Il progetto, sostenuto da 10 fondazioni di origine bancaria, tra cui la Fondazione Compagnia di San Paolo, porta nelle carceri percorsi innovativi di formazione professionale nei mestieri del teatro.

Data di pubblicazione: 30 Luglio 2020
Obiettivo
Persone.

Sono circa 250 i detenuti che stanno partecipando alla terza edizione di “Per Aspera ad Astra – Come riconfigurare il carcere attraverso la cultura e la bellezza”, progetto che sta realizzando in 12 carceri italiane innovativi percorsi di formazione professionale nei mestieri del teatro, che riguardano non solo attori e drammaturghi, ma anche scenografi, costumisti, truccatori, fonici, addetti alle luci. 

L’iniziativa, promossa da Acri e sostenuta da 10 fondazioni di origine bancaria, tra cui la Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito della missione Diventare comunità dell’obiettivo Persone, permette alle persone coinvolte di seguire corsi di formazione per poi esibirsi, alla fine del ciclo, sia nei teatri delle carceri – che per l’occasione aprono le porte al pubblico esterno -, che fuori dalle carceri, con spettacoli rivolti a scolaresche e abbonati. 

Inoltre, Per Aspera ad Astra porta nelle carceri esperti costumisti, designer, attori, registi e studenti, per creare un dialogo tra “dentro” e “fuori”, che smonta molti pregiudizi e delegittima tante paure diffuse. Prevede, infine, anche l’attivazione di borse-lavoro per permettere ad alcuni detenuti di svolgere periodi di formazione fuori dal carcere, presso i teatri. 

Un’esperienza importante, che dimostra ancora una volta l’importanza del mettere al centro la cultura in un’ottica di rigenerazione dell’individuo, di riscatto e di reinserimento nel mondo esterno. 

Per approfondimenti sul progetto vai a questo link.