Il progetto delle Residenze Temporanee di Porta Palazzo e San Salvario prevede servizi, spazi comuni e attività rivolte sia agli abitanti che al quartiere e alla città, per andare oltre alla funzione residenziale e promuovere una nuova cultura dell’abitare.
Missione:
Abitare tra casa e territorio
L’integrazione è motivo ricorrente del concept del progetto Luoghi Comuni: l’approccio stesso dell’iter realizzativo delle due Residenze Temporanee è stato sinergico tra diversi contributi ed expertise multidisciplinari (sociale, culturale, economica, architettonica, ambientale).
Il modello innovativo e sperimentale, volto al raggiungimento dell’equilibrio tra sostenibilità economica e funzione sociale, è stato infatti caratterizzato da un elevato grado di complessità dei metodi adottati, dall’attività di ricerca nella fase istruttoria e il successivo studio di fattibilità, per garantire la sostenibilità e l’innovatività del progetto, alla realizzazione di bandi di selezione per i soggetti che a vario titolo sono entrati nel processo realizzativo, alla co-progettazione tra ex Programma Housing, gestori e progettisti al fine di integrare gli aspetti architettonici e sociali, alle attività di monitoraggio e valutazione previste a partire dell’apertura delle Residenze Temporanee e rivolte sia agli aspetti gestionali e sociali che al commissioning dei sistemi impiantistici e dei consumi energetici.
Le 51 unità abitative del progetto (prevalentemente destinate a single e coppie nel caso della Residenza Temporanea di Porta Palazzo, a famiglie bi e mono parentali con figli minori quella di San Salvario) offrono una soluzione abitativa per un periodo di tempo limitato a persone che per ragioni economiche, sociali e familiari vivono una fase di transizione e quindi di vulnerabilità sociale ed economica (lavoratori in mobilità e personale in formazione, popolazione in situazione di stress abitativo, city users e visitatori occasionali).
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