Stato: Chiuso
Data di pubblicazione: 08 giugno 2020
Data di scadenza: 30 luglio 2020
Obiettivo
Persone.

Scenario

Dal 2011 ad oggi numerosi territori del Piemonte e della Liguria, in particolare i comuni di piccole e medie dimensioni, sono stati variamente coinvolti in azioni di accoglienza di richiedenti asilo e di persone in transito, provenienti in particolare dai paesi dell’Africa Subsahariana, del Corno d’Africa e dell’Asia Centrale. Nei territori l’accoglienza ha attraversato fasi diverse, governate da attori istituzionali differenti e regolate da un impianto normativo che è andato modificandosi in termini talvolta contraddittori. I diversi interventi legislativi sono stati dettati a volte dalla necessità di rispondere ad orientamenti politici differenti, altre volte dallo sforzo di armonizzare il quadro nazionale con quello europeo. In particolare alcuni hanno tentato di coordinare maggiormente i diversi livelli di governo dell’accoglienza (da quello nazionale, a quello regionale e locale), altri hanno spinto alla costruzione di un sistema di accoglienza unico, provando a superarne parzialmente il carattere binario, altri ancora ad accompagnare i cambiamenti che questi flussi hanno generato nel tessuto sociale.

In alcuni luoghi soggetti della società civile e i rispettivi attori istituzionali hanno manifestato una crescente tensione alla costruzione di un sistema di risposte il più possibile organiche e coerenti che ha cercato di raccordare, laddove possibile, centri di accoglienza straordinaria, sistema di accoglienza ordinario e, in alcuni casi, anche successive progettualità per l’accompagnamento ad una crescente autonomia di vita delle persone.

Con l’entrata in vigore della L. 132/2018 e del decreto del 20/11/2018 per la modifica di compiti e dotazioni dei centri di prima accoglienza, i territori e il sistema di accoglienza sono stati chiamati a misurarsi con una nuova cornice di riferimento che progressivamente è andata ad incidere sull’assetto costruito, sia in termini di strategie di intervento, sia di integrazione tra misure pubbliche, sia di forme di tutela. All’iniziale incertezza generata dall’interpretazione della normativa, è seguita una fase di transizione in cui gli effetti della nuova legge sui percorsi delle persone accolte sono stati gestiti grazie alle risposte messe in campo dai territori stesi attraverso gli enti e le istituzioni già precedentemente coinvolti nell’accoglienza e con il concorso della società civile in varie forme, attivati o ri-attivatisi intorno ai bisogni delle persone.

Il quadro di contesto delineato e le prospettive di scenario che potrebbero determinarsi in conseguenza della crisi pandemica in atto, suggeriscono di sostenere l’operato di partenariati territoriali che abbiano sviluppato capacità di risposta nell’ambito dell’accoglienza e di favorire il rafforzamento di reti di protezione sociale partecipate e animate da diversi attori territoriali e rivolte in generale a persone in condizione di fragilità e in condizione o a rischio di marginalità, con attenzione prioritaria, ma non esclusiva a quelle con background migratorio.

Finalità e obiettivi

Il Bando è promosso dalla Fondazione Compagnia di San Paolo in collaborazione con la Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e con l’adesione della Fondazione De Mari. Si inserisce nelle Linee Programmatiche 2020 della Fondazione Compagnia di San Paolo, nelle quali viene confermata la volontà di “accompagnare e includere le persone in difficoltà o a rischio di fragilità in percorsi verso la più ampia autonomia possibile…” e di “…stimolare dinamiche di inclusione, coesione e solidarietà che riescano a coinvolgere soggetti plurimi e a volte inediti della comunità…” sostenendo interventi che “…attraverso una lettura multidimensionale delle fragilità…” mirino alla costruzione di “…risposte integrate ai bisogni” e al rafforzamento “…di partenariati territoriali inclusivi“, così come in quelle delle altre Fondazioni sostenitrici.

