La “carta fondamentale” dell’Ente filantropico torinese si è rinnovata per rispondere in modo più adeguato alle nuove sfide emerse sui territori in cui opera a seguito dei mutamenti di scenario affrontati negli ultimi anni, a livello nazionale e internazionale.
Autonomia, Continuità, responsabilità e Innovazione.
Sono questi i quattro principi a cui si è ispirato il Consiglio Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo, per la revisione dello statuto, iniziata nel giugno del 2021 con la costituzione di una Commissione in seno al Consiglio.
Principi fondamentali che già da tempo guidano il percorso di evoluzione della Fondazione e che con questa approvazione vengono resi strutturali, andando ad aggiungersi ad altri valori cardine per l‘Ente, quali lo sviluppo, l’interdipendenza, la solidarietà, l’equità e la pari dignità tra ogni essere umano, come dichiarato dalle Nazioni Unite, dall’Unione Europea e dalla Repubblica Italiana, istituzioni alle quali si ispira la strategia stilata dal Consiglio Generale.
Il lavoro che ne è conseguito ha portato alla creazione di un testo moderno, che ripercorre una storia lunga 460 anni e che va a consolidare sperimentazioni e modalità operative innovative, trasformate in modelli virtuosi, frutto di una moderna concezione di filantropia e di una visione intergenerazionale che possono contare su una ricca cassetta degli attrezzi, fornita di strumenti finanziari evoluti utili ad accompagnare lo sviluppo economico e sociale dei territori.
Una concezione che va quindi oltre le erogazioni perché è in grado i di fornire conoscenze e percorsi di apprendimento, volti a rendere le persone le vere protagoniste del proprio futuro.
Nel solco della sua tradizione, la Fondazione pone infatti ancora oggi la persona umana, la sua piena realizzazione, i suoi diritti e le sue responsabilità all’interno della società, al centro del suo operato.
In un quadro che conferma la logica istituzionale di fondo, altri due principali elementi di novità sono costituiti dall’allineamento alle politiche di investimento responsabile (ESG: Environmental, Social, Governance), la sostenibilità ambientale, sociale, finanziaria e le responsabilità verso le nuove generazioni.
Tra le integrazioni di rilievo effettuate nel rinnovato statuto anche la valorizzazione e il riconoscimento della storia secolare dell’ente, nato a Torino nel 1563 e sviluppatosi come “gruppo” di fondazioni grazie ai suoi enti strumentali – Fondazione Ufficio Pio, Fondazione per la Scuola, Fondazione 1563 per l’arte e la cultura, Fondazione Italian Institute for Genomic Medicine, Fondazione Collegio Carlo Alberto, Fondazione LINKS – come ispirazione per la strategia contemporanea.
Ispirazione che anche in questo caso trova il proprio riferimento principale nei grandi assi strategici della programmazione pluriennale delle Nazioni Unite.
Relativamente alla formazione del Consiglio Generale – Organo di Indirizzo della Compagnia- il nuovo Statuto prevede l’inserimento di nuovi enti designanti, accanto ai precedenti che sono tutti confermati: attraverso meccanismi di designazione congiunta o alternata si è giunti a mantenere invariato il numero dei componenti del Consiglio.
Lo Statuto prevede, inoltre in un’ottica di continuità, un Documento di fine mandato che declina la continuità nell’azione della Fondazione, nel quale sono presentate sinteticamente – a beneficio del futuro Consiglio Generale – le esperienze e le tematiche di maggiore rilievo e le indicazioni riguardanti gli ambiti di competenza ed esperienza.
È possibile consultare il nuovo Statuto visitando questo link.
Per leggere il comunicato stampa completo, contenente le indicazioni relative ai principali interventi effettuati sullo statuto visita la sezione comunicati stampa.
