Stato: chiuso
Data di pubblicazione: 20 settembre 2021
Data di scadenza: 31 marzo 2023
Obiettivo
Pianeta.
AVVISO:
Si informa che è stata pubblicata una versione aggiornata del bando TRAPEZIO.

Elementi di scenario

Guardando al posizionamento italiano nel panorama europeo della ricerca e innovazione, lo European Innovation Scoreboard 2020 annovera l’Italia tra i Moderate Innovators, cluster intermedio composto da paesi che si attestano al di sotto della media continentale secondo un ampio spettro di 27 indicatori di riferimento. Il gap che separa l’Italia dai paesi che primeggiano è corroborato da due indicatori fondamentali relativi rispettivamente alle risorse economiche allocate su questo ambito ed al personale impiegato. In termini di rapporto tra spesa in ricerca e sviluppo (R&S) e PIL, l’Italia si ferma a 1,4% a fronte di una media europea di 2,1%, collocandosi al 12° posto su 28 paesi a livello continentale e al 16° se si considerano esclusivamente gli investimenti pubblici . Prendendo invece in esame il capitale umano, in Italia vi sono 2.252 ricercatori ogni milione di abitanti, valore che relega il nostro paese al 22° posto in Europa.

La forza di un sistema nazionale della ricerca può essere misurata attraverso la sua capacità di conquistare grant – e quindi risorse finanziarie – assegnati a livello internazionale su base competitiva. Nel QFP 2014-2020, l’Italia ha ottenuto 9,63 B€ ripartiti tra Horizon 2020 (5,48 B€), European Regional Development Fund (3,77 B€) e European Agricultural Fund for Rural Development (0,38 B€).

Focalizzandosi su Horizon 2020 (H2020) – framework program settennale da poco concluso per lasciare spazio ad Horizon Europe – l’Italia si colloca al 2° posto in Europa in termini di proposte presentate (dietro alla Spagna), al 4° posto rispetto ai grant vinti (dietro a Germania, Spagna e Regno Unito), al 5° posto per progetti coordinati (dietro a Regno Unito, Spagna, Germania, Francia) e per risorse ottenute (dietro a Germania, Regno Unito, Francia e Spagna) . Con riferimento al tasso di successo delle proposte presentate, l’Italia (11,7%) si è gradualmente avvicinata alla media europea (12,0%), facendo però registrare un distacco degno di nota dai principali competitor diretti, ad esempio Francia (15,3%) e Germania (15,0%).

Provando a cambiare chiave di lettura e considerando valori relativi anziché valori assoluti, emerge un quadro poco incoraggiante. Se si rapporta il contributo finanziario ricevuto attraverso H2020 con il numero FTE dei ricercatori attivi, con 34.119 € l’Italia si colloca in 14° posizione a livello continentale . Soffermandosi sul solo settore “Higher or Secondary Education” (HES), in cui si trovano gli atenei, il rapporto tra contributo finanziario ricevuto da questi enti mediante H2020 ed il numero FTE di ricercatori impiegati nel comparto in esame colloca l’Italia al 12° posto in Europa , anche in questo caso a metà del ranking, a debita distanza dalle posizioni di vertice e senza sostanziali scostamenti rispetto al dato complessivo. Di segno totalmente negativo è invece il finanziamento ottenuto per abitante, dove l’Italia retrocede al 18° posto, piazzamento che stimola una seria riflessione in merito alla competitività del sistema nazionale della ricerca. Su questo fronte, a spiccare è il “duplice” ritardo rispetto sia alle “gemme della ricerca” (tra cui Danimarca, Olanda, Belgio e Finlandia), paesi di dimensioni ridotte contraddistinti da eccellenze diffuse nonché dalla capacità di attrarre e valorizzare capitale umano di ottima qualità, sia ai “paesi locomotiva” (Spagna, Germania, Regno Unito, Francia), stati di grandi dimensioni dotati di una propria massa critica che consente loro di esprimere una significativa “potenza di fuoco”.

