scoprire passioni anche al di fuori del curriculum scolastico. Come dimostrato dall’indagine OCSE 2023, condotta in Italia dalla Fondazione per la Scuola, sulle competenze socio-emotive, le attività extrascolastiche possono rappresentare un’occasione fondamentale per gli studenti con difficoltà scolastiche per scoprire propri punti di forza, che emergono con meno evidenza nel contesto scolastico classico, incidendo sulla conoscenza di sé, sul livello di autostima e di fiducia nelle proprie capacità.
Secondo le stime ISTAT, nel 2023, i minori in condizione di povertà assoluta sono pari a 1,3 milioni, pari al 14% dei minori, il valore più alto della serie storica dal 2014, e leggermente più alto di quello del 2022 (ISTAT, marzo 2024). Se consideriamo le bambine, i bambini e adolescenti in povertà relativa, ossia la condizione dell’individuo rispetto al livello di vita generale della società in cui vive, nel 2022, erano il 23,5%, pari a 2.166.429 bambini e adolescenti (ISTAT, 2023). A livello nazionale su un totale di 9,5 milioni di persone tra gli 0 e i 18 anni, sono quindi quasi 3 milioni e mezzo (3.401.754) quelli che vivono una condizione di povertà (assoluta o relativa).
La povertà materiale è uno dei fattori che incidono sull’accesso alle opportunità educative e culturali da parte dei bambini/e e ragazzi/e. Secondo il rapporto Openpolis-Con i Bambini, nel 2022 il 58,4% dei minori in condizione di deprivazione sociale non ha potuto permettersi attività di svago a pagamento fuori casa. In particolare, la pratica sportiva tra bambini e ragazzi ha subito un vero e proprio crollo durante la pandemia, che non ha riscontro nelle altre fasce d’età. Infatti, tra il 2019 e il 2021 la quota di sedentari nella popolazione è rimasta piuttosto stabile, passando dal 35,6% al 33,7%. Al contrario, l’incidenza dei minori che non fanno sport è cresciuta dal 18,5% al 24,9% tra i 6 e i 10 anni e dal 15,7% al 21,3% tra 11 e 14 anni.
L’accesso limitato ad opportunità educative di qualità ha un impatto diretto sul fenomeno della dispersione scolastica. I dati sulla dispersione scolastica, che in Italia secondo gli ultimi dati disponibili relativi al 2023 (Eurostat) è pari al 10,5%, e ha ancora una importante incidenza nel Nord-Ovest, sono ancora lontani dall’obiettivo del 9% che l’Unione Europea ha fissato come target per il 2030. Il nostro paese si colloca fra gli ultimi del continente (seguita da Spagna, Germania, Romania e Ungheria). Alla dispersione esplicita va a sommarsi la dispersione implicita, data dalla quota di studenti che terminano il loro percorso scolastico senza raggiungere i livelli minimi di competenze previsti dopo 13 anni di scuola. INVALSI indica che nel 2022 la dispersione scolastica totale, implicita ed esplicita, a livello nazionale superava il 20%, dato che assume caratteri.
preoccupanti se consideriamo che tra i giovani con cittadinanza non italiana, il tasso di abbandono precoce dagli studi (ELET) nel 2022 era, a livello nazionale, tre volte quello degli italiani: 32,5% contro 10,9%.
Analizzando il contesto della città di Torino, nell’a.s. 2022/23 frequentavano le scuole statali e paritarie del primo ciclo 55.523 studenti (32.976 nelle scuole primarie, 22.547 nelle scuole secondarie di primo grado). Rispetto alla cittadinanza, il dato complessivo per l’a.s. 2022/23 evidenzia un’incidenza di studenti stranieri del primo e secondo ciclo pari al 25,5 % e le circoscrizioni 5, 6 e 7 registrano la presenza maggiore di alunni con background migratorio.
Come evidenziato da numerose ricerche, per superare le disuguaglianze in ambito educativo è fondamentale connettere le energie presenti sui territori (in termini di opportunità, spazi, occasioni, competenze). Il lavoro di “comunità educante”, ascrivibile ad un’azione di community empowerment network, può motivare enti, agenzie e persone a maturare nuove consapevolezze e a sperimentare inedite collaborazioni al fine di migliorare la qualità della proposta educativa presente sul territorio.
Finalità generali, obiettivi specifici del bando e destinatari finali
Il Bando rappresenta una delle principali attività previste nella fase iniziale dell’iniziativa Città dell’Educazione per bambine/i e adolescenti a Torino.
