Fino al 7 novembre è possibile candidarsi al nuovo bando della Fondazione, pensato per favorire un cambiamento sistemico nella lotta alla povertà alimentare. L’iniziativa sostiene la costruzione di sistemi territoriali del cibo equi e sostenibili, promuovendo alleanze tra enti pubblici e privati in Piemonte e Liguria.
Garantire l’accesso a un cibo sano, adeguato e sostenibile non è solo una risposta a un bisogno primario, ma una leva strategica per costruire comunità più giuste, sane, resilienti e rispettose dell’ambiente.
È da questa consapevolezza che nasce il nuovo bando promosso dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, con l’obiettivo di contrastare la povertà alimentare e promuovere la creazione di sistemi territoriali del cibo più equi, partecipati e sostenibili.
Il bando, promosso dalle Missioni Diventare Comunità dell’Obiettivo Persone e Proteggere l’Ambiente dell’Obiettivo Pianeta, rappresenta un’evoluzione del percorso avviato nel 2022 con il bando “B2 = il bene x bene”, da cui eredita l’impegno nel rafforzare le reti territoriali per il contrasto alla povertà alimentare, ampliandone oggi la visione in chiave sistemica e sostenibile.
L’iniziativa si rivolge a raggruppamenti pubblico-privati attivi in Piemonte e Liguria e che operino su di un’area con almeno 10.000 abitanti, ad esclusione dei Comuni di Torino e Genova.
Negli ultimi anni, il fenomeno della povertà alimentare ha assunto una dimensione sempre più complessa: La povertà alimentare non è riconducibile alla sola mancanza di cibo, ma investe aspetti legati alla qualità dell’alimentazione, all’impatto sulla salute, all’ambiente, alla dignità delle persone e alla possibilità di partecipare pienamente alla vita sociale.
I dati più recenti mostrano un aggravarsi delle disuguaglianze con oltre 5,7 milioni di persone in Italia che si trovano in condizione di povertà assoluta, con un incremento significativo dei minori coinvolti. Sul piano della povertà alimentare, l’aumento dei costi alimentari, insieme alle difficoltà economiche e sociali, ha reso ancora più evidente l’inadeguatezza di strumenti di contrasto spesso limitati da criteri troppo rigidi, stigma sociale o barriere logistiche.
In questo scenario, non basta più recuperare le eccedenze e distribuire aiuti ma è invece necessario promuovere un cambio di prospettiva, che affronti il problema alla radice e ne riconosca le molteplici dimensioni, legando alimentazione, salute, sviluppo del territorio e ambiente
Il bando “Verso politiche locali del cibo: sistemi territoriali e sostenibilità per il contrasto alla povertà alimentare” intende sostenere territori pronti a intraprendere questo cambiamento. L’obiettivo è accompagnare la transizione verso modelli locali in grado di garantire un approvvigionamento alimentare più stabile, vario, sano e rispettoso dell’ambiente.
Il bando incoraggia percorsi che mettano in rete attori diversi – pubblici e privati, istituzionali e civici – per migliorare le forme di approvvigionamento degli snodi locali di contrasto alla povertà alimentare, rafforzando, a titolo di esempio le filiere corte, valorizzando l’agricoltura sociale, promuovendo gli orti urbani .
Ogni proposta dovrà contribuire a costruire un sistema territoriale del cibo che consideri il cibo non solo come un diritto da garantire, ma anche come un elemento di benessere e sviluppo e che sia consapevole dell’importanza di ottimizzare la capacità di raccolta dati per pianificare e programmare gli interventi.”
Il percorso si articola in due fasi.
La prima, con scadenza il 7 novembre 2025, prevede la presentazione di una manifestazione di interesse, che consentirà ai raggruppamenti selezionati di accedere a un percorso di capacity building.
La seconda fase, con scadenza l’8 maggio 2026, permetterà di presentare una proposta progettuale dettagliata.
L’iniziativa si inserisce pienamente nelle linee strategiche dettagliate all’interno del Documento Programmatico Pluriennale 2025–2028, attraverso cui la Fondazione orienta le proprie azioni verso la riduzione delle disuguaglianze e la promozione di uno sviluppo territoriale sostenibile.
In occasione del lancio del bando, l’Ente filantropico torinese promuove inoltre una procedura selettiva aperta per l’individuazione di soggetti che si occuperanno di attività di project management, supporto alla progettazione, capacity building e monitoraggio dei dati.
Attraverso questo nuovo bando, la Fondazione Compagnia di San Paolo rinnova il proprio impegno nel promuovere soluzioni innovative e generative, capaci di rispondere alle sfide sociali e ambientali del presente con strumenti concreti e visione di lungo periodo. Perché il cibo, quando è davvero accessibile, dignitoso e sostenibile per tutte e tutti, diventa una chiave per ripensare il futuro delle nostre comunità.
Perché garantire a tutte le persone un accesso continuo, dignitoso e sostenibile al cibo non è solo un obiettivo di giustizia sociale, ma una delle fondamenta su cui costruire comunità più coese, inclusive e capaci di affrontare le sfide del nostro tempo.
Per leggere il testo completo del bando e la procedura selettiva aperta per le attività di supporto al bando e scoprire come inviare la propria candidatura, è possibile visitare la pagina contributi del sito della Fondazione.