Tra i programmi finanziati nella cornice di H2020, ERC – introdotto nel 2007 come “spina dorsale” della ricerca di base europea – risulta particolarmente rilevante considerando la combinazione di prestigio attribuito e quantità di risorse assegnate a un singolo ricercatore (c.d. Principal Investigator). Accanto a ERC, che sostiene l’eccellenza scientifica attraverso una competizione paneuropea, nel perimetro di H2020 ha fatto la sua comparsa lo European Innovation Council (EIC), strumento deputato a supportare lo sviluppo di innovazioni tecnologiche dirompenti capaci di creare nuovi mercati e scalare internazionalmente. In seno a H2020, EIC è stato sperimentato sotto forma di pilot – rispettivamente EIC Pilot nel 2018 ed Enhanced EIC Pilot nel periodo 2019-2020 – con l’intento di portare lo strumento a regime per l’avvento di Horizon Europe: FET-Open e FET-Proactive sono stati impiegati per testare EIC Pathfinder mentre SME Instrument ha permesso di mettere a punto EIC Accelerator, avviando anche il ricorso alla finanza blended in grado di contemperare grant e investimenti in capitale di rischio (equity).

Guardando ai numeri, in ambito ERC si ravvisa la presenza di una “sindrome italiana”, ossia il sovrapporsi di una pluralità di elementi critici che determinano un potenziale inespresso da parte delle organizzazioni italiane della ricerca, le quali faticano a capitalizzare sui propri talenti.

In primis, eloquente è l’assenza di organizzazioni italiane tra le Top-30 Host Institution nella storia di ERC. Questa condizione mette a nudo la distanza che si frappone tra le organizzazioni italiane della ricerca ed il club dei “champion” ERC che si contendono la leadership su scala continentale. Andando ad approfondire la competizione nell’arena ERC e prendendo in esame i 12.123 grant ERC assegnati in 34 paesi dal 2007 al 2020, l’Italia si trova in 7° posizione per numero di grant vinti (714) ed in 8° per budget ottenuto (1,05 B€). Per mitigare i fattori di scala, anche in questo caso è possibile esaminare i valori relativi: adottando come metrica di riferimento i grant ERC vinti per milione di abitanti, l’Italia retrocede al 19° posto (11,98), scavalcata sia dalle “gemme della ricerca” sia dai “paesi locomotiva” precedentemente introdotti.

A complicare la situazione è un’evidenza ormai certificata dai numeri: gli atenei italiani sono alquanto prolifici ma il loro tasso di successo non brilla. Le candidature presentate nel 2020 da istituzioni italiane hanno fatto registrare un tasso di successo pari a 7,6% per gli StG (vs. un media europea di 13,4%) e 8,3% per i CoG (vs. un media europea di 13,2%), testimoniando una debolezza “endemica” nella qualità delle proposte.

Infine, a completare il quadro sfavorevole vi è un fenomeno che è andato esacerbandosi negli ultimi anni: i ricercatori italiani vengono premiati ma essi sono spesso espatriati. Mettendo in relazione il numero di grant ERC vinti da ricercatori di nazionalità italiana ed il numero di grant conquistati da Host Institution italiane, emerge un quadro molto chiaro. Nel 2020, i ricercatori di nazionalità italiana si sono distinti su scala europea – posizionandosi secondi negli StG (53 grant), primi nei CoG (47) e quarti negli AdG (14) – ma molti di loro operano stabilmente all’estero: le Host Institution italiane hanno infatti ottenuto 20 StG, 17 CoG e 8 AdG . Aggregando i dati relativi alle tre principali tipologie di grant ERC, l’Italia presenta per il 2020 un saldo netto pari a -69, che la posiziona come fanalino di coda tra i paesi che soffrono il drenaggio di talenti a beneficio degli stati che riescono invece ad attrarre ricercatori stranieri di primo piano, tra cui spiccano Regno Unito (+81), Svizzera (+39) ed Olanda (+31).