L’iniziativa è volta a favorire un ecosistema cittadino che riconosca la propria responsabilità educativa collettiva e contribuisca a promuovere scelte istituzionali per un’istruzione pubblica di qualità e una cultura educativa diffusa. Per tale ragione, l’iniziativa si fonda su un’alleanza strategica con i principali stakeholders della comunità educante: Ufficio scolastico regionale per il Piemonte, Regione Piemonte, Città metropolitana di Torino, Azienda Sanitaria Locale di Torino, Università degli Studi di Torino, Forum del Terzo Settore.
Sulla base degli apprendimenti maturati dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e dei suoi enti strumentali e partecipati e dalla Città di Torino in seno a diverse iniziative (tra le quali, per esempio, i bandi Stiamo tutti bene, Extrastrong, Extragram, i progetti N.O.E. – Nuovi Orizzonti Educativi, – Provaci ancora Sam!, Crescere in città e i Patti educativi di comunità ), il Bando intende promuovere l’educazione e il benessere personale e sociale degli studenti e potenziare le competenze necessarie per autodeterminare il loro futuro, valorizzando e sostenendo le passioni e le aspirazioni di ciascuna e ciascuno. Inoltre, il Bando intende consolidare le comunità educanti attive a livello territoriale e qualificare ulteriormente l’eco -sistema cittadino di soggetti attivi nel campo dell’educazione.
In particolare, il Bando si pone i seguenti obiettivi specifici:
- aumentare l’accesso e la fruizione continua e regolare di bambine, bambini, ragazze e ragazzi ad un ricco ventaglio di proposte socio-educative e relazionali nel tempo extrascolastico, con un’attenzione particolare rivolta a bambini e ragazzi a rischio o in condizioni di vulnerabilità;
- incrementare le capacità dei partenariati territoriali di lavorare in rete fra istituzioni, servizi pubblici, scuole ed enti del terzo settore, con un’attenzione particolare ai soggetti meno noti, per proporre esperienze educative personalizzate, significative e accessibili a tutte e tutti, prevedendo il coinvolgimento fattivo di una pluralità di attori del territorio.
I destinatari finali dei progetti sostenuti attraverso il presente bando saranno:
- bambine/i e adolescenti che frequentano la scuola primaria e secondaria di primo grado e/o nella fascia d’età dai 6 ai 13 anni che vivono nella città di Torino, con un’attenzione specifica a bambine, bambini, ragazze e ragazzi a rischio o in situazioni di vulnerabilità, che hanno accesso limitato a opportunità educative nel tempo extrascolastico;
- le famiglie con bambine/i e adolescenti dai 6 ai 13 anni, e in particolare quelle dei bambini, delle bambine e degli adolescenti coinvolti;
- i sistemi territoriali locali, intesi come reti stabili di attori che concorrono responsabilmente a costituire l’infrastrutturazione educativa del territorio di riferimento e a offrire risposte organiche, integrate e multidimensionali ai bisogni educativi dei minori.
Il Bando si rivolge a partenariati pubblico-privati esistenti o nuovi in un’area definita della città di Torino, composti da almeno un istituto scolastico statale o paritario del primo ciclo o da una rete di scuole, e da almeno tre enti del terzo settore.
Tutti i componenti del partenariato dovranno avere sede legale e/o almeno una sede operativa nella città di Torino.
Il capofila, o soggetto responsabile, alla data di pubblicazione del bando, dovrà possedere i seguenti requisiti:
a) essere un ente del terzo settore;
b) essere stato costituito da almeno due anni con atto pubblico o scrittura privata autenticata o registrata;
c) avere una sede legale e/o operativa nell’area dell’intervento;
d) avere esperienza di coordinamento di partenariati complessi e di lavoro di rete.
Inoltre, il capofila ed almeno uno degli altri enti del terzo settore coinvolti dovranno:
e) avere esperienza in attività con valenza educativa finalizzate alla promozione della crescita e del benessere di bambini/e e di adolescenti nella fascia d’età 6-13 anni e delle loro famiglie (della durata di almeno 2 anni).
I partenariati dovranno essere composti da enti con competenze fra loro eterogenee e complementari in campo socio-educativo, sportivo, creativo, artistico, culturale, digitale, naturalistico e ricreativo, di promozione del benessere e della salute.
I partenariati dovranno specificare in modo preciso l’area della città in cui insisteranno i progetti proposti.
