Elementi di contesto e di scenario
La prima infanzia è determinante nel tracciare le traiettorie di crescita di ogni persona: secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità, “investire nello sviluppo precoce del bambino costituisce uno dei migliori investimenti che un paese può fare per sviluppare la sua economia, promuovere società pacifiche e sostenibili, eliminare la povertà estrema e ridurre le diseguaglianze”.
L’attuale accentuazione delle disuguaglianze, che tocca significativamente i minori e le famiglie, richiede conseguentemente di intervenire sulla prima infanzia e sul sistema che di essa si prende cura per invertire la rotta o mitigare gli effetti di fenomeni globali e locali, con strategie multilivello.
Azioni a favore della prima infanzia si sono via via diffuse e radicate, orientate anche da documenti di indirizzo delle istituzioni pubbliche. Fra questi, per l’Italia, “Investire precocemente in salute: azioni e strategie nei primi mille giorni di vita” del Ministero della Salute, essenziale nella definizione degli interventi insieme ai piani di prevenzione, nazionale e regionali.
L’orientamento delle politiche riguarda interventi precoci integrati e multidimensionali, per agire in modo sistemico e cooperativo sulla cura, sul benessere e sulla crescita sana ed equilibrata dei bambini e delle bambine, investendo sulla genitorialità responsiva e sull’intera comunità che di loro si prende cura.
È stata altresì riconosciuta la capacità della cultura di avere effetti significativi sul benessere e sullo sviluppo individuale e sociale, come dimostrato dalle molte evidenze di ricerca condensate dall’Organizzazione Mondiale della Sanità in un report del 2019 e dalla stretta connessione stabilita tra esperienze culturali e povertà educativa.
Il progetto Nati per Leggere per primo ha messo in evidenza in Italia la capacità della lettura ad alta voce in famiglia di agire positivamente sullo sviluppo cognitivo e relazionale del bambino e sulla qualità del rapporto bambino-genitore. La valutazione del programma come realizzato in Piemonte (Fondazione Rodolfo Debenedetti per conto della Compagnia di San Paolo, 2022) ha mostrato la capacità dell’iniziativa di aumentare nei bambini l’interesse e il piacere della lettura, ridurre la forza attrattiva degli schermi e contenere i divari educativi negativi rispetto alla media di bambini appartenenti a nuclei familiari svantaggiati ancora durante la scuola primaria. Inoltre, è emersa la relazione tra livello di impatto dei progetti e qualità e stabilità dei partenariati territoriali attuatori dei progetti medesimi.
La pratica della lettura è però soltanto una delle esperienze culturali che possono significativamente agire sulla crescita e sul benessere di bambini e bambine.
In questi anni sono state sviluppate diverse iniziative per avvicinare l’esperienza culturale in senso ampio alle famiglie con bambini e farne un’abitudine condivisa, salutare e piacevole. Si è lavorato su competenze e consapevolezza degli enti culturali; sono nati strumenti di stimolo alla partecipazione; si sono promosse la sensibilizzazione e la disseminazione e l’ingresso a pieno titolo del concetto di welfare culturale nelle policy, per favorire azioni strategiche orientate a includere l’esperienza culturale tra le opportunità indispensabili e i servizi necessari per le famiglie, facendo in modo che ogni famiglia, le più fragili soprattutto, possa non solo accedere alle esperienze proposte, ma anche considerarle parte della propria quotidianità.
Questo processo di cambiamento è stato stimolato anche dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, che nel 2022, di concerto con la Regione Piemonte, ha lanciato il bando “Cultura per Crescere”, con il quale il sostegno a Nati per Leggere Piemonte si è rinnovato e amplificato, diventando il centro propulsore di un sistema di interventi tesi a incentivare politiche e pratiche territoriali di welfare culturale per la prima infanzia. Una scelta che ha voluto anche valorizzare il ruolo delle biblioteche come infrastrutture sociali e culturali di prossimità, potenzialmente trainanti per un cambiamento diffuso.
Nell’ambito della I edizione del bando sono stati sostenuti 13 progetti di durata biennale sviluppati da altrettanti partenariati piemontesi. Inoltre, in collaborazione con il Cultural Welfare Center è stato condotto un percorso di capacity building che ha coinvolto i partenariati, per favorire, da una parte, una crescita culturale convergente e diffusa, dall’altra il consolidamento di una comunità di pratica e di apprendimento fondata su un approccio collaborativo. Per massimizzare l’effetto, nel percorso sono stati coinvolti anche i partenariati non ammessi a contributo.
