Premessa
La Fondazione Compagnia di San Paolo, in collaborazione con i suoi enti strumentali e partecipati, è impegnata in iniziative volte a promuovere l’istruzione e l’educazione, a contrastare ogni forma di diseguaglianza educativa, a sostenere il benessere e la crescita, l’autonomia e il protagonismo delle giovani generazioni e a stimolare e sostenere l’innovazione in questi specifici ambiti.
Negli ultimi dieci anni ha attivato percorsi educativi efficaci per bambini/e e preadolescenti in orario extrascolastico, azioni volte a sostenere le capacità delle famiglie e degli attori della comunità educante nella relazione educativa con i più giovani, interventi volti a promuovere il protagonismo delle giovani generazioni, la loro capacità di operare scelte autonome, di svolgere un ruolo attivo nelle comunità di appartenenza, le loro competenze di cittadinanza e la loro occupabilità.
Nel 2023 la Fondazione Compagnia di San Paolo, con il proprio ente strumentale Fondazione per la Scuola, ha lanciato l’iniziativa “Città dell’Educazione”, che, in quattro città del Nord ovest (Torino, Genova, Vercelli e Savona) intende proporre alle amministrazioni, istituzioni, scuole e tutte le realtà della comunità educante, inclusi i/le giovani e le famiglie, una sfida ambiziosa di investimento e innovazione che ponga l’educazione e il protagonismo delle giovani generazioni al centro dei cambiamenti pluriennali strutturali sui territori.
In stretta collaborazione con la Città di Torino e le altre città coinvolte, l’iniziativa prevede il rafforzamento di un ecosistema consapevole, raccolto intorno ad una visione comune che pone al centro del proprio pensiero bambine, bambini, adolescenti e giovani, amplia l’insieme delle opportunità a loro rivolte e, allo stesso tempo, li rende parte attiva e protagonista. Si intende promuovere una comunità educante capace di innescare cambiamenti, processi comunicativi fluidi ed efficaci in cui ogni attore opera in ottica sinergica e complementare, consapevole sia delle opportunità educative e formative presenti sul territorio, sia delle opportunità e dei servizi che mancano, per poter compiere scelte strategiche adeguate.
L’iniziativa Città dell’Educazione si compone di tre ambiti di intervento per fasce di età: per la fascia di età 0-6 anni l’obiettivo è di universalizzare le opportunità educative e di cura per i più piccoli; per la fascia di età 6-19 si intende contribuire a migliorare la capacità dei/delle giovani di autodeterminare il proprio futuro e di conseguire il successo formativo, indipendentemente dalla loro condizione sociale e familiare di origine; per la fascia di età 16-29 anni si vuole aumentare il numero dei/delle giovani che trovano una collocazione lavorativa, o ricercano attivamente un’occupazione, o partecipano con continuità a percorsi di istruzione e formazione. La città di Torino è coinvolta in tutte e tre le linee di intervento.
La presente Call for Action si inserisce nel quadro dell’intervento Città dell’Educazione 16+ a Torino, per la fascia di età 16-29 anni.
Elementi di contesto
Negli ultimi decenni, il Piemonte ha visto un significativo declino della popolazione giovanile, un fenomeno che si inserisce nel più ampio contesto di invecchiamento demografico che caratterizza l’Italia e l’Europa. Negli ultimi 35 anni, il numero dei/delle giovani piemontesi tra i 15 e i 34 anni si è ridotto di quasi un terzo, toccando quota 834 mila (Osservatorio demografico territoriale del Piemonte, 2023).
La riduzione della popolazione giovanile si accompagna a una trasformazione dei modelli di vita. L’accesso ai ruoli adulti – come completare gli studi, trovare un lavoro stabile, lasciare la casa dei genitori, sposarsi e avere figli – è sempre più ritardato. Nonostante un tasso di occupazione giovanile (38,5%) superiore alla media nazionale (34,7%), la mancanza di candidati e di competenze specialistiche, la “fuga dal lavoro” e “la fuga di cervelli” rappresentano alcune delle sfide di ostacolo allo sviluppo del territorio e al contrasto delle diseguaglianze economiche e sociali (Istat, 2024).
Il divario tra domanda e offerta di lavoro rimane alto: in un caso su due, le imprese segnalano difficoltà nel trovare i profili richiesti. La difficoltà di reperimento è superiore a quella media nazionale, e si attesta al 48,9%. Le principali cause del mismatch sono la carenza di candidati, indicata dal 34,8% delle imprese e l’inadeguata preparazione degli stessi, che riguarda l’11,7% dei casi (Excelsior). Per contro, la percentuale di NEET (Not in Education, Employment, or Training), seppure in diminuzione, si mantiene significativa; secondo i dati più recenti, circa l’11,7% dei/delle giovani tra i 15 e i 29 anni rientra in questa categoria (Istat, 2024).
Questi dati sottolineano l’urgenza di interventi mirati a migliorare le condizioni di vita e le prospettive di questo specifico target sul nostro territorio, promuovendo un mercato del lavoro più stabile e inclusivo, una maggiore valorizzazione delle competenze e un dialogo intergenerazionale rinnovato.