I progetti possono essere presentati in partenariato dai seguenti soggetti:
- istituti scolastici statali o paritari del primo ciclo o reti di scuole;
- cooperative sociali e/o loro consorzi;
- imprese sociali;
- associazioni di volontariato;
- associazioni di promozione sociale;
- enti culturali;
- enti religiosi;
- altri soggetti del Terzo Settore;
- le società o associazioni sportive dilettantistiche regolarmente iscritte al registro del CONI, costituite ai sensi dell’art. 90 della legge 289/2002 s.m.i;
- altri soggetti che perseguono finalità sociali e/o di inclusione sociale;
- altri enti pubblici.
Per progetto in partenariato si intende un progetto realizzato congiuntamente da un ente capofila (che formalizzerà la richiesta di contributo alla Fondazione Compagnia di San Paolo in modo formalizzato e, in caso di assegnazione, curerà i rapporti con la medesima) e da enti partner. Un ente partner è definito come tale sulla base di un apporto effettivo al processo di progettazione e realizzazione dell’iniziativa proposta. Il coinvolgimento di altri “soggetti della rete”, che contribuiscano a diverso titolo alla realizzazione del progetto, è auspicato. Questa tipologia di enti non può ottenere finanziamenti dalla Fondazione Compagnia di San Paolo. Infatti, come da Statuto e regolamento delle attività istituzionali della Fondazione Compagnia di San Paolo, non potranno essere beneficiari di contributo le persone fisiche, gli enti con finalità di lucro e le imprese commerciali (ad eccezione delle imprese strumentali della Compagnia, delle imprese e cooperative sociali come disciplinate dalla normativa vigente e da suoi eventuali aggiornamenti, oltreché delle cooperative operanti nel settore dello spettacolo, dell’informazione e del tempo libero).
Ogni ente ammissibile può presentare una sola richiesta di contributo in qualità di capofila e partecipare come partner a un massimo di due ulteriori proposte. In alternativa, un ente potrà partecipare come partner a un massimo di tre proposte.
Gli istituti scolastici statali o paritari del primo ciclo, invece, potranno aderire a un solo partenariato, pena l’inammissibilità di tutte le proposte a cui l’istituto avrà aderito.
Il partenariato valorizzerà ruoli e competenze di tutti gli enti partecipanti. Verranno considerate con particolare favore le proposte progettuali caratterizzate dalla partecipazione di più enti partner e con competenze tra loro diverse e complementari, con sedi operative o attività pregresse sul territorio di riferimento dell’intervento proposto ed esperienze pregresse con gli istituti scolastici coinvolti nel partenariato.
I rapporti tra capofila e partner di progetto dovranno essere già definiti – in termini di ruoli, apporto e responsabilità economiche, utilizzo delle risorse – al momento della presentazione della richiesta. Si richiede la presentazione dell’Allegato 2 “Accordo di partenariato” messo a disposizione nell’ambito del presente Bando; tale allegato riassume gli accordi di collaborazione funzionale presi ex-ante dagli enti partner del progetto e dovrà essere sottoscritto dai Legali Rappresentanti dell’ente capofila e di ciascun partner della proposta.
L’ente capofila e i partner dovranno avere i requisiti di ammissibilità indispensabili per l’accettabilità delle richieste alla Fondazione Compagnia di San Paolo. Solamente i soggetti membri del partenariato potranno essere destinatari di contributo, che in caso di delibera positiva da parte della Fondazione, verrà da questa erogato interamente all’Ente capofila. Quest’ultimo provvederà poi a ripartirlo secondo il piano indicato nella richiesta; è ammesso che l’Ente capofila acquisti servizi da enti terzi riguardo a beni o a servizi necessari o utili al progetto. Tali acquisti dovranno essere accompagnati dalla normale documentazione amministrativa e fiscale.
I progetti selezionati nell’ambito del presente Bando dovranno prevedere una chiara struttura di governance, capace di garantire un adeguato flusso di informazioni, di comunicazione tra i diversi enti del partenariato e il coinvolgimento effettivo di tutti gli attori nei processi decisionali, nonché un adeguato programme management. A tale scopo si prevede che ciascun ente coinvolto identifichi un proprio referente (e un eventuale sostituto) quale portavoce del proprio team di lavoro, che partecipi in modo continuativo alle attività di coordinamento della rete; dovrà essere inoltre identificata una figura di raccordo della rete con competenze nella facilitazione di gruppi di lavoro e con il compito di accompagnare il gruppo dei referenti degli enti coinvolti, stimolando e facilitando il processo partecipativo ed esecutivo.
