Stato: IN CORSO
Data di pubblicazione: 04 settembre 2025
Data di scadenza: 14 novembre 2025
Obiettivo
Persone.

Premessa

La Fondazione Compagnia di San Paolo (CSP), in collaborazione con il proprio ente strumentale Fondazione per la Scuola, è impegnata in iniziative volte a prevenire e contrastare la dispersione scolastica e a sostenere il benessere e la crescita delle giovani generazioni.
Negli ultimi anni, la Fondazione Compagnia di San Paolo ha attivato percorsi educativi efficaci per bambini e preadolescenti in orario extrascolastico, azioni volte a sostenere le capacità delle famiglie e degli attori della comunità educante nella relazione educativa con i più giovani. Tale impegno si è ulteriormente rafforzato anche attraverso il sostegno al Fondo nazionale per il contrasto della povertà educativa minorile e all’attivazione di comunità di pratiche per la capitalizzazione delle innovazioni metodologiche emerse dalle sperimentazioni in campo educativo. Questo impegno si è andando con il tempo consolidando, anche attraverso un lavoro di coordinamento e sistematizzazione di tutte le azioni svolte dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e i suoi enti strumentali, che ha portato alla definizione e allo sviluppo di una strategia condivisa in ambito educativo del “Gruppo Compagnia di San Paolo”. Tale strategia prevede che la Compagnia e i suoi enti strumentali operino congiuntamente affinché tutti i bambini e le bambine possano crescere e realizzare liberamente le proprie aspirazioni e possano contribuire, secondo le loro possibilità specifiche, al cambiamento per un futuro sostenibile e giusto, dove tutte e tutti possano accedere ad opportunità eque.

Anche sulla base di questo ambizioso obiettivo e nella consapevolezza che l’educazione è una delle leve per un radicale e duraturo cambiamento dei territori e del Paese, nel 2023 la Fondazione Compagnia di San Paolo, con il proprio ente strumentale Fondazione per la Scuola, ha lanciato l’iniziativa “Città dell’Educazione”, che in quattro città del Nord ovest (Torino, Genova, Vercelli e Savona) intende proporre alle amministrazioni, istituzioni, scuole e tutte le realtà della comunità educante, incluse le famiglie, una sfida ambiziosa di investimento e innovazione che ponga l’educazione al centro dei cambiamenti strutturali sui territori. L’iniziativa Città dell’Educazione si compone di tre ambiti di intervento per fasce di età: per la fascia di età 0-6 anni l’obiettivo è di universalizzare le opportunità educative e di cura per i più piccoli; per la fascia di età 6-19 si intende contribuire a migliorare la capacità dei giovani di autodeterminare il proprio futuro e di conseguire il successo formativo, indipendentemente dalla loro condizione sociale e familiare di origine; per la fascia di età 16-29 anni si vuole aumentare il numero dei giovani che trovano una collocazione lavorativa, o ricercano attivamente un’occupazione, o partecipano con continuità a percorsi di istruzione. La città di Genova è coinvolta nella linea di intervento 6-19 di Città dell’Educazione, ma sono numerose le iniziative sviluppate da Fondazione Compagnia di San Paolo anche sul tema dell’occupabilità e della formazione continua dei e delle giovani (Progetto Articolo +1).

Le principali azioni dell’intervento Città dell’Educazione 6-19 a Genova riguardano, da un lato, l’aggiornamento e il rafforzamento delle competenze degli adulti con responsabilità educativa nei confronti di bambine, bambini, adolescenti e giovani coinvolti nelle attività, dall’altro azioni rivolte direttamente alle giovani generazioni, al fine di assicurare per loro le opportunità di accesso e di fruizione continua e regolare ad un ricco ventaglio di proposte socio-educative e relazionali nel tempo extrascolastico, e di rafforzare il loro protagonismo e il loro empowerment.
Sul fronte degli interventi rivolti agli adulti con responsabilità educativa, la Fondazione per la Scuola, nel quadro di Città dell’Educazione 6-19, sta sviluppando un ricco programma di capacity building e formazione delle scuole del territorio che hanno aderito al programma sull’utilizzo dei dati e sulle metodologie di innovazione didattica personalizzate per ciascun contesto scolastico e i suoi bisogni specifici, al fine di prevenire il fenomeno della dispersione scolastica.

In stretta collaborazione con la Città di Genova, l’intervento Città dell’Educazione 6-19 a Genova prevede, inoltre, il rafforzamento di un ecosistema consapevole, raccolto intorno ad una visione comune che pone al centro del proprio pensiero bambine, bambini e adolescenti, amplia l’insieme delle opportunità a loro rivolte e, allo stesso tempo, li rende parte attiva e protagonista. Si intende promuovere una comunità educante capace di innescare cambiamenti, processi comunicativi fluidi ed efficaci in cui ogni attore opera in ottica sinergica e complementare, consapevole sia delle opportunità educative e formative presenti sul territorio, sia delle opportunità e dei servizi che mancano, per poter compiere scelte strategiche adeguate, garantendo sempre un forte approccio inclusivo.

Una dimensione che è emersa come importante nelle attività sperimentali sinora condotte, nonché nell’esame della letteratura, è l’importanza delle attività educative extrascolastiche nel percorso formativo dei minori. A questa dimensione è dedicata la presente iniziativa. Il presente Bando si riferisce, infatti, ad attività rivolte direttamente a bambine/i, adolescenti e giovani e alla possibilità di accedere a offerte extrascolastiche e ad azioni di costruzione di comunità educanti che si attivino attorno a questo specifico obiettivo.

Elementi di contesto

Le attività extrascolastiche giocano un ruolo cruciale nello sviluppo e nell’educazione di bambini, bambine e adolescenti, contribuendo in modo significativo al loro benessere fisico, emotivo e sociale. Offrono l’opportunità di rafforzare competenze importanti quali pensiero critico, attitudine alla soluzione di problemi, autoregolazione emotiva e abilità sociali come il rispetto dell’altro, la collaborazione, l’esercizio della leadership, promuovendo al contempo la motivazione ad apprendere e un migliore stato generale di benessere.

