La Cavallerizza Reale è un bene comune: stiamo lavorando per restituirla alla città come uno spazio vivace e accessibile a tutti. Un progetto ad alto impatto sociale che trasforma il complesso in un polo culturale innovativo, dove passato e futuro si incontrano. Un luogo da vivere, all’insegna della sostenibilità, dell’accessibilità e della creatività.

Approfondimenti, curiosità e aggiornamenti in tempo reale dal cantiere.

La Cavallerizza Reale torna a essere un punto di riferimento per Torino: un luogo che custodisce la sua memoria storica ma guarda al futuro, rispondendo ai bisogni della comunità con spazi dinamici, accessibili e aperti a tutti.

Un polo culturale di respiro internazionale 

La Fondazione vede nella Cavallerizza un’opportunità per rafforzare il ruolo di Torino sulla scena culturale globale. Il complesso diventerà un centro multifunzionale dove arte, musica, teatro e innovazione convivono con spazi aperti e dedicati alla collettività.

Rigenerazione urbana e sociale

Non solo restauro, ma un vero progetto di innovazione urbana. La Cavallerizza sarà un luogo aperto e inclusivo, capace di favorire l’aggregazione sociale, il dialogo tra cittadini, istituzioni e visitatori, e nuove forme di convivenza e scambio culturale.

Sostenibilità e innovazione

La Fondazione punta a trasformare la Cavallerizza in un modello di architettura sostenibile, integrando le tecnologie più avanzate per l’efficienza energetica e il rispetto ambientale. Un equilibrio tra storia e innovazione per rispondere alle esigenze di una città moderna.

Bellezza, innovazione, inclusione.

Torniamo a vivere la Cavallerizza, trasformandola in un polo culturale aperto e dinamico, dove storia e futuro si incontrano. Un progetto che incarna i principi del New European Bauhaus (NEB), creando spazi che non siano solo belli, sostenibili, inclusivi ma anche ispiranti per la comunità, per rispondere alle sfide di rigenerazione urbana, cultura e innovazione. “Beautiful, sustainable, together.” Questo slogan riassume l’obiettivo del movimento, in linea con il Green Deal europeo, valori che trovano piena espressione nella trasformazione della Cavallerizza.

BEAUTIFUL – La bellezza che unisce passato e futuro

La riqualificazione della Cavallerizza Reale rispetta l’identità storica di questi spazi, rendendoli luoghi di cultura, incontro e creatività.

Conservazione della memoria storica – Il progetto tutela il valore architettonico e simbolico del complesso, mantenendo intatta l’eredità di grandi maestri come Juvarra e Alfieri.

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Riscoperta della bellezza negli spazi comuni –
I luoghi della Cavallerizza vengono ripensati per essere accessibili e vissuti dalla comunità. Gallerie, giardini e teatri si integrano armoniosamente con la città, creando un legame visivo con la Torino storica e rendendo arte e cultura patrimonio di tutti.

SUSTAINABLE – Innovazione e sostenibilità per la città di domani

Un modello di riqualificazione urbana che coniuga efficienza e responsabilità:

Tecnologie verdi – Sistemi avanzati per il risparmio energetico e l’ottimizzazione dei consumi riducono l’impatto ambientale, trasformando la Cavallerizza in un simbolo di architettura sostenibile.

Spazi flessibili e multifunzionali – Co-working, residenze per artisti, laboratori e aule aperte alla sperimentazione e all’innovazione. Un approccio che consente di adattare il complesso a diversi usi, ottimizzando le risorse e promuovendo uno sviluppo urbano sostenibile.

TOGETHER – Un luogo per tutti, un progetto di comunità

Un nuovo spazio condiviso, inclusivo e vivo:

Accessibilità senza barriere – Un ambiente pensato per accogliere cittadini, studenti, artisti e turisti senza limiti.

Un centro culturale partecipativo – La Fondazione Compagnia di San Paolo lavora con la comunità per creare un luogo di incontro, scambio e crescita collettiva.

La storia del complesso.

Presso piazzetta Vasco, all’ingresso del cantiere, è aperta al pubblico una mostra dedicata alla storia della Cavallerizza Reale e alle sue numerose trasformazioni. Un percorso di approfondimento, realizzato dalla Fondazione 1563 per l’Arte e la Cultura, che esplora la sua evoluzione nel tempo e le nuove funzioni che il complesso assumerà.

Liberamente visitabile, questa esposizione offre l’opportunità di comprendere il valore storico e il futuro di uno degli spazi più emblematici della città.

Walks of Change – Cavallerizza è invece un percorso digitale che racconta la trasformazione del complesso storico, dalle sue origini al progetto di rigenerazione urbana in corso. Uno spazio coinvolgente e aperto a tutti che raccoglie eventi e approfondimenti sulla storia e sulle nuove funzioni della Cavallerizza.

La Cavallerizza Reale di Torino è molto più di un complesso storico: è un simbolo della città stessa, il cui destino si intreccia con quello del Capoluogo piemontese. Voluta da Carlo Emanuele II nel XVII secolo, fu progettata dall’architetto Amedeo di Castellamonte come parte di un grande progetto di ampliamento del Palazzo Reale, destinato a diventare il centro delle attività di comando e formazione per la nobiltà sabauda e per i membri delle corti europee.

Originariamente concepita come “Zona di Comando”, la Cavallerizza ospitava una serie di gallerie monumentali, utilizzate come archivi e uffici pubblici, e un’accademia per l’educazione della nobiltà.

Il complesso includeva anche la Scuderie Reali e il prestigioso Teatro Regio, luoghi che incarnavano il potere e la cultura della corte sabauda.

Nel XVIII secolo, con l’espansione della città, la Cavallerizza subì importanti trasformazioni grazie a maestri come Filippo Juvarra e Benedetto Alfieri, che ne accentuarono la monumentalità e la integrarono perfettamente nella rete di edifici statali e difensivi. Nel secolo successivo, Bernardo Mosca portò avanti interventi che modernizzarono ulteriormente il complesso.
Tra i suoi spazi più significativi, la Cavallerizza ospitava la Zecca di Stato, le Pagliere per i cavalli e una biblioteca di grande prestigio, simboli del potere sabaudo e della vocazione internazionale di Torino, che accoglieva nobili e funzionari da tutta Europa.
Dal 1997, la Cavallerizza Reale è parte del patrimonio mondiale dell’umanità dell’UNESCO, un riconoscimento che ne sottolinea l’importanza storica e culturale. Inserita nel cuore del distretto culturale torinese, circondata da musei e istituzioni prestigiose come il Museo Egizio, il Museo Nazionale del Cinema e il Museo del Risorgimento, la Cavallerizza continua a essere un punto di riferimento per la città, un patrimonio che guarda al futuro senza dimenticare la sua ricca storia.

L’Alleanza per un Polo Culturale Innovativo

Il progetto di riqualificazione della Cavallerizza Reale, promosso dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, nasce da una stretta collaborazione tra istituzioni pubbliche e private di grande prestigio: l’Università degli Studi di Torino, la Città di Torino, Cassa Depositi e Prestiti, la Regione Piemonte, la Fondazione Collegio Einaudi, il Conservatorio Giuseppe Verdi e l’Accademia Albertina di Belle Arti.

Questo partenariato multidisciplinare rappresenta il cuore pulsante di un intervento ambizioso che intreccia ricerca, innovazione e inclusività, con l’obiettivo di trasformare la Cavallerizza in un centro di riferimento internazionale per l’arte e la cultura.

La progettazione, sviluppata tramite un concorso internazionale, ha selezionato soluzioni di altissimo livello per rispondere alle sfide del restauro e della modernizzazione. Gli investimenti complessivi, che superano i 200 milioni di euro, vedono la partecipazione della Fondazione Compagnia di San Paolo, che ha destinato un importante contributo per la ristrutturazione di alcuni dei suoi edifici più emblematici, come la Manica del Mosca e le Pagliere.

Inoltre, il Polo delle Arti beneficerà di sovvenzioni provenienti dal Ministero dell’Università e della Ricerca, confermando l’importanza di questo progetto per la cultura nazionale ed europea.

Questa iniziativa, che unisce restauro e innovazione, si propone di creare un polo culturale capace di stimolare lo sviluppo sociale, economico e culturale di Torino, rafforzando il legame con la comunità e valorizzando il patrimonio storico della città.

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Un volo acrobatico nel complesso di cavallerizza

La Trasformazione della Cavallerizza Reale

Ogni angolo della Cavallerizza Reale racconta una storia, e ogni storia è destinata a rinnovarsi all’interno del progetto che porta Torino a unire il meglio del passato con le sfide del futuro.

Manica del Mosca

La Manica del Mosca era parte del complesso della Cavallerizza Reale. Il complesso comprendeva scuderie, maneggi e spazi destinati alla cura e all’addestramento dei cavalli, svolgendo un ruolo chiave nelle attività della corte sabauda. La Manica del Mosca era inserita in un’area che comprendeva anche il Nucleo delle Pagliere. La sua collocazione all’interno di questo sistema architettonico suggerisce una funzione di supporto alle attività equestri della Cavallerizza Reale, contribuendo alla gestione e alla logistica del complesso.

Prima

Dopo la rifunzionalizzazione, la Manica del Mosca ospiterà, dal primo piano in su, la sede della Fondazione compagnia di San Paolo. La nuova Manica del Mosca al piano terra, sarà invece uno spazio aperto e accessibile a tutti, percorribile ed attraversabile. Consentirà il collegamento tra il teatro Regio e via Rossini, tra via Verdi ed i giardini reali, anch’essi aperti a tutti. Gli spazi avranno destinazioni d’uso varie, tutte a vocazione culturale ed alla valorizzazione del patrimonio cittadino.

Dopo

Le Pagliere

In passato, le Pagliere erano destinate alla conservazione del foraggio per i cavalli, svolgendo una funzione fondamentale nell'ambito delle attività equestre della Cavallerizza Reale.

Prima

Oggi, queste strutture si trasformeranno in un vivace hub culturale, connesso ai Giardini Reali di Levante, che ospiterà eventi, mostre e laboratori creativi, diventando un punto di riferimento per la comunità e arricchendo l'offerta culturale cittadina.

Dopo

Il Maneggio Alfieriano

Costruito nel XVIII secolo, il Maneggio Alfieriano era il cuore dell'addestramento equestre della nobiltà, un luogo di prestigio per esibizioni e attività equestre d'élite.

Prima

Di proprietà della Città di Torino, questo spazio diventerà un centro culturale polivalente, pronto ad accogliere concerti, spettacoli, mostre e conferenze, trasformandosi in un luogo dinamico e inclusivo che attrarrà un pubblico ampio e variegato.

Dopo

Il Corpo delle Guardie

Il Corpo delle Guardie era un’area di controllo e sorveglianza, sede del personale preposto alla protezione della Cavallerizza Reale, con una posizione strategica per monitorare l’ingresso e garantire la sicurezza.

Prima

Trasformato in un “Research Node” dall'Università di Torino, questo spazio ospiterà laboratori, coworking e conferenze, promuovendo la creatività e l'innovazione nel campo delle arti e della cultura, creando un ambiente stimolante per la ricerca e lo scambio di idee.

Dopo

Il Polo delle Arti

Originariamente utilizzato per supportare le attività militari e di addestramento, questo spazio non aveva una vocazione artistica specifica.

Prima

Diventerà il centro di eccellenza per la formazione artistica interdisciplinare, grazie alla collaborazione tra l'Accademia Albertina di Belle Arti, il Conservatorio Giuseppe Verdi di Torino e la Fondazione Collegio Einaudi, offrendo corsi e laboratori innovativi per giovani talenti internazionali nel campo delle arti visive e musicali.

Dopo

L’Accademia Militare – CDP

Fondata nel XVIII secolo, l'Accademia Militare era un rinomato istituto di formazione per gli ufficiali dell’esercito sabaudo, simbolo di prestigio e preparazione militare.

Prima

Di proprietà Cassa Depositi e prestiti (CDP Real Asset), gli edifici dell'ex Accademia saranno trasformati in una struttura ricettiva di livello internazionale, offrendo un'esperienza di ospitalità unica nel cuore di Torino, contribuendo così allo sviluppo economico e culturale della città.

Dopo

Un cantiere pensato per coinvolgere

Sin dalla data di acquisizione l’obiettivo della Compagnia di San Paolo è stato quello di riavvicinare la comunità alla Cavallerizza riaprendo, nel rispetto della sicurezza, quanta maggiore superficie possibile, ospitando attività a vocazione culturale ed anticipando le funzioni future del complesso.

Questo progetto contribuisce al raggiungimento dei seguenti Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

SDG 8 Lavoro dignitoso e crescita economica
SDG 9  Imprese, innovazione e infrastrutture
SDG 11  Città e comunità sostenibili
SDG 17  Partnership per gli obiettivi