Elementi di contesto e di scenario
La prima infanzia è determinante nel tracciare le traiettorie di crescita e sviluppo di ogni persona. È ormai riconosciuto che “investire nello sviluppo precoce del bambino costituisce uno dei migliori investimenti che un paese può fare per sviluppare la sua economia, promuovere società pacifiche e sostenibili, eliminare la povertà estrema e ridurre le diseguaglianze”.
Per questo azioni a favore della prima infanzia si sono via via diffuse e radicate, supportate da molta documentazione scientifica e orientate da documenti di indirizzo delle istituzioni pubbliche, primo tra tutti, per l’Italia, “Investire precocemente in salute: azioni e strategie nei primi mille giorni di vita” del Ministero della Salute, approvato il 20 febbraio 2020 in Conferenza Stato-Regioni ed essenziale nella definizione degli interventi insieme ai piani di prevenzione, nazionale e regionali.
Il taglio delle politiche riguarda interventi precoci integrati e multidimensionali, per un approccio olistico capace di intervenire in modo sistemico e cooperativo sulla cura, sul benessere e sulla crescita sana ed equilibrata del bambino, investendo sulle competenze dei genitori per una genitorialità responsiva e allargando lo sguardo all’intera comunità che del bambino si prende cura. La crisi pandemica e le emergenze globali hanno di fatto rafforzato questa consapevolezza, insieme al senso di urgenza e indispensabilità degli interventi.
È stata altresì riconosciuta la capacità della cultura di avere effetti significativi sul benessere e sullo sviluppo individuale e sociale, come dimostrato dalle molte evidenze di ricerca condensate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in un suo report del 2019. Questo avviene tanto più nelle fasi cruciali della gravidanza e poi negli anni in cui i bambini e le bambine iniziano a esplorare il mondo e a costruirsi il proprio percorso di vita in relazione alle esperienze attraversate, prima di tutto in famiglia.
Il progetto Nati per Leggere per primo, nel 1999, ha messo in evidenza in Italia la capacità della lettura ad alta voce in famiglia di agire positivamente sullo sviluppo cognitivo e relazionale del bambino e sulla qualità della relazione genitoriale e ha avuto la tenacia e la lungimiranza di costruire una partnership duratura e proficua tra settore sanitario, bibliotecario ed educativo, arrivando a stimolare l’inserimento della pratica della lettura condivisa nei piani di prevenzione citati, nel documento di indirizzo sui primi mille giorni, nell’Agenda della Salute del bambino consegnata ai neo-genitori.
Grazie alla valutazione condotta dalla Fondazione Rodolfo Debenedetti sul progetto piemontese, è stata dimostrata la capacità dell’iniziativa di aumentare nei bambini l’interesse e il piacere verso la lettura, ridurre la forza attrattiva degli schermi e contenere i divari educativi di bambini appartenenti a nuclei familiari svantaggiati ancora durante la scuola primaria.
Parallelamente è però anche emersa l’influenza sulla capacità di impatto dell’iniziativa nel modo in cui le azioni di progetto e delle partnership territoriali sono state progettate e attuate. Ciò permette di rendere più consapevole ed efficace l’intervento della Fondazione e della Regione Piemonte e di affinare la strategia a favore delle azioni che stimolano la diffusione dell’esperienza culturale fin dai primi anni di vita, come componente essenziale per la crescita sana di bambini e bambine e per il benessere delle famiglie e delle comunità.
In questi anni, anche grazie all’esempio di Nati per Leggere, altre iniziative sono state lanciate e sviluppate per avvicinare l’esperienza culturale alle famiglie con bambini e farne un’abitudine condivisa, salutare e piacevole. Si è lavorato su competenze e consapevolezza degli enti culturali; sono nati strumenti di stimolo alla partecipazione; si è lavorato alla sensibilizzazione e alla disseminazione e si è iniziata ad affrontare la sfida forse oggi più grande: far sì che il concetto di welfare culturale entri a pieno titolo nelle policy e guidi azioni strategiche orientate, per la prima infanzia, a includere l’esperienza culturale tra le opportunità indispensabili e i servizi necessari da garantire alle famiglie e ai loro bambini e a fare in modo che ogni famiglia, le più fragili soprattutto, possa non solo accedere alle esperienze proposte, ma anche considerarle parte della propria quotidianità.
