Stato: Chiuso
Data di pubblicazione: 10 giugno 2021
Data di scadenza: 23 luglio 2021
Obiettivo
Pianeta.

Obiettivi specifici dell’iniziativa sperimentale

L’iniziativa sperimentale promossa dalla Fondazione Compagnia di San Paolo promuove la collaborazione tra pubblico e privato nella realizzazione di progettualità complesse orientate alla riqualificazione di reparti ospedalieri, alla luce del Documento programmatico pluriennale 2021-2024 e il relativo impatto sull’ SDG 3 Salute & Benessere. In esso, la Missione Promuovere il benessere ha il compito di sostenere la transizione digitale del sistema sanitario, focalizzando gli interventi, anche di natura infrastrutturale, su ambiti con competenze cliniche riconosciute a livello nazionale.

In particolare, l’iniziativa sperimentale qui proposta si rivolge a interventi su reparti ospedalieri in ospedali pubblici che operino nell’ambito della salute delle donne (sia ostetrica sia ginecologica) e dei bambini (nella fascia 0-18 anni).

Negli ultimi anni, si stanno diffondendo associazioni/fondazioni/altri enti del terzo settore che operano a supporto delle aziende sanitarie pubbliche svolgendo una significativa azione di sensibilizzazione e responsabilizzazione della cittadinanza. A questa si associa un’ampia attività di fundraising verso singoli donatori ed enti privati. Riconosciuta dal sistema ospedaliero nonché dal governo della sanità come preziosi, questa azione ha generato esperienze e modelli replicabili di grande interesse.

Il modello al quale si riferisce la presente Iniziativa consiste nella concessione da parte dell’Azienda sanitaria della superficie del reparto oggetto di un intervento di ristrutturazione/rifunzionalizzazione per un periodo prestabilito (cioè la durata dei lavori) all’ente del terzo settore che si impegna secondo una precisa proceduralità alla restituzione all’Azienda stessa del reparto ristrutturato alla scadenza della concessione.

Questo modello è già stato sperimentato e quindi è realizzabile all’interno del sistema normativo nazionale e regionale. Gli accordi tra le Parti vengono regolati nel rispetto della normativa vigente in relazione al rapporto tra pubbliche amministrazioni ed enti del Terzo settore: il modello è infatti regolamentato da una convenzione stipulata tra le Parti che disciplina le modalità di gestione dell’intervento di riqualificazione e la successiva presa in carico degli oneri di funzionamento da parte dell’ospedale. L’intervento in sé – cioè la ristrutturazione – è totalmente gestito dall’ente del terzo settore che opera da attore intermedio attivando e gestendo adeguate competenze professionali nel campo dell’esecuzione e della gestione di interventi di riqualificazione edilizia nella PA e delle normative tecniche previste per l’ambito sanitario.

Nel rispetto delle normative previste, tale modello ha il vantaggio della rapidità di esecuzione dell’intervento e della restituzione “chiavi in mano” del reparto alla struttura ospedaliera. Altri risultati sono un minor disagio nei confronti dei pazienti (ospitati in altre parti dell’ospedale per il periodo dei lavori) e la messa a disposizione del sistema sanitario pubblico di infrastrutture tecnologiche e digitali all’avanguardia in grado di migliorare l’assistenza fornita.

La Compagnia ritiene che tale modello di intervento abbia caratteristiche virtuose, anche nell’ottica di una prospettiva di messa a sistema delle nuove risorse potenzialmente disponibili per il settore sanità, nell’ambito di quanto in via di definizione nella implementazione del PNRR. La presente iniziativa è pertanto dedicata esclusivamente a progettualità di questo tipo.

E’ bene specificare che questi interventi presentano nella maggior parte dei casi un’articolazione complessa, comprendendo trasformazioni di carattere architettonico, edilizio, tecnologico, funzionale, organizzativo. Nella piena consapevolezza di tale complessità questa Iniziativa è stata pensata al fine di sostenere l’innovazione e il miglioramento tecnologico volto alla qualità del servizio e al benessere del paziente. Non include, pertanto, il sostegno di aspetti propriamente edilizi. Ciò non significa che i progetti non possano comprenderli: i costi relativi, però, dovranno essere coperti attraverso il co- finanziamento provvisto dal richiedente attraverso risorse proprie o di terzi.

