Una nuova sezione di CSP Play pensata per raccogliere le testimonianze di rappresentanti delle istituzioni, degli enti del terzo settore e dei cittadini attivi nel potenziare il riutilizzo dei beni confiscati alla criminalità organizzata, attori impegnati nel creare valore sul territorio.
La nuova sezione di CSP Play “Un bene confiscato è un bene comune” nasce per raccogliere le storie di chi ha già avviato e concluso iter volti al riutilizzo di beni confiscati alla malavita organizzata, al fine di dimostrare che il riscatto sociale di questi luoghi è un vantaggio per tutta la comunità.
Il percorso da attivare, in questo senso, è molto articolato ma possibile.
Visitando questa nuova sezione potrete ascoltare le testimonianze di Fabio Nicola di Libera contro le Mafie e del sindaco di San Sebastiano da Po, Giuseppe Bava che riportano il caso di Cascina Caccia, bene confiscato e restituito al Comune nel 2002, intitolata in memoria del procuratore della Repubblica di Torino, Bruno Caccia, vittima di un vile attentato di ‘ndrangheta.
“Un bene confiscato è un bene comune” racconterà anche storie di riscatto ambientate nel centro storico di Genova grazie all’enorme sforzo profuso da enti del terzo settore, associazioni e cooperative come spiegato da Andrea Macario di Libera Genova e Giuliana Cecchi dell’associazione Pas à Pas.
Dal 1563 la Fondazione Compagnia di San Paolo opera per il Bene Comune, ed i beni confiscati alla mafia sono un bene comune.
Per questo motivo, al fine di aiutare associazioni ed enti ad attivare questi processi, in collaborazione di Libera contro le mafie, la Fondazione Compagnia di San Paolo ha attivato il progetto “Beni Confiscati in Rete”, un percorso di 12 mesi, rivolto a enti del terzo settore e istituzioni per sensibilizzare e raccontare le opportunità che possono scaturire dall’utilizzo dei beni confiscati, perché possano spronare altre realtà a intraprendere questo percorso.
Le testimonianze riportate all’interno della nuova sezione CSP Play vogliono essere un esempio tangibile del fatto che le mafie e la cultura mafiosa si possono vincere grazie all’impegno sinergico di tutti i settori dello Stato, dalle forze di polizia alla magistratura fino alle realtà del terzo settore e ai cittadini.
Visita la sezione a questo link.