Coprendo un’ampia gamma di interessi, dall’arte allo sport passando per le attività aggregative e sociali, queste attività arricchiscono l’esperienza educativa di bambini e bambine, ragazzi e ragazze permettendo di esplorare e scoprire passioni anche al di fuori del curriculum scolastico. Dall’indagine OCSE 2023 condotta dalla Fondazione per la Scuola sull’impatto delle competenze socio-emotive sul benessere, la salute, il successo scolastico e le prospettive occupazionali in Italia, le attività extrascolastiche possono rappresentare un’occasione fondamentale per gli/le studenti/esse con difficoltà scolastiche per scoprire propri punti di forza, meno evidenti nel contesto scolastico classico, incidendo sulla conoscenza di sé, sul livello di autostima e di fiducia nelle proprie capacità.

Secondo l’ISTAT, nel 2023, circa 1,3 milioni di minori (13,8%) sono in condizione di povertà assoluta, il dato più alto dal 2014 e leggermente superiore a quello del 2022 (ISTAT, ottobre 2024), mentre nel 2022, il 23,5% di bambini, bambine e adolescenti (circa 2,17 milioni) vivevano in condizioni di povertà relativa (ISTAT, 2023). Considerando che a livello nazionale in totale ci sono 9,5 milioni di persone tra 0 e 18 anni, quasi 3,5 milioni di esse vivono una condizione di povertà (assoluta o relativa).
La povertà materiale è uno dei fattori che incidono sull’accesso alle opportunità educative e culturali da parte dei bambini/e e ragazzi/e. Nel 2022, secondo Openpolis-Con i Bambini, il 58,4% dei minori in condizione di deprivazione sociale non ha potuto permettersi attività di svago a pagamento. La pratica sportiva tra bambini/e e ragazzi/e, in particolare, è calata durante la pandemia: tra il 2019 e il 2021, la quota di bambini/e e ragazzi/e sedentari è rimasta stabile, ma è aumentata l’incidenza dei minori che non fanno sport tra i più piccoli (6-10 anni) e gli/le adolescenti (11-14 anni).

L’accesso limitato ad opportunità educative di qualità ha un impatto diretto sul fenomeno della dispersione scolastica. Nel 2024 in Italia, il 9,8% dei giovani tra i 18 e 24 anni è risultato fuori dal sistema di istruzione e formazione e non ha conseguito un diploma (cosiddetti Early Leavers from Education and Training – ELET), avvicinandosi all’obiettivo europeo del 9% per il 2030. Il fenomeno dell’abbandono scolastico è più alto tra gli uomini (12,2% rispetto al 7,1% delle donne) e tra i giovani stranieri (24,3%) rispetto agli italiani (8,5%) e diminuisce con l’anticiparsi dell’età di arrivo in Italia. Inoltre, il livello di istruzione dei genitori influisce significativamente sul rischio di abbandono: quando essi hanno un basso livello di istruzione, l’incidenza degli abbandoni precoci è molto elevata.

Alla dispersione esplicita va a sommarsi la dispersione implicita, data dalla quota di studenti che terminano il loro percorso scolastico senza raggiungere i livelli minimi di apprendimento delle competenze di base previsti dopo 13 anni di scuola. INVALSI indica che nel 2024 la dispersione implicita era all’8,7% in Italia e in Liguria al 5,9%.

A Genova si rileva una «caduta» dei livelli di apprendimento delle competenze di base nel passaggio dal grado 8 (classe 3^ della secondaria di I grado) al grado 13 (classe 5^ della secondaria di II grado). Ad esempio, la percentuale di ragazzi e ragazze che nel 2018-19 al grado 8 raggiungevano livelli di apprendimento adeguati in italiano e matematica era rispettivamente, il 67,8% e il 64,7%. Al grado 13, cinque anni dopo, tali percentuali erano scese al 59,7% e al 54,1%. Analizzando il contesto del comune di Genova, nel 2023-24, gli/le studenti/esse delle scuole statali e paritarie erano 59.257: 34.110 frequentano il primo ciclo (20.393 studenti/esse della scuola primaria; 13.717 della scuola secondaria di I grado), 25.147 il secondo ciclo. L’incidenza degli/le studenti/esse con cittadinanza non italiana (CNI) è fortemente cresciuta nell’ultimo triennio: si è passati dal 13,5% del 2020-21 al 17,2% del 2023-24, a seguito di una riduzione del numero degli allievi con cittadinanza italiana e di un incremento degli allievi con CNI. Maggiore incidenza di allievi stranieri si registrano nelle scuole del I e del II ciclo dei municipi 5 (Valpolcevera), 2 (Centro Ovest) 6 (Medio Ponente). Nell’a.s. 2023-24 il tasso di ritardo scolastico nelle scuole secondarie di I grado era pari all’8,8%, mentre nelle secondarie di II grado era del 18,3%: si tratta di dati in forte crescita rispetto a 3 anni fa, in parte correlati con il menzionato incremento della presenza e dell’incidenza di allievi con CNI. Nei Municipi 2 e 6 si registra una forte relazione tra ritardo scolastico e alta presenza di allievi/e CNI, mentre i Municipi 4, 7, 8 e 9 presentano indicatori e valori di dispersione scolastica contenuti (incidenza stranieri, presenza di scuole “polarizzate”, ritardo scolastico).

Come evidenziato da numerosi studi e ricerche, per superare le disuguaglianze in ambito educativo è fondamentale connettere le energie presenti sui territori (in termini di opportunità, spazi, occasioni, competenze). Il lavoro di “comunità educante”, ascrivibile ad un’azione di community empowerment network, può motivare enti, agenzie e persone a maturare nuove consapevolezze e a sperimentare inedite collaborazioni al fine di migliorare la qualità della proposta educativa presente sul territorio.