In caso di approvazione della proposta progettuale, verrà richiesto al partenariato di firmare un accordo di partenariato relativo all’implementazione del progetto, secondo modello e modalità proposti dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e condivisi in occasione della delibera di contributo.
Le proposte progettuali dovranno:
- contribuire al raggiungimento degli obiettivi e risultare coerenti rispetto a quanto previsto dal Bando;
- prevedere azioni di tipo extra-scolastico da realizzarsi nel comune di Torino e in particolare nell’area territoriale oggetto di intervento individuata sulla base dei bisogni e delle caratteristiche dei destinatari a cui si rivolge il progetto, dell’area di competenza degli istituti scolastici statali o paritari coinvolti e dell’esperienza pregressa del partenariato proponente;
- avere una durata complessiva di 18 mesi, prevedendo l’avvio dei lavori entro il mese di gennaio 2025;
- essere formulate in modo che le attività previste si inseriscano sinergicamente e in complementarità con gli interventi e le azioni promosse dal sistema pubblico e privato del territorio. Occorrerà, in particolare, esplicitare le connessioni strategiche, metodologiche e operative con progetti promossi dalla Città di Torino (es Youtoo), da ITER (Crescere in Città, Patti educativi di comunità), dalla Città con il Gruppo Compagnia di San Paolo (Provaci ancora Sam!, NOE-Nuovi Orizzonti Educativi), dal Gruppo Compagnia di San Paolo (ad es. Ibridi, Will, Percorsi) e nell’ambito di bandi promossi dall’Impresa Sociale Con i Bambini (in particolare, Comunità educanti, Vicini di Scuola e l’iniziativa che a breve verrà resa operativa, rivolta alle aree socio-educative strategiche a più alta vulnerabilità sociale).
Le proposte progettuali da presentare nel quadro del presente Bando dovranno prevedere due ambiti di intervento:
1.Azioni socio-educative rivolte direttamente ai bambine/i, ragazze/i e alle loro famiglie
- Le attività ammissibili potranno riguardare la ricognizione di tutte le risorse del territorio e il potenziamento delle opportunità educative extrascolastiche presenti sull’area scelta dal partenariato ed eventuale attivazione di nuove iniziative rivolte a tutte le bambine/i e ragazze/i, co-progettate e realizzate dagli attori della rete, che rispondono ai bisogni del territorio, con lo scopo di ampliare, diversificare e rendere più accessibile l’offerta educativa, dando priorità a proposte continuative di medio lungo periodo durante lo svolgersi dell’anno scolastico (compresi i periodi delle festività durante l’anno scolastico). A titolo esemplificativo, ma non esaustivo, le attività ammissibili potranno riguardare gli ambiti socio-educativo, culturale, sportivo, di stimolo alla creatività, ai linguaggi espressivi e al gioco, di potenziamento delle competenze di base– comprese quelle linguistiche, di cittadinanza globale e digitale – e socio-emotive (anche attraverso attività di educazione alle emozioni), dell’accompagnamento allo studio, di promozione della sostenibilità ambientale e della scoperta del territorio.
- Le attività dovranno prevedere modalità innovative di accesso, anche economico, volte a superare gli ostacoli di varia natura (linguistici, economici, di conciliazione e altri) e a incentivare la partecipazione continuativa alle attività. A titolo puramente esemplificativo, potranno essere messe a punto modalità quali la definizione di prezzi calmierati e/o di quote di iscrizione proporzionali in base all’ISEE, la facilitazione dei pagamenti attraverso delle rateizzazioni, l’applicazione di sconti sulle rate successive a fronte di una frequenza elevata, forme di mutualità e solidarietà fra famiglie, ecc.
- Potranno essere previste azioni di promozione della genitorialità positiva e responsiva e di accompagnamento e ascolto delle famiglie (ad es. attraverso figure educative e di mediazione culturale e linguistica dedicate) per orientarle alle opportunità educative del territorio programmate durante l’anno scolastico e nel periodo estivo, e per accompagnare le famiglie nelle pratiche per accedere a tali servizi, in collaborazione con gli sportelli di facilitazione digitale e di sostegno alle famiglie già presenti sul territorio di competenza, con attenzione alle famiglie con bambini/e e ragazzi/e con disabilità.
