La Fondazione Compagnia di San Paolo è il maggior sostenitore della prima edizione dell’iniziativa che vuole dar voce alla necessità di costruire solide relazioni nell’area dell’Euromediterraneo. Uno spunto per le nuove generazioni per imparare a ragionare e agire insieme.

Si è tenuta questa mattina presso la Sala del Maggior Consiglio del Palazzo Ducale di Genova la cerimonia d’apertura del “Pontos – Eurmoediterraneo in dialogo festival”, iniziativa promossa da Nuovi Profili in collaborazione con il CoNNGICoordinamento Nazionale Nuove Generazioni Italiane, Fondazione Palazzo Ducale per la cultura, Liceo Linguistico Internazionale Grazia Deledda e molte altre realtà, con il supporto della Fondazione Compagnia di San Paolo e dell’Organizzazione Internazionale delle Migrazioni (OIM).

La mattinata – alla quale ha preso parte per la Fondazione Compagnia di San Paolo Nicoletta Viziano, componente del Comitato di Gestione – è stata caratterizzata dall’intervento di keynote speakers come Tahar Ben Jelloun e Alessandro Barbero e di rappresentanti delle istituzionali provenienti dall’intera area mediterranea.

A seguire si sono alternate sessioni di approfondimento che hanno visto partecipare in prima persona studenti delle scuole secondarie, membri della cittadinanza e delle istituzioni.

La manifestazione, che si svolge con il patrocinio della Commissione europea, del Corpo Consolare e del Comune di Genova, animerà il capoluogo ligure dal 27 al 29 novembre 2023.

Un festival rivolto quindi all’intera cittadinanza, che intende incoraggiare il coinvolgimento delle scuole secondarie di secondo grado per stimolare e consolidare quel sentimento di protagonismo attivo dei giovani quali “ambasciatori di culture e nuove visioni”.

In particolare, Pontos intende dare voce alla necessità di riaffermare il valore fondamentale del “dialogo” e della costruzione di solide relazioni, che fungano da “ponti” nell’Euromediterraneo, inspirando le nuove generazioni a ragionare e agire insieme.

Il Festival utilizzerà il linguaggio della diplomazia culturale, per promuovere un nuovo paradigma di protagonismo comune e di cooperazione democratica, offrendo uno spazio di dialogo diretto tra istituzioni e cittadinanze.

Partendo da una ricognizione storica, la manifestazione racconterà dell’interdipendenza delle comunità dell’euromediterraneo di fronte alle sfide attuali e future, come ad esempio la cooperazione internazionale, la pace, l’educazione, l’ambiente e lo sviluppo culturale e commerciale.
Per maggiori informazioni leggi il comunicato stampa disponibile a questo link.

Questa iniziativa contribuisce al raggiungimento dei seguenti Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

SDG 4  Istruzione di qualità
SDG 10  Ridurre le disuguaglianze
SDG 16  Pace, giustizia e istituzioni solide