Stato: IN CORSO
Data di pubblicazione: 15 dicembre 2025
Data di scadenza: 12 marzo 2026
Obiettivo
Cultura.

Elementi di scenario

Il voto è una delle principali espressioni della sovranità popolare ed è uno dei fondamenti delle democrazie rappresentative. D’altra parte, nel mondo, le democrazie pienamente consolidate sono oggi meno del 10% delle forme di governo esistenti, mentre si rafforzano regimi autoritari e ibridi. In questo contesto globale, diventa essenziale rafforzare ogni gesto che rinnovi e renda concreto il patto democratico tra cittadini e istituzioni, nel segno del pluralismo e della Costituzione. Il primo voto rappresenta, in questo senso, un momento cruciale: è il primo esercizio dell’elettorato attivo, ma è anche un passaggio simbolico alla cittadinanza politica adulta.

Negli ultimi anni, il tasso di astensionismo in Italia ha raggiunto livelli inediti: alle elezioni europee del 2024 ha votato meno del 50% degli aventi diritto. La fascia più critica è quella tra i 18 e i 34 anni, con un’astensione del 42%. Anche nella circoscrizione Nord-Ovest – territorio di riferimento della Fondazione – che registra una media più alta di affluenza (55,09%), la partecipazione giovanile resta fragile. La distanza tra giovani e voto si lega spesso a un senso di inutilità percepita: oltre il 55% degli italiani ritiene che il proprio voto non influenzi realmente le decisioni politiche. Questa tendenza si verifica anche nel calo generalizzato di coinvolgimento politico “invisibile” (informarsi e discutere di politica) a livello nazionale. In Italia, nel 2003, ad informarsi con regolarità di politica era il 66,7% degli uomini a fronte del 48,2% delle donne. Nel 2024 questi valori calano di 12,6 punti percentuali per gli uomini e di 5,7 punti per le donne, che rimangono in media meno coinvolte nei comportamenti informativi politici. La situazione appare ancora più critica se si considera la fascia di età 14-17 anni, tra cui solo il 16,3% dichiara di informarsi sulla politica.
A questo quadro si sommano altri elementi di fragilità: un giovane su quattro è NEET (non studia né lavora), le competenze alfabetiche e numeriche sono in calo e la scuola fatica a trasmettere strumenti di cittadinanza attiva efficaci. Tuttavia, i giovani non sono apatici: manifestano interesse per la partecipazione in altre forme, come le mobilitazioni ambientali o i movimenti sociali. Ciò che manca è spesso una connessione concreta e simbolica tra la dimensione istituzionale e quella personale.

In questo contesto, creare occasioni pubbliche per valorizzare il primo voto come atto di responsabilità, appartenenza e rispetto delle opinioni diverse dalle proprie rappresenta un’opportunità inespressa. Serve a contrastare l’astensionismo precoce, a costruire legami tra generazioni e a rafforzare il senso di efficacia democratica dei più giovani.

 

Finalità generali e obiettivi specifici del bando

La Fondazione Compagnia di San Paolo, nel Documento Programmatico Pluriennale 2025-2028, riconosce la costruzione di cittadinanza, democrazia e diritti come leve decisive per ridurre le disuguaglianze e sostenere lo sviluppo dei territori. La Missione Favorire partecipazione attiva dell’Obiettivo Cultura opera per rafforzare l’alfabetizzazione politica e il desiderio di informarsi, valorizzando il ruolo delle nuove generazioni come protagoniste della vita democratica. In questa prospettiva è essenziale la funzione di riferimento e coordinamento svolta dalle Pubbliche Amministrazioni che, lavorando in sinergia con le risorse presenti sul proprio territorio (scuole, terzo settore, organizzazioni giovanili,…) possono sostenere il protagonismo civico dei e delle neo- maggiorenni (come elettorato attivo e passivo).

In questo quadro, il presente Bando sostiene progetti finalizzati a preparare e valorizzare simbolicamente il “rito di passaggio” in cui si acquisisce il diritto di voto come momento civico fondante e occasione di riconoscimento pubblico. La “Festa del Primo Voto” è pensata come rito di comunità: un’iniziativa memorabile ad alto contenuto simbolico e partecipativo, capace di innescare processi di consapevolezza e responsabilità da parte dei/delle giovani neo-elettori/ttrici e dare l’idea della democrazia come esperienza condivisa.

Attraverso il sostegno a iniziative promosse da uno o più Comuni, il Bando intende favorire:

  • il rafforzamento del senso di cittadinanza democratica tra i/le giovani;
  • il consolidamento di reti locali orientate alla partecipazione;
  • la diffusione di pratiche innovative e replicabili sul territorio nazionale.