Contesto e obiettivi specifici del bando

Osservando i risultati raggiunti in H2020 dalle due regioni interessate dal presente bando, nello scacchiere nazionale il Piemonte è 4° in termini di partecipazioni (1493 con tasso di successo del 13,5%) e 3° per quanto riguarda il contributo finanziario (537 M€); la Liguria, dal canto suo, segue a stretto giro, attestandosi in 7° posizione sia per numero di partecipazioni (810 con tasso di successo del 14,9%) sia per contributo finanziario (315 M€) . Guardando ai protagonisti della scena piemontese, università (31,3%) e centri di ricerca (20,4%) si aggiudicano oltre la metà delle risorse finanziarie; la percentuale sale ulteriormente se si esamina il panorama ligure, con università e centri di ricerca che conquistano rispettivamente 11,3% e 45,1% del budget disponibile. Nel complesso, le due regioni vantano svariati attori che rappresentano eccellenze nazionali – a titolo esemplificativo, tra i Top-10 in Italia per contributo finanziario in H2020 figurano sia un’organizzazione piemontese sia una ligure – ma, al contempo, si ravvisa il perdurare di un contesto competitivo decisamente concentrato: considerando il combinato disposto di Piemonte e Liguria come un’unica regione virtuale, le prime 4 organizzazioni nel ranking assorbono quasi la metà (42%) del budget H2020.

Addentrandosi nella dimensione regionale, nella storia di ERC le Host Institution piemontesi hanno ottenuto 37 successi (7° regione nella graduatoria nazionale) mentre quelle liguri 51 (5° regione nella graduatoria nazionale). Se raffrontata con H2020, la galassia ERC si mostra ancor più “oligopolistica”: tra Piemonte e Liguria solo 8 istituzioni hanno ricevuto un grant ERC e, provando nuovamente a conglobare Piemonte e Liguria in un’unica regione virtuale, le prime 3 istituzioni nel ranking (i.e., Istituto Italiano di Tecnologia, Politecnico di Torino, Università degli Studi di Torino) hanno finora conquistato il 90% dei grant.

Gli elementi di contesto tratteggiati in maniera sintetica nei precedenti paragrafi fanno emergere due priorità che il presente bando intende interpretare:

  • Alla luce dei molteplici ostacoli che ancora limitano le organizzazioni piemontesi e liguri nel trarre beneficio dai programmi internazionali destinati al finanziamento della ricerca, si ritiene importante allenare le istituzioni locali a competere a livello europeo in modo da rafforzarne la competitività, la reputazione e la sostenibilità economica nel tempo;
  • Riconoscendo che le più prestigiose arene della ricerca in Europa sono caratterizzate da una forte competizione, si desidera introdurre strumenti ad-hoc tesi a valorizzare le migliori proposte progettuali che, sebbene valutate in maniera molto positiva (ad esempio ricevendo il Seal of Excellence), non riescono ad essere finanziate per via dei vincoli di budget in essere e, al contempo, attrarre nel nostro Paese ricercatori di talento. Con ciò favorendo la propensione a presentare proposte competitive nel medio termine.

Il presente bando prevede due finestre temporali per la presentazione delle candidature. La prima scadenza è fissata al 30 dicembre 2021 (chiusa), la seconda al 31 marzo 2023.

Non è consentito presentare una stessa candidatura, intesa come stesso progetto di ricerca, alle due scadenze.

Sono ammessi a partecipare alla Linea 1 e alla Linea 2 del bando, dettagliate nella sezione che segue, come beneficiari del contributo le seguenti tipologie di enti aventi una sede operativa attiva in Piemonte e/o in Liguria:

  • Università;
  • Enti pubblici e privati non profit di ricerca;
  • Istituti di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (I.R.C.C.S.) pubblici o privati;
  • Aziende Ospedaliere e Aziende Ospedaliere Universitarie.

È ammessa la partecipazione degli Enti Strumentali della Compagnia di San Paolo esclusivamente alla Linea 2 del bando.

