Un progetto che affronta l’emergenza abitativa e lavorativa degli abitanti delle palazzine dell’ex Moi, per sostenere la loro progressiva autonomia e consentire la restituzione delle palazzine a fini di riqualificazione urbana e sociale.

Missione:
Collaborare per l’inclusione

MOI è l’acronimo di Mercato Ortofrutticolo all’Ingrosso, l’area sede della fornitura e distribuzione dei prodotti ortofrutticoli per il territorio torinese fino ai primi anni 2000.

Nel 2006, dopo una fase di riqualificazione in occasione delle Olimpiadi, l’area è diventata Villaggio Olimpico. Lasciate libere dagli atleti nel corso del 2006, quattro palazzine del villaggio olimpico sono state occupate da un migliaio di migranti a seguito dell’emergenza umanitaria del 2013.

Nel 2017 Fondazione Compagnia di San Paolo, Comune di Torino, Città Metropolitana di Torino, Regione Piemonte, Prefettura di Torino, e Diocesi di Torino hanno firmato Il Protocollo di intesa relativo all’iniziativa MOI – Migranti un’opportunità di inclusione – con l’obiettivo di affrontare l’emergenza abitativa e lavorativa degli abitanti delle palazzine occupate, procedendo a percorsi condivisi con le persone coinvolte e di consentire la graduale restituzione degli edifici verificandone le possibili utilizzazioni a fini di riqualificazione urbana e sociale.

Il progetto, con caratteristiche di forte sperimentazione, prevede azioni al di fuori di una logica e di un approccio emergenziale e cerca di agire puntualmente ed individualmente sulla costruzione di processi di integrazione e inclusione sociale di lungo periodo, senza perdere di vista il contesto nel quale si opera e le grandi sfide che i fenomeni migratori pongono alle nostre comunità. Rappresenta un’iniziativa pilota per tentare di affrontare la cosiddetta “questione della terza accoglienza”, in particolare il caso dei titolari di protezione internazionale e umanitaria che, conclusi i percorsi di accoglienza  pur avendo titolo a restare in Italia, non hanno raggiunto un livello sufficiente di autonomia lavorativa ed abitativa.

Gli Enti pubblici e privati coinvolti hanno dato vita a un tavolo interistituzionale e a un tavolo di project management che in questi anni si è riunito e tuttora si riunisce con cadenza settimanale per affrontare in modo sinergico situazioni complesse, sperimentando nuove modalità e percorsi di coinvolgimento degli abitanti delle palazzine, di accoglienza, di inserimento sociale, economico e lavorativo.

A seguito della liberazione delle strutture il progetto ha dato risposte alle esigenze degli dimoranti le palazzine, ricollocandoli in strutture del Comune di Torino, della Diocesi o in forme di ospitalità diffusa sul territorio, e accompagnandoli nella costruzione di percorsi personalizzati di inserimento al lavoro (facilitando l’inserimento in percorsi formativi dedicati e l’attivazione di tirocini finalizzati all’assunzione), con l’obiettivo di permettere una piena autonomia delle persone.

Questo progetto contribuisce al raggiungimento dei seguenti Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

SDG 1 Sconfiggere la povertà
SDG 2 Sconfiggere la fame
SDG 5  Parità di genere
SDG 10  Ridurre le disuguaglianze
SDG 11  Città e comunità sostenibili
SDG 12  Consumo e produzione responsabili
SDG 17  Partnership per gli obiettivi