Il nuovo progetto della Fondazione Vialli e Mauro, in collaborazione con La Fondazione Compagnia di San Paolo, nasce per sostenere l’accesso equo e inclusivo alla pratica sportiva per bambine, bambini e adolescenti nei contesti più fragili di Torino. L’iniziativa rappresenta per la Fondazione Compagnia di San Paolo la prima applicazione nel settore sportivo di un modello operativo fondato sui principi di fiducia, rischio e flessibilità.
Si è tenuta questa mattina la conferenza stampa di presentazione del progetto Sport senza frontiere, promosso dalla Fondazione Vialli e Mauro con l’obiettivo di ampliare l’accesso allo sport come strumento di inclusione e benessere nelle aree più fragili del territorio torinese.
Nello specifico, il progetto si concentra sulla città metropolitana di Torino contribuendo a contrastare le disuguaglianze — anche di genere — nell’accesso alla pratica sportiva. Tramite un bando online sul sito della Fondazione Vialli e Mauro, associazioni, enti sportivi, oratori, scuole ed enti religiosi potranno richiedere contributi tra 2.000 e 8.000 euro per attrezzature, manutenzione impianti o attività inclusive, con un impatto stimato su circa 3.000 giovani entro il 2027.
La Fondazione Compagnia di San Paolo ha scelto la Fondazione Vialli e Mauro – realtà di comprovata esperienza nella promozione dello sport come strumento educativo e inclusivo – per promuovere il coinvolgimento della cittadinanza nei contesti più fragili di Torino, riconoscendo allo sport un valore di benessere psicofisico, crescita personale e partecipazione civica.
Presente all’evento anche il Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo, Alberto Anfossi che ha dichiarato: “Sport senza Frontiere rappresenta appieno i valori di fiducia, flessibilità e capacità di adattamento che orientano la nostra strategia per i prossimi quattro anni. Attraverso il regranting, affidiamo alla Fondazione Vialli e Mauro una gestione semplificata delle risorse, riducendo gli oneri amministrativi per garantire un sostegno più rapido ed efficace. Questa modalità ci consente di raggiungere in modo più diretto le comunità periferiche di Torino, sostenendo realtà sportive radicate sul territorio, in grado di attivare processi di coinvolgimento e promuovere il benessere delle persone. Con questo approccio, la Fondazione conferma la volontà di favorire interventi più agili, incisivi e capaci di generare un impatto concreto e duraturo».
Una collaborazione che si realizza, quindi, attraverso il regranting, una modalità operativa che prevede il coinvolgimento di un ente terzo nella gestione delle risorse economiche: spetta infatti alla Fondazione Vialli e Mauro il compito di definire i criteri, selezionare i beneficiari e accompagnare lo sviluppo delle progettualità. Una scelta che valorizza le competenze del partner e consente di agire in modo più mirato ed efficace, radicando gli interventi nei territori.
Inserita nel quadro della strategia 2025-2028, questa azione indica un’evoluzione verso modalità sempre più orientate alla fiducia e alla valorizzazione di partner qualificati, in coerenza con i principi della filantropia moderna — fiducia, rischio, flessibilità.
Sport senza frontiere si colloca in un percorso di valorizzazione della fiducia come asset strategico, capace di rafforzare il ruolo sussidiario della Fondazione, semplificare i processi, potenziare la capacità di ascolto del territorio e generare un impatto più ampio e mirato. Una scelta di campo che implica la rinuncia a forme di controllo tradizionali e l’adozione di una rendicontazione orientata agli effetti, fondata su dati e indicatori di impatto anziché su giustificativi di spesa.
La Fondazione Compagnia di San Paolo ha selezionato Sport senza frontiere proprio per la solidità del soggetto promotore e per la capacità della Fondazione Vialli e Mauro di attivare progettualità radicate nel territorio.
L’adozione del regranting, in questo contesto, rappresenta una forma di fiducia strutturata: si riconosce all’ente partner la competenza per agire con efficacia, si alleggeriscono gli oneri amministrativi e si amplia la possibilità di intercettare realtà di piccole e medie dimensioni spesso escluse dai bandi tradizionali.
Il risultato è un impatto più capillare e verticale, costruito su relazioni di prossimità e sulle capacità dei soggetti attivi nei territori.
Con Sport senza frontiere, la Fondazione Compagnia di San Paolo compie un primo passo significativo nel settore sportivo, introducendo un metodo replicabile in altri ambiti e contesti, e consolidando l’impegno verso una filantropia più agile, orientata all’impatto e fondata su alleanze.
Per ulteriori approfondimenti è possibile consultare il sito fondazionevialliemauro.org.