Gli interventi oggetto della richiesta di contributo dovranno partire da un bisogno espresso dal sistema sanitario pubblico (in particolare dalla componente ospedaliera) e dovranno garantire il raggiungimento dei seguenti obiettivi:

  • Incremento della capacità di trattare i pazienti e conseguente riduzione delle liste di attesa;
  • Creazione o rafforzamento di hub clinici e di competenze che, a seguito del miglioramento dell’assistenza fornita, siano in grado di aumentare la capacità di attrazione della struttura e agire sul saldo tra mobilità attiva e passiva;
  • Aumento del livello di digitalizzazione e di capacità di trattamento dati (anche in riferimento a iniziative di telemedicina) dei reparti/servizi/processi.

La richiesta dovrà, inoltre, evidenziare come e in che misura l’eventuale contributo della Compagnia sarà in grado di generare un effetto moltiplicatore rispetto ai fondi necessari per la realizzazione del progetto.

Per il suo carattere sperimentale l’iniziativa sarà suddivisa su due anni (sessione 2021 e sessione 2022).

Nel 2021 sarà possibile applicare a due distinte linee:

  • LINEA 1: Richiesta di contributo per interventi già definiti su reparti ospedalieri, presentata da fondazioni/associazioni/altri enti del terzo settore che già operino come supporto ad ospedali afferenti ad aziende sanitarie regionali, con comprovate capacità di fundraising e che siano già in possesso di una convenzione firmata con l’azienda sanitaria di riferimento per l’intervento oggetto della richiesta alla Compagnia.
  • LINEA 2: Richiesta di contributo per azioni di affiancamento e capacity building, presentata da fondazioni/associazioni/altri enti del terzo settore che operino a supporto di ospedali afferenti ad aziende sanitarie regionali. Queste azioni devono essere volte a consentire all’ente richiedente un’adeguata preparazione per abilitarsi a presentare future richieste di contributo utilizzando il modello pubblico-privato descritto nella LINEA 1. In caso di esito positivo della selezione relativa a questa Linea, il contributo della Compagnia sosterrà formazione ed eventuale supporto organizzativo a cura di esperti riguardo alle conoscenze giuridico-organizzative, nonché alle buone pratiche esistenti, utile per sviluppare interventi di collaborazione complessa con le strutture ospedaliere, anche in relazione a futuri bandi della Compagnia su queste tematiche.

Nel corso del 2022 è prevista una ripetizione dell’iniziativa con la possibilità di richiedere contributi unicamente per la realizzazione di interventi su reparti ospedalieri, ovvero la LINEA 1. Tale seconda “finestra”, che sarà comunicata dalla Compagnia nei primi mesi del 2022, sarà aperta anche agli enti che avranno ottenuto un contributo nell’ambito della LINEA 2 nel 2021 e avranno maturato i requisiti richiesti per la gestione di un intervento secondo il modello descritto.

Fondazioni/associazioni/altri enti del terzo settore che operano come supporto ad ospedali di aziende sanitarie della Regione Piemonte.

Si ribadisce che per la partecipazione alla LINEA 1 è necessario che l’ente sia in possesso di un protocollo di intesa o di una convenzione sottoscritta con l’azienda sanitaria di riferimento per l’intervento oggetto della richiesta alla Compagnia. La convenzione stipulata tra le parti dovrà rispettare la normativa vigente e dovrà disciplinare la concessione da parte dell’Azienda sanitaria della superficie del reparto oggetto dell’intervento di ristrutturazione per un periodo prestabilito (cioè la durata dei lavori, come prevista da apposito piano) all’ente del terzo settore che si impegna alla restituzione all’Azienda stessa, una volta scaduta la concessione, del reparto ristrutturato, le modalità di gestione dell’intervento di riqualificazione e la successiva presa in carico degli oneri di funzionamento e manutenzione da parte dell’ospedale.

Per ulteriori approfondimenti in merito alla natura degli enti ammissibili, si veda quanto indicato in dettaglio nel documento “Linee applicative del Regolamento per le Attività Istituzionali” della Fondazione Compagnia di San Paolo (disponibile sul sito della Fondazione Compagnia di San Paolo alla sezione “Contributi”. Non sono ammissibili le persone fisiche.

La LINEA 1 prevede che gli interventi dovranno riguardare reparti ospedalieri di eccellenza o che potrebbero diventare tali, in termini di riqualificazione e rifunzionalizzazione.