Con riferimento al perimetro definito dalla cornice degli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile fissati dalle Nazioni Unite nell’Agenda 2030, il Bando intende contribuire, in particolare, all’obiettivo 10 – Ridurre le disuguaglianze all’interno e tra i paesi – target 10.2 “Entro il 2030, potenziare e promuovere l’inclusione sociale, economica e politica di tutti, a prescindere da età, sesso, disabilità, razza, etnia, origine, religione, status economico o altro“, sostenendo un processo che, a partire dalle risorse che i flussi migratori degli ultimi anni hanno prodotto sul fronte della società civile, del terzo settore e degli enti pubblici, rafforzi le reti di supporto e favorisca la strutturazione di partenariati territoriali capaci di intercettare e orientare le domande portate da persone in condizione di fragilità e in condizione o a rischio di marginalità, con attenzione prioritaria, ma non esclusiva, a quelle con background migratorio.

Il Bando si pone i seguenti obiettivi specifici:

  • promuovere lo sviluppo e il consolidamento di reti di protezione sociale, raccordando le realtà già presenti, affinché siano capaci di offrire e ottimizzare risposte a favore di persone in condizione di fragilità e in condizione o a rischio di marginalità, con particolare attenzione a quelle con background migratorio, integrando le misure esistenti con iniziative ritenute prioritarie e indispensabili;
  • promuovere un’azione culturale a sostegno della costruzione di società inclusive e solidali, frutto di una riflessione sviluppata e articolata in modo corale dagli attori della comunità e amplificata da interlocutori autorevoli del territorio, con particolare attenzione ai rischi di colpevolizzazione della povertà;
  • stimolare lo scambio di conoscenze, competenze e modalità operative maturate nell’ambito dell’accoglienza tra soggetti pubblici e del terzo settore, per capitalizzare l’esperienza acquisita dai diversi attori in questi anni sui temi dell’accompagnamento di persone in condizione di fragilità, della convivenza interculturale, dell’inclusione.

I progetti possono essere presentati in partenariato dai seguenti soggetti:

  • Comuni
  • Unioni di Comuni
  • Aziende Sanitarie Locali
  • Enti gestori delle funzioni socio assistenziali
  • altri enti pubblici
  • Cooperative sociali e/o loro consorzi
  • Associazioni di volontariato
  • Associazioni di promozione sociale
  • altri Enti del Terzo Settore
  • altri soggetti che perseguono finalità sociali e/o di inclusione sociale

È auspicato il coinvolgimenti di altri soggetti della rete che contribuiscano a diverso titolo alla realizzazione del progetto. Tra questi possono essere comprese anche associazioni datoriali, reti di imprese, sindacati.

Le attività oggetto della richiesta dovranno essere realizzate sui territori del Piemonte e della Liguria e avere una durata compresa tra i 12 e i 18 mesi. Nel caso della Regione Piemonte, il Bando esclude il territorio della Città di Torino (già interessato da altre linee di intervento della Fondazione Compagnia di San Paolo).

La disponibilità complessiva per il presente bando è pari a € 1.210.000.

La richiesta di contributo non potrà essere superiore al 75% dei costi totali e comunque non inferiore a € 50.000 e non superiore a € 150.000. Il costo del progetto e la relativa richiesta di contributo dovranno essere commisurate alla popolazione di riferimento del territorio, alle caratteristiche e al numero di beneficiari identificati, e all’intensità delle azioni progettuali presentate a fronte dell’analisi del contesto e dei bisogni.

Per presentare la candidatura al bando è obbligatorio utilizzare esclusivamente la procedura ROL richiesta on-line, nella sezione “Contributi” del sito della Fondazione Compagnia di San Paolo, accedendo all’apposita modulistica dedicata al bando per ciascuna fase del processo di selezione. Saranno disponibile il form dedicato alla Fase 1 del bando e i relativi allegati. Il form per la Fase 2 sarà accessibile solo agli enti che supereranno la Fase 1.

Il termine di presentazione delle proposte della prima fase è fissato entro le ore 14.00 di giovedì 30 Luglio 2020.

La selezione avverrà, con modalità comparative, a insindacabile giudizio delle Fondazioni. Gli esiti della prima fase verranno comunicati entro il 16 ottobre 2020, mediante pubblicazione dell’elenco dei progetti selezionati nel sito della Fondazione Compagnia di San Paolo.

Gli esiti della seconda fase saranno pubblicati sul sito della Fondazione Compagnia di San Paolo.

Questo Bando contribuisce al raggiungimento dei seguenti Obiettivi di Sviluppo Sostenibile

SDG 10  Ridurre le disuguaglianze