Stanziati più di 16 milioni di euro per il prossimo quadriennio, destinati a progetti legati agli obiettivi Cultura, Persone e Pianeta. Siglato inoltre un Memorandum per la progettazione e lo sviluppo di tre macro-interventi per sviluppare “le Città dell’Educazione”.

Data di pubblicazione: 16 Dicembre 2022
Istituzionale

È stato siglato nella giornata di oggi a Torino il Protocollo Quadro per la realizzazione di progetti condivisi nei settori della Cultura, delle Persone e del Pianeta per il quadriennio 2023/2026 come individuati nel Documento di Programmazione Pluriennale 2021-2024 della Fondazione Compagnia di San Paolo, alla luce degli Obiettivi di sviluppo sostenibile fissati dall’Agenda 2030 delle Nazioni Unite con particolare riferimento al campo sanitario, comprensivo del tema del wellbeing e al campo culturale, comprensivo del tema dell’attrattività territoriale.

La Fondazione mette a disposizione del quadro strategico oggetto del Protocollo, risorse derivanti dalla propria programmazione annuale fino a complessivi 16 milioni per il quadriennio 2023/2026, ripartiti in quattro quote annuali di importo massimo di 4 milioni di euro secondo il seguente schema: interventi in ambito culturale, comprensivo del tema dell’attrattività territoriale, fino a 1,5 milioni di euro e interventi in ambito salute, benessere, comprensivo del tema della pratica sportiva e sistema sanitario, fino a 2,5 milioni.

Presenti al momento della firma dell’accordo Alberto Cirio, Presidente della Regione Piemonte e Francesco Profumo, Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo che ha dichiarato:

“La Fondazione Compagnia di San Paolo lavora come agente di sviluppo sostenibile nella logica di rafforzare e accompagnare gli enti con cui collabora a migliorare il proprio ruolo di gestori nelle strategie del cambiamento, in coerenza con il PNRR. Il Protocollo Quadro rappresenta per noi un grande salto di qualità: la componente strategica delle progettualità diventa centrale per moltiplicare l’impatto degli investimenti nostri e dei beneficiari in una logica di visione non solo emergenziale ma di lungo periodo nella convinzione che solo con l’azione congiunta gli sforzi che facciamo possano moltiplicare i risultati con importanti benefici a favore della collettività e del bene comune. Confermiamo dunque i macro-ambiti prioritari di intervento della cultura, dell’attrattività territoriale e della salute, con particolare riferimento ai temi della prevenzione, della cronicità e dei corretti stili di vita e del comune interesse a condividere informazioni e coordinare azioni e programmazioni negli ambiti educativi e sociali. La firma di oggi ha altresì come presupposto l’analisi e la gestione dei dati e l’attivazione di adeguati strumenti e modalità di impostazione, monitoraggio e valutazione – in itinere ed ex post – elementi fondamentali delle rispettive strategie per quanto riguarda l’individuazione dei progetti e delle iniziative sostenute nell’ambito del Protocollo.”

“Il grande programma ‘Le Città dell’educazione’ –  ha dichiarato Francesco Profumo –  prevede nei prossimi cinque anni lo sviluppo di tre macro-interventi nel campo del contrasto al fenomeno della denatalità, della promozioni di azioni integrate di cura e educazione di bambini  e bambine da 0 a 6 anni; della promozione di opportunità educative e formative per bambini e ragazzi da 6 a 16 anni; e del contrasto al fenomeno dei NEET.  La dimensione dell’impegno e delle risorse che mettiamo a disposizione – ha concluso Profumo – “ha la potenzialità di imprimere importanti cambiamenti e un forte impatto sul territorio piemontese delle città interessate, soprattutto per bambine, bambini, ragazze, ragazzi e giovani, con l’obiettivo finale di costruire una vera e propria Città educante, con forti caratteristiche di inclusione, innovazione e sostenibilità”.

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