A livello nazionale, il principale strumento utilizzato in questi anni per contrastare la disoccupazione giovanile è stato la Garanzia Giovani (Youth Guarantee). Sebbene il Piano operativo nazionale dell’“Iniziativa occupazione giovani 2014-2020” sia concluso, le misure attivate con Garanzia Giovani proseguiranno nei prossimi anni, grazie al finanziamento del Programma nazionale Giovani donne e lavoro 2021-2027. Sempre a livello nazionale per contrastare la disoccupazione giovanile e adulta si è istituita circa tre anni fa la misura GOL, la cui attuazione è connessa al Piano di potenziamento dei centri per l’impiego e al Piano nazionale nuove competenze. A livello regionale le iniziative a favore dei/delle giovani vanno dalla formazione professionale, all’inserimento in percorsi duali in apprendistato, al Buono servizi lavoro (attualmente assorbito proprio in GOL).
La Fondazione Compagnia di San Paolo dal 2017 ha attivato sul territorio della Città Metropolitana di Torino il programma Articolo+1 con lo scopo di contribuire ad aumentare l’occupabilità e l’occupazione dei/delle giovani in età compresa tra i 15 e i 29 anni, con scarsa o nessuna esperienza lavorativa, non inseriti in percorsi di formazione o istruzione e con maggiore attenzione a quelli più svantaggiati. I risultati raggiunti nel corso del tempo da Articolo + 1, programma costantemente accompagnato da esercizi di valutazione rigorosa che hanno permesso di far emergere gli aspetti più caratteristici dell’iniziativa fornendo importanti lezioni apprese, sono stati decisamente incoraggianti e hanno evidenziato come sia necessario potenziare ulteriormente le alleanze locali per il lavoro e sostenere misure che possano accompagnare le giovani generazioni a rispondere alle sfide del futuro e a cogliere le opportunità del presente.
Finalità generali e obiettivi specifici della Call for Action
L’intervento Città dell’Educazione 16+ intende contribuire ad “aumentare il numero dei/delle giovani 16-29enni della Città di Torino che scelgono di modificare le loro traiettorie personali e professionali, trovando una collocazione lavorativa o ricercando attivamente una occupazione o partecipando con continuità a percorsi di istruzione o formazione”.
Si fa riferimento, in particolare, ai/alle giovani che definiamo “sulla soglia”, ragazzi e ragazze che affrontano con difficoltà scelte importanti per il loro futuro, perchè incerti, confusi, senza prospettive, o semplicemente giovani che necessitano di essere accompagnati nella costruzione del loro progetto di vita. Rientrano, a titolo esemplificativo e non esaustivo, in questa categoria i/le giovani che hanno difficoltà a completare gli studi o che frequentano in modo discontinuo la scuola o percorsi di istruzione e formazione professionale, che non studiano e non lavorano, giovani isolati nei contesti familiari, sottoccupati e precari, che a causa di condizioni individuali, sociali, culturali e/o economiche rischiano di vedere dilatati i tempi della transizione verso l’età adulta.
In linea con quanto previsto all’interno della teoria del cambiamento definita per l’intervento 16+ a Torino, si intende operare lungo quattro principali direttrici:
- Analisi, ricerca e raccolta dati sui bisogni delle nuove generazioni e sul complesso fenomeno dei/delle giovani che si trovano “sulla soglia.
- Promozione di occasioni di incontro, confronto e dibattito per meglio comprendere le grandi trasformazioni in atto nel mercato del lavoro e per mettere a fuoco visioni diverse di lavoro, in termini di possibili rappresentazioni e aspettative che riguardano i/le giovani, le organizzazioni, le imprese, i cittadini.
- Consolidamento di un ecosistema locale per l’attivazione, la formazione e l’occupazione dei/delle giovani capace di interpretare e anticipare le sfide del mercato del lavoro promuovendo un nuovo modello di integrazione di servizi orientato ad aumentare il livello di partecipazione dei/delle giovani ai servizi del territorio e a contrastare fenomeni di marginalità e diseguaglianza sociale.
- Accompagnamento dei/delle giovani verso le opportunità offerte dal territorio, attraverso il sostegno alla motivazione, lo sviluppo delle competenze socio-emotive e specialistiche in linea con i profili più richiesti dal mercato del lavoro. È prioritario favorire la realizzazione di percorsi basati sulla scoperta, la selezione e la valutazione critica delle informazioni, l’apprendimento cooperativo. Le misure di accompagnamento al lavoro e all’occupabilità privilegeranno l’inclusione sociale e la fruibilità da parte di tutti i giovani, inclusi i più vulnerabili.
Con riferimento alle direttrici di lavoro 3 e 4 dell’intervento Città dell’Educazione 16+, la finalità generale della Call for Action “Unlock. Opportunità per i giovani, scelte per il futuro” è il rafforzamento e consolidamento di alleanze strategiche sul territorio della Città di Torino per definire e sostenere la messa a punto di un sistema di opportunità a partire dalle numerose iniziative esistenti, a favore dei/delle giovani in età compresa tra i 16 e 29 anni che si trovano nel delicato processo di transizione alla vita adulta.
