L’intervento per bambine e bambini da 0 a 6 anni, insieme alle loro famiglie, ha come obiettivo principale quello di ampliare l’accesso a servizi educativi e di cura inclusivi, multidimensionali e orientati allo sviluppo integrale dei bambini. Si punta a garantire che i genitori conoscano tempestivamente l’offerta di servizi sul territorio e a promuovere la corresponsabilità tra istituzioni, professionisti, e reti formali e informali. Il progetto si realizzerà a Torino e Savona, coinvolgendo attivamente tutti i soggetti responsabili per offrire esperienze di accoglienza innovative.
Negli ultimi anni, le evidenze sull’importanza di investire nella prima infanzia si sono consolidate. I primi anni di vita sono decisivi per lo sviluppo di competenze cognitive, sociali e di cittadinanza che influenzano la vita futura di un individuo.
Secondo le neuroscienze, il 90% dello sviluppo cerebrale avviene entro i primi cinque anni, e in questo periodo il cervello stabilisce fino a 700 sinapsi al secondo, formando le basi per competenze essenziali come creatività, costanza e capacità di risoluzione dei problemi.
Investire precocemente in servizi per la prima infanzia offre un vantaggio unico poiché può prevenire disuguaglianze e promuovere risultati positivi a lungo termine. La raccomandazione del Consiglio Europeo sottolinea inoltre l’importanza di questi servizi per sostenere l’inclusione e facilitare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro.
Il progetto “Città dell’Educazione 0-6” risponde a questa urgenza, proponendo un sistema coordinato di servizi educativi, sanitari e sociali per bambini e bambine da 0 a 6 anni, promuovendo l’universalità dei servizi e l’accesso inclusivo.
Per le città di Torino e Savona è stata definita, grazie al prezioso accompagnamento di Fondazione Emanuela Zancan, una visione e una teoria del cambiamento comune, a seguito di una analisi accurata del contesto socio-demografico e dell’offerta per la prima infanzia e di un ascolto attento degli stakeholders. Le azioni nei due contesti locali saranno adattate per massimizzare l’impatto sul benessere dei bambini e delle loro famiglie.
Torino
A Torino sono quattro gli ambiti di intervento prioritari:
- Supporto alle famiglie: sebbene con background differenti, le famiglie hanno esigenze comuni, come il bisogno di sostegno nella genitorialità e la necessità di ridurre solitudine e rischio di vulnerabilità.
- Accesso ai servizi educativi 0-3: migliorare la qualità educativa e la fiducia nei servizi, aumentando posti, vicinanza e flessibilità.
- Rete tra servizi: integrazione tra servizi educativi, sanitari e sociali, facilitando una individuazione precoce dei problemi e supportando i genitori.
- Connessione famiglia-servizi: rimuovere barriere linguistiche e culturali, migliorare la comunicazione e trasmettere fiducia nei servizi.
Obiettivi finali del progetto per Torino, dopo i cinque anni di intervento, includono:
- Un tasso di partecipazione ai servizi 0-2 del 45%, con un aumento di 1.000 nuovi accessi a servizi educativi di qualità.
- Accesso digitale ai servizi per il 100% dei bambini 0-3 anni.
- Un tasso di partecipazione ai servizi 3-5 anni del 96%.
- Coinvolgimento di almeno il 20% dei genitori nelle attività educative dei propri figli.
- Miglioramento delle competenze per il 90% degli operatori.
Le principali macro-azioni individuate per Torino includono il coordinamento tra servizi, il miglioramento dell’accesso e l’introduzione di un sistema digitale per facilitare l’orientamento ai servizi e la loro fruizione.
Savona
Savona si concentra su:
- Espansione dell’accesso ai servizi 0-3 anni: vista la disponibilità limitata di posti nei servizi educativi per la prima infanzia, si punta ad aumentare la capacità ricettiva dei nidi e a migliorare la qualità educativa.
- Rafforzamento delle reti di sostegno: il progetto prevede il coinvolgimento attivo delle famiglie e della comunità, promuovendo una rete integrata che include anche il settore sanitario e culturale.
- Integrazione dei servizi per una risposta flessibile: Savona mira a facilitare l’accesso ai servizi educativi per le famiglie in condizioni di vulnerabilità e per quelle con esigenze particolari, adattando l’offerta a specifici bisogni locali.
Attraverso una serie di macro-azioni come l’incremento dei posti nei servizi per l’infanzia, l’introduzione di percorsi di accompagnamento per genitori, e l’attivazione di collaborazioni tra servizi educativi, sanitari e sociali, il progetto di Savona vuole fare della città un luogo che accoglie e supporta attivamente ogni bambino e bambina.
Obiettivi finali del progetto per Savona, dopo i cinque anni di intervento, includono:
- dare vita a un “sistema coordinato” 0-6;
- fino a 100 posti in più ad “alta intensità educativa”, per bambini/e fino a 36 mesi di età, portando il tasso di partecipazione cittadino al 45% nella fascia 0-2 anni;
- valorizzare i posti attualmente disponibili nei nidi (con ampliamento di orari e/o periodi) e promuovendo la realizzazione di poli 0-6;
- fino a 60 bambini/e 3-5 anni in più presso le scuole dell’infanzia, aumentando il tasso di partecipazione al 96%;
- offerta per tutti i bambini/e fino a 6 anni di servizi/opportunità complementari di qualità.