Tutti i beneficiari del contributo devono possedere i requisiti di ammissibilità soggettiva ai sensi dello Statuto, del Regolamento per le Attività Istituzionali e delle Linee applicative del Regolamento per le Attività Istituzionali della Compagnia di San Paolo.

Linea 1 – Sostenere la ricerca competitiva

Obiettivo generale della misura è supportare una progettualità internazionale di qualità nell’ambito della ricerca, valorizzare la partecipazione a bandi competitivi internazionali ed europei, quali ad esempio ERC ed EIC, e incrementare la capacità di attrazione di fondi degli Enti di ricerca pubblici e privati del territorio ligure e piemontese.
La misura prevede il riconoscimento di un finanziamento a progetti di ricerca che abbiano ottenuto una valutazione positiva da parte di un Ente finanziatore internazionale, ma che non siano stati finanziati per carenza di fondi. Esclusivamente per gli Atenei, il bando ha permesso di candidare alla prima scadenza anche progetti che hanno applicato al bando PRIN – Progetti di ricerca di Rilevante Interesse Nazionale 2020, in quanto questi presentano significativi elementi di coerenza con i programmi di finanziamento internazionali oggetto della presente Linea. Tale possibilità non è valida per la seconda scadenza, alla quale saranno ammessi esclusivamente progetti che hanno partecipato a call internazionali.

I fondi assegnati potranno essere utilizzati dagli Enti proponenti per azioni di consolidamento dell’attività di ricerca, dei profili scientifici dei ricercatori in prospettiva internazionale, per rafforzare le competenze scientifiche e trasversali dello staff di ricerca, incluse le capacità progettuali, per favorire attività di networking internazionale.
Date tali premesse, non saranno eleggibili progetti non focalizzati principalmente sulla dimensione della ricerca, progetti di mobilità (ad esempio Erasmus+) e, nell’ambito del programma ERC, saranno esclusi da finanziamento i progetti legati alla linea PoC.

Potrà partecipare al bando tutto il personale, strutturato e non strutturato delle Università e degli Enti di ricerca dei due territori, che abbia presentato un progetto a nome dell’Ente in questione in qualità di Principal Investigator (nel seguito indicato come PI) o di responsabile scientifico del gruppo di ricerca dell’Ente richiedente all’interno della specifica candidatura (così come indicato nella candidatura nella sezione “Person in charge of the proposal within the organization”). Qualora il PI o il responsabile scientifico del gruppo abbia cambiato Ente di appartenenza, è possibile indicare il nominativo della persona che assume la responsabilità scientifica del progetto presentato in risposta al bando.

Anche per i bandi ERC potrà presentare una candidatura il personale non strutturato (ad esempio assegnisti, borsisti, dottorandi, collaborazioni a progetto) a condizione che abbia indicato l’Ente di ricerca come host institution e purché alla data di presentazione della domanda non sia strutturato in nessun’altra istituzione, pubblica o privata.
Ciascun Ente potrà candidare più progetti, anche con lo stesso PI. Potranno essere finanziati più progetti di uno stesso Ente, ma solo un progetto per PI.

Tutti i progetti candidati per il finanziamento del presente bando dovranno presentare caratteristiche tali da permetterne la valutazione e, quindi, dovranno necessariamente disporre di un report di valutazione finale analogo o equivalente all’Evaluation Summary Report dei progetti europei (Horizon 2020), che riporti il punteggio ottenuto in relazione ad un punteggio massimo attribuibile; in caso di mancanza di un punteggio numerico (ad esempio in presenza solo di un giudizio finale qualitativo attribuito al progetto), la domanda dovrà essere corredata con una relazione nella quale siano ripresi tutti i criteri di valutazione previsti dal bando e sia esplicitato in che modo il progetto proposto li abbia soddisfatti. In questi casi è preferibile, ma non indispensabile, allegare anche una dichiarazione a cura dell’Ente finanziatore a cui il progetto è stato presentato in prima istanza.