Nello specifico, la Call for Action si pone i seguenti obiettivi specifici:
- Incrementare l’attrattività e l’efficacia delle misure di emersione, aggancio, orientamento e accompagnamento al lavoro e l’identificazione di nuove risposte coerenti e innovative rispetto a bisogni emergenti o trascurati a favore dei/delle giovani “sulla soglia”;
- Promuovere lo sviluppo e il sostegno a reti multi-attore (reti primarie) per elaborare modelli di intervento che possano contribuire ad aumentare la conoscenza del fenomeno dello “stare sulla soglia”, dalla dispersione scolastica all’inattività, e dei metodi per prevenirlo e contrastarlo;
- Individuare strategie di animazione territoriale per abilitare ulteriori reti di attori (reti secondarie) a sostenere la partecipazione e il protagonismo dei/delle giovani;
- Co-creare e sperimentare soluzioni innovative per bisogni condivisi, attivabili e fruibili in tutto il territorio cittadino, stimolando opportunità di collaborazione e favorendo l’interazione tra know-how diversi (istruzione, formazione e lavoro, innovazione e tecnologie digitali);
- Definire e sostenere una pluralità di azioni che aiutino i/le giovani a sviluppare conoscenze e competenze chiave richieste dal mercato del lavoro e a aumentare le possibilità di una collocazione lavorativa;
- Contribuire a connettere un sistema di opportunità generato dall’iniziativa con l’offerta già esistente sul territorio.
I destinatari finali dei progetti sostenuti attraverso la presente Call for Action sono gli/le adolescenti e i/le giovani 16 ai 29enni “sulla soglia” della Città di Torino, ragazzi e ragazze che affrontano con difficoltà scelte importanti per il loro futuro.
Nei 36 mesi di attuazione dell’intervento si prevede di raggiungere complessivamente almeno 9.000 giovani in fase di emersione e aggancio; di questi, 4.500 giovani verranno coinvolti e inseriti nel quadro del sistema di opportunità promosso e sostenuto attraverso l’intervento; infine, ci si attende di avviare al lavoro almeno 1.500 giovani.
A titolo indicativo, ma non esaustivo, si fa riferimento in particolare a:
- disoccupati/e, inclusi coloro che, pur avendo un contratto di lavoro, conservano lo stato di disoccupato/a;
- inattivi/e, tra cui i/le giovani che non frequentano percorsi di istruzione o formazione e non lavorano;
- studenti/esse a rischio dispersione “scolastica” o giovani in dispersione “scolastica”;
- giovani che, seppur non rientranti nelle categorie precedenti, manifestano particolari forme di fragilità, anche per cause di tipo socio-economico, individuali e culturali.
L’iniziativa punta a raggiungere in particolare i/le giovani più distanti dal mercato del lavoro, che di norma, non si rivolgono alla rete dei servizi e non intraprendono percorsi strutturati di politica attiva, disoccupati/e di lungo periodo e con bassi livelli di istruzione, che dovranno rappresentare almeno il 40% di tutti i giovani coinvolti e inviati/e al sistema di opportunità dell’intervento 16+.
La Call for Action prevede la selezione di due partenariati da attivare su due Aree cittadine così definite:
Area 1: Distretto Nord Ovest – Circoscrizioni 4 e 5 e Distretto Sud Ovest – Circoscrizioni 2 e 3
Area 2: Distretto Nord Est – Circoscrizioni 6 e 7 e Distretto Sud Est – Circoscrizioni 1 e 8.
Nell’ambito della presente Call for Action sono ammesse reti multi-attore (reti primarie), ovvero partenariati pubblico-privato sociale, in cui siano presenti soggetti con una sede operativa in almeno due delle circoscrizioni afferenti a ciascuna delle Aree cittadine oggetto di candidatura.
Il partenariato dovrà essere obbligatoriamente composto da:
- almeno tre soggetti accreditati sul territorio della Città Metropolitana di Torino ai sensi della disciplina per l’Accreditamento dei servizi al lavoro della Regione Piemonte.
- almeno una agenzia formativa accreditata sul territorio della Città Metropolitana di Torino ai sensi della disciplina per l’Accreditamento degli organismi formativi della Regione Piemonte.
- almeno due e fino a un massimo di sei soggetti pubblici o del privato sociale rappresentativi del territorio per il lavoro con i/le giovani con competenze fra loro eterogenee in campo socioeducativo, artistico-culturale, digitale, creativo.
Sarà considerata premiante la presenza all’interno del partenariato di un soggetto:
- con competenze di educativa di strada e/o di animazione e aggregazione giovanile
- con esperienza di lavoro in quartieri periferici della città o dove risultino spiccate criticità.
Ciascun partenariato dovrà individuare un ente capofila che formalizzerà la manifestazione di interesse presentando una idea progettuale alla Fondazione Compagnia di San Paolo e, in caso di assegnazione del contributo, curerà i rapporti con la medesima e la Città di Torino. I partner sono soggetti che garantiscono un apporto sostanziale al progetto, partecipando attivamente al processo di progettazione e contribuendo fattivamente al raggiungimento degli obiettivi previsti.