Questo approccio è prioritario anche per la Fondazione Compagnia di San Paolo, che, nel Documento di Programmazione Pluriennale 2021-24, sottolinea il suo ruolo di corpo intermedio “che non inventa, ma raccoglie, connette ed elabora i bisogni della società e le risposte che essi sollecitano” e individua nei saperi, nelle opportunità e nel wellbeing alcune delle trasversalità lungo le quali agire per uno sviluppo equo, sostenibile e duraturo. La Fondazione guarda alla prima infanzia come fase cruciale su cui investire e in generale all’educazione come ambito prioritario di azione: in entrambi, la cultura svolge un ruolo essenziale, risorsa riconosciuta e integrata per favorire i processi trasformativi di cui il nostro tempo necessita.
Finalità generali e obiettivi specifici
Questi principi hanno indotto la Fondazione Compagnia di San Paolo, di concerto con la Regione Piemonte, a lanciare nel 2022 il bando “Cultura per Crescere”, con il quale il sostegno a Nati per Leggere Piemonte si rinnova ed evolve, come centro di un sistema di interventi tesi a incentivare politiche e pratiche diffuse di welfare culturale per la prima infanzia, rivolte a tutte le famiglie ma con una cura particolare per le più fragili, sviluppate all’interno di reti territoriali pubblico-private operanti in un’ottica di comunità educante.
Il bando “Cultura per Crescere” si pone gli obiettivi di:
- consolidare e rilanciare le esperienze più significative di Nati per Leggere Piemonte, incentivando prassi innovative che favoriscano il coinvolgimento duraturo di famiglie non abituate a frequentare le biblioteche ma anche la diffusione capillare dell’esperienza oltre i luoghi della lettura più istituzionali e canonici;
- favorire, attraverso l’estensione e l’affinamento dei partenariati intersettoriali di Nati per Leggere, l’emersione e il radicamento di sistemi territoriali integrati pubblico-privati, che, in una logica di comunità educante, riconoscano alla cultura un ruolo di primo piano per lo sviluppo del bambino e operino con continuità e capillarità per mettere in atto un sistema di welfare culturale rivolto alla prima infanzia;
- favorire la progressiva penetrazione delle esperienze culturali condivise nelle abitudini delle famiglie, con particolare coinvolgimento dei nuclei più fragili o vulnerabili, al fine di offrire possibilità di pieno sviluppo delle loro potenzialità di apprendimento, di socializzazione e di crescita individuale al di là della condizione famigliare, riducendo così le barriere culturali, sociali ed economiche che spesso frenano la partecipazione non episodica alle proposte culturali e contribuire così al contenimento delle disuguaglianze;
- favorire una genitorialità responsiva nei confronti dei bambini, curando anche la partecipazione attiva a opportunità educative e di socializzazione che il progetto promuoverà nelle diverse azioni, rispondendo quindi adeguatamente ai bisogni e agli interessi delle famiglie coinvolte;
- investire sullo sviluppo di competenze professionali o meno idonee a consolidare, radicare e strutturare l’approccio integrato proposto;.
- favorire il passaggio dall’episodicità progettuale al radicamento nelle politiche e nelle pratiche delle esperienze di welfare culturale per la prima infanzia.
Fasi
Il bando “Cultura per Crescere” ha sviluppo biennale.
Nel 2022, anno di lancio di Cultura per Crescere, sono stati selezionati i progetti da sostenere nel 2023 e da accompagnare nel biennio 2023-2024. La presente edizione, riferita alla seconda annualità dei progetti, è destinata esclusivamente agli enti selezionati nella prima annualità, che potranno presentare iniziative da svilupparsi nel 2024, in continuità con quanto previsto e realizzato nel 2023 e in coerenza con le direzioni di consolidamento e rafforzamento affrontate nel percorso di capacity building in corso.
Sono ammessi al bando, dunque, solo gli enti selezionati nell’edizione 2022, enti pubblici territoriali del Piemonte o fondazioni, preferibilmente di emanazione pubblica, che abbiano per titolarità o in affidamento la gestione della biblioteca di pubblica lettura cittadina o di una biblioteca facente funzione, in accordo con l’ente pubblico territoriale di riferimento.
