Un nuovo progetto di social housing a basso impatto ambientale, aperto alla comunità e che rappresenta un nuovo modo di abitare nel verde del Parco del Mesino.

Nella mattinata di oggi è stata inaugurata Cascina Filanda, il nuovo progetto di social housing e residenza temporanea aperta al territorio, frutto della rigenerazione di un edificio rurale del ‘700. Si tratta di un nuovo progetto promosso dalla Regione Piemonte, dalla Città di Torino e realizzato dall’impresa sociale Co-Abitare con il contributo di Fondazione Compagnia di San Paolo e Fondazione CRT.

La struttura è dotata di 30 unità abitative, di cui 22 dedicate all’accoglienza di persone in difficoltà abitativa, 7 a city user, mentre un bilocale è riservato al portiere sociale. Le abitazioni, completamente arredate, gradevoli e accoglienti, sono inoltre alimentate da fonti di energia rinnovabile. L’intero complesso è in classe energetica A, sinonimo dell’attenzione posta dall’intervento di ristrutturazione all’impatto ambientale.

“Cascina Filanda rappresenta un ottimo esempio degli interventi che vogliamo sostenere: un progetto capace di rispondere ai bisogni abitativi di chi si trova in una condizione temporanea di fragilità, ma anche un’occasione per rigenerare struttura e territorio, offrendo occasioni e spazi di incontro, relazioni positive, attività culturali, aggregative e sportive in una zona della città che necessita di animazione urbana. Cascina Filanda è inoltre una residenza attenta all’ambiente, sia nella realizzazione strutturale dell’immobile sia nella promozione di una cultura abitativa e turistica improntate al green” ha dichiarato Alberto Anfossi Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo.

Il progetto ha previsto la realizzazione di spazi comuni progettati per essere vivibili, accessibili e comodi per ogni tipo di esigenza, così che gli ospiti si sentano realmente a casa.

Cascina Filanda vuole essere una residenza temporanea ma anche un punto di riferimento per il territorio e le sue realtà, per diventare luogo di incontro e di relazionalità.

La contemporanea presenza di persone con storie ed esperienze molto diverse e la possibilità di condividere momenti della giornata negli spazi comuni, permette agli ospiti di entrare a far parte di una vera e propria “comunità che si aiuta”.

Leggi il comunicato stampa completo a questo link.

Questa iniziativa contribuisce al raggiungimento dei seguenti Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

SDG 1 Sconfiggere la povertà
SDG 10  Ridurre le disuguaglianze
SDG 11  Città e comunità sostenibili
SDG 13  Lotta contro il cambiamento climatico