Le proposte progettuali dovranno perseguire, in forma integrata, i seguenti obiettivi:

  • promuovere il primo voto come passaggio simbolico e consapevole alla cittadinanza attiva;
  • mettere a disposizione strumenti di alfabetizzazione politica e informazione chiara,
    pluralista e accessibile;
  • offrire un riconoscimento pubblico a coloro che si recano alle urne per la prima volta;
  • sostenere il protagonismo giovanile attraverso il coinvolgimento diretto nella progettazione.

 

Il Bando è rivolto a Comuni di Piemonte e Liguria in partenariato obbligatorio con almeno un soggetto del terzo settore e/o un’istituzione scolastica e/o un’organizzazione giovanile, con comprovata esperienza in ambito civico, culturale o educativo, garantendo varietà e imparzialità. Nei Comuni ammessi al Bando dovranno essere almeno 30 i/le neo18enni a cui saranno inviate le tessere elettorali a partire da giugno 2026. Nel caso in cui il numero non fosse raggiunto saranno ammessi insiemi di Comuni, preferibilmente in forme stabili di unioni come Unioni di Comuni e Unioni Montane.
Ogni Comune può essere presente in una sola proposta progettuale (come singolo oppure capofila/partner).

I progetti dovranno iniziare il primo giugno 2026, durare almeno 18 mesi e coinvolgere almeno una tornata elettorale (nel 2027 o dopo). Per poter permettere di valutare gli effetti del progetto, non potendo prevedere con certezza il concreto svolgimento delle elezioni politiche nazionali, verrà data priorità ai Comuni che nel 2027 avranno anche le elezioni comunali.

Saranno considerate ammissibili le proposte che prevedano un percorso articolato in almeno quattro tappe minime obbligatorie (in quest’ordine).

  1. ATTIVAZIONE: un’azione simbolica che comunica a ciascun nuovo/a elettore/ttrice il progetto e il suo senso; es. consegna di una lettera del Presidente del Consiglio comunale o di un invito a una cerimonia di apertura, consegna di un kit civico per neo-elettori/ttrici, altro.
  2. PRIMO EVENTO PUBBLICO O FESTA DI RICONOSCIMENTO: appuntamento di avvio che attiva il significato dell’“andare a votare”, che consente di insignire di un riconoscimento simbolico i/le giovani che si apprestano al primo voto; es. festa, cena civica, performance, altro.
  3. PERCORSO INFORMATIVO: almeno due attività pre-voto di alfabetizzazione civica, che unisca elementi tecnici (come si vota, es. delle simulazioni di voto) e culturali (perché votare, come funziona lo Stato,…) ed eventuali momenti di confronto politico (incontri con liste, candidati, dibattiti seguiti da domande e risposta). Queste attività potrebbero avvenire con supporto di laboratori e altri format digitali o analogici, finalizzati a una formazione alla cittadinanza democratica).
  4. Secondo momento pubblico di riconoscimento: appuntamento celebrativo a voto avvenuto. Il giorno stesso o quello successivo, uno o più momenti organizzati da e destinati a chi ha votato per la prima volta, senza la presenza di figure politiche (es. festa con i famigliari, cena civica, maratona informativa, altro).

Le iniziative dovranno:

  • necessariamente coinvolgere giovani under 25 nella progettazione e nella realizzazione di tutto o parte del progetto, anche con azioni collaborative peer to peer;
  • necessariamente prevedere che tutti i messaggi scritti e le attività organizzate siano apartitiche (comprese le liste civiche) e neutrali, inclusive, accessibili, anche nei linguaggi. Le
  • iniziative dovranno garantire un pluralismo chiaro ed equilibrato, evitando qualsiasi forma di propaganda (es. presenza paritaria di voci diverse, moderazione
    indipendente, regole condivise su tempi e spazi,…);
  • includere attività collocate nel contesto territoriale comunale e che preferibilmente valorizzino spazi pubblici o di particolare interesse per la comunità.

Avranno altresì carattere preferenziale le proposte che saranno corredate da un documento approvato dal Consiglio Comunale.

Il contributo riconoscibile per ciascun Comune sarà definito in base alla proposta presentata e del numero di diciottenni presenti sul suo territorio, con un cofinanziamento pari ad almeno il 25% (anche inkind, escluso il volontariato) del budget complessivo.
Il contributo minimo sarà di € 12.000 per i progetti che si rivolgono a Comuni o insiemi di Comuni con 30 neo-elettori/ttrici.
Il contributo massimo potrà essere di € 80.000 per i Comuni con circa 100.000 abitanti e fino a € 160.000 per i capoluoghi di Regione.

Le risorse potranno coprire spese relative a:

  • attività formative e comunicative;
  • realizzazione degli eventi;
  • materiali di supporto, documentazione e diffusione;
  • coordinamento e facilitazione dei processi partecipativi.

La partecipazione al Bando comporta automaticamente l’accettazione delle procedure, dei criteri e delle indicazioni ad esso riferite. La mancanza dei requisiti e l’inosservanza delle condizioni e delle procedure previste comporteranno l’esclusione della richiesta di partecipazione. Per presentare la candidatura al Bando è obbligatorio utilizzare esclusivamente la procedura ROL richiesta on-line, nella sezione “Contributi” del sito della Fondazione, accedendo all’apposita modulistica dedicata al Bando.