2.Azioni di rete per la costruzione di comunità educanti
- Costruzione e implementazione di meccanismi di partecipazione e coordinamento fra gli attori aderenti alla rete e condivisione di informazioni sulle opportunità educative extrascolastiche presenti sul territorio e sui bisogni intercettati. È auspicato da parte della rete il coinvolgimento delle famiglie e degli studenti stessi, attraverso le modalità che il partenariato riterrà più opportune, in base al contesto specifico;
- Progettazione partecipata da parte degli attori della rete di strategie volte a intercettare e monitorare i bisogni specifici di bambine/i e ragazze/i a rischio o in situazione di vulnerabilità (anche legate a condizioni di disabilità), e a rispondere in modo adeguato alle esigenze emerse;
- Progettazione e implementazione di iniziative di “cura della rete”, con l’intento di favorire la costituzione o il rafforzamento della comunità educante, con un’attenzione particolare al coinvolgimento delle famiglie, attraverso momenti di incontro, attività condivise che permettano una conoscenza più approfondita e di consolidare le relazioni fra le persone che fanno o che potrebbero far parte della rete e della comunità;
- Attivazione, dove non ancora esistenti, di accordi operativi fra i soggetti della rete quale strumento per promuovere e rafforzare la corresponsabilità educativa, civile e sociale tra i diversi attori (ad esempio i patti educativi di comunità);
- Raccordo e aggiornamento periodico fra la rete e i servizi sociali, culturali, sanitari, l’Ufficio Scolastico Regionale per favorire l’analisi e condivisione dei bisogni e delle strategie implementate, per facilitare l’operatività progettuale e le collaborazioni, per informare sull’andamento dell’iniziativa e sui suoi esiti.
Non saranno selezionate proposte che contengano azioni riferibili a uno solo dei due ambiti di attività sopra indicati.
Il presente Bando prevede per i partenariati vincitori la partecipazione a un coordinamento curato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e dalla Città di di Torino – e a un percorso di capacity building e formazione finalizzato a sostenere:
- il consolidamento di una identità collettiva territoriale,
- la costruzione di linguaggi comuni,
- riflessioni sul fare e sullo scambio di pratiche,
- la realizzazione di un monitoraggio comune e la validazione di un sistema di indicatori
condivisi. A tale scopo è previsto il coinvolgimento di esperti esterni, enti ed istituti di ricerca, questi ultimi anche per la realizzazione e popolamento di un data set utile all’azione di monitoraggio, valutazione e capitalizzazione di strumenti, processi e risultati ottenuti per una loro implementazione stabile in futuro e potenzialmente replicabile.
Gli enti dei partenariati vincitori dovranno partecipare alle attività previste poiché esse costituiscono parte integrante del sostegno accordato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e sono ritenute indispensabili per la messa a sistema di strategie innovative ed efficaci.
Ai partenariati vincitori del presente Bando verrà richiesto di operare in sinergia con il percorso di progettazione che coinvolgerà enti del terzo settore, le amministrazioni pubbliche locali, le fondazioni dei territori di riferimento e altre istituzioni ed enti che l’impresa sociale Con i Bambini, che gestisce il Fondo per il Contrasto alla Povertà Educativa Minorile, avvierà prossimamente a Torino (e in altre città italiane) in aree socio-educative strategiche ad alta vulnerabilità sociale.
Nell’ambito del Bando, gli stakeholders dell’iniziativa “Città dell’Educazione” potranno concorrere rendendo disponibili competenze e informazioni utili a costruire una autentica ed efficace alleanza territoriale tra scuole, enti del terzo settore, servizi sanitari, sociali, educativi, culturali, ricreativi, sportivi.
Ruoli degli stakeholders di Città dell’Educazione:
La Città di Torino è co-promotrice della presente iniziativa, facilita il coordinamento complessivo dei partenariati insieme alla Fondazione Compagnia di San Paolo, collabora alla realizzazione delle progettualità mettendo a disposizione le competenze di ITER (Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile), che potrà agevolare l’accesso alle attività e agli spazi dei suoi centri educativi presenti sul territorio e supportare la costituzione di eventuali nuovi patti educativi di comunità. Inoltre la Città di Torino con i suoi servizi sociali renderà disponibili nell’ambito dei distretti socio-sanitari e delle loro declinazioni territoriali referenti per attività di raccordo con i partenariati per la presa in carico integrata di bambini/e e ragazzi/e a rischio o in condizioni di vulnerabilità; referenti delle biblioteche civiche e delle ludoteche comunali, che potranno favorire e accompagnare bambini/e, ragazzi/e e famiglie alla fruizione di tali contesti di opportunità educative e culturali; referenti delle Circoscrizioni della Città di Torino per incontri di aggiornamento periodico sulle progettazioni realizzate dai partenariati che sviluppano attività nel territorio di loro competenza.