Finalità generali e obiettivi specifici del bando
Il nuovo bando “Cultura per Crescere”, seconda edizione, ha anch’esso estensione biennale ed è pensato per dare continuità al lavoro dei partenariati sostenuti nella prima edizione ma anche aprire a nuove proposte, in particolare dai territori che hanno seguito con assiduità il percorso di capacity building citato.
“Cultura per Crescere” si pone pertanto gli obiettivi di:
- Consolidare e rilanciare le esperienze più significative di Nati per Leggere Piemonte, incentivando prassi innovative che favoriscano il coinvolgimento durevole di famiglie non abituate a frequentare biblioteche o altri centri di cultura ma anche la diffusione capillare dell’esperienza oltre i luoghi della lettura più istituzionali e canonici;
- Favorire, attraverso l’affinamento e l’estensione (se necessaria) dei partenariati intersettoriali di Nati per Leggere, l’emersione e il radicamento di sistemi territoriali integrati pubblico-privati, che, in una logica di comunità educante, riconoscano alla cultura un ruolo di primo piano per lo sviluppo del bambino e operino con continuità e capillarità per mettere in atto un sistema di welfare culturale rivolto alla prima infanzia;
- Favorire la progressiva penetrazione delle esperienze culturali condivise nelle abitudini delle famiglie, con particolare riferimento ai nuclei più fragili o vulnerabili, al fine di offrire occasioni di apprendimento, di socializzazione e di sviluppo individuale indipendenti dalla condizione socio-economica famigliare, riducendo così le barriere culturali, sociali ed economiche che spesso frenano la partecipazione non episodica alla vita culturale come dimensione di cittadinanza;
- Favorire la genitorialità responsiva13 nei confronti di bambine e bambini, promuovendo anche la partecipazione attiva a opportunità educative e di socializzazione promosse nei progetti, per rispondere adeguatamente ai bisogni e agli interessi delle famiglie coinvolte;
- Investire sullo sviluppo di competenze, professionali e non, idonee a consolidare, radicare e strutturare l’approccio integrato proposto nei partenariati e in generale nella comunità coinvolta;
- Favorire il passaggio dall’episodicità progettuale al radicamento nelle politiche e nelle pratiche delle esperienze di welfare culturale per la prima infanzia;
- Accompagnare i partenariati già sostenuti nella prima edizione di Cultura per Crescere alla stabilizzazione di strategie, alleanze e metodi di lavoro dimostratisi produttivi, perché l’approccio sperimentato possa divenire una dimensione stabile del territorio, al di là della durata del progetto.
Fasi
Il bando “Cultura per Crescere” ha sviluppo biennale.
La presente edizione è destinata a progetti che dovranno svolgersi durante il 2025.
A luglio 2025 verrà pubblicata la seconda Fase del bando, rivolta esclusivamente ai partenariati che verranno selezionati con la presente edizione, per progetti da realizzarsi nell’arco del 2026.
Sono ammessi al bando enti pubblici territoriali del Piemonte o fondazioni, preferibilmente di emanazione pubblica, che abbiano per titolarità o in affidamento la gestione della biblioteca di pubblica lettura cittadina o di una biblioteca facente funzione, in accordo il Comune di riferimento.
Gli enti sopra indicati dovranno essere capofila di un partenariato funzionale alla progettualità proposta. Il partenariato, da intendersi come l’insieme dei soggetti, portatori di interesse e risorse, aventi ruolo attivo nello sviluppo dell’iniziativa, già dalla fase di progettazione e poi nella sua conduzione, dovrà essere descritto nella sua articolazione in un documento da allegare alla richiesta di contributo. Il partenariato dovrà ricomprendere:
- istituzioni educative e sanitarie e professionisti sanitari del territorio, con particolare attenzione a pediatre e pediatri di libera scelta (PLS);
- le biblioteche civiche e altri enti del territorio di progetto operanti nel campo culturale (musei, enti di spettacolo, di educazione artistico-culturale, enti che operano per la valorizzazione del territorio, …);
- enti del terzo settore attivi in ambito sociale con funzioni di mediazione nei confronti delle famiglie, con particolare riguardo ai nuclei più fragili e alle situazioni di vulnerabilità, con l’obiettivo di facilitare e accompagnare processi di avvicinamento e partecipazione orientati progressivamente all’autonomia e al protagonismo delle famiglie nella partecipazione all’esperienza culturale, anche attraverso processi di mutualità e social mix.