In particolare, gli interventi dovranno essere rivolti a reparti operanti nell’ambito della salute delle donne (sia ostetrica sia ginecologica) e dei bambini (nella fascia 0-18 anni).

Potranno avere caratteristiche di interventi strutturali, per innovazione tecnologica e investimenti in infrastrutture digitali (anche con riferimento al miglioramento dell’integrazione tra ospedale e territorio): il progetto di riqualificazione/rifunzionalizzazione dovrà essere accompagnato dalla descrizione del modello gestionale adottato (che dovrà presentare caratteristiche di innovatività ed essere in grado di specificare, dal punto di vista organizzativo, attraverso quali strumenti si intende fornire una migliore assistenza e cura e quale impatto l’intervento potrà generare sui beneficiari) e dalle modalità con le quali si raggiungeranno gli obiettivi dell’iniziativa sperimentale.

Si sottolinea ulteriormente che il contenuto degli interventi, le modalità di realizzazione e le ricadute previste dovranno essere condivisi con l’azienda sanitaria di riferimento e che essi dovranno essere oggetto dell’accordo formalizzato con l’Azienda medesima.

Con riferimento alla LINEA 2, relativo al sostegno in termini di capacity building, gli enti richiedenti dovranno presentare un’analisi dei bisogni a cui ciascun ente intende rispondere e una bozza di proposta di intervento (sotto forma di idea progettuale) a favore dell’ospedale di riferimento; sulla base di tali assunti, sarà poi redatto, in collaborazione con la Compagnia, un progetto di formazione e accompagnamento, nel momento in cui l’ente proponente superi la selezione. L’attività di accompagnamento/formazione avrà la finalità di accrescere le competenze interne all’ente al fine di abilitare l’ente stesso all’utilizzo del modello di intervento sopra descritto, nel contempo strutturando in dettaglio l’idea progettuale presentata alla Compagnia in fase di candidatura.

Per quanto riguarda il 2021, il budget a disposizione ammonta ad € 1.800.000 (comprensivo dei costi di valutazione). Di tale cifra,

  • € 1.700.000 sarà destinata a finanziare progetti della LINEA 1;
  • € 100.000 saranno utilizzati per sostenere fino a 10 interventi di capacity building di ammontare unitario pari a € 10.000 (LINEA 2).

Per quanto riguarda la LINEA 1, il contributo della Compagnia di San Paolo non potrà essere superiore ad € 600.000 e il richiedente dovrà comunque garantire con risorse proprie o acquisite da altri enti un co-finanziamento non inferiore al 50% al costo complessivo del progetto. La mobilitazione di risorse addizionali rispetto al contributo della Compagnia in relazione al progetto rappresenterà uno dei criteri di valutazione.

Con riferimento alla LINEA 1, si precisa che il contributo della Compagnia non potrà coprire gli oneri relativi a opere architettoniche ed edili (che potranno invece essere oggetto del co-finanziamento da parte del proponente), né le spese relative a personale strutturato.

Oggetto della richiesta alla Compagnia potranno essere tutti i costi connessi al progetto di riqualificazione/rifunzionalizzazione (ad eccezione di quanto descritto al paragrafo precedente): dotazioni impiantistiche e tecnologiche, infrastrutture digitali, infrastrutture di gestione dati, infrastrutture e soluzioni di telemedicina, costi di progettazione ed eventuali altri costi connessi all’implementazione del modello organizzativo proposto.

Per quanto riguarda la LINEA 2, il contributo della Compagnia (max € 10.000) dovrà essere utilizzato per un massimo di € 7.000 a copertura degli oneri relativi a un percorso di formazione/accompagnamento realizzato da professionisti, che approfondisca i diversi strumenti disponibili alla luce della normativa vigente nonché il quadro delle buone pratiche di intervento in un modello pubblico-privato; € 3.000 andranno a copertura di costi interni sostenuti dall’ente in relazione all’accompagnamento stesso.

I richiedenti dovranno utilizzare esclusivamente la procedura ROL (Richiesta On Line) sul sito della Compagnia, compilando la a modulistica relativa alla “Iniziativa sperimentale per il sostegno di interventi su reparti ospedalieri pubblici realizzati in collaborazione tra pubblico e privato”.