Tutti i soggetti proponenti (capofila e partner), sin dal momento della presentazione della candidatura, dovranno possedere i requisiti di ammissibilità soggettiva ai sensi dello Statuto, del Regolamento per le Attività Istituzionali e delle “Linee applicative del Regolamento per le Attività Istituzionali”.
In fase di presentazione della manifestazione di interesse e relativa idea progettuale non è necessario comprovare l’avvenuta formalizzazione del partenariato. La formalizzazione sarà, invece, obbligatoria in fase di progetto definitivo.
È ammissibile una sola proposta per ente, sia con ruolo di capofila sia con ruolo di partner.
È auspicabile prevedere la partecipazione di soggetti, definiti come “soggetti della rete” che, per modalità o livello di intensità di coinvolgimento, non rientrano nel partenariato formalizzato ma possono essere parte del progetto e concorrere alla sua realizzazione. Questi soggetti (enti, imprese o persone fisiche), non percepiranno contributi da parte della Fondazione in relazione a questo ruolo. L’insieme di capofila, partner e soggetti della rete costituisce il raggruppamento.
I raggruppamenti selezionati dovranno lavorare in stretta sinergia e raccordo con le misure promosse dalla Città di Torino su tematiche attinenti all’oggetto della Call e in particolare all’intervento di creazione di una rete di Poli per l’Occupabilità, che verrà avviato a breve.
La Call for Action si svilupperà in due fasi.
Fase 1 – Presentazione delle idee progettuali e selezione delle reti multi-attore (reti primarie)
A – Formulazione della candidatura
Si tratta di una prima fase in cui viene richiesto al partenariato proponente (rete primaria) di Manifestare l’interesse a prendere parte all’iniziativa illustrando sinteticamente una prima idea progettuale che descriva:
- la struttura e le caratteristiche del partenariato e le eventuali esperienze pregresse sui temi oggetto della Call
- la copertura territoriale e le collaborazioni già attive in ciascuna delle circoscrizioni afferenti all’area di riferimento per la quale si propone la candidatura, con particolare riferimento i servizi e alle programmazioni della Città di Torino
- il contesto di intervento, la tipologia dei/delle giovani con cui si ha avuto esperienza di lavoro e la descrizione dei principali bisogni da loro espressi
- la strategia e il piano operativo di intervento proposto per facilitare l’emersione e l’attivazione dei/delle giovani
- la strategia che si intende attuare per informare e coinvolgere ulteriori stakeholder al fine di innescare processi virtuosi di innovazione sociale sul territorio.
Ciascun partenariato dovrà esprimere, già in fase di presentazione dell’idea, una figura responsabile dei processi e delle strategie di rete sul territorio (Welfare Manager Territoriale) da individuare in una persona in staff o in un professionista dotato di visione innovativa e capacità di coinvolgimento, con funzioni di: a) tenuta dei rapporti istituzionali; b) promozione di azioni di sistema atte a valorizzare tutte le competenze presenti sul territorio e gli spazi esistenti funzionali ad assicurare la permeabilità dell’azione; c) raccordo con la figura responsabile del coordinamento strategico-progettuale individuata dal partenariato; d) cura dell’informazione e della comunicazione interna ed esterna, d) garanzia rispetto alla coerenza delle azioni promosse con le finalità dell’intervento Città dell’educazione 16+ e con altre iniziative territoriali di natura strategica.
Dovranno essere presentati, inoltre, i curricula di altre figure significative tra operatori/operatrici con professionalità e competenze coerenti con le tematiche oggetto della Call, che assumeranno una funzione di supporto e riferimento continuativo per gli/le adolescenti e i/le giovani coinvolti/e in fase di attuazione (Tutor di attivazione).
La Fondazione procederà alla pre-selezione delle idee progettuali ritenute più coerenti sulla base della documentazione prodotta. Ciascun partenariato potrebbe essere invitato dalla Compagnia ad approfondire, in uno o più incontri, i contenuti della proposta e la struttura del partenariato.
Al termine dell’istruttoria, tra tutte le domande pervenute, saranno selezionate fino a due candidature per ciascuna delle due aree cittadine oggetto della Call, con le quali la Compagnia avvierà un percorso di accompagnamento, per approfondire e condividere con maggiore dettaglio gli obiettivi strategici dell’intervento Città dell’educazione 16+. La partecipazione a tale percorso è da ritenersi obbligatoria e vincolante ai fini della successiva deliberazione dei contributi.
B – Accompagnamento e presentazione della progettazione di dettaglio
Il percorso di accompagnamento, curato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo in collaborazione con soggetti esterni esperti di settore e la Città di Torino, riguarderà a titolo indicativo le seguenti tematiche:
- comprensione e condivisione degli elementi caratterizzanti l’iniziativa Città dell’Educazione, ed in particolare dell’intervento 16+
- descrizione del modello di governance multi-livello dell’intervento 16+ (ruolo delle reti primarie8 e delle reti secondarie9, modalità di raccordo istituzionale)
- consolidamento di una identità collettiva e costruzione di linguaggi comuni intorno alla funzione di alcune figure chiave ritenute necessarie a stimolare e abilitare le opportunità di scelta dei/delle giovani16-29enni (Welfare Manager Territoriale e Tutor di Attivazione)
- descrizione del processo di individuazione e test di soluzioni innovative per affrontare la sfida dell’emersione, aggancio e coinvolgimento dei/delle giovani e le modalità di costruzione del sistema di opportunità dell’intervento 16+
- raccolta integrata e sistematica di dati – anche attraverso l’utilizzo di piattaforme digitali – per la valutazione di impatto del progetto e per costituire, a chiusura dello stesso, un patrimonio informativo da utilizzare anche in prospettiva.
