L’intervento di restauro, iniziato nel 2017, si è concluso entro i tempi previsti. Tutte le Fondazioni di origine bancaria piemontesi hanno contribuito alla realizzazione di questo importantissimo progetto, riconsegnando alla comunità uno dei principali elementi di attrattività del territorio.
Dopo quattro anni di restauro, il 30 agosto 2020 la Basilica Superiore di Oropa ha riaperto al culto. Il cantiere, tra i più importanti del Piemonte, è riuscito a superare le difficoltà portate dal lockdown e concludersi, come previsto, nell’estate 2020, per celebrare così la ricorrenza del quinto centenario dell’incoronazione della Madonna di Oropa, che rappresenta un avvenimento di grande importanza e di notevole richiamo per tutto il territorio.
L’intervento ha visto tutte le Fondazioni di origine bancaria piemontesi lavorare insieme per tutelare l’integrità di un’opera di enorme importanza storica, culturale e spirituale, oggi riconsegnata ai biellesi e a tutto il grande popolo dei fedeli di Oropa.
Un restauro deciso nel 2017, quando il distacco di una lastra di marmo nelle pareti interne della Basilica impose urgenti verifiche sulle condizioni complessive di salute dell’intero edificio. Le indagini diagnostiche, svolte da un’equipe di tecnici specializzati e basate su georadar, carotaggi e verifiche di laboratorio, hanno permesso di individuare le cause del degrado e di valutare le azioni da intraprendere e i progetti prioritari per risolvere le criticità: i rivestimenti e le strutture in pietra della facciata principale, il rivestimento delle colonne interne, le colonne del pronao esterno, i rivestimenti marmorei interni, i rivestimenti della cupola di rame alta 60 metri, i cornicioni laterali della Basilica, il ripristino delle guaine di copertura, la manutenzione straordinaria di alcune coperture in lose e il completamento della facciata principale.
«Il santuario della Madonna Nera di Oropa – ha commentato il Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo, Francesco Profumo – è il più importante santuario mariano dell’arco alpino, incastonato in un magnifico contesto naturale. Un luogo di spiritualità, oltre ad essere caratterizzato da un’importante rilevanza storica e culturale, che va ben oltre la comunità locale. La conservazione e la valorizzazione di un bene così prezioso rientrano pienamente nelle missioni di Custodia e Attrattività della nostra Fondazione, rappresentando un passo importante verso l’obiettivo Cultura. Ispirata dai Global Goals delle Nazioni Unite, la Fondazione Compagnia di San Paolo promuove infatti la cultura al fianco delle istituzioni e attinge alla creatività e all’arte per rendere più attrattivi i territori. In un’operazione che ha visto il sistema delle Fondazioni piemontesi lavorare in modo sistemico e congiunto per preservare un bene di altissimo valore artistico, riconosciuto meta privilegiata dal punto di vista del turismo religioso e non solo. Non poteva dunque mancare il nostro importante impegno economico e progettuale, che si è andato ad aggiungere a quello già da tempo dedicato al complesso del Sacro Monte, patrimonio UNESCO ed unicum piemontese.»
Il tema dei Sacri Monti, e delle cappelle di Oropa in particolare, rappresenta infatti un ambito di intervento fondamentale perché consente di tutelare l’identità stessa del patrimonio del Santuario e offre inoltre l’opportunità di valorizzare ulteriormente il territorio e i suoi elementi chiave di attrattività.