Il progetto mira a riaprire la Cavallerizza al pubblico, nel modo più ampio, e a conservare il potenziale degli spazi vuoti e liberi per inserirvi le attività.

Liberare

Tre grandi spazi al piano terra – l’ala del Mosca (antica scuderia), il Maneggio Alfieriano, le Pagliere – saranno i punti forti dell’uso pubblico. Essi offrono degli spazi vuoti di grande bellezza, ampi e alti, che vogliamo mantenere nel loro volume e nella loro massima capacità, senza ingombrarli con funzioni permanenti o partizioni. Per liberare da ogni costrizione questi spazi vuoti e per mantenere il massimo potenziale di utilizzo e polivalenza, vengono creati due interrati tecnici, uno sotto l’ala del Mosca e uno sotto il teatro, per lo stoccaggio, gli impianti, i sanitari, serviti da montacarichi, che permetteranno di concentrare, nelle vicinanze e facilmente accessibili, tutte le esigenze di utilità e le attrezzature necessarie per fare funzionare gli spazi pubblici.

Il Mosca sarà uno spazio polivalente totalmente dedicato a mostre, eventi, conferenze. Le Pagliere saranno un caffè-ristorante con un giardino in serra e un dehors sul Passaggio Chiablese, luogo di passaggio attivo.

Nel Maneggio Alfieriano sarà installato un teatro equestre, che si aprirà ampiamente sulla piazza, per riportare nel sito la storica presenza dei cavalli, che restano l’anima del luogo, che sono già lì quando iniziamo a chiudere gli occhi, a sognare.
I cavalli saranno ospitati nella manica nord delle Pagliere, potranno passeggiare nei Giardini Reali. Ai piani superiori del Mosca e delle Pagliere, collegati con due passerelle, la Fondazione Compagnia di San Paolo si insedia negli spazi aperti, da facciata a facciata, equipaggiati con arredi e pareti mobili che consentono di separare secondo le necessità, senza frazionare in modo permanente.

Progetto classificato al secondo posto, nella classifica del concorso “Città nella città”, indetto per la riqualificazione della Cavallerizza Reale di Torino.

La Cavallerizza è i cavalli

La Cavallerizza è stata storicamente concepita per i cavalli, e tutto respira memoria della loro presenza.
Il nostro progetto prevede che il cavallo ridiventi qui cittadino a pieno titolo.
Per fare questo destiniamo il piano terra dell’ala Nord delle Pagliere a una scuderia per ospitare in residenza una decina di cavalli. La presenza dei giardini Reali in prossimità permette di ritrovare delle zone verdi per il pascolo, a rotazione nei numerosi parterre, e permette di gestire il letame come fertilizzante per la totalità dei giardini.
Il Maneggio Alfieriano ridiventa un teatro equestre in tutto il suo splendore settecentesco. La rimozione del tamponamento provvisorio rappresenta un gesto architettonico importante ed emblematico della filosofia di conservazione che adottiamo, ovvero il rispetto dell’esistente pur ammettendo innovazioni creative per valorizzarlo.
Aprendo maggiormente l’edificio, laddove un portale già esiste, si riesce a dare maggiore e nuova importanza alla piazza centrale della Cavallerizza, punto di incontro di flussi urbani e snodo distributivo. Questa operazione permette inoltre allo spazio interno di fuoriuscire e invadere la piazza in occasioni e stagioni precise, ammettendo così forme di teatro o di rappresentazione nuove e non convenzionali.
La memoria del cavallo è inoltre celebrata ponendo in sommità della incompiuta Rotonda un monumento equestre di grande dimensione, la cui scala evochi la proporzione mai realizzata cappella al centro della crociera.

Innovare. Il rapporto tra edificio storico e ambiente

Abbiamo l’ambizione di fare dell’intervento una best practice di rilievo internazionale nel campo del riuso e restauro sostenibile di grandi fabbriche storiche.
Il focus è sulla minimizzazione degli interventi necessari all’adeguamento energetico degli edifici, ottenuta grazie all’attento studio e profonda comprensione delle loro caratteristiche intrinseche.
Il progetto mira ad evitare soluzioni generiche che non solo compromettono il valore patrimoniale dell’edificio, ma aumentano inutilmente l’impronta di carbonio e il costo di realizzazione e gestione. Le soluzioni devono essere a bassa tecnologia e manutenzione, adattabili, facili da usare e il meno possibile dipendenti dalle macchine. Con nuovi strumenti di progettazione e tecnologie sempre più sofisticate, possiamo recuperare l’esperienza incorporata in questi edifici storici invece di sovrascrivere le loro virtù con macchine ad alta intensità energetica, come si è fatto fino a tempi molto recenti.

Lacaton & Vassal Architectes

Lacaton & Vassal Architectes – capogruppo / project leader (Montreuil, France)
TRA_Toussaint Robiglio Architetti (Torino)
Matthieu Poitevin Architecture (Marseille, France)
Pierre-Antoine Gatier Architecte en Chef des Monuments Historiques (Paris, France)
Atmos Lab (London, United Kingdom)
ICIS (Torino)
BMS progetti (Milano)
GAE Engineering (Torino)
RECCHI Engineering (Torino)
Rinetti Barbara (Torino)
Paola Sacco (Torino)
Consulente CALIBRO ZERO (Torino)
Fabio Oggero