È inoltre incentivata una dimensione sovracomunale del partenariato, in particolare in quei territori che hanno una prassi consolidata di lavoro di rete nell’ambito del sistema bibliotecario cui appartengono.
I partenariati potranno attivare consulenze esterne per affiancare l’ente capofila nel coordinamento e nella gestione dell’iniziativa, al fine di a) favorire l’efficacia dei processi di co-progettazione e di manutenzione della rete e la circolazione delle informazioni al suo interno, b) contribuire all’impostazione delle attività di monitoraggio e valutazione e allo sviluppo delle competenze interne. L’ingaggio di consulenti esterni per lo svolgimento delle funzioni a) e b) sarà:
- obbligatorio per i partenariati non sostenuti nella precedente edizione di Cultura per Crescere, per un importo massimo ammesso a contributo di € 10.000, Iva inclusa. Sarà ritenuta premiante l’attribuzione di questo ruolo a un soggetto di natura privatistica, con esperienza nel campo del project management culturale e dei processi di innovazione sociale e culturale;
- facoltativo per i partenariati già sostenuti in Cultura per Crescere, per un importo massimo ammesso a contributo di € 5.000, Iva inclusa, e comunque dimezzato rispetto all’ammontare dell’incarico affidato nel precedente progetto. Tale spesa sarà peraltro ammessa al contributo esclusivamente nella prima annualità del presente bando, nell’intento di accompagnare il passaggio progressivo all’autonomia del partenariato destinatario di contributo.
I partenariati già sostenuti in Cultura per Crescere dovranno impegnarsi in un processo di formalizzazione dell’accordo di collaborazione tra i partner, da finalizzare entro le fasi di avvio dei progetti e vincolante per l’erogazione della I tranche di contributo.
Sono ammessi al bando enti pubblici territoriali del Piemonte o fondazioni, preferibilmente di emanazione pubblica, che abbiano per titolarità o in affidamento la gestione della biblioteca di pubblica lettura cittadina o di una biblioteca facente funzione, in accordo il Comune di riferimento.
Gli enti sopra indicati dovranno essere capofila di un partenariato funzionale alla progettualità proposta. Il partenariato, da intendersi come l’insieme dei soggetti, portatori di interesse e risorse, aventi ruolo attivo nello sviluppo dell’iniziativa, già dalla fase di progettazione e poi nella sua conduzione, dovrà essere descritto nella sua articolazione in un documento da allegare alla richiesta di contributo. Il partenariato dovrà ricomprendere:
- istituzioni educative e sanitarie e professionisti sanitari del territorio, con particolare attenzione a pediatre e pediatri di libera scelta (PLS);
- le biblioteche civiche e altri enti del territorio di progetto operanti nel campo culturale (musei, enti di spettacolo, di educazione artistico-culturale, enti che operano per la valorizzazione del territorio, …);
- enti del terzo settore attivi in ambito sociale con funzioni di mediazione nei confronti delle famiglie, con particolare riguardo ai nuclei più fragili e alle situazioni di vulnerabilità, con l’obiettivo di facilitare e accompagnare processi di avvicinamento e partecipazione orientati progressivamente all’autonomia e al protagonismo delle famiglie nella partecipazione all’esperienza culturale, anche attraverso processi di mutualità e social mix.
È inoltre incentivata una dimensione sovracomunale del partenariato, in particolare in quei territori che hanno una prassi consolidata di lavoro di rete nell’ambito del sistema bibliotecario cui appartengono.
I partenariati potranno attivare consulenze esterne per affiancare l’ente capofila nel coordinamento e nella gestione dell’iniziativa, al fine di a) favorire l’efficacia dei processi di co-progettazione e di manutenzione della rete e la circolazione delle informazioni al suo interno, b) contribuire all’impostazione delle attività di monitoraggio e valutazione e allo sviluppo delle competenze interne. L’ingaggio di consulenti esterni per lo svolgimento delle funzioni a) e b) sarà:
- obbligatorio per i partenariati non sostenuti nella precedente edizione di Cultura per Crescere, per un importo massimo ammesso a contributo di € 10.000, Iva inclusa. Sarà ritenuta premiante l’attribuzione di questo ruolo a un soggetto di natura privatistica, con esperienza nel campo del project management culturale e dei processi di innovazione sociale e culturale;
- facoltativo per i partenariati già sostenuti in Cultura per Crescere, per un importo massimo ammesso a contributo di € 5.000, Iva inclusa, e comunque dimezzato rispetto all’ammontare dell’incarico affidato nel precedente progetto. Tale spesa sarà peraltro ammessa al contributo esclusivamente nella prima annualità del presente bando, nell’intento di accompagnare il passaggio progressivo all’autonomia del partenariato destinatario di contributo.
