Un nuovo allestimento, ancora più contenuti e nuove modalità di fruizione che permetteranno di raccontare in modo sempre più agile, capillare e accessibile la città che cambia, aumentando la consapevolezza dello spazio urbano, delle sue criticità e potenzialità. Sono questi i principali elementi che caratterizzano Urban Lab, che si è presentato alla città di Torino completamente rinnovato.Gli spazi di piazza Palazzo di Città consolidano e rafforzano così la propria missione di centro di documentazione, divulgazione e dibattito sulla città, luogo di confronto e informazione a disposizione di cittadini, pubblico esperto e operatori.La Fondazione Compagnia di San Paolo è parte di Urban Lab fin dalle sue origini e dal 2011 ad oggi ha destinato a questo spazio oltre 2,5 milioni di euro. La Fondazione è da sempre interessata alle intersezioni tra comunità e sviluppo sostenibile. La scelta per la Sostenibilità a tutti i livelli è un dato irreversibile e i temi dell’Urban Lab ne sono parte. La città può e deve essere una comunità. Sono necessari però dei canali di incontro e condivisione. Urban Lab è uno di questi: aiuta a ragionare intorno alla città fisica in trasformazione, per conoscere meglio luoghi belli e inconsueti, per disegnare il futuro. "Può essere una città, anche una grande città, una comunità? La risposta è sì - ha ribadito Alberto Anfossi, Segretario Generale della Fondazione, presente all'evento di inaugurazione -. Sono necessari però dei canali di incontro, apprendimento e socializzazione come questo. Oggi, metà della popolazione umana vive in un centro urbano e le città diventano quindi un’opportunità importante per definire un nuovo modello di economia, di cultura e di sviluppo sociale, in linea con l’Obiettivo di Sviluppo Sostenibile 11 dell'Agenda 2030, che invita a costruire città sostenibili, che possano diventare luoghi di partecipazione e di sviluppo, ma anche spazi di inclusione e di sviluppo per le persone e le comunità"."Senza dubbio l'Urban Lab, specie nella forma rinnovata che oggi celebriamo, rappresenta un hub per chi visita Torino - ha proseguito Anfossi - . I dati su chi visita il capoluogo piemontese, e le grandi città d’arte, ci dicono che i turisti si fermano in media in città per 36 ore. Ecco, io penso che la prima di queste 36 ore debba essere spesa qui per capire le potenzialità che la nostra città offre: da Falchera fino a Mirafiori Sud, passando ovviamente per il Centro Storico".Urban Lab diventa dunque un vettore di internazionalizzazione della città: "È un luogo di una specifica competenza tra conoscenza e comunicazione urbana, e come tale contribuisce senza dubbio alla reputazione di Torino e della sua area metropolitana in Italia, in Europa e nel Mondo".
Presentati i nuovi spazi di Torino Urban Lab

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Data di pubblicazione:15 Ottobre 2020
Obiettivo
Istituzionale.