Finalità generali, obiettivi specifici del bando e destinatari finali

Il bando rappresenta una delle principali attività dell’Intervento Città dell’Educazione a Genova, rivolte ai/alle bambini/e e ragazzi/e tra i 6 e i 19 anni e si fonda su un’alleanza strategica tra la Fondazione Compagnia di San Paolo, il Comune di Genova e l’Ufficio Scolastico Territoriale di Genova.

Il bando vuole promuovere l’educazione e il benessere personale e sociale degli/le studenti/esse e potenziare le competenze necessarie per autodeterminare il loro futuro, valorizzando e sostenendo le passioni e le aspirazioni di ciascuno e ciascuna. Al contempo il bando è volto a consolidare le comunità educanti a livello territoriale e qualificare ulteriormente l’eco-sistema cittadino di soggetti attivi nel campo dell’educazione.

Sulla base degli apprendimenti maturati dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e dai suoi enti strumentali e dal Comune di Genova grazie a diverse iniziative realizzate e in corso di realizzazione, il presente Bando mira a promuovere i seguenti obiettivi specifici:

1. Potenziare l’offerta, l’accesso e la fruizione continua e regolare di bambine, bambini, ragazze e ragazzi, ad un ricco ventaglio di proposte socio-educative e relazionali nel tempo extrascolastico, con un’attenzione particolare a bambini e ragazzi a rischio o in condizioni di vulnerabilità.

2.Migliorare le capacità degli attori della comunità educante (istituzioni, servizi pubblici, scuole, famiglie, enti del terzo settore e altri soggetti inediti) di collaborazione tra loro e con quelli di tutta la comunità territoriale, di essere accoglienti, di operare in modo integrato e di proporre esperienze educative personalizzate, significative e accessibili a tutte e tutti.

Gli ambiti di intervento coperti dal presente Bando sono:

1.Opportunità socio-educative nel tempo extra-scuola rivolte direttamente ai/alle bambini/e, ragazzi/e e alle loro famiglie.

2.Creazione e rafforzamento delle comunità educanti.

I destinatari finali sostenuti attraverso il presente Bando saranno:

  • Bambine/i, adolescenti e giovani che frequentano la scuola primaria e secondaria di primo e secondo grado e/o nella fascia d’età dai 6 ai 19 anni che vivono nella città di Genova, con un’attenzione specifica a bambine, bambini, ragazze, ragazzi e giovani a rischio o in situazioni di vulnerabilità, che hanno accesso limitato ad opportunità di protagonismo ed educative nel tempo extrascolastico.
  • Le famiglie di bambine/i, adolescenti e giovani dai 6 ai 19 anni, e in particolare quelle dei bambini, delle bambine, degli adolescenti, delle e dei giovani coinvolti.
  • I soggetti pubblici e del privato sociale impegnati in attività in campo formativo, educativo, sportivo e culturale a favore della fascia d’età 6-19, che concorrono responsabilmente a costituire l’infrastrutturazione educativa del territorio di riferimento e ad offrire risposte organiche, integrate e multidimensionali ai bisogni educativi dei minori.

Soggetti ammissibili

Le proposte progettuali dovranno essere presentate da partenariati pubblici privati, costituiti da soggetti che rientrino nelle seguenti categorie:

  • istituti scolastici statali o paritari del primo e del secondo ciclo;
  • cooperative sociali e/o loro consorzi;
  • imprese sociali;
  • associazioni di volontariato;
  • associazioni di promozione sociale;
  • enti culturali;
  • enti religiosi;
  • altri soggetti del Terzo Settore;
  • le società o associazioni sportive dilettantistiche regolarmente iscritte al registro del CONI, costituite ai sensi dell’art. 90 della legge 289/2002 s.m.i;
  • altri soggetti che perseguono finalità sociali, di inclusione sociale e formative/educative.

Tutti i soggetti ammissibili devono possedere propria personalità giuridica ed avere sede legale e/o operativa nella Regione Liguria, ad eccezione delle scuole partecipanti che invece devono avere sede legale nel Comune di Genova.

Per i soggetti partecipanti, il Bando non prevede il vincolo dell’iscrizione al RUNTS.

Soggetto responsabile

Il capofila, o soggetto responsabile, alla data di pubblicazione del Bando, dovrà possedere i seguenti requisiti:

a. essere un ente del terzo settore;
b. essere costituito da almeno due anni in forma di atto pubblico o di scrittura privata autenticata o registrata;
c. disporre di sede legale e/o di sede operativa ubicata nel Comune di Genova;
d. avere comprovata esperienza di almeno 2 anni nel coordinamento tecnico e amministrativo di progetti in partenariato finanziati da fondi pubblici e/o privati.

Per un approfondimento sui requisiti soggettivi e oggettivi indispensabili per la presentazione della richiesta di contributo si rimanda a quanto previsto nello Statuto, nel Regolamento per le Attività Istituzionali e nelle Linee applicative del Regolamento per le Attività Istituzionali della Fondazione Compagnia di San Paolo https://www.compagniadisanpaolo.it/it/documenti-istituzionali/statuto/

Da Statuto e regolamento delle attività istituzionali della Fondazione Compagnia di San Paolo, non potranno essere beneficiari di contributo le persone fisiche, gli enti con finalità di lucro e le imprese commerciali (ad eccezione delle imprese e cooperative sociali come disciplinate dalla normativa vigente e da suoi eventuali aggiornamenti, oltreché delle cooperative operanti nel settore dello spettacolo, dell’informazione e del tempo libero).
https://www.compagniadisanpaolo.it/it/documenti-istituzionali/regolamenti-e-linee-applicative/

Partenariati

Per progetto in partenariato si intende un progetto realizzato congiuntamente da un ente capofila e da enti partner. L’ente capofila formalizzerà la richiesta di contributo alla Fondazione Compagnia di San Paolo e, in caso di assegnazione, curerà i rapporti con la medesima. Un ente partner è definito come tale sulla base di un apporto effettivo al processo di progettazione e realizzazione dell’iniziativa proposta.