Tali enti dovranno essere capofila di un partenariato funzionale alla progettualità proposta, definito in continuità con la progettualità 2023. Il partenariato dovrà essere puntualmente descritto nella sua articolazione in un documento da allegare alla richiesta di contributo. Il partenariato dovrà rispettare ciascuna delle seguenti caratteristiche:
- comprendere al proprio interno, per l’area coinvolta nel progetto, istituzioni educative e sanitarie e professionisti sanitari, con particolare attenzione ai pediatri di libera scelta (PLS);
- comprendere al proprio interno le biblioteche civiche e altri enti del territorio di progetto operanti nel campo culturale (musei, enti di spettacolo, di educazione artistico-culturale, soggetti che operano per la valorizzazione del territorio, …);
- comprendere al proprio interno enti del terzo settore attivi in ambito sociale con funzioni di mediazione nei confronti delle famiglie, con particolare riguardo ai nuclei più fragili e alle situazioni di vulnerabilità con l’obiettivo di facilitare e accompagnare processi di avvicinamento e partecipazione orientati progressivamente all’autonomia e al protagonismo delle famiglie nella partecipazione all’esperienza culturale, anche attraverso processi di mutualità e social mix e azioni di investimento per una genitorialità responsiva;
- prevedere una dimensione sovracomunale (obbligatoria per Comuni capofila con meno di 150.000 abitanti) corrispondente in linea di massima al sistema bibliotecario di appartenenza;
- confermare la presenza tra i partner del soggetto individuato nel 2022 per affiancare l’ente capofila nel coordinamento e nella governance gestionale dell’iniziativa, con il compito di presidiare l’efficacia e la fluidità dei processi di co-progettazione, conduzione e gestione, l’equilibrio tra funzioni pubbliche e private, l’integrazione tra le proposte, la coerenza, l’efficacia, la trasversalità e la capillarità degli investimenti formativi proposti, la circolazione costante delle informazioni, l’andamento complessivo del progetto e le attività di monitoraggio, grazie a competenze ed esperienze nel campo del project management culturale e dei processi di innovazione sociale e culturale.
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I progetti presentati dovranno:
- svolgersi tra gennaio 2024 e dicembre 2024;
- trarre origine dall’analisi di contesto e dall’ascolto dei bisogni condotti in preparazione o durante la I annualità;
- caratterizzarsi per la compresenza di iniziative propriamente Nati per Leggere (dando priorità a quelle pensate per intercettare nuove famiglie e facendo convivere le attività consuete e istituzionali in biblioteca con azioni in contesti sanitari, educativi, spazi aperti, luoghi di partecipazione e aggregazione per famiglie e in generale in luoghi informali e inusuali) e azioni finalizzate all’integrazione tra servizi, strumenti ed esperienze culturali – anche e soprattutto quando già esistenti – rivolte a bambini e famiglie e alla circolazione delle informazioni relative. Sono inoltre richieste iniziative specifiche pensate per l’avvicinamento e il coinvolgimento di famiglie più fragili e/o vulnerabili con l’aiuto di enti del terzo settore con funzioni di mediazione e accompagnamento e con l’obiettivo di favorire progressivamente una genitorialità responsiva e l’autonomia nella partecipazione culturale delle famiglie destinatarie, favorendo e promuovendo il loro empowerment anche con l’aiuto di esperienze di mutualità tra le famiglie stesse;
- prevedere azioni e/o strumenti di sensibilizzazione, comprensione e presa di coscienza nei confronti della comunità locale tutta rispetto alle sfide affrontate con il progetto;
- privilegiare azioni funzionali al radicamento dell’esperienza nelle politiche e nelle pratiche della rete coinvolta;
- prevedere azioni periodiche di coordinamento, co-progettazione, condivisione e confronto, che vadano a coinvolgere i partner del progetto ognuno per il proprio ruolo.
Le iniziative presentate potranno inoltre prevedere azioni di rete tra più progetti, riferite a specifiche iniziative sperimentali di alta innovazione, coinvolgenti anche aree territoriali che non sono oggetto di un sostegno economico nell’ambito di Cultura per Crescere ma stanno partecipando, mediante i propri referenti di progetto, al percorso di capacity building che affianca il bando.
Il contributo massimo previsto dal presente bando a sostegno di ogni singolo progetto è pari a € 60.000.
I progetti dovranno prevedere tra le entrate a copertura delle attività un cofinanziamento complessivo pari ad almeno il 30% delle spese totali da parte dei partecipanti al progetto.