Oltre a una corretta e completa compilazione su sistema ROL della richiesta, dovranno essere allegati a quest’ultima:

1) per la LINEA 1:

  • descrizione del contesto specifico di riferimento rispetto all’intervento proposto;
  • eventuale esperienze effettuate degli enti richiedenti rispetto a iniziative analoghe;
  • documento esteso di progetto, condiviso con l’azienda sanitaria e citato nell’accordo formale di collaborazione con la medesima (cfr. sotto) che metta in evidenza il fabbisogno cui si intende rispondere, il posizionamento della struttura ospedaliera (reparto) nel contesto regionale e/o nazionale, lo schema logico di realizzazione dell’intervento, il dettaglio degli obiettivi previsti e le modalità (soprattutto con riferimento al piano organizzativo-gestionale) per il loro raggiungimento;
  • piano economico del progetto che evidenzi: il costo complessivo del progetto, la richiesta alla Compagnia, il co-finanziamento (attraverso risorse proprie e/o con fondi ottenuti da altri enti), che andrà specificato in dettaglio;
  • cronoprogramma dell’intervento;
  • accordo formale di collaborazione in conformità alla normativa relativa al rapporto tra pubbliche amministrazioni ed enti del Terzo settore (es. protocollo d’intesa, convenzione), con l’Azienda sanitaria a cui afferisce l’ospedale oggetto dell’intervento.

2) per la LINEA 2:

  • un’analisi dei bisogni di salute a cui ciascun ente intenderebbe rispondere;
  • una bozza di proposta di intervento a favore dell’ospedale di riferimento (sotto forma di idea progettuale).

Ogni altra documentazione ritenuta utile o necessaria dal richiedente può essere allegata alla domanda.

Laddove ne riscontrasse la necessità, la Compagnia si riserva di richiedere informazioni aggiuntive ai fini dell’istruttoria.

Il termine di presentazione delle domande è previsto tassativamente alle ore 12 del 23 luglio 2021. Entro tale termine sarà necessario: chiudere e inviare la richiesta, debitamente firmata, tramite il sistema “R.O.L. Richiesta online” nel sito della Compagnia di San Paolo. Si raccomanda di concludere la compilazione della domanda in tempo utile alla sua corretta trasmissione digitale entro il termine.

Nella selezione delle richieste di contributo candidate nella LINEA 1 verranno adottati i seguenti criteri:

– coerenza delle azioni progettate con gli obiettivi generali e gli ambiti della presente iniziativa sperimentale;

– rilevanza degli interventi proposti rispetto al fabbisogno sanitario e alla programmazione regionale;

– presenza di elementi innovativi nelle attività svolte e nella metodologia proposta;

– qualità dei contenuti e in particolare: chiara definizione degli obiettivi perseguiti, delle modalità seguite, delle metodologie adottate, delle attività sviluppate, dei risultati che si intendono conseguire e dei rischi previsti; degli effetti che si intendono produrre sui beneficiari e sul contesto in cui sono inseriti;

– congruità dei costi preventivati nel budget (costi in linea con valori di mercato e tariffe standard o contrattuali) e coerenza tra attività previste e costi di progetto;

– capacità da parte dell’ente proponente di generare un effetto di moltiplicazione delle risorse dedicate al progetto in aggiunta al contributo della Compagnia;

– presenza di modalità e di strumenti efficaci di monitoraggio delle azioni e di valutazione dei risultati attesi;

– presenza di un piano dedicato alla sostenibilità tecnico-economica futura ed eventuali azioni destinate a garantirla.

Per quanto riguarda le richieste relative alla LINEA 2, i vincitori saranno selezionati sulla base della completezza dell’analisi dei bisogni a cui ciascun ente potrebbe rispondere e sulla fattibilità della bozza di proposta di intervento a favore dell’ospedale di riferimento.

La comunicazione degli esiti avverrà attraverso il sito Internet della Compagnia e successive comunicazioni ufficiali che saranno date a ciascun Ente via ROL.

La selezione delle richieste, l’importo assegnato e le modalità di ottenimento dello stesso saranno a insindacabile giudizio della Compagnia, che indicherà anche i termini della rendicontazione del contributo.

Questa iniziativa contribuisce al raggiungimento dei seguenti Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

SDG 3  Salute e benessere
SDG 9  Imprese, innovazione e infrastrutture