I partenariati dovranno rispettare i seguenti requisiti:

  • coinvolgere almeno due enti del terzo settore;
  • includere almeno un istituto scolastico statale o paritario del primo e/o secondo ciclo (o rete di scuole) con sede legale nel Comune di Genova;
  • almeno due enti del terzo settore dovranno avere esperienze consolidate in attività con valenza socio-educativa a favore di bambini/e e ragazzi/e della fascia di età 6-19 anni.

I partenariati dovranno essere composti da enti con competenze fra loro eterogenee e complementari in campo socio-educativo, sportivo, creativo, artistico, culturale, digitale, naturalistico e ricreativo, di promozione del benessere e della salute.

Il partenariato dovrà valorizzare ruoli e competenze di tutti gli enti coinvolti. Verranno considerate con particolare favore le proposte progettuali che:

  • sono presentate da partenariati composti da un numero di soggetti superiore al minimo richiesto;
  • presentate da enti con competenze tra loro diverse e complementari;
  • realizzate da soggetti che abbiano svolto in passato attività sul territorio cittadino e abbiano esperienze pregresse di lavoro con gli istituti scolastici coinvolti.

I rapporti tra capofila e partner di progetto dovranno essere già definiti al momento della presentazione della richiesta, in termini di ruoli, apporto e responsabilità economiche e utilizzo delle risorse. Per tale motivo, si richiede la presentazione dell’Allegato 2 “Composizione del partenariato” che riassume gli accordi di collaborazione funzionale presi ex-ante dagli enti partner del progetto. Esso dovrà essere sottoscritto dai Legali Rappresentanti del soggetto capofila e di ciascun partner della proposta.

Tutti i soggetti inclusi nel partenariato dovranno rispettare i requisiti di ammissibilità indispensabili per l’accettabilità delle richieste alla Fondazione Compagnia di San Paolo, come indicato nel paragrafo precedente. In caso di delibera positiva da parte della Fondazione, il contributo verrà erogato interamente al soggetto capofila e i membri del partenariato potranno a loro volta ricevere il contributo a loro spettante, come da piano finanziario presentato. Il soggetto capofila e gli enti partner possono acquistare servizi da enti terzi riguardo a beni o a servizi necessari o utili al progetto. Tali acquisti dovranno essere accompagnati dalla normale documentazione amministrativa e fiscale.

Numero di adesioni possibili per ciascun soggetto

Nell’ambito del presente Bando, ogni ente del terzo settore potrà presentare una sola richiesta di contributo in qualità di soggetto capofila e partecipare come partner ad un massimo di due ulteriori proposte. In alternativa, un ente potrà partecipare come partner ad un massimo di tre proposte.

Per quanto concerne gli istituti scolastici, essi potranno partecipare a più proposte in qualità di partner, ma ogni plesso dell’istituto potrà essere coinvolto in un’unica proposta. Il plesso o i plessi dovranno essere espressamente identificati nel progetto e devono trovarsi nell’area di intervento del progetto.

É auspicato il coinvolgimento di altri “soggetti della rete”. Essi possono essere enti pubblici o privati e contribuiranno a diverso titolo alla realizzazione del progetto. Tali soggetti non potranno ricevere un contributo nell’ambito del presente Bando, riservato al capofila e ai partner di progetto, ma qualora dovessero gestire direttamente una o più azioni nell’ambito del progetto dovranno qualificarsi come fornitori di servizi per il soggetto capofila o per uno dei partner.

I progetti selezionati nell’ambito del presente Bando dovranno prevedere una chiara struttura di governance, capace di garantire un adeguato flusso di informazioni, di comunicazione tra i diversi enti del partenariato e il coinvolgimento effettivo di tutti gli attori nei processi decisionali, nonché un adeguato programme management. A tale scopo si prevede che l’ente capofila sia nella descrizione che nel budget di progetto, includa personale dedicato al coordinamento del progetto per coordinare la realizzazione del progetto e il project management team, partecipare al percorso di monitoraggio e valutazione organizzato dalla Fondazione CSP e rappresentare il partenariato con la Fondazione CSP e le istituzioni locali; dovrà essere identificato inoltre personale per il coordinamento del progetto dal punto di vista amministrativo che possa monitorare l’avanzamento delle spese e assicurarsi che vengano effettuate nel rispetto delle regole del donatore e della legislazione vigente.

Allo stesso tempo, ciascun partner dovrà chiaramente identificare, sia a livello operativo sia nel budget, personale per partecipare al project management team, personale che assicuri raccolta dei dati necessari per il monitoraggio e valutazione e personale amministrativo per la pianificazione e rendicontazione della propria quota di budget.

In caso di approvazione della proposta progettuale, verrà richiesto al partenariato di predisporre e firmare un accordo di partenariato relativo all’implementazione del progetto, secondo modello e modalità proposti dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e condivisi in occasione della delibera di contributo.

Per essere ammissibili le proposte dovranno rispettare i seguenti criteri:

  • essere inviate tramite la procedura online messa a disposizione dalla Compagnia di San Paolo, entro e non oltre la data e l’ora di scadenza prevista;
  • contribuire al raggiungimento degli obiettivi e risultare coerenti rispetto a quanto previsto dal Bando;
  • includere azioni ed attività che siano ricondotte ad ognuno dei 2 ambiti di intervento previsti dal Bando;
  • prevedere la realizzazione di attività da svolgersi in maniera strutturata e il più possibile continuativa (non una tantum né sporadica) per il periodo gennaio 2026 -settembre 2027;
  • essere realizzate in un’area territoriale specifica del Comune di Genova;
  • essere formulate in modo da inserirsi sinergicamente e in modo complementare con gli interventi e le azioni promosse dal sistema pubblico e privato del territorio (patti di sussidiarietà, patti di collaborazione, iniziative promosse in particolare dal Comune di Genova, dall’Ufficio Scolastico Regionale, dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, dall’Impresa Sociale Con I Bambini e da altri soggetti), in particolare con l’iniziativa Organizziamo la speranza di CIB focalizzata sull’area di Cornigliano, Sampierdarena e Cà Nuova-CEP, identificata come Area Socio-Educativa Strategica (ASES) del territorio cittadino.