Tutti i dossier di candidatura dei progetti dovranno comprendere obbligatoriamente in allegato i seguenti documenti:

  • documento di approfondimento sul progetto, curriculum della figura titolata a presidiare e ad implementare i processi e le azioni (referente del progetto);
  • cronoprogramma del progetto;
  • budget dettagliato della proposta candidata;
  • accordo di partenariato, firmato dai legali rappresentanti.
  • Solo nel caso dell’aggregazione di Comuni, lettera congiunta co-firmata da tutti i Sindaci.

La scadenza di presentazione delle candidature è fissata alle ore 12.00 del 12 marzo 2026.
La valutazione, che verrà effettuata da una commissione appositamente costituita, terrà conto dei seguenti criteri:

QUALITÀ (peso nella valutazione 50%)

  • Qualità del progetto in coerenza con gli obiettivi generali e specifici del Bando.
  • Qualità del percorso proposto (attivazione, primo evento pubblico, informazione, secondo evento pubblico) e pertinenza dei contenuti di cittadinanza democratica.
  • Capacità di coinvolgimento diretto dei/delle giovani, in particolare under 25, sia nella progettazione sia nella realizzazione delle attività.
  • Capacità di raggiungere in modo trasversale tutti i/le neo-votanti.
  • Inclusività e neutralità delle attività (apartitiche, accessibili nei linguaggi, pluraliste) e attenzione all’equilibrio tra generi e provenienze.

IMPLEMENTAZIONE – 20%

  • Chiarezza e fattibilità del progetto in tutte le sue fasi, con un cronoprogramma realistico.
  • Qualità e coerenza delle competenze dell’ente proponente e dei partner coinvolti (scuole, terzo settore, organizzazioni giovanili) rispetto agli obiettivi civici del Bando.
  • Solidità del piano economico, congruità del budget e adeguatezza del cofinanziamento.

IMPATTO – 30%

  • Legacy del progetto rispetto al futuro.
  • Capacità di attivare e consolidare reti territoriali tra Pubbliche Amministrazioni e attori locali, con ricadute durature per la comunità.
  • Capacità del progetto di coinvolgere non solo la fascia dei destinatari ma anche i loro contesti attigui.

Nell’istruttoria e selezione delle iniziative, la Compagnia terrà altresì presente:

  • la sussistenza di altri rapporti in essere con l’ente e la sua partecipazione ad altre linee di intervento della Fondazione;
  • la distribuzione territoriale delle iniziative sostenute.

La selezione delle domande avverrà, con modalità comparative, a insindacabile giudizio del Comitato di Gestione della Fondazione Compagnia di San Paolo. Gli esiti del Bando verranno pubblicati sul sito della Fondazione entro venerdì 15 maggio 2026. Le iniziative non citate dovranno ritenersi non accolte.

  • ll contributo della Fondazione sarà corrisposto con le seguenti modalità:
    60 % del contributo sarà versato al ricevimento della documentazione richiesta nella lettera di delibera e nei suoi allegati;
  • 40% a saldo, sarà versato al termine dell’attività, ricevuta la documentazione prevista e completata la procedura di controllo da parte degli uffici.

La Compagnia potrà effettuare verifiche dirette o indirette sull’attuazione. Il riscontro di circostanze non conformi al Bando comporterà per l’ente selezionato l’esclusione dal contributo e dalla sua erogazione.

Saranno motivo di esclusione:

  • azioni di comunicazione politico-elettorale diretta e indiretta;
  • iniziative con un uso improprio della funzione istituzionale a fini percepiti come di parte;
  • iniziative che non prevedano regole di equilibrio e moderazione tra candidati e liste (parità di tempo, format strutturati,…);
  • azioni che non garantiscano un pluralismo effettivo e inequivocabile (partecipazione di tutte le liste, equilibrio dei tempi, gestione di rinunce o assenze,…).
  • Iniziative che vedano nei momenti informativi il coinvolgimento di alcuni attori politici.

La Compagnia potrà inoltre coinvolgere gli enti selezionati in iniziative di analisi e valutazione e in iniziative di comunicazione e diffusione dei contenuti, delle metodologie utilizzate e dei risultati dei progetti.

Per quesiti o approfondimenti è possibile scrivere all’indirizzo di posta elettronica missionepartecipazione@compagniadisanpaolo.it indicando nell’oggetto la dicitura “Bando Feste del primo voto”.

Domande di natura tecnica sulla compilazione della ROL-Richiesta On Line potranno essere inviate all’indirizzo di posta elettronica assistenzarol@compagniadisanpaolo.it.

Questo Bando contribuisce al raggiungimento dei seguenti Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

SDG 10  Ridurre le disuguaglianze
SDG 16  Pace, giustizia e istituzioni solide