Saranno eleggibili i progetti che siano stati presentati in risposta ad un bando internazionale e che abbiano ricevuto la valutazione finale a partire dall’1 gennaio 2020, in cui la richiesta di contributo economico da parte dell’Ente proponente sia almeno pari a € 65.000 e che prevedano una durata di almeno di 12 mesi.

Linea 2 – MSCA Seal of Excellence – European Individual Fellowships H2020 e Postdoctoral Fellowships Horizon Europe

Con questa linea d’intervento si intendono finanziare i ricercatori e le ricercatrici che abbiano ottenuto la Seal of Excellence (SoE) in risposta ad una Call “Marie Sklodowska-Curie Actions – European Individual Fellowships Horizon 2020 e Postdoctoral Fellowships Horizon Europe”.

La Commissione Europea assegna la Seal of Excellence a tutte le proposte che abbiano ottenuto una valutazione pari o superiore all’85% nell’ambito del bando europeo Marie Sklodowska-Curie Actions, ma che non sono state finanziate per limiti del budget disponibile. La SoE attesta che la proposta progettuale è stata valutata eccellente e viene così raccomandata per il finanziamento da altre fonti.

La Compagnia di San Paolo, pertanto, intende offrire ai possessori della SoE la possibilità di sviluppare il proprio progetto di ricerca presso una Host Institution in Piemonte o Liguria.

I soggetti beneficiari del contributo, che si configureranno come Host Institution, potranno quindi essere diversi rispetto alla candidatura presentata in risposta alla call europea, ma dovranno obbligatoriamente avere una sede operativa attiva in Piemonte e/o Liguria.

Il Fellow, per essere eleggibile, dovrà essere in possesso della SoE ottenuta in seguito alla partecipazione all’edizione 2020 della Call MSCA-IF “European Individual Fellowship”. Alla seconda scadenza del bando (31 marzo 2023) saranno ammesse anche le SoE assegnate in risposta alle prime Call MSCA-Postdoctoral Fellowships di Horizon Europe, edizioni 2021 e 2022.

I progetti potranno avere una durata massima di 24 mesi, ad eccezione dei progetti presentati nel Career Restart Panel (EF-CAR), che potranno estendersi fino a un massimo di 36 mesi.

Nel caso in cui la Host Institution sia diversa rispetto a quella della candidatura originaria presentata al bando europeo, nella compilazione della richiesta dovranno essere messe in evidenza eventuali variazioni apportate al progetto di ricerca, che in ogni modo non dovranno essere sostanziali.

La disponibilità complessiva per il presente bando è pari a € 3.600.000, di cui € 1.800.000 destinati alla prima scadenza del 30 dicembre 2021 ed € 1.800.000 destinati alla seconda scadenza del 31 marzo 2023.

Lo stanziamento di € 1.800.000 per ciascuna scadenza è a sua volta destinato per € 1.000.000 alla Linea 1 e per € 800.000 alla Linea 2.

Per entrambe le linee d’intervento del presente Bando non è ammessa la portabilità del finanziamento presso un altro ente diverso da quello assegnatario del contributo.

– Linea 1 Sostenere la ricerca competitiva

Il contributo potrà variare da un minimo di € 50.000 a un massimo di € 150.000 per gli ERC, a un massimo di € 120.000 per gli EIC e a un massimo di € 100.000 per tutti gli altri progetti (inclusi ERC Synergy).
Per ciascun progetto verranno considerati una serie di parametri, che confluiranno in un punteggio finale che si tradurrà in una quota di finanziamento. Questa non potrà essere inferiore a 50.000 euro e in ogni caso non potrà corrispondere a più dell’80% del contributo previsto all’interno del progetto europeo.

Nel caso delle candidature ERC, potranno partecipare i PI che abbiano presentato domanda nell’ambito del programma H2020 e Horizon Europe ERC, PoC esclusi, e che abbiano ottenuto uno score “A” al secondo (o nel caso dei Synergy terzo) step di valutazione a partire dalla call ERC 2019.

