Presentato un nuovo progetto sperimentale di telemedicina, sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo. L’iniziativa consente il monitoraggio graduale dei malati cronici da remoto, in questa prima fase coinvolgerà 4.300 pazienti e circa 500 operatori sanitari sul territorio piemontese.
Nella mattinata di oggi si è tenuta la conferenza stampa di presentazione del progetto sperimentale “Telemedicina: la qualità della vita del malato nella qualità dell’assistenza”, realizzato dalla Regione Piemonte e dalla Fondazione C.I.G.N.O. di Ovada, con il supporto della Fondazione Compagnia di San Paolo.
Pensato in continuità con il modello di assistenza sul territorio “Covi a casa”, sperimentato nel Distretto di Ovada durante la prima fase della pandemia, “Telemedicina Piemonte” nasce con l’obiettivo di implementare la gestione domiciliare della cronicità e l’integrazione ospedale-territorio attraverso la creazione di una piattaforma di telemedicina costruita sulla base delle esigenze espresse dai Medici di Medicina Generale, Medici del territorio e specialisti ospedalieri, altri professionisti sanitari, oltre che Associazioni dei malati.
In questa prima fase di attuazione, l’iniziativa coinvolgerà operativamente quattro Aziende sanitarie locali – Asl Città di Torino, Asl Alessandria, Asl Cuneo 1 e Asl Cuneo 2 – e riguarderà l’assistenza domiciliare, con implementazioni nei settori pediatrico e oncologico.
Punto di forza del progetto la comunicazione costante tra tutti gli attori dell’assistenza sanitaria domiciliare, attraverso lo scambio di referti, opinioni, immagini e la possibilità di interagire attraverso video consulti e chat dedicate, dove tutti possono avere le informazioni in tempo reale relativamente allo stato del paziente, che sarà a sua volta al corrente di ogni decisione presa sulla sua salute e sempre tracciato sulla piattaforma.
Nel Panel dei relatori presenti alla conferenza stampa questa mattina anche Alberto Anfossi, Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo, che ha dichiarato:
“Uno degli obiettivi che ci siamo dati nel Documento Programmatico Pluriennale 2021 – 2024 è di intervenire, a fianco delle istituzioni pubbliche per favorire l’attuazione del piano della cronicità, inteso come nuovo modello di cura che, anche grazie ai processi di trasformazione digitale, ci porterà verso un incremento della domiciliarità, con una conseguente riorganizzazione operativa di ospedali e distretti e, dall’altro lato, l’elaborazione di piani di cura personalizzati. La telemedicina rappresenta infatti un modello assistenziale focalizzato sulla persona, rafforza il rapporto medico-paziente, che può essere seguito in modo costante. La convergenza delle tecnologie digitali con i campi della salute pubblica e dell’assistenza sanitaria aiuta a migliorare la qualità della vita non solo del singolo paziente, ma anche della società nel suo complesso, offrendo così nuove soluzioni e prospettive alla sanità pubblica, sempre più efficiente e vicina alle persone”
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