I partenariati già sostenuti in Cultura per Crescere dovranno impegnarsi in un processo di formalizzazione dell’accordo di collaborazione tra i partner, da finalizzare entro le fasi di avvio dei progetti e vincolante per l’erogazione della I tranche di contributo.
I progetti presentati dovranno:
- svolgersi tra gennaio 2025 e dicembre 2025;
- prevedere un’analisi di contesto che dovrà tenere conto dell’inquadramento, degli stimoli e delle tecniche proposti nell’ambito del percorso di capacity building di Cultura per Crescere e reperibili nella cassetta degli attrezzi dedicata, raggiungibile a questo link. L’analisi dovrà comprendere una lettura dei bisogni delle famiglie a cui si intende rispondere, identificando le dimensioni di fragilità e/o vulnerabilità che si ritengono prioritarie, motivando la scelta.
Per i partenariati non già sostenuti nell’ambito di Cultura per Crescere, la fase di ascolto e confronto potrà essere eventualmente realizzata come prima azione del progetto;
- caratterizzarsi per la compresenza di iniziative Nati per Leggere (dando priorità a quelle pensate per coinvolgere nuove famiglie e combinare le attività consuete e istituzionali in biblioteca con azioni in contesti sanitari, educativi, spazi aperti, luoghi di partecipazione e aggregazione per famiglie e in generale in luoghi informali e insoliti) e azioni finalizzate all’integrazione tra servizi, strumenti ed esperienze culturali – anche e soprattutto quando già esistenti – rivolte a bambini e famiglie e alla circolazione delle informazioni relative. Sono inoltre richieste iniziative specifiche pensate per l’avvicinamento e il coinvolgimento di famiglie più fragili e/o vulnerabili con l’aiuto di enti del terzo settore con funzioni di mediazione e accompagnamento e con l’obiettivo di favorire progressivamente una genitorialità responsiva e l’autonomia nella partecipazione culturale delle famiglie destinatarie, promuovendo il loro empowerment anche con l’aiuto di esperienze di mutualità tra le famiglie stesse;
- attività di formazione orientate a diffondere tra operatrici e operatori coinvolti nel progetto visioni, approcci e modalità di lavoro affrontati durante il capacity building condotto negli anni 2023 e 2024 in Cultura per Crescere, ricavabili dalla cassetta degli attrezzi richiamata. Le attività dovranno essere definite in fase di richiesta di contributo;
- prevedere azioni e/o strumenti di sensibilizzazione, coinvolgimento e comprensione della comunità locale rispetto agli obiettivi del progetto;
- privilegiare azioni funzionali al radicamento dell’esperienza nelle politiche e nelle pratiche della rete coinvolta;
- prevedere azioni periodiche di coordinamento, condivisione e confronto tra i partner.
Saranno valutate positivamente azioni di rete tra più progetti, eventualmente già testate nell’ambito di Cultura per Crescere.
Il contributo massimo previsto a sostegno di ogni singolo progetto è pari a:
- € 60.000 per i partenariati non già sostenuti nell’ambito di Cultura per Crescere;
- € 45.000 per i partenariati già sostenuti in Cultura per Crescere.
I progetti dovranno prevedere un cofinanziamento complessivo pari ad almeno il 30% delle spese totali di progetto.
Il cofinanziamento potrà essere composto dalle risorse investite dagli enti del partenariato per beni o servizi direttamente connessi al progetto (compresi gli acquisti librari per la fascia 0-6 o attività di lettura da parte di professionisti). Non è invece ammessa la possibilità di inserire come quote di cofinanziamento compensi pagati a qualunque titolo da Enti pubblici del partenariato al proprio personale dipendente assunto a tempo indeterminato.