Ciascun Ente potrà candidare più progetti, anche con lo stesso PI. Potranno essere finanziati più progetti di uno stesso Ente, ma solo un progetto per PI.

La Commissione di Valutazione definirà una graduatoria, ordinata per punteggio decrescente. In caso di parità, ovvero in caso di progetti che ottengano uguale punteggio, verrà privilegiato l’Ente con il minor numero di candidature ammesse a finanziamento e il progetto presentato dal PI più giovane di età.

Per i progetti risultati vincitori verrà effettuata una verifica puntuale delle informazioni fornite, pena l’esclusione dal finanziamento.

– Linea 2: MSCA Seal of Excellence – European Individual Fellowships H2020 e Postdoctoral Fellowships Horizon Europe

Il budget del progetto presentato deve corrispondere, sia per ammontare che per voci di costo, a quello presentato alla Commissione Europea e assegnatario della Seal of Excellence. Il finanziamento finale erogato dalla Fondazione corrisponderà a quanto indicato nella candidatura europea. Laddove necessario, ad esempio nel caso la Host Institution sia diversa rispetto alla candidatura originaria, il totale verrà ricalcolato utilizzando il coefficiente per il Paese Italia. L’attivazione o meno delle voci specifiche di “family allowance” e, laddove previsto (Horizon Europe), della voce “Special Needs”, verranno valutate al momento di assegnazione del contributo sulla base delle necessità del Fellow.

La domanda deve essere presentata attraverso la procedura “ROL richieste online” accessibile dalla homepage del sito della Compagnia di San Paolo, avendo cura di selezionare il modulo dedicato al Bando nella sezione “Elenco Bandi e richieste”.

Un Ente che presenti più domande deve compilare una ROL per ciascun progetto di ricerca.

Oltre alla documentazione richiesta nella procedura ROL dovranno essere inviati i seguenti documenti utilizzando, ove previsto, il format messo a disposizione dalla Compagnia di San Paolo.

– Linea 1 – Sostenere la ricerca competitiva

  • Allegato 1.1 – Assegnazione del progetto a un’area ERC (PE, LS, SSH) e informazioni necessarie all’attribuzione del punteggio: PI, Programma di Finanziamento, Call, Acronimo, Titolo progetto, durata del progetto, punteggio o giudizio di merito, punteggio massimo previsto, ruolo (coordinatore, WP leader, partner), numero di partner totali, totale mesi uomo del personale previsti per l’Ente di ricerca, totale mesi uomo del personale previsti nel progetto, contributo richiesto da parte dell’Ente di ricerca, contributo totale richiesto dal progetto, composizione (m/f) del gruppo di ricerca con indicazione dei ruoli;
  • Evaluation Summary Report ove previsto, negli altri casi analogo report di valutazione finale;
  • Dichiarazione su carta intestata dell’Ente proponente a firma del Legale Rappresentante attestante che il progetto candidato non ha ricevuto altri finanziamenti;
  • Allegato 1.2 – Piano di utilizzo delle risorse che dovrà tenere in considerazione il fatto che il contributo potrà essere tra i 50.000 e i 150.000 euro a seconda della tipologia di progetto e che in ogni caso non potrà superare l’80% del contributo richiesto all’Ente finanziatore internazionale, come dichiarato nell’Allegato 1.1. In ogni caso, l’importo assegnato dipenderà dalla valutazione della Commissione. Pertanto, l’Ente beneficiario potrà richiedere una rimodulazione in funzione del contributo assegnato. Il piano di utilizzo delle risorse potrà estendersi per un massimo di 24 mesi.