Non sono ammissibili progetti che prevedano:

  • attività di gestione ordinaria delle organizzazioni coinvolte;
  • unicamente attività una tantum o sporadiche, come ad es. feste, manifestazioni, uscite sul territorio;
  • attività che non coinvolgano attivamente bambini/e e ragazzi/e della fascia d’età 6-19 e le loro famiglie;
  • progetti di riqualificazione, ristrutturazione o adeguamento degli edifici.

 

Area territoriale

Le proposte progettuali dovranno realizzarsi in un’area territoriale specifica e delimitata all’interno del Comune di Genova. Tuttavia, sarà possibile prevedere attività educative puntuali svolte occasionalmente fuori dall’area identificata e oltre i confini del Comune stesso, qualora necessario e funzionale al percorso pedagogico immaginato. Viene comunque consigliato di privilegiare quanto più possibile proposte di prossimità e nel caso di attività fuori dal Comune è possibile considerare esclusivamente visite d’istruzione, brevi soggiorni, partecipazione ad eventi, ecc.

Per quanto riguarda in particolare l’Area Socio-Educativa Strategica (ASES) identificata da Impresa Sociale Con I Bambini (Cornigliano, Sampierdarena e Cà Nuova-CEP) nell’ambito del Bando Organizziamo la Speranza, dovranno essere necessariamente sviluppate iniziative complementari e sinergiche che non vadano a sovrapporsi e duplicare le iniziative e attività che si stanno sviluppando nella coprogettazione in corso nel quadro di questo Bando.

 

Durata dei progetti

I progetti dovranno realizzarsi nel periodo compreso tra febbraio 2026 e settembre 2027, sebbene l’avvio delle singole attività possano prevedere tempistiche diverse. In ogni caso, le attività dovranno concludersi entro il mese di settembre 2027.

Le proposte progettuali da presentare nel quadro del presente Bando dovranno prevedere azioni ed attività afferenti ad entrambi gli ambiti di intervento descritti di seguito:

Ambito 1: Opportunità socio-educative nel tempo extra-scuola rivolte direttamente ai/alle bambini/e, ragazzi/e e alle loro famiglie

In questo ambito, le proposte dovranno privilegiare strategie che favoriscano l’accesso a opportunità educative extrascolastiche con una frequenza continuativa e prolungata.
Tale ambito potrà comprendere in particolare (lista non esaustiva):

a. Mappatura delle risorse educative extrascolastiche del territorio; potenziamento qualitativo e/o quantitativo delle opportunità educative extrascolastiche esistenti; attivazione di nuove opportunità (se necessarie). Questa azione vuole rispondere ai bisogni specifici dell’area di intervento e ampliare, diversificare e rendere più accessibile l’offerta educativa. Verrà data priorità alle proposte continuative durante lo svolgersi dell’anno scolastico, inclusi i periodi di festività. Un’attenzione particolare dovrà essere posta verso i/le bambini/e e ragazzi/e a rischio o in condizione di vulnerabilità.

A titolo esemplificativo, potrebbero rientrare nell’ambito di questa azione le seguenti attività:

  • Mappatura delle opportunità extrascolastiche esistenti a livello locale;
  • Aumento dell’offerta di attività in ambito socio-educativo, culturale, sportivo, di stimolo alla creatività, ai linguaggi espressivi e al gioco, di potenziamento delle competenze di base– comprese quelle linguistiche, di cittadinanza globale e digitale – e socio-emotive (anche attraverso attività di educazione alle emozioni), di accompagnamento allo studio, di promozione della sostenibilità ambientale e della scoperta del territorio presso centri educativi e aggregativi, in spazi pubblici, presso le sedi delle associazioni coinvolte o presso le scuole;
  • Opportunità di protagonismo attraverso la peer education – formazione di studenti mentor per l’accompagnamento allo studio e alla socialità a loro pari con più difficoltà; organizzazione di momenti dedicati all’orientamento tra pari per la scelta delle scuole secondarie di II grado con eventuale coinvolgimento associazioni e/o gruppi informali di giovani attivi nel territorio
  • Proposte di uscite o brevi soggiorni sul territorio ed eventualmente, in modo puntuale, anche fuori dal territorio comunale, per esperienze di outdoor education, visite culturali, partecipazione ad eventi, ecc.

b. Agevolazione dell’accesso e della fruizione di tutti e tutte alle opportunità educative extrascolastiche presenti sul territorio superando gli ostacoli di varia natura (logistica, linguistica, economica, sociale, culturale, ecc..) quando presenti.

A titolo esemplificativo, potrebbero rientrare nell’ambito di questa azione le seguenti attività:

  • Organizzazione di attività sportive, artistiche, didattiche negli spazi pubblici (piazze, giardini, ecc);
  • Doti educative per la frequenza dei corsi annuali (sport, arte, lingue, ecc) o per l’acquisto di materiale (colori, tele, strumenti musicali, abbigliamento sportivo, ecc);
  • Meccanismi di quote calmierate per famiglie in povertà educativa;
  • Modalità per facilitare l’accesso delle persone minorenni con disabilità (Es. calcio sociale, baskin, ecc);
  • Facilitazione ai trasporti (es. pulmini, pedibus, ecc);
  • Miglioramento dell’informazione rispetto alle opportunità/attività (es. informative multilingua, infografiche, ecc);
  • Potenziamento delle attività educative prevedendo la compresenza di più educatori o di profili professionali complementari per rispondere a bisogni educativi puntuali e variegati e per sostenere il benessere di ciascuno/a e del gruppo nel suo insieme.

c. Azioni di accompagnamento alla genitorialità e ascolto delle famiglie sia per favorire un migliore orientamento alle opportunità educative del territorio programmate durante l’anno scolastico e nel periodo estivo, sia volte ad accompagnare le famiglie alle pratiche previste dalla pubblica amministrazione per accedere ai servizi attraverso gli sportelli presenti sul territorio.

A titolo esemplificativo, potrebbero rientrare nell’ambito di questa azione le seguenti attività:

  • Attivazione di mediazione linguistico culturale dedicata alle famiglie;
  • Attivazione di facilitatori/trici di comunità (sportelli itineranti);
  • Sportelli dedicati alla facilitazione all’accesso ai servizi e alla compilazione di pratiche della Pubblica amministrazione;
  • Percorsi individuali o in gruppo per il supporto alla genitorialità;
  • Azioni di promozione della genitorialità positiva e responsiva.

Ambito 2: Creazione e rafforzamento delle comunità educanti territoriali

Tale ambito potrà comprendere in particolare (lista non esaustiva):

a. Costruzione e implementazione da parte del partenariato di meccanismi di progettazione partecipata, rilevamento bisogni, coordinamento e condivisione fra gli attori della comunità educante intesa come l’insieme dei soggetti coinvolti nella crescita e nell’educazione dei minori che decidono di aderire attivamente ad una comunità che condivide gli stessi obiettivi educativi. È auspicato il coinvolgimento delle famiglie e degli studenti stessi.

A titolo esemplificativo, potrebbero rientrare nell’ambito di questa azione le seguenti attività:

  • Incontri di coordinamento dei soggetti aderenti al partenariato per rafforzare la collaborazione e la sinergia fra le scuole e tutti i soggetti con competenze eterogenee negli ambiti socio-educativo, culturale, sportivo, di stimolo alla creatività, ai linguaggi espressivi e al gioco, di potenziamento delle competenze di base e socio-emotive, dell’accompagnamento allo studio, di promozione della sostenibilità ambientale e della scoperta del territorio;
  • Attività di ascolto dei diversi attori della comunità educante (focus group, interviste, questionari, indagini quantitative e qualitative…), analisi e capitalizzazione dei dati raccolti;
  • Incontri tra gli attori della comunità educante (enti terzo settore, scuole, famiglie, studenti, organizzazioni informali, parrocchie, soggetti del privato sociale e non che forniscono servizi per i bambini/e e ragazzi/e);
  • Attività di progettazione partecipata per l’identificazione di bisogni, di nuove opportunità educative extrascolastiche e di metodologie per favorire l’accesso a tutti e tutte i bambini/e e ragazzi/e.

b. Cura e rafforzamento della comunità educante.

  • A titolo esemplificativo, potrebbero rientrare nell’ambito di questa azione le seguenti attività:
  • Attività per potenziare la conoscenza e la relazione tra gli attori della comunità educante;
  • Percorsi di capacity sharing per lo sviluppo e il mantenimento della comunità educante;
  • Attivazione, dove non ancora esistenti, o potenziamento di accordi operativi fra i soggetti della comunità educante quale strumento per promuovere e rafforzare la corresponsabilità educativa, civile e sociale tra i diversi attori, con un’attenzione particolare alla sinergia con i patti di sussidiarietà e di collaborazione attualmente attivi sul territorio;
  • Eventi per presentare le attività e i risultati del progetto alla comunità più allargata che vive il territorio focus dell’intervento.

c. Confronto e coordinamento su situazioni specifiche tra il partenariato e i referenti territoriali dei servizi sociali, culturali, sanitari, per favorire la condivisione e l’analisi congiunta dei bisogni identificati di singoli o di gruppi di ragazzi con esigenze comuni e delle strategie implementate per rispondere in modo adeguato.

Nell’ambito di questa specifica azione sono inclusi gli incontri periodici tra i membri del partenariato e i referenti territoriali dei servizi pubblici per il coordinamento su situazioni specifiche.

Il presente Bando prevede per i partenariati vincitori la partecipazione a un coordinamento curato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e dalla Città di Genova – e a un percorso di capacity building e formazione finalizzato a sostenere:

  • il consolidamento di una identità collettiva territoriale,
  • la costruzione di linguaggi comuni,
  • riflessioni sul fare e sullo scambio di pratiche,
  • la realizzazione di un monitoraggio comune basato su indicatori condivisi per la capitalizzazione di strumenti, processi e risultati ottenuti per una loro implementazione stabile in futuro e potenzialmente replicabile.

Il percorso di capacity building e formazione prevede il coinvolgimento di società o enti qualificati o persone fisiche in possesso di partita IVA, che verranno identificati dalla Fondazione Compagnia di San Paolo.

Gli enti dei partenariati vincitori dovranno partecipare alle attività previste poiché esse costituiscono parte integrante del sostegno accordato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo e sono ritenute indispensabili per la messa a sistema di strategie innovative ed efficaci.

Ai partenariati vincitori del presente Bando coinvolti nel percorso di co-progettazione “Organizziamo la Speranza” verrà richiesto di operare in sinergia con tale iniziativa che coinvolge enti del terzo settore, le amministrazioni pubbliche locali, le fondazioni dei territori di riferimento e altre istituzioni ed enti del territorio.