Sono ritenute ammissibili al contributo tutte le spese direttamente connesse al progetto e funzionali alla sua realizzazione. In particolare:
- consulenze a supporto del project management e del network management definiti nel capitolo “soggetti ammissibili”;
- attività genericamente rivolte a bambini e famiglie (per una misura non superiore al 25% del contributo);
- attività di accompagnamento e coinvolgimento dei nuclei in situazioni di fragilità e vulnerabilità,
- spese di comunicazione e produzione di materiale informativo, secondo le linee illustrate nella cassetta degli attrezzi;
- spese per attività di formazione come descritte nella sezione “iniziative ammissibili”, comprese le spese sostenute dal capofila e degli enti del partenariato per la partecipazione alle attività di capacity building che saranno proposte dalla Fondazione Compagnia di San Paolo nel 2025 (ad esclusione dei costi di personale degli enti pubblici);
- spese per attività di informazione e sensibilizzazione rivolte a genitori e in generale alle comunità territoriali;
- spese per attività rivolte a rafforzare, valorizzare e mantenere una comunità di volontarie e volontari che lavori in coordinamento e sinergia con operatrici e operatori;
- acquisto libri dono (solo se la consegna avviene in ambiente sociale o sanitario o comunque in un contesto differente dalla sede bibliotecaria) e libri per presìdi socio-sanitari e/o educativi.
Le domande dovranno pervenire tramite piattaforma ROL sul sito della Compagnia di San Paolo e dovranno utilizzare i moduli dedicati al bando Cultura per Crescere in essa contenuti.
Congiuntamente all’invio delle proposte progettuali, dovrà essere inviata alla Regione Piemonte la scheda anagrafica aggiornata riferita ai progetti 2024 (format scaricabile dal sito della Compagnia di San Paolo). Una volta compilata, verrà inserita nel sito della Regione alla pagina dedicata a NpL Piemonte.
Oltre alla compilazione del modulo ROL, dovranno essere allegati alla richiesta i seguenti documenti obbligatori:
- Descrizione approfondita del progetto presentato, con analisi del contesto e dei bisogni da cui è scaturita la progettazione e descrizione puntuale delle azioni proposte in relazione al cambiamento a lungo termine che si intende stimolare e agli obiettivi che si intendono raggiungere nella progettualità annuale e poi nel biennio definito da Cultura per Crescere. La descrizione dovrà usare la traccia fornita nel capitolo “iniziative ammissibili”. Estrema cura dovrà essere posta nel motivare la scelta riferita all’individuazione delle famiglie più fragili e/o vulnerabili da coinvolgere nel progetto, descrivendo le modalità di coinvolgimento e i risultati attesi;
- SWOT ANALYSIS riferita al contesto di azione del progetto, da predisporre secondo il formato presentato nella cassetta degli attrezzi digitale già richiamata;
- Budget dettagliato del progetto che evidenzi le spese previste per le differenti azioni di progetto secondo la tabella ROL e la relativa copertura economica, con indicazione degli impegni di cofinanziamento da parte degli enti del partenariato;
- Descrizione puntuale del partenariato e delle modalità di adesione dei partner, con esplicitazione delle funzioni di ognuno e delle azioni di competenza, da completare con la mappatura degli stakeholder tracciata secondo il format fornito nella cassetta degli attrezzi;
- Scheda anagrafica su Nati per Leggere Piemonte già condivisa con la Regione Piemonte.
Per quanto riguarda Nati per Leggere Piemonte, la tabella per la raccolta dati 2024 sarà da
compilare e inviare in formato excel alla Fondazione con i dati aggregati entro il 31 gennaio 2025.
25 ottobre 2024, h. 14.00
La valutazione dei progetti che verranno candidati al bando verrà condotta congiuntamente dalla Regione Piemonte e dalla Fondazione Compagnia di San Paolo, sulla base dei seguenti criteri:
QUALITÁ
- Qualità del processo di progettazione;
- Solidità e coerenza dell’analisi del contesto e della lettura dei bisogni a cui il progetto intende rispondere;
- Affidabilità dell’ente capofila e sua idoneità alla conduzione del progetto;
- Livello di estensione, multisettorialità, partecipazione e attivazione della rete di partner, in connessione con il grado di consapevolezza degli operatori coinvolti rispetto agli obiettivi del progetto;
- Livello di complementarità tra settore culturale, sanitario, educativo e sociale.
IMPLEMENTAZIONE
- Livelli di progressione e innovazione del progetto nel suo complesso, tenendo conto delle peculiarità di ogni territorio e dei precedenti investimenti di welfare culturale per la prima infanzia, primo tra tutti quello di Nati per Leggere Piemonte;
- Livello di equilibrio e complementarità delle azioni proposte all’interno di ogni progetto;
- Rapporto ed equilibrio tra le azioni di natura più strutturale e abilitante ai fini del radicamento dell’approccio (formazione, disseminazