Il progetto ideato dallo studio R3architetti è stato selezionato come vincitore del concorso internazionale di progettazione per il recupero e la rifunzionalizzazione del compendio “Villa Mater – Riccardo De Angeli” a Rivoli (Torino) con l’obiettivo di realizzare una “residenza collaborativa per la longevità”.

La Commissione giudicatrice del Concorso, presieduta dall’Arch. Massimo Alvisi, fondatore dello studio Alvisi Kirimoto, e composta da Sophie Agata Ambroise, architetto-paesaggista, fondatrice di Officina del Paesaggio; Giordana Ferri, architetto, Direttore esecutivo Fondazione Housing Sociale; Franca Maino, Presidente Fondazione Ufficio Pio; Marco Sisti, già Presidente Fondazione Ufficio Pio, ha individuato il raggruppamento R3architetti vincitore del Concorso internazionale “Abitare Villa Mater” indetto da Fondazione Ufficio Pio insieme a Fondazione Compagnia di San Paolo e a Fondazione per l’Architettura/Torino, con il patrocinio della Città di Rivoli (TO).

La proposta presentata si è distinta per la capacità di rispondere al meglio alle richieste progettuali e per la qualità della composizione architettonica e paesaggistica, con particolare attenzione al recupero dell’esistente, alla valorizzazione dell’identità storica di Villa Mater, alla relazione del compendio con il contesto, agli aspetti funzionali e ai fattori di benessere ambientale.

La Commissione sottolinea come la soluzione proposta si muova in prefetto equilibrio tra il recupero delle caratteristiche originarie del giardino e degli edifici e l’inserimento di elementi architettonici innovativi e di valore estetico. 

Un nuovo modo di concepire gli spazi di Villa Mater reso possibile dall’Ufficio Pio che – attraverso un investimento di oltre 4 milioni di euro, cifra a cui si potrà aggiungere un contributo di Compagnia di San Paolo al fine di adeguare il budget all’incremento del costo dei materiali – si propone di trasformare, nel prossimo biennio, il complesso immobiliare ormai in disuso in un presidio comunitario dedicato al tema della longevità attiva.

Finalità dell’iniziativa è quella di offrire alle persone over 60 una soluzione abitativa dai tratti innovativi, accogliendo al contempo una sfida sociale e culturale derivante dall’evoluzione demografica della nostra società.

Il compendio incorporerà varie aree suddivise tra unità abitative autonome in locazione, spazi e servizi per incoraggiare la socialità tra i residenti; parco e spazi aperti al pubblico per favorire l’interazione sociale a scala di quartiere, insediando anche funzioni commerciali – quali ad esempio attività di ristorazione, caffetteria, foresteria – e una animazione sociale e culturale.

«In un contesto nel quale già oggi e ancora di più nel prossimo futuro i grandi cambiamenti demografici vedranno le nostre società con un numero sempre crescente di grandi adulti, anche per la Fondazione Compagnia di San Paolo il tema dell’invecchiamento attivo rappresenta al contempo una sfida e un’opportunità a cui guardiamo con grande attenzione. Di qui il nostro impegno sui temi dell’abitare sociale e collaborativo e della rigenerazione urbana, con l’intenzione di migliorare la qualità di vita delle persone a rischio di fragilità, anche attraverso il supporto al ruolo delle comunità e delle reti di prossimità nel contrastare fenomeni di isolamento e povertà relazionale. La Compagnia insieme alla Fondazione Ufficio Pio partecipa quindi alla realizzazione dell’intervento di rifunzionalizzazione del compendio immobiliare di Villa Mater: per noi costituirà un modello che condivideremo con altri soggetti e che potrà essere replicato anche in altri contesti per contribuire a stimolare la socialità, l’attivazione personale, la cura degli spazi comuni, migliorando il benessere delle persone over 60 che vi risiederanno». Ha affermato Alberto Anfossi, Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo, presente alla premiazione avvenuta questa mattina.

«Villa Mater sarà una “residenza collaborativa per la longevità” ovvero un nuovo modello di residenzialità capace di mitigare la vulnerabilità, la solitudine e il rischio esclusione sociale legate all’avanzare dell’età -ha specificato invece Franca Maino, Presidente della Fondazione Ufficio Pio – La struttura si rivolgerà principalmente a “futuri anziani”, persone o coppie over 60 unite dal desiderio di non sentirsi sole e da valori condivisi nella scelta di vivere in un contesto abitativo più adeguato rispetto al proprio e ai bisogni dell’età che avanza, stimolati anche da nuove opportunità di impiego del proprio tempo. A questo fine sarà a breve avviata la prossima importante fase dell’iter progettuale, la ricerca dei futuri residenti scelti anche tra persone che manifestano l’interesse a svolgere attività di impegno culturale, sociale, di comunità».

Per approfondire le finalità del concorso “Abitare Villa Mater”, leggi il comunicato stampa completo disponibile a questo link.

Tutti gli elaborati e la documentazione del Concorso sono reperibili sul sito www.abitarevillamater.concorrimi.it.

Per saperne di più visita il sito di Villa Mater.