– Linea 2: MSCA Seal of Excellence – European Individual Fellowships H2020 e Postdoctoral Fellowships Horizon Europe

  • Allegato 2.1 – Domanda di partecipazione, sottoscritta dal Legale Rappresentante dell’Ente proponente e dal Fellow, con indicazione dell’area MSCA, in cui si dichiara che il Fellow al momento dell’ingaggio non avrà altri contratti in essere o che tali contratti non gli impediranno di lavorare esclusivamente e full time per la MSCA;
  • CV e documento d’identità del Fellow;
  • Copia del progetto presentato alla Commissione Europea in risposta al Bando MSCA (Part A e Part B);
  • Copia dell’Evaluation Summary Report (ESR) ricevuto dalla Commissione Europea in sede di valutazione e attestante il punteggio finale ottenuto;
  • Copia del certificato di “Seal of Excellence” rilasciato dalla Commissione Europea (cfr. nota 20 per le MSCA 2022);

Nel caso in cui la Host Institution sia diversa rispetto a quella prevista nella candidatura orginaria,

  • Allegato 2.2 – Dichiarazione resa dal Legale Rappresentante dell’Ente proponente in cui si esplicitano le condizioni di accoglienza ed ingaggio nella struttura del PI, come definito nell’Annotated Model Grant Agreement della Commissione Europea (pagina 443 e seguenti ).

Le candidature dovranno essere trasmesse attraverso la procedura “ROL richieste online” accessibile dalla homepage del sito della Compagnia di San Paolo, avendo cura di selezionare il modulo dedicato al Bando nella sezione “Elenco Bandi e richieste” nei seguenti tempi:

  • entro e non oltre le ore 13.00 del 30 dicembre 2021 per la prima scadenza (chiusa);
  • entro e non oltre le ore 17.00 del 31 marzo 2023 per la seconda scadenza.

Verificata la sussistenza dei requisiti di ammissibilità delle candidature, la valutazione sarà effettuata da una Commissione di Valutazione all’uopo costituita.

La partecipazione al Bando implica l’accettazione dell’insindacabilità delle decisioni relative alla selezione dei progetti e alla successiva assegnazione dei contributi.

In fase di valutazione la Compagnia di San Paolo si riserva la possibilità di richiedere eventuale ulteriore documentazione rispetto alle informazioni fornite e di effettuare verifiche e incontri di approfondimento con il proponente al fine di ricevere i chiarimenti che si rendessero necessari.

Al termine della valutazione, le candidature ammesse al contributo saranno finanziate nel limite del budget disponibile per ciascuna Linea del bando. Qualora il budget di una Linea non fosse completamente utilizzato, potrà essere assegnato all’altra Linea.

Le candidature ammesse al contributo per la Linea 1 e per la Linea 2 saranno pubblicate sul sito della Compagnia di San Paolo entro tre mesi dalla data di ciascuna scadenza. Successivamente, le deliberazioni saranno formalizzate con comunicazione scritta.

Si precisa che l’assenza di citazione sul sito è da intendersi come comunicazione informativa da parte della Compagnia di esito negativo.

L’avvio dei progetti di ricerca dovrà avvenire per la Linea 1 entro 60 giorni e per la Linea 2 entro 6 mesi dalla delibera di assegnazione del contributo.

La rendicontazione del contributo sarà da inviare tramite la piattaforma online di Compagnia di San Paolo secondo le modalità che saranno indicate nella lettera di delibera del contributo e nei suoi allegati.

Non saranno ammesse proroghe dei termini per l’utilizzo del contributo, se non in casi eccezionali preventivamente autorizzati dalla Compagnia di San Paolo.

Per informazioni e chiarimenti di carattere tecnico sulla procedura di compilazione dei format, si prega di rivolgersi a: assistenzarol@compagniadisanpaolo.it.

Per informazioni sul bando è possibile rivolgersi alla Compagnia scrivendo a: missionericerca@compagniadisanpaolo.it specificando nell’oggetto Bando “TRAPEZIO”.

Eventuali ulteriori comunicazioni, relativamente alle modalità di presentazione dei progetti o chiarimenti in merito a questioni di interesse generale, potranno essere specificati nella sezione “Domande frequenti” del Bando sul sito della Compagnia di San Paolo, integrando quanto già previsto nel testo del presente Bando.

Questo Bando contribuisce al raggiungimento dei seguenti Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

SDG 4  Istruzione di qualità
SDG 9  Imprese, innovazione e infrastrutture