Al termine del percorso, i soggetti proponenti saranno chiamati a presentare un progetto di dettaglio che dovrà includere:
- la definizione progettuale a livello organizzativo e operativo del partenariato proponente
- la formalizzazione di un accordo di partenariato (impegni/responsabilità tra partner)
- la descrizione delle metodologie e degli strumenti che si intendono utilizzare (e la relativa stima di budget) per l’emersione, l’aggancio e il coinvolgimento dei/delle giovani facendo riferimento a spazi virtuali e fisici da animare, presidiare e valorizzare, incluso l’utilizzo di possibili azioni sperimentali
- la strategia per l’animazione del territorio e il coinvolgimento delle reti secondarie finalizzata all’attivazione dei/delle giovani “sulla soglia”
- la descrizione del ruolo del Welfare Manager territoriale nella sua funzione di raccordo e animazione del territorio, e dei tutor di attivazione nel modello di intervento proposto
- prime ipotesi di attività che potrebbero comporre il sistema di opportunità che verrà creato nell’ambito dell’intervento Città dell’Educazione 16+ funzionali al coinvolgimento dei/delle ragazzi/e
Al termine dell’istruttoria, saranno selezionate esclusivamente due candidature, una per ciascuna delle due aree cittadine oggetto di intervento, con le quali la Compagnia avvierà un tavolo di progettazione partecipata e confronto permanente per tutta la durata dell’iniziativa. In questa fase sarà possibile prevedere, nel caso i soggetti coinvolti lo ritenessero opportuno e fattibile, ulteriori riorganizzazioni dei partenariati proponenti, anche in prospettiva di una possibile ricomposizione in un unico partenariato dei due gruppi candidati per la stessa area cittadina e selezionati nella Fase 1A, o di parte di questi.
Gli enti del partenariato che non saranno selezionati, potrebbero in ogni caso rientrare come soggetti promotori di attività in qualità di rete secondaria.
Fase 2 – Avvio del tavolo di progettazione partecipata e creazione del sistema di opportunità a livello cittadino
La seconda fase coincide con l’avvio dell’operatività dell’intervento Città dell’educazione 16+ in cui le due reti primarie selezionate, ciascuna nella propria area di riferimento, saranno chiamate a lavorare prioritariamente su due dimensioni:
Animazione del territorio ed ecosistema locale per la formazione e il lavoro
- promuovere l’iniziativa e contribuire alla sua comunicazione strategica
- informare e coinvolgere gli attori territoriali (sia interni che esterni al partenariato) e agire come connettori di stakeholder pubblici e privati (reti secondarie), attivatori di competenze e risorse per innescare processi di innovazione sociale, anche attraverso la funzione del Welfare Manager Territoriale
- agevolare la continua emersione di iniziative, opportunità, servizi già esistenti sul territorio rivolti a giovani 16-29enni coerenti con l’oggetto e le finalità dell’intervento, facilitando opportunità di connessione con l’intervento 16+ (a titolo indicativo e non esaustivo: attività sportive, culturali, artistiche, workshop formativi ed esperienziali, attività di orientamento e accompagnamento al lavoro)
- stimolare occasioni di incontro, confronto e dibattito per meglio comprendere le grandi trasformazioni in atto nel mercato del lavoro e aumentare la conoscenza del fenomeno della dispersione scolastica e dell’inattività giovanile, e dei metodi per prevenirlo e contrastarlo
- favorire la sinergia e il raccordo con le progettualità promosse dalla Città di Torino (Centro Lavoro e Poli dell’occupabilità, Informagiovani diffusi, Youtoo, etc..) e dalla Regione Piemonte su tematiche attinenti all’oggetto della Call for Action.
Emersione, aggancio e coinvolgimento dei/delle giovani, co-costruzione del sistema di opportunità
- facilitare l’emersione dei/delle giovani “sulla soglia” anche attraverso modalità del tutto nuove e finora esplorate, con la finalità di coinvolgerli e proporre loro attività che possano stimolarli, attivarli e rafforzare le loro competenze, fino ad orientarli e accompagnarli ad esperienze di vero e proprio lavoro
- assicurare supporto e sostegno continuativo ai/alle ragazzi grazie all’azione svolta dai tutor di attivazione
- definire, attraverso un processo di progettazione partecipata, le priorità di intervento a partire dalle quali sarà strutturato il sistema di opportunità dell’intervento 16+
- mettere in campo servizi specialistici di orientamento e politica attiva del lavoro, privilegiando il rinvio e l’attivazione di misure pubbliche, nonché il rafforzamento di alleanze strategiche con il mondo produttivo per favorire opportunità concrete di inserimento occupazionale.
