Progetto rivolto a persone sole in condizione di fragilità per la creazione di reti relazionali attraverso l’organizzazione di momenti strutturati di convivialità realizzato con Fondazione Ufficio Pio e Slow Food Italia e con il supporto di cuochi e di appassionati di cucina.

Missione:
Diventare comunità

Le reti di prossimità, rappresentate da amici, vicini di casa e colleghi di lavoro sono una componente essenziale del benessere individuale perché costituiscono una parte del capitale sociale delle persone. Nel nostro Paese contribuiscono, in misura significativa, anche al benessere collettivo perché tradizionalmente la famiglia, le amicizie e più in generale le reti relazionali sono capaci di mobilitare risorse umane e materiali che assicurano sostegno e protezione tanto nella vita di tutti i giorni, quanto nei momenti critici e di difficoltà, supplendo alle carenze dei servizi pubblici.

Il rapporto Istat del 2018 mostrava la forte correlazione esistente tra condizione socio-economica e reti fragili, evidenziando come la percentuale di coloro che dichiarava di non avere qualcuno su cui contare arrivasse al 25 % per persone anziane sole e giovani disoccupati, individui appartenenti a famiglie di operai in pensione, a famiglie tradizionali della provincia e a quelle a basso reddito di soli stranieri.

Questi dati registrano processi di lungo corso – dalla flessibilizzazione del lavoro, all’ erosione delle prestazioni di welfare, al mutamento della struttura delle famiglie – che stanno determinando un impoverimento non solo economico, ma anche sociale e relazionale di alcune fasce della popolazione.

Tavole Allegre si colloca in questo scenario, attingendo ad uno strumento antico, quello della convivialità, e costruendo le condizioni perché possa avere anche finalità sociali.

Nelle sue evoluzioni dal 2018 ad oggi, il progetto, attraversando diverse fasi anche dettate da eventi esterni (in primis la pandemia da Covid -19), ha ampliato i suoi obiettivi, incidendo non solo sulla condizione delle persone in solitudine o con reti fragili, ma anche sulle modalità di lavoro di volontari e di operatori sociali. Contestualmente si è arricchito di nuovi strumenti, integrando momenti online a quelli in presenza.

Tavole Allegre prende le mosse e sviluppa l’iniziativa “Barachin”, realizzata nel corso di Terra Madre 2018, che aveva previsto la consegna di pasti e l’organizzazione di pranzi presso l’abitazione di chi non poteva prendere parte direttamente all’iniziativa per motivi di salute o di fragilità sociale, invitando amici e vicini di casa.

A partire dal 2019, in collaborazione con la Fondazione Ufficio Pio e l’associazione Slow Food, promuove la costruzione di reti di prossimità di persone in condizione di solitudine attraverso l’organizzazione di pranzi di vicinato e pranzi di comunità.

Nel 2020 l’emergenza da Covid-19 ha richiesto di riformulare alcuni obiettivi e riconfigurare tempi, modalità e sedi di realizzazione. La principale innovazione è consistita nella costruzione di gruppi WhatsApp di massimo 6/8 persone, che, animati da volontari e operatori dell’Ufficio Pio e di Slow Food, sono stati accompagnati nella gestione di uno spazio di relazione online, cadenzato da video ricette prodotte da ristoratori, dalla consegna di piccoli pacchi spesa per la loro realizzazione a casa, da giochi di società e da eventi online.

In un secondo momento, parallelamente all’allentarsi delle restrizioni dovute alla pandemia da Covid-19, l’animazione online è andata associandosi all’organizzazione di eventi in presenza, di momenti di contatto con il territorio e di avvio di relazioni autonome, arrivando a costruire un dispositivo articolato.

Non si tratta certo della prima volta in cui il cibo viene utilizzato in ambito sociale quale strumento per attivare relazioni o sostenere forme di socialità, ma il progetto presenta alcuni elementi distintivi:

  • la relazione con la dimensione “privata” delle persone: i pranzi vengono realizzati presso le abitazioni di individui che, per ragioni diverse, da tempo non aprono le porte di casa propria ad amici e parenti;
  • l’elemento della ritualità e della festa: i pasti si svolgono con cadenza periodica, coinvolgendo le stesse persone e con un’attenzione al calendario delle “feste” tradizionali per contrastare il senso di solitudine;
  • la presenza attiva dei ristoratori di Slow Food o di appassionati di cucina della stessa rete rende questi appuntamenti una vera festa;
  • la dimensione paritaria: il cibo avvicina e apre possibilità di relazione tra persone con storie, età e condizioni differenti, contribuendo a scardinare anche i rapporti asimmetrici tra beneficiari, volontari e operatori;
  • l’incrocio tra il mondo profit e no-profit con il duplice obiettivo di “alleggerire” il peso che accompagna il lavoro sociale attraverso un momento di festa e di “normalità” e di intercettare risorse del mondo profit interessate ad avvicinarsi a fasce più fragili, mettendo a disposizione tempo, competenze e risorse;
  • l’utilizzo di strumenti digitali e della rete a supporto di processi sociali.

Il progetto ha previsto un percorso di valutazione di impatto attraverso tecniche quali-quantitative che hanno mostrato come l’iniziativa sia stata capace di agire sui livelli di solitudine, con effetti variabili a seconda dell’età e della situazione familiare (tendenzialmente più alti tra le persone che abitavano sole e fra le donne), di contribuire a mantenere relazioni di supporto e protezione da fattori di rischio e vulnerabilità durante la pandemia, di sostenere abilità socio-emotive come autostima e fiducia negli altri, di favorire la relazione con altre persone e aree della città diverse.

Complessivamente, Tavole Allegre sembra aver individuato modalità operative che, utilizzando la convivialità, concorrono a modificare la postura relazionale (la modalità di stare in relazione) di volontari e beneficiari, di favorire l’attivazione di relazioni e di accompagnare le persone ad autorizzarsi alla frequentazione di spazi pubblici e di socialità.

Questo progetto contribuisce al raggiungimento dei seguenti Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

SDG 1 Sconfiggere la povertà
SDG 2 Sconfiggere la fame
SDG 5  Parità di genere
SDG 10  Ridurre le disuguaglianze
SDG 11  Città e comunità sostenibili
SDG 12  Consumo e produzione responsabili
SDG 17  Partnership per gli obiettivi