Sono ammissibili tutte le spese direttamente connesse al progetto, funzionali alla realizzazione dell’iniziativa e riguardanti costi di coordinamento e management del progetto (per una quota di contributo non superiore a € 10.000), attività rivolte a bambini e famiglie (per una misura non superiore al 25% del contributo), di affinamento della co-progettazione, di accompagnamento dei nuclei in contesti di fragilità e vulnerabilità, spese di comunicazione e produzione materiale informativo, spese di formazione – coerente e strettamente connessa agli obiettivi e alle azioni di progetto e complementare con il percorso di capacity building in corso -, informazione e sensibilizzazione.
Per quanto riguarda le azioni Nati per Leggere, sono ammesse spese per le seguenti voci: acquisto libri dono e libri per presìdi socio-sanitari, azioni di sensibilizzazione, informazione, formazione e approfondimento, incontri di lettura, attività di comunicazione specifica e realizzazione di materiali, consulenze di supporto alla gestione del progetto. Sono escluse le spese relative all’acquisto libri destinati alle sedi bibliotecarie, al personale dipendente assunto a tempo indeterminato dagli enti pubblici costituenti la rete di partenariato; è ugualmente esclusa la possibilità di inserire come quote di cofinanziamento risorse destinate dagli stessi Enti al proprio personale dipendente assunto a tempo indeterminato.
NB: Per quanto riguarda le spese relative agli incontri di lettura, le letture svolte da professionisti all’interno delle sedi bibliotecarie possono afferire al contributo della Fondazione (sia richiesto, sia eventualmente concesso) per un massimo del 10%. L’acquisto dei libri dono per i nuovi nati ed eventualmente per altre fasi di passaggio educativo dei bambini è ammesso a contributo solo se la consegna avviene in ambiente sociale o sanitario o comunque in un contesto differente dalla sede bibliotecaria.
Le domande dovranno pervenire tramite piattaforma ROL sul sito della Compagnia di San Paolo e dovranno utilizzare i moduli dedicati al bando Cultura per Crescere in essa contenuti.
Congiuntamente all’invio delle proposte progettuali, per quanto riguarda Nati per Leggere dovrà essere inviata anche alla Regione Piemonte la scheda anagrafica aggiornata riferita ai progetti 2024 (format scaricabile dal sito della Compagnia di San Paolo). Una volta compilata, verrà inserita nel sito della Regione alla pagina dedicata a NpL Piemonte.
Oltre alla compilazione del modulo ROL, dovranno essere allegati alla richiesta i seguenti documenti obbligatori:
- Descrizione approfondita del progetto presentato, con analisi del contesto e dei bisogni da cui è scaturita la progettazione e descrizione puntuale delle azioni proposte, usando come traccia l’elenco fornito nel paragrafo “iniziative ammissibili”. Dovrà emergere in modo specifico l’attività di coordinamento e di gestione del progetto, così come le azioni di monitoraggio previste. Molta cura dovrà inoltre essere posta nella descrizione delle modalità con cui si andranno a coinvolgere le famiglie più fragili e/o vulnerabili, con esplicitazione dei risultati attesi.
- Budget dettagliato del progetto che evidenzi le spese previste per le differenti azioni di progetto come da tabella ROL e la relativa copertura economica, con indicazione degli impegni di cofinanziamento da parte degli enti del partenariato.
- Descrizione puntuale del partenariato e delle modalità di adesione dei partner, con esplicitazione delle funzioni di ognuno e delle azioni di competenza.
- In caso di specifiche azioni di rete che coinvolgano progetti non sostenuti nella I annualità ma partecipanti al capacity building in corso (rif il capitolo “iniziative ammissibili”), si richiede la presentazione di un documento descrittivo riferito alla sola azione di rete, eleborato congiuntamente dai refenti dei progetti coinvolti e comprendente, oltre alla parte descrittiva, le motivazioni di partenza, gli obiettivi prefissati, il budget e gli aspetti gestionali, sia delle risorse economiche, sia delle azioni di progetto.
È possibile scaricare dal sito della Compagnia di San Paolo i seguenti format o documenti:
- Scheda anagrafica da inviare anche alla Regione Piemonte;
- Per quanto riguarda Nati per Leggere, la tabella per la raccolta dati 2023, da compilare e inviare in formato excel alla Fondazione con i dati aggregati entro il 31 gennaio 2024.
30 ottobre 2023 , h. 14.00
La valutazione dei progetti che verranno candidati al bando verrà condotta congiuntamente dalla Regione Piemonte e dalla Compagnia di San Paolo, sulla base dei seguenti criteri:
- Buona analisi del contesto e dei bisogni a cui il progetto intende rispondere;
- Grado di innovazione delle azioni Nati per Leggere, in coerenza con gli stimoli proposti nel bando;
- Livelli di innovazione del progetto nel suo complesso, tenendo conto delle peculiarità di ogni territorio e dei precedenti investimenti di welfare culturale per la prima infanzia, primo tra tutti quello di Nati per Leggere Piemonte;
- Livello di complementarità delle azioni proposte all’interno di ogni progetto;;
- Capacità di intercettare, ingaggiare e accompagnare alla progressiva autonomia le famiglie più fragili e/o vulnerabili e di investire sulla genitorialità responsiva;
- Grado di incidenza del progetto sul territorio misurato secondo la capacità di coinvolgere la popolazione e/o di indurre trasformazioni nelle organizzazioni coinvolte nel partenariato;
- Capacità delle azioni di favorire il radicamento dell’approccio sperimentato sul territorio e complessiva potenzialità di radicamento del progetto nel medio e nel lungo termine;
- Livello di equilibrio tra le azioni di natura più strutturale e abilitante ai fini del radicamento dell’approccio (formazione, disseminazione, ascolto, consolidamento del partenariato, accompagnamento delle famiglie, …) e le attività ricorrenti, considerate secondarie ai fini del presente bando;
- Livello di estensione, multisettorialità, partecipazione e attivazione della rete di partner;
- Capacità della rete di agire come comunità educante (intesa come l’insieme degli attori territoriali che si impegnano a garantire il benessere e la crescita di bambine e bambini, ognuno secondo le proprie competenze e il proprio ruolo) nell’ambito di un sistema integrato per la prima infanzia , con particolare attenzione ai livelli di cooperazione e complementarità tra settore culturale, sanitario, educativo e sociale;
- Livello di cofinanziamento da parte del capofila e della rete e complessiva sostenibilità economica del progetto;
- Efficacia del coordinamento e della gestione del progetto;
- Qualità del processo di progettazione;
- Affidabilità dell’ente capofila e sua idoneità al progetto;
- Capacità di affrontare la comunicazione, interna alla rete e verso destinatari e stakeholders, con un approccio strategico ed efficace.
L’iter di valutazione dei progetti si concluderà entro il 31 dicembre 2023, con successiva comunicazione dell’esito mediante sistema ROL a tutti gli enti che avranno presentato richiesta di contributo nell’ambito del bando.
La selezione avverrà, con modalità comparative, a insindacabile giudizio della Fondazione Compagnia di San Paolo. Gli esiti dell’istruttoria e delle deliberazioni verranno pubblicati sul sito della Fondazione entro il 31 dicembre 2023.
I progetti andranno rendicontati entro il 31 gennaio 2025. Per dettagli sulle modalità di rendicontazione, si rimanda alle indicazioni che verranno fornite agli enti selezionati nelle lettere di delibera, che verranno contestualmente inviate tramite piattaforma ROL.
La comunità di pratica che si è raccolta intorno a Cultura per Crescere, composta da tutti i referenti dei progetti ( selezionati e non nella prima annualità), dai partner di coordinamento e management e, indirettamente, da tutte le figure professionali attive nei progetti, è coinvolta in un percorso di capacity building iniziato nel 2023, ora in corso e previsto anche nel 2024, destinato a rafforzare aspetti individuati come prioritari dalla stessa comunità di pratica: l’analisi di contesto, l’ascolto delle famiglie, la progettazione orientata all’impatto, la natura e la forza delle alleanze alla base di sistemi territoriali stabili, la genitorialità e la cultura dell’accompagnamento per l’empowerment delle famiglie, la risorsa strategica e multilivello della comunicazione per adottare un linguaggio comune e dialogare in modo convergente ed efficace con la comunità di riferimento. L’obiettivo è quello di una crescita diffusa intorno ai temi trattati e la partecipazione collettiva al raggiungimento delle sfide lanciate da Cultura per Crescere.
Per informazioni e contatti rivolgersi a: chiara.valfre@compagniadisanpaolo.it
Per informazioni su Nati per Leggere Piemonte e sulle modalità di integrazione con le altre azioni di progetto:
paola.ganiovecchiolino@regione.piemonte.it.