Il progetto riconnette i singoli edifici del complesso secondo una visione globale, per poi relazionarli con la città e i Giardini Reali, rendendo la Cavallerizza l’elemento unificante tra il tessuto urbano denso e la Natura.

Obiettivo spazio pubblico

La proposta progettuale coniuga le esigenze di conservazione e valorizzazione di tutte le testimonianze storiche con la necessità di rigenerare e rifunzionalizzare l’intero complesso, grazie a un restauro critico basato sulla conoscenza delle trasformazioni e degli aspetti costruttivi e materici dei vari edifici, nel pieno rispetto dei criteri di sostenibilità ambientale.

La valorizzazione degli spazi pubblici è tra gli obbiettivi prioritari del progetto, favorendone il loro utilizzo in dialogo con le istituzioni e i luoghi limitrofi.

Le Pagliere rappresentano il motore del sistema culturale del Nuovo Polo della Cavallerizza Reale. Una vera e propria piattaforma didattico-culturale per la trasformazione della città e del territorio. La sede della Fondazione sarà un luogo prestigioso, fulcro per la divulgazione dei suoi principi fondanti.

Tutti gli ambienti sono stati progettati per offrire i livelli più avanzati di comfort, funzionalità, flessibilità e benessere, grazie al design biofilico, alle tecnologie smart più innovative, all’applicazione dei principi della bioedilizia e alle innovazioni tecnologiche per il risparmio energetico e per la sostenibilità.

Progetto classificato al quinto posto, nella classifica del concorso “Città nella città”, indetto per la riqualificazione della Cavallerizza Reale di Torino.

Connettere in trasparenza

Tutto il piano terra delle Pagliere è stato concepito come uno spazio continuo (in between) tra esterno e interno. Il nuovo Portico dell’Arte collega gli spazi laboratoriali allo spazio espositivo esterno ma coperto dalla nuova verrière, creando un percorso in cui artisti, cittadini, studenti possono circolare e interagire con l’arte.

Anche il piano terra dell’Ala del Mosca, sede della Fondazione, si apre alla città. Il lato verso la piazzetta Vasco ospita una grande caffetteria/ristorante.

Al suo interno è stato realizzato un nuovo mezzanino che offre uno spazio aggiuntivo per il lavoro informale e il relax del personale della Fondazione e degli utenti esterni. La chiusura con partizioni vetrate apribili del portico dell’ala Ovest consente di ricucire le varie funzioni, valorizzando lo scalone storico, e di inventare un nuovo spazio espositivo per la Fondazione, in diretta connessione con l’area di accoglienza, con lo Spazio Polivalente/Auditorium e con i due blocchi scale e ascensori.

Gli uffici biofilici e smart della Fondazione sono concepiti per facilitare il lavoro e offrire il massimo comfort e benessere. Il recupero a vista della struttura originaria, insieme al design accurato degli interni e degli arredi, rende gli spazi luminosi, flessibli e funzionali. La creazione di un open space centrale, una corte coperta che collega visivamente tutti i livelli, inondata dalla luce naturale e immersa nel verde, aumenta la qualità degli spazi per l’accoglienza e il relax, facilitando lo scambio di idee e le relazioni.

Gradi di apertura

Per avere un progetto unitario è fondamentale ricollegare tutti i singoli edifici del complesso, facilitare gli accessi e i collegamenti tra le varie parti.

La Rotonda, collegata direttamente con la corte dell’Ala Mosca e con quella del Corpo delle Guardie, diventa il fulcro dove convergono i diversi flussi.

Una scelta architettonica importante è l’articolazione degli spazi chiusi con quelli aperti e aperti-coperti, in un’alternanza di spazi pubblici/semi pubblici/privati messi in connessione tra loro. Tutti gli spazi interni ed esterni sono pensati per essere flessibili, capaci di adattarsi a seconda delle esigenze e sviluppare quindi scenari diversi.

Guicciardini & Magni Architetti

Con sede a Firenze, lo studio si occupa di Beni Culturali nei campi dell’architettura, del restauro, dell’allestimento museografico e dell’interior design. Dal 1990 ha realizzato oltre 50 musei e 80 mostre temporanee in Italia e all’estero.

Guicciardini & Magni Architetti – capogruppo / project leader (Firenze)
Kengo Kuma & associates (Paris, France)
Politecna Europa (Torino)
Planet Idea (Torino)
Stefano Rovai Design (Firenze)
Studio Massimo Iarussi (Firenze)