L’ASL collaborerà alla realizzazione dell’iniziativa, parteciperà al coordinamento complessivo dei partenariati vincitori, faciliterà il coinvolgimento di propri referenti dei servizi sanitari in incontri periodici di aggiornamento con i partenariati vincitori, in particolare i referenti dei consultori pediatrici e i servizi di neuropsichiatria infantile presenti nelle aree territoriali oggetto degli interventi.
L’USR parteciperà al coordinamento complessivo dei partenariati vincitori e sosterrà la realizzazione dell’iniziativa, partecipa all’implementazione dei processi e alle fasi di monitoraggio e valutazione degli stessi, supportando anche la diffusione dell’informazione e il coinvolgimento delle scuole del territorio, al fine di capitalizzare questa iniziativa a beneficio di altri territori.
Tra le iniziative di sistema esistenti a livello cittadino si segnala in particolare il progetto “Ibridi”, con il quale la Fondazione Compagnia di San Paolo, attraverso il Consorzio Xkè? ZeroTredici promuove un programma composto da singoli appuntamenti gratuiti pensati e realizzati dagli enti del terzo settore torinesi e rivolti a tutte le ragazze e i ragazzi della fascia d’età 6-16 anni residenti a Torino e alle loro famiglie. Si tratta di opportunità di apprendimento non convenzionale che si svolgono nel tempo extrascolastico e soprattutto nei fine settimana, in contesti “non consueti”. Attraverso la web app ibridi.com, su cui è possibile consultare il calendario delle opportunità educative “ibride”, le famiglie possono prenotare le singole attività da seguire scegliendo tra occasioni ricreative, culturali e scientifiche, passeggiate urbane alla scoperta dei segreti della città ed esperienze dedicate alla natura e alla tecnologia. I partenariati sostenuti nell’ambito del presente Bando potranno considerare tale opportunità, diffusa su tutto il territorio urbano, nella mappatura delle risorse educative disponibili, sostenere la diffusione dell’informazione relativa agli appuntamenti previsti e presenti sui territori di competenza e in altre aree della città e, ove opportuno, sostenere le famiglie nella fruizione del palinsesto di appuntamenti, perché siano complementari rispetto alle proposte continuative offerte dal partenariato nel proprio territorio, in termini di straordinarietà di singole esperienze e di esplorazione di risorse di altre aree cittadine. (iscrizione mediante app ed effettiva partecipazione). Gli enti coinvolti in Ibridi potranno partecipare ai partenariati che presenteranno proposte progettuali nel presente Bando. Dopo la sperimentazione primaverile, la nuova edizione di Ibridi partirà nell’autunno 2024. Nel corso dello sviluppo dei progetti sostenuti nell’ambito del presente Bando verranno facilitati i contatti e le collaborazioni con Ibridi, così da massimizzare le possibili sinergie e complementarietà.
In considerazione dell’ampia offerta estiva già presente sul territorio cittadino (come Estate Ragazzi, Sammer e la Bella Stagione) non saranno ammessi nell’ambito di questo Bando costi relativi ad attività rivolte direttamente ai bambini/e e adolescenti durante il periodo estivo.
Il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo a ciascun progetto coprirà fino al 90% dei costi, non inferiore a € 60.000 e non superiore a € 100.000 per proposta progettuale. Il costo del progetto e la relativa richiesta di contributo dovranno essere commisurati con le caratteristiche e il numero dei destinatari identificati – con specifico riguardo a bambini e bambine che partecipano per la prima volta alle attività proposte – e con l’intensità delle azioni progettuali presentate a fronte dell’analisi del contesto e dei bisogni.
Alla copertura del restante 10% (co-finanziamento) potranno concorrere autofinanziamenti, contributi pubblici e/o privati, donazione di beni, prestazioni professionali pro bono a beneficio del capofila o degli enti partner, ad esclusione di contributi provenienti da altri bandi della Fondazione Compagnia di San Paolo, dell’Impresa sociale Con i Bambini o della Città di Torino.
Non potrà essere considerata quale apporto economico l’attività di volontariato non riconducibile a una prestazione professionale pro bono, ma essa potrà essere esplicitata nella descrizione delle attività e costituirà elemento premiante nella valutazione del progetto. Il cofinanziamento dei costi del progetto da parte degli enti promotori può essere effettuato anche attraverso la messa a disposizione di proprio personale utile ai fini dell’iniziativa.
In merito alle modalità di valutazione dell’ammissibilità del co-finanziamento proposto da enti pubblici, si precisa che le prestazioni rientranti nell’impegno ordinario di personale strutturato dipendente di un ente pubblico potranno essere portate a co-finanziamento nella misura in cui siano riferite esclusivamente al progetto proposto e con chiara indicazione (al momento della rendicontazione) della quota ad esso relativo.
All’interno dell’iniziativa pluriennale Città dell’Educazione e in base ai risultati raggiunti dalle diverse progettualità sostenute dal presente Bando, al termine dell’implementazione delle stesse potranno essere valutate ulteriori possibili misure e programmi di sostegno e di accompagnamento al fine di garantire, ove necessario e opportuno, la continuità nel tempo delle azioni sviluppate.
I costi ammissibili includono spese direttamente connesse alla realizzazione delle attività dei due ambiti, relativi a personale o collaboratori, affitto di locali, acquisto di attrezzature o materiali, rimborsi spese a volontari, acquisto di beni e servizi, costi di comunicazione e diffusione, spese generali sostenute dagli enti (overhead).
Non sono considerati ammissibili i costi relativi a:
- attività rivolte direttamente ai bambini/e e adolescenti durante il periodo estivo;
- attività istituzionale ordinaria degli enti proponenti e le spese relative ad attività già altrimenti finanziate;
- acquisto, ristrutturazione o manutenzione di beni immobili;
- attività di valutazione degli interventi non previamente concordate con la Fondazione Compagnia di San Paolo, in coerenza con l’impianto di monitoraggio e analisi di implementazione previsto dalla Fondazione per tutte le iniziative sostenute nell’ambito del presente Bando.
I costi relativi al gruppo di attività “2. Azioni di rete per la costruzione di comunità educanti” non potranno superare il 35% dei costi totali del progetto.
Saranno inoltre ammissibili costi generali sostenuti dagli enti (overhead), che includono costi di struttura e funzionamento non direttamente attribuibili al progetto specifico, fino ad un massimo del 7% dei costi totali del progetto.
Si precisa che, in occasione dell’eventuale delibera del contributo, con l’obiettivo di facilitare il raggiungimento delle finalità e degli obiettivi del Bando e nel rispetto dei principi dello stesso, la Fondazione si riserva di fornire orientamenti e indicazioni utili all’eventuale rimodulazione del piano economico complessivo e del piano di lavoro progettuale.
Per presentare la candidatura al Bando è obbligatorio utilizzare la procedura R.O.L. richiesta on- line, nella sezione “Contributi” del sito della Fondazione Compagnia di San Paolo www.compagniadisanpaolo.it, compilando l’anagrafica ente e la scheda iniziativa specifica per il Bando.
La scadenza per la presentazione delle proposte è fissata entro le ore 15 del 25 settembre 2024. termine entro il quale sarà necessario chiudere e inviare la richiesta, debitamente firmata, tramite il sistema “R.O.L. Richiesta on-line” nel sito della Fondazione Compagnia di San Paolo.
Quale data e ora di pervenimento della domanda farà fede la registrazione nel sistema R.O.L. della Fondazione Compagnia di San Paolo.
Qualunque proposta ricevuta dopo il termine stabilito non potrà essere presa in considerazione.
Alla richiesta dovranno essere allegati, pena inammissibilità della proposta, i documenti progettuali predisposti secondo i modelli che costituiscono gli allegati del presente invito. Laddove ne riscontrasse la necessità, la Fondazione si riserva di richiedere informazioni aggiuntive ai fini dell’istruttoria di progetto.
Si elencano di seguito i documenti che dovranno essere allegati alla richiesta e predisposti secondo i modelli messi a disposizione e scaricabili dalla sezione “Documenti” della R.O.L.:
- All 1 – Descrizione del progetto di dettaglio;
- All 2 – Composizione del partenariato;
- All 3 – Piano di lavoro e piano economico di progetto.
I seguenti principali criteri saranno utilizzati per la valutazione delle proposte progettuali presentate.
Qualità:
- Coerenza delle proposte progettuali con le finalità generali, gli obiettivi e i principi del Bando;
- Chiarezza e completezza delle proposte progettuali (descrizione delle aree oggetto di intervento, gruppi target, risultati attesi e attività);
- Solidità del quadro progettuale e di fattibilità dell’iniziativa;
- Adeguatezza e complementarità delle competenze degli enti coinvolti nei partenariati in rapporto all’analisi dei contesti specifici e alle idee progettuali proposte (numero enti, eterogeneità del partenariato rispetto alle competenze, radicamento sul territorio, esperienza pregressa con la fascia d’età coinvolta, presenza di altri soggetti della rete);
- Rilevanza dell’iniziativa rispetto ai bisogni dei destinatari a cui si rivolgono i progetti nelle aree oggetto di intervento;
- Costo per destinatario finale per ambito di intervento.
Implementazione:
- Chiarezza del ruolo di ciascun ente all’interno dei partenariati e delle strategie volte a favorire la partecipazione attiva di tutti gli enti coinvolti alle attività di rete;
- Conoscenza di altre iniziative/progettualità presenti sui territori e modalità di fattiva collaborazione;
- Coerenza del budget con le indicazioni del Bando, con le dimensioni dell’intervento, con l’ampiezza dei destinatari raggiunti e con il piano di attività;
- Congruità dei costi preventivati nel piano economico (ovvero, costi in linea con valori di mercato e tariffe standard o contrattuali);
- Qualità del partenariato e del team di progetto in termini di: adeguatezza e complementarità delle competenze.
Impatto
- Numero e tipologia di destinatari per ambito di intervento e per attività;
- Portata innovativa dei progetti in merito ai processi di costruzione e consolidamento delle
comunità educanti; - Elementi di innovazione rispetto alle pratiche educative e alle soluzioni proposte per
assicurare l’accesso e la fruizione delle opportunità extrascolastiche a bambini/e e
adolescenti a rischio o in condizioni di vulnerabilità e alle loro famiglie; - Proposte di continuità e sostenibilità (economica, territoriale, sociale) del progetto e dei suoi
esiti (benefici sui bambini e sulla comunità educante) nel tempo.
Si precisa la selezione delle proposte progettuali presentate, verrà effettuata tenendo in considerazione le migliori proposte per ciascun distretto della città (Distretto Nord Ovest – Circoscrizioni 4 e 5, Distretto Nord Est – Circoscrizioni 6 e 7, Distretto Sud Ovest – Circoscrizioni 2 e 3, Distretto Sud Est – Circoscrizioni 1 e 8).
Le candidature saranno selezionate da una Commissione costituita e nominata dalla Fondazione, in collaborazione con la Città Di Torino. Nel corso del processo di selezione potranno essere organizzati eventuali incontri di approfondimento sulle progettualità candidate.
Entro il mese di dicembre 2024, sul sito della Fondazione Compagnia di San Paolo verrà reso pubblico l’elenco degli enti capofila e delle relative iniziative ammesse al contributo. L’assenza di citazione è da intendersi come comunicazione informativa di esito negativo da parte della Compagnia.
In seguito, ciascun ente capofila dei partenariati proponenti i progetti selezionati riceverà, attraverso il sistema R.O.L., una comunicazione riportante l’entità del contributo deliberato e le istruzioni necessarie per l’ottenimento dei fondi, comprese le modalità di rendicontazione del contributo (“lettera di delibera”).
La rendicontazione delle proposte che avranno superato la selezione dovrà essere presentata mediante la compilazione della modulistica dedicata nel sistema R.O.L.
I soggetti selezionati dovranno rendicontare il progetto nella sua totalità e non soltanto la parte realizzata con il contributo delle Fondazioni. Il saldo del contributo non potrà in nessun caso essere superiore al 90% dei costi effettivamente sostenuti.
I vincitori del Bando si impegnano a collaborare con la Compagnia, o con enti o persone da essa designati, in eventuali procedure di valutazione ex post degli effetti dei progetti finanziati, ad esempio fornendo dati o rispondendo a questionari, senza costi economici a loro carico.
Eventuali diverse disposizioni potranno essere comunicate nella lettera di delibera.
La Fondazione potrà effettuare verifiche dirette o indirette sull’attuazione dell’iniziativa e sulle sue concrete ricadute.
Informazioni e chiarimenti potranno essere richiesti all’indirizzo e-mail: risalto@compagniadisanpaolo.it. Domande di natura tecnica sulla compilazione della R.O.L. potranno essere poste all’indirizzo e-mail assistenzarol@compagniadisanpaolo.it.