L’analisi condotta da Antigone e basata sull’osservazione diretta delle strutture detentive minorili italiane, è stata presentata lo scorso 20 febbraio. Sono circa 500 i minori e i giovani adulti detenuti nei 17 Istituti Penali per i Minorenni presenti nel nostro Paese, mai così tanti dal 2012.

Data di pubblicazione: 21 Febbraio 2024
Obiettivo
Persone.

È stato presentato ieri a Roma “Prospettive minori“, il 7° Rapporto di Antigone sulla giustizia minorile in Italia. Un’analisi puntuale che l’Associazione svolge dal 2008 basandosi sull’osservazione diretta all’interno degli istituti Penali per Minori italiani con l’obiettivo finale di restituire un’idea precisa delle condizioni delle persone detenute in queste strutture.

In un contesto come quello attuale, che vede un generale peggioramento delle condizioni di detenzione carceraria degli adulti nel nostro Paese, il quadro rilevato da Antigone in riferimento agli Istituti Penitenziari Minorili (IPM) non fa eccezione.

Sono appunto “prospettive minori”, secondo Antigone, quelle delineate nel futuro dei ragazzi e delle ragazze detenute in Italia, come minori sono quelle a disposizione degli stessi operatori della giustizia e delle carceri minorili.

Nel 2023 gli ingressi in IPM sono nettamente aumentati rispetto al passato, basti pensare che nel 2021 ammontavano a 835, a fronte dei 1.143 ingressi registrati l’anno scorso: la cifra più alta negli ultimi quindici anni.

All’inizio del 2024 erano 496 i giovani detenuti nelle carceri minorili italiane, di questi il 60% sono under 18.  Un dato opposto a quello registrato nel 2022 e alimentato anche dagli effetti prodotti dal Decreto Caivano, che amplia, sotto specifiche condizioni, le possibilità di trasferimento dei ragazzi maggiorenni dagli IPM alle carceri per adulti.

Gli ingressi in carcere dei ragazzi stranieri nel corso del 2023 sono stati 557, ovvero il 48,7% del totale dei 1.143 ingressi in IPM. La netta sovra-rappresentazione dei ragazzi stranieri in IPM si attenua parzialmente se consideriamo i dati relativi alle comunità dove, nel corso del 2023, gli ingressi dei ragazzi stranieri sono stati il 38,7% del totale.

Un sistema, quello delle comunità, che fatica ad accogliere le richieste di inserimento dei ragazzi in uscita dagli IPM, con particolare riferimento ai minorenni di origine straniera.

Nel corso del 2022-2023 Antigone, con il sostegno della Fondazione Compagnia di San Paolo, ha condotto una ricerca utile a indagare le condizioni dei minori e dei giovani adulti autori di reato in Piemonte e Liguria. Scopo finale dell’analisi quello di effettuare un’accurata analisi del contesto in grado di individuare le fragilità e punti di forza del sistema, le sfide a cui è chiamato a rispondere e le possibili risposte innovative da attuare.

Tra le soluzioni identificate sono emerse in primis la necessità di lavorare a un rafforzamento degli interventi di bassa soglia per la salute mentale e le dipendenze. Si rileva, inoltre, la necessità di promuovere il potenziamento delle comunità private, con particolare riferimento alle misure da delineare per l’accoglienza dei minori stranieri non accompagnati.

Le criticità emerse dalla ricercacontenuta all’interno del Rapporto in oggetto, sono purtroppo comuni a molti altri territori. Il sistema delle comunità private non è sufficiente né sempre adeguato ai bisogni delle persone; manca infatti un sostegno strutturato alle famiglie durante e dopo la pena e sono stati rilevati maggiori casi di disagio legati a dipendenze o relativi a problemi di salute mentale.

Per un approfondimento relativo al Settimo Rapporto di Antigone sulla giustizia minorile ti invitiamo a visitare il sito www.antigone.it

Questa iniziativa contribuisce al raggiungimento dei seguenti Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

SDG 4  Istruzione di qualità
SDG 10  Ridurre le disuguaglianze