Il sistema di opportunità dell’intervento Città dell’educazione 16+ consisterà in una ampia gamma di attività, servizi o percorsi cui i/le giovani destinatari/e della Call for Action potranno essere indirizzati/e per acquisire le competenze chiave per il lavoro, incluse le soft skills, e per aumentare le possibilità di accesso ad una occupazione o di rientro in formazione.
Le priorità di intervento sulla cui base sarà strutturato il sistema di opportunità dell’intervento 16+ saranno co-progettate insieme ai partenariati che risulteranno assegnatari di contributo nell’ambito della presente Call for Action, a partire e a completamento dall’offerta già esistente sul territorio.
Sono da considerarsi rilevanti per la Fondazione le soluzioni in grado di stimolare l’interesse dei/delle giovani, con formati e modalità adatti alle caratteristiche del target, che prevedano l’utilizzo di metodologie innovative atte a valorizzare il protagonismo giovanile, l’apprendimento esperienziale, la co-produzione, la peer education, la generatività sociale. Sarà data priorità all’offerta maggiormente aderente alle esigenze dei destinatari e del mercato del lavoro.
L’attivazione di opportunità complementari all’offerta già esistente potrà essere oggetto di specifiche deliberazioni di contributi, aggiuntive rispetto a quelle previste dalla presente Call for Action. Le reti primarie, attraverso la funzione del Tutor di Attivazione, faciliteranno l’adesione e partecipazione su base cittadina dei/delle giovani al sistema di opportunità 16+, privilegiando gli interessi e le aspirazioni dei/delle ragazze al fine di massimizzare la loro tenuta nel percorso.
Le richieste di contributo per la creazione del sistema di opportunità dell’intervento 16+ potranno essere formalizzate in risposta a bandi, linee guida o secondo altre modalità promosse dalla Fondazione e alle quali potranno accedere oltre, alle reti primarie, anche altri attori territoriali (reti secondarie), purchè in stretto raccordo con le azioni portate avanti nell’ambito della presente Call for Action. Al fine di sostenere l’inclusione sociale, le pari opportunità e l’adesione ai percorsi dei/delle giovani più vulnerabili, potrebbero essere rese disponibili anche risorse mirate a rimuovere eventuali ostacoli alla partecipazione attinenti a dimensioni di carattere sociale e culturale.
Le richieste di contributo presentate in Fase 1 dovranno:
- contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell’intervento Città dell’educazione 16+ e risultare coerenti rispetto a quanto previsto dalla Call for Action;
- essere realizzate nella Città di Torino con riferimento a una delle due aree di intervento oggetto della Call, in stretto raccordo con i servizi e le progettualità esistenti;
- avere una durata indicativa di 36 mesi, prevedendo la continuità delle attività di accompagnamento dei giovani fino al 31/12/2028. La Fondazione Compagnia di San Paolo si riserva di valutare annualmente gli esiti delle attività realizzate dai soggetti facenti parte delle due reti primarie selezionate e sulla base di questi approvare il prosieguo di tali azioni nel triennio di sviluppo previsto.
- prevedere una chiara struttura di governance e una figura di raccordo della rete (Welfare Manager Territoriale), capace di garantire un adeguato flusso di informazioni, di comunicazione tra i diversi enti del partenariato e il coinvolgimento effettivo di tutti gli attori territoriali nei processi decisionali, nonché un adeguata capacità di coordinamento strategico-programmatico.
- prevedere la costituzione di una equipe stabile di operatori (Tutor di Attivazione) con professionalità e competenze specifiche per assicurare una funzione di accompagnamento e supporto continuativo per gli/le adolescenti e i/le giovani destinatari/e dell’iniziativa;
- stimolare l’emersione, la partecipazione e l’empowerment dei/delle giovani, l’aggregazione, il sostegno della motivazione, l’accompagnamento socioeducativo, lo sviluppo di competenze personali cognitive, sociali ed emotive finalizzate alla costruzione di percorsi individualizzati di orientamento e accompagnamento al lavoro;
- inserirsi sinergicamente, in complementarità o ad integrazione con gli interventi e le azioni promosse dal sistema pubblico e privato del territorio.
I partenariati proponenti selezionati nella fase 1A riceveranno un contributo fino a € 5.000 per la partecipazione alla fase 1B, anche in caso di mancata selezione alla successiva fase 2.
Ai due partenariati selezionati alla Fase 2, uno per ciascuna delle due aree oggetto di intervento, la Fondazione assegnerà contributi fino a un massimo di € 3.000.000 da impiegare nell’arco dei 36 mesi di progetto.
Le risorse previste nell’ambito della presente Call for Action sono finalizzate prioritariamente a sostenere e promuovere processi di emersione, aggancio e attivazione dei giovani in target attraverso strategie e azioni di outreach, ingaggio, animazione territoriale e accompagnamento, da implementare – da parte dei partenariati selezionati – in modo complementare alle misure pubbliche di politica attiva del lavoro per ciò che concerne i servizi più specialistici di formazione e inserimento al lavoro attivabili a beneficio dei giovani coinvolti nel progetto.
Il budget di progetto e la relativa richiesta di contributo dovranno essere commisurate agli obiettivi prefissati dall’iniziativa per ciascuna area territoriale (4.500 giovani intercettati, 2.250 giovani coinvolti e accompagnati, 750 contratti di lavoro), all’intensità delle azioni che si intendono proporre in relazione alla strategia di lavoro, alle caratteristiche del territorio e alle progettualità già attive.
Fino a € 1.500.000 per ciascuna rete primaria nei 36 mesi di progetto (indicativamente fino a € 500.000 anno) saranno erogati secondo una logica di rendicontazione a costi effettivamente sostenuti, verificato lo stato di avanzamento delle attività. Ci si attende, in particolare, che le attività promosse portino ad intercettare complessivamente almeno 4.500 giovani entro il termine previsto dell’intervento.
Fino a € 1.500.000 per ciascuna rete primaria nei 36 mesi di progetto saranno erogati in tranche annuali in relazione a risultati raggiunti, secondo le seguenti modalità:
Nel caso di raggiungimento parziale delle condizioni per la riconoscibilità degli importi, si procederà al pagamento in misura proporzionale ai risultati raggiunti.
*Per le attività di emersione e aggancio dei/delle giovani saranno riconosciute le posizioni registrate all’interno della piattaforma di monitoraggio messa a disposizione nell’ambito dell’intervento.
**Per le attività relative al coinvolgimento e all’attivazione dei/delle giovani, saranno riconosciuti i percorsi per i quali sia possibile individuare uno o più indicatori capaci di misurare l’intensità di partecipazione o l’efficacia delle azioni a supporto dell’occupabilità e dell’occupazione dei/delle giovani in risposta a specifiche dimensioni di bisogno individuate durante la presa in carico anche quando complementari o integrative rispetto ad altri servizi offerti nell’ambito di misure di politica attiva del lavoro o formative pubbliche/private.
Per quanto concerne la verifica dell’inserimento occupazionale dei/delle giovani, saranno riconosciuti, a titolo meramente indicativo:
- fino a 400 contratti di durata superiore o uguale a 6 mesi e minimo 20 ore settimanali (esclusa la somministrazione lavoro), anche come somma di due contratti;
- almeno 350 contratti di durata superiore ai 12 mesi e minimo 20 ore settimanali (inclusa la somministrazione lavoro), anche come somma di due contratti.
Maggiori informazioni relative ai criteri di riconoscibilità degli importi saranno fornite in progettazione partecipata e/o saranno co-progettate con i soggetti attuatori anche in relazione alla tipologia di servizi che costituiranno il sistema di opportunità 16+.
Sono considerate ammissibili le spese riconducibili alle attività di promozione e coordinamento dell’iniziativa, animazione territoriale, emersione, aggancio, e accompagnamento dei/delle giovani lungo tutta la durata dell’intervento. In fase di valutazione si terrà conto della congruità dei costi del piano finanziario, in particolare per quanto concerne le previsioni di spesa riferite all’equipe di lavoro, la cui funzioni sono ritenute strategiche per il raggiungimento degli obiettivi dell’intervento.
Non sono considerati ammissibili i costi relativi a:
- attività istituzionale ordinaria degli enti proponenti e le spese relative ad attività già altrimenti finanziate;
- azioni mirate a favorire lo sviluppo di competenze personali cognitive, sociali ed emotive dei/delle giovani in quanto queste attività saranno oggetto di specifico supporto attraverso la risposta a bandi, linee guida o altre modalità; nonché eventuali servizi specialistici di orientamento, formazione e accompagnamento al lavoro (inclusi tirocini), per i quali dovrà essere privilegiato l’invio alle misure pubbliche;
- attività di valutazione degli interventi non previamente concordate con la Fondazione Compagnia di San Paolo
Con l’obiettivo di facilitare il raggiungimento delle finalità e degli obiettivi della Call, la Fondazione si riserva di fornire in sede di accompagnamento alla progettazione di dettaglio orientamenti e indicazioni utili all’eventuale rimodulazione del piano economico complessivo e del piano di lavoro progettuale.
Il termine di presentazione delle domande è previsto alle ore 17:00 del 5 giugno 2025.
Entro tale data sarà necessario chiudere e inviare la richiesta, firmata dal rappresentante legale dell’ente capofila, tramite il sistema ROL (Richiesta On Line), accedendo alla sezione “Contributi” del sito della Fondazione Compagnia di San Paolo www.compagniadisanpaolo.it, compilando l’anagrafica relativa all’ente e la scheda iniziativa specifica per la Call.
Non saranno accolte domande pervenute alla Compagnia successivamente alla scadenza prevista.
Fase 1 – Presentazione delle idee progettuali e selezione delle reti multi-attore (reti primarie)
A – Presentazione della candidatura
Oltre a quanto richiesto dalla procedura ROL, l’Ente proponente dovrà compilare e allegare alla scheda iniziativa la seguente documentazione, secondo i modelli messi a disposizione e scaricabili dalla sezione “Documenti” del modulo dedicato.
Allegati obbligatori
- Allegato A (in formato .pdf) – Sintesi dell’idea progettuale e presentazione del partenariato/raggruppamento
- Allegato B (in formato .pdf) – CV della figura responsabile dei processi e delle strategie di rete sul territorio e di alcuni degli/lle operatori/operatrici che si propone di coinvolgere nell’equipe di progetto
B – Accompagnamento e presentazione della progettazione di dettaglio
Allegati obbligatori:
- Allegato A (in formato.pdf) – proposta progettuale di dettaglio e presentazione del partenariato/raggruppamento, integrata e aggiornata
- Allegato B (in formato .xlsx) – Budget di progetto
- Allegato C (in formato.pdf) – CV delle figure professionali individuate
- Allegato D (in formato .pdf) – Accordo di partenariato.
La valutazione delle proposte sarà effettuata da un’apposita Commissione individuata dalla Fondazione Compagnia di San Paolo per entrambe le fasi; la Commissione procederà all’esame delle richieste pervenute sotto il profilo formale e di merito.
Saranno ritenute non idonee le proposte che risulteranno incomplete dei documenti e/o delle informazioni richieste.
La Fondazione si riserva la possibilità di richiedere informazioni aggiuntive o chiarimenti rispetto ai contenuti della proposta sia in fase di valutazione preliminare delle idee progettuali che in fase di presentazione delle proposte di dettaglio.
La valutazione di merito dei progetti prenderà in considerazione i seguenti criteri di valutazione:
Fase 1 – Presentazione delle idee progettuali e selezione delle reti multi-attore (reti primarie)
A – Presentazione della candidatura
- Termine per la presentazione della richiesta: ore 17:00 del 5 giugno 2025.
- Comunicazione degli esiti: entro il 20 giugno 2025 mediante pubblicazione dell’elenco dei progetti selezionati nel sito della Compagnia.
B – Accompagnamento e presentazione della progettazione di dettaglio
- Accompagnamento alla progettazione di dettaglio: 26 e 27 giugno e 3 e 4 luglio 2025. Sarà richiesto un impegno full time del soggetto capofila e di almeno quattro tra i soggetti partner.
Eventuali modifiche rispetto al piano di lavoro sopra indicato saranno comunicate in modo tempestivo.
- Termine per la presentazione della richiesta di contributo: ore 17:00 del 19 settembre 2025.
- Comunicazione degli esiti: entro il 30 settembre 2025 mediante pubblicazione dell’elenco dei progetti selezionati nel sito della Compagnia.
Fase 2 – Avvio del tavolo di progettazione partecipata e creazione del sistema di opportunità a livello cittadino
- Percorso di progettazione partecipata: a partire da ottobre 2025
- Operatività dell’iniziativa: da gennaio 2026
È inteso che le iniziative non citate negli elenchi pubblicati sul sito della Fondazione dovranno ritenersi non accolte e quindi escluse dall’attribuzione di contributo. Agli enti selezionati perverrà una successiva comunicazione con le necessarie indicazioni.
La rendicontazione del progetto dovrà essere presentata mediante la compilazione della modulistica dedicata sul portale ROL, nel rispetto delle Linee guida per la Gestione, la Rendicontazione e la Comunicazione delle attività sostenute dalla Compagnia di San Paolo.
I destinatari dei contributi dovranno produrre in fase di presentazione della domanda di rimborso una relazione descrittiva dell’attività svolta nella quale dovranno essere indicati i risultati realizzati a conclusione del progetto, specificando i riferimenti e allegando la documentazione comprovante l’attendibilità dei dati forniti. La liquidazione degli importi avverrà secondo le modalità previste nella sezione “Disposizione finanziarie” della presente Call.
Le proposte selezionate al termine della Fase 1A e 1B saranno coinvolte in un percorso di accompagnamento, formazione, monitoraggio e valutazione predisposto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, con l’obiettivo di sostenere la realizzazione degli interventi. Si precisa che queste attività, analogamente al sostegno finanziario del progetto, costituiscono componenti integranti del sostegno della Fondazione; i soggetti aggiudicatari dei contributi dovranno assicurare impegno e costanza nel seguire tali attività e nel concorrere alla loro realizzazione.
Per le attività di project management e per supportare l’accompagnamento dei processi di attuazione dell’iniziativa Città dell’educazione, Intervento 16+, la Fondazione Compagnia di San Paolo intende affidare l’incarico professionale a una società o un ente qualificato, o un persona fisica in possesso di partita IVA da individuare attraverso un procedura competitiva come meglio precisato nell’Avviso pubblicato in data 31 marzo 2025 nella sezione “Contributi” del sito della Fondazione Compagnia di San Paolo www.compagniadisanpaolo.it.
Informazioni e chiarimenti potranno essere richiesti all’indirizzo e-mail: missionelavoro@compagniadisanpaolo.it. Domande di natura tecnica sulla compilazione della R.O.L. potranno essere poste all’indirizzo e-mail assistenzarol@compagniadisanpaolo.it.
Avviso
e attività di accompagnamento dell’iniziativa Città dell’educazione – Intervento 16+