Siamo una fondazione filantropica di respiro internazionale, impegnata nell’innovazione e nello sviluppo sostenibile dei territori. Dal 1563, lavoriamo per promuovere i valori della persona e della comunità, contribuendo allo sviluppo culturale, civile ed economico
I tre Obiettivi Cultura, Persone e Pianeta sono nati dalla volontà di allinearsi agli standard internazionali fissati dai 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile (SDGs) dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite. A questi, nel 2025, si aggiungono altri importanti riferimenti: Il Patto per il Futuro, adottato in sede ONU nel 2024, per rafforzare l’impegno collettivo verso risultati che abbiano impatti positivi sia a livello globale che locale; la programmazione dell’Unione Europea che fornisce direttive cruciali per affrontare le transizioni green e tecnologiche, nonché per promuovere l’equità sociale e la competitività; il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che ci guida, invece, nell’accompagnare i territori, valorizzando i progressi e favorendo una crescita sostenibile e resiliente.
Fiducia, rischio e flessibilità
Sono 3 i concetti chiave che orientano il nostro operato. La fiducia si concretizza nel riconoscere alle realtà locali il know-how necessario per realizzare progetti efficaci, senza vincoli burocratici eccessivi. Il rischio, inteso come rischio razionale, ci permette di affrontare incertezze, considerandole un’opportunità di apprendimento. La flessibilità ci consente di rispondere tempestivamente a nuovi bisogni, integrando supporto finanziario e non finanziario, e adattando le nostre azioni per rispondere alle sfide emergenti.
Le trasversalità metodologiche
Abbiamo delineato 4 linee metodologiche trasversali che guidano ogni intervento. La mobilizzazione e le partnership sono essenziali per moltiplicare le risorse e favorire sinergie tra attori pubblici, privati e filantropici. Il Learning organization è il modello che adottiamo per potenziare la nostra capacità di valutare l’impatto delle azioni intraprese, attraverso l’analisi dei dati e collaborazioni con istituzioni accademiche e centri di ricerca. L’Advocacy costituisce un pilastro per influenzare le politiche pubbliche, promuovendo trasformazioni sistemiche. Infine, l’internazionalizzazione è cruciale per stimolare lo sviluppo territoriale e attrarre progetti e investimenti strategici.
Le priorità tematiche
Le nostre priorità tematiche si concentrano su 2 direttrici fondamentali che guidano la nostra azione e riflettono il nostro impegno verso il benessere collettivo. La riduzione delle diseguaglianze per persone e comunità è un impegno che affrontiamo in modo strutturale e sistemico, con l’intento di contrastare la povertà e ridurre le disparità nel Nord-Ovest, ponendo al centro i valori della persona e delle comunità. Parallelamente, promuoviamo uno sviluppo territoriale sostenibile, che si integra con la nostra visione di riduzione delle diseguaglianze. Riconosciamo che questi due obiettivi sono strettamente interconnessi e devono progredire insieme per garantire un cambiamento equo e duraturo, creando sinergie tra la crescita economica e il benessere sociale.
Le due velocità di intervento
Abbiamo introdotto il principio delle “due velocità” nella nostra programmazione economica, che prevede due modalità distinte di attribuzione delle risorse per implementare le nostre linee strategiche. La prima velocità, orientata al cambiamento sistemico, sostiene iniziative di lungo periodo che agiscono sulle cause profonde dei problemi, promuovendo competenze e generatività. La seconda velocità riguarda progetti a impatto, focalizzati su cantieri sistemici di grande rilevanza, con effetti duraturi e visibili. Con questo approccio, combiniamo interventi mirati ad alto impatto con una visione sistemica per affrontare le sfide del territorio.
Lo sviluppo sostenibile è il nostro punto di riferimento ed è l’ideale prosecuzione di un cammino iniziato nel 1563, quando sette cittadini diedero vita al sodalizio civico a ispirazione religiosa che prese il nome di “Compagnia di San Paolo” con una chiara volontà filantropica verso fasce della popolazione torinese gravate dalla miseria. Quasi 500 anni più tardi, e dopo le molte vicende di una storia complessa ma coerente, la Fondazione Compagnia di San Paolo opera sui territori di Piemonte, Liguria e Valle d’Aosta nei settori ammessi dal decreto legislativo 17 maggio 1999, n. 153, e, come recita lo Statuto, ogni tre anni sceglie i propri settori di intervento rilevanti.