Pubblicato l’invito per allargare a nuovi partenariati l’iniziativa che vede la Fondazione impegnata a migliorare la vita delle persone in difficoltà, con particolare attenzione a quelle con background migratorio, attraverso percorsi che rendano donne e uomini più autonomi e protagonisti del proprio futuro.
È stata lanciata la manifestazione di interesse per ampliare il Bando Territori Inclusivi, nato nel 2020 per promuovere lo sviluppo e il consolidamento delle reti di protezione sociale e per contribuire alla costruzione di società più solidali e inclusive.
L’iniziativa, lanciata nell’estate del 2020, mirava a promuovere lo sviluppo di partenariati pubblici e privati, impegnati nella strutturazione e nel rafforzamento di reti di protezione sociale per le persone in condizione di fragilità, con un’attenzione particolare verso chi ha un background migratorio alle spalle.
Le evidenze emerse a conclusione delle progettualità sostenute hanno confermato come il rafforzamento delle reti di protezione sociale rappresenti un’azione di contrasto a condizioni di fragilità e di marginalità che sempre più interessano trasversalmente gruppi eterogenei della popolazione e necessitano di risposte multidimensionali e integrate.
La creazione di filiere efficaci nell’accompagnare le persone fragili verso l’autonomia, la facilitazione dell’accesso ai servizi e l’adozione di metodi innovativi di ingaggio sono risultati particolarmente efficaci per individuare situazioni di marginalità esistenti e non ancora emerse fino a quel momento.
Rivolto a partenariati pubblico-privati composti da almeno un ente capofila e almeno due enti partner attivi/operanti nelle province di Biella, Imperia e Verbano Cusio Ossola e nella Città Metropolitana di Genova, compreso il Comune capoluogo, il bando intende contribuire nello specifico a raggiungere i seguenti obiettivi:
– promuovere lo sviluppo e il consolidamento di reti di protezione sociale, raccordando le realtà già presenti, affinché siano capaci di offrire e ottimizzare risposte a favore di persone in condizione di fragilità e in condizione o a rischio di marginalità;
– integrare le misure esistenti con iniziative ritenute prioritarie;
– promuovere un’azione culturale a sostegno della costruzione di società inclusive e solidali, frutto di una riflessione sviluppata e articolata in modo corale in primis dagli enti proponenti e poi dagli attori della comunità.
Il Bando si articola in due fasi, la prima aperta ai raggruppamenti proponenti delle province sopra citate e orientata a selezionarne un massimo di 8 candidature ritenute coerenti con gli obiettivi generali del Bando Territori Inclusivi. La seconda fase è invece rivolta ai raggruppamenti selezionati in Fase 1 che saranno quindi invitati a partecipare ad un percorso di capacity building e accompagnamento alla progettazione dei progetti da sottoporre alla Fondazione.
Sarà possibile inviare la candidatura per la manifestazione d’interesse prevista dalla fase 1 del bando entro il 16 marzo 2023.
Per approfondire i requisiti necessari e gli obiettivi primari del bando “Territori Inclusivi” e per scoprire le modalità d’invio della candidatura visita la sezione Contributi.