La Fondazione Compagnia di San Paolo opera in stretta collaborazione con le istituzioni del territorio e in particolare:

  • il Comune di Genova è co-promotore della presente iniziativa e parteciperà alla selezione delle proposte progettuali, al coordinamento complessivo dei partenariati e al monitoraggio e valutazione dei progetti; metterà a disposizione i contributi necessari delle Direzioni competenti in materia di politiche educative, sociali, giovanili e di innovazione; agevolerà la costruzione di relazioni sinergiche e di raccordo tra i progetti finanziati dal Bando, i Patti di sussidiarietà esistenti e le iniziative educative e di partecipazione presenti sul territorio che si realizzeranno per lo stesso target; i Servizi Sociali saranno disponibili, nell’ambito delle declinazioni territoriali, a realizzare attività di raccordo con i partenariati in merito alla presa in carico integrata di bambini/e e ragazzi/e a rischio o in condizioni di vulnerabilità.
  • L’Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria (U.S.R.) parteciperà al coordinamento complessivo dei partenariati che verranno selezionati nell’ambito del presente Bando, anche con i suoi uffici territoriali e in particolare l’Ambito Territoriale di Genova sosterrà la realizzazione delle iniziative, sarà coinvolto nella gestione dei processi, nelle fasi di monitoraggio e valutazione degli stessi, diffondendo anche le informazioni utili a capitalizzare questa iniziativa a beneficio di altri territori.
  • La Conferenza Cittadina delle Istituzioni Scolastiche Autonome (I.S.A.), organismo tecnico-collegiale di partecipazione e confronto tra il Comune, le scuole e gli altri soggetti del sistema educativo, con il compito di promuovere il coordinamento e la rappresentanza del sistema educativo integrato del primo ciclo, svolgerà il ruolo di facilitazione della comunicazione, supervisione dell’andamento progettuale complessivo e diffusione delle metodologie operative.

Il Comune di Genova e l’Ufficio Scolastico Regionale non potranno essere coinvolti come partner formali delle singole proposte progettuali.

Il contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo a ciascun progetto coprirà fino al 90% dei costi e sarà non inferiore a € 80.000 e non superiore a € 120.000 per proposta progettuale. Il costo del progetto e la relativa richiesta di contributo dovranno essere commisurati con le caratteristiche e il numero dei destinatari identificati – con specifico riguardo a bambini/e e ragazzi/e che non hanno accesso ad attività extrascolastiche – e con l’intensità delle azioni progettuali presentate a fronte dell’analisi del contesto e dei bisogni.

Alla copertura del restante 10% (co-finanziamento) potranno concorrere autofinanziamenti, contributi pubblici e/o privati, donazione di beni, prestazioni professionali pro bono a beneficio del capofila o degli enti partner, ad esclusione di contributi provenienti da altri bandi della Fondazione Compagnia di San Paolo, dell’Impresa sociale Con i Bambini o del Comune di Genova.

Non potrà essere considerata quale apporto economico l’attività di volontariato non riconducibile a una prestazione professionale pro bono, ma essa potrà essere esplicitata nella descrizione delle attività e costituirà elemento premiante nella valutazione del progetto. Il cofinanziamento dei costi del progetto da parte degli enti promotori può essere effettuato anche attraverso la messa a disposizione di proprio personale utile ai fini dell’iniziativa.

In merito alle modalità di valutazione dell’ammissibilità di un eventuale co-finanziamento proposto dagli enti pubblici o dalle scuole partner, si precisa che le prestazioni rientranti nell’impegno ordinario di personale strutturato dipendente potranno essere portate a co-finanziamento nella misura in cui siano riferite esclusivamente al progetto proposto e con chiara indicazione (al momento della rendicontazione) della quota ad esso relativo.

Sulla base dei risultati raggiunti e degli obiettivi previsti dall’Iniziativa pluriennale Città dell’Educazione, sarà possibile immaginare dei meccanismi premiali per il prosieguo di alcune azioni o attività ritenute maggiormente meritevoli a valere sui successivi bandi.

I costi ammissibili includono spese direttamente connesse alla realizzazione delle attività nei due ambiti del Bando, relativi a personale o collaboratori, affitto di locali, acquisto di attrezzature o materiali, rimborsi spese a volontari, acquisto di beni e servizi, costi di comunicazione e diffusione, spese generali degli enti (overhead).

I costi relativi al personale o collaboratori includono anche il lavoro di rilevazione dei dati di monitoraggio, di partecipazione al coordinamento dei vari partenariati e raccordo con gli enti promotori dell’Iniziativa.

I costi generali sostenuti dagli enti (overhead) includono costi di struttura e funzionamento non direttamente attribuibili al progetto specifico (costi diretti), per cui non è richiesto di fornire un dettaglio nel piano economico e in sede di rendicontazione.

É possibile ed auspicato l’inserimento di costi di risorse umane per ciascuno degli enti coinvolti nel partenariato legati alle attività di coordinamento e proporzionale alle attività gestite.

Si precisa che, in occasione dell’eventuale delibera del contributo, con l’obiettivo di facilitare il raggiungimento delle finalità e degli obiettivi del Bando e nel rispetto dei principi dello stesso, la Fondazione si riserva di fornire orientamenti e indicazioni utili all’eventuale rimodulazione del piano economico complessivo e del piano di lavoro progettuale.

Spese non ammissibili

Non sono considerati ammissibili i costi relativi a:

  • attività istituzionale ordinaria degli enti proponenti;
  • attività già altrimenti finanziate, fatto salvo il 10% relativo al cofinanziamento;
  • acquisto, ristrutturazione o manutenzione di beni immobili;
  • attività di valutazione degli interventi non previamente concordate con gli enti promotori, in coerenza con l’impianto di monitoraggio e analisi di implementazione previsto per tutte le iniziative sostenute nell’ambito del presente Bando.

Per presentare la candidatura al Bando è obbligatorio utilizzare la procedura R.O.L. richiesta on- line, nella sezione “Contributi” del sito della Fondazione Compagnia di San Paolo www.compagniadisanpaolo.it, compilando l’anagrafica ente e la scheda iniziativa specifica per il Bando.

La scadenza per la presentazione delle proposte è fissata entro le ore 15:00 del 14 Novembre 2025, termine entro il quale sarà necessario chiudere e inviare la richiesta tramite il sistema “R.O.L. Richiesta on-line” nel sito della Fondazione Compagnia di San Paolo. Prima di essere caricata ed inviata, la richiesta dovrà essere debitamente firmata con firma autografa e timbro o con firma digitale.

Quale data e ora di trasmissione della domanda farà fede quella che sarà registrata dal sistema R.O.L. della Fondazione Compagnia di San Paolo al momento dell’invio della proposta.

Qualunque proposta ricevuta dopo il termine stabilito non potrà essere presa in considerazione.

Alla richiesta dovranno essere allegati, pena inammissibilità della proposta, i documenti progettuali predisposti secondo i modelli che costituiscono gli allegati obbligatori del presente Bando. Laddove ne riscontrasse la necessità, la Fondazione si riserva di richiedere informazioni aggiuntive ai fini dell’istruttoria di progetto.

Si elencano di seguito i documenti che dovranno essere allegati alla richiesta e predisposti secondo i modelli messi a disposizione e scaricabili dalla sezione “Documenti” della R.O.L.:

  • All 1 – Descrizione del progetto di dettaglio;
  • All 2 – Composizione del partenariato;
  • All 3 – Piano di lavoro e piano economico di progetto.

L’istruttoria dei progetti sarà effettuata da un comitato di valutazione composto da almeno 1 referente per ogni ente promotore e da almeno un soggetto esterno. Il processo di valutazione sarà avviato unicamente dopo la scadenza del Bando. Al termine della valutazione, sarà definita una graduatoria in base ai seguenti criteri:

Qualità (35/100):

  • Coerenza delle proposte progettuali con gli obiettivi del Bando (Punteggio minimo 3).
  • Chiarezza, completezza e coerenza della logica del progetto: obiettivi, risultati e azioni identificate in risposta ai bisogni dei/le destinatari/e.
  • Adeguatezza del partenariato: livello di competenze e complementarità degli enti coinvolti nei partenariati.
  • Rilevanza dell’iniziativa rispetto ai bisogni dei/le destinatari/e a cui si rivolgono i progetti nelle aree oggetto di intervento.

Implementazione (30/100):

  • Adeguatezza e chiarezza della descrizione della governance del progetto.
  • Chiarezza del ruolo di ciascun ente all’interno dei partenariati e delle strategie volte a favorire la partecipazione attiva di tutti gli enti coinvolti alle attività di rete.
  • Collaborazione con altre iniziative/progettualità presenti sui territori.
  • Congruità dei costi preventivati nel piano finanziario rispetto al piano delle attività.

Impatto (35/100):

  • Numero e tipologia di destinatari/e per ambito di intervento e per attività continuative.
  • Adeguatezza e chiarezza delle strategie di accesso alle attività da parte dei destinatari.
  • Elementi di innovazione rispetto alle pratiche educative e alle soluzioni proposte per assicurare l’accesso e la fruizione delle opportunità extrascolastiche a bambini/e e adolescenti a rischio o in condizioni di vulnerabilità e alle loro famiglie.
  • Portata innovativa dei progetti in merito ai processi di costruzione e consolidamento delle comunità educanti.
  • Proposte di continuità e sostenibilità (economica, territoriale, sociale, ambientale) del progetto e dei suoi esiti (benefici sui bambini e sulla comunità educante) nel tempo.

Le candidature saranno selezionate da una Commissione nominata e costituita dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, in collaborazione con il Comune di Genova e l’Ufficio Scolastico Regionale per la Liguria. Nel corso del processo di selezione potranno essere organizzati eventuali incontri di approfondimento sulle progettualità candidate.

Entro il mese di gennaio 2026, sul sito della Fondazione Compagnia di San Paolo verrà reso pubblico l’elenco degli enti capofila e delle relative iniziative ammesse al contributo. L’assenza di riferimenti agli enti o alle iniziative presentate è da intendersi come comunicazione informativa di esito negativo da parte della Fondazione.

In seguito, per i progetti selezionati, i soggetti proponenti dei progetti selezionati riceveranno, attraverso il sistema R.O.L., una comunicazione riportante l’entità del contributo deliberato e le istruzioni necessarie per l’ottenimento dei fondi, comprese le modalità di rendicontazione del contributo (“lettera di delibera”).

La rendicontazione dei progetti avverrà tramite la compilazione della modulistica dedicata nel sistema R.O.L..

La rendicontazione avverrà secondo le indicazioni specificate nella lettera di delibera del contributo e nei relativi allegati. Il saldo del contributo non potrà in nessun caso essere superiore al 90% dei costi effettivamente sostenuti. La Compagnia, in linea con il proprio Documento Programmatico Pluriennale e con le linee strategiche in esso previste, esprime la volontà di sperimentare e applicare il concetto di trust nei confronti degli enti partner, semplificando gli aspetti amministrativi e rendicontativi, in favore di un approccio ulteriormente ispirato ai valori della fiducia e della collaborazione.

I vincitori del Bando si impegnano a collaborare con la Fondazione Compagnia di San Paolo e con gli enti o persone da essa designati, nella realizzazione di un piano di monitoraggio e valutazione e di eventuali procedure di valutazione ex post degli effetti dei progetti finanziati, ad esempio fornendo dati o rispondendo a questionari, senza costi economici a loro carico.

Eventuali diverse disposizioni potranno essere comunicate nella lettera di delibera.

La Fondazione Compagnia di San Paolo potrà effettuare verifiche dirette o indirette durante la realizzazione dei progetti e sulle concrete ricadute.

Informazioni e chiarimenti potranno essere richiesti all’indirizzo e-mail: cittadelleducazione.genova@compagniadisanpaolo.it. Domande di natura tecnica sulla compilazione della R.O.L. potranno essere poste all’indirizzo e-mail assistenzarol@compagniadisanpaolo.it.

Questo Bando contribuisce al raggiungimento dei seguenti Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

SDG 3  Salute e benessere
SDG 4  Istruzione di qualità
SDG 5  Parità di genere
SDG 10  Ridurre le disuguaglianze
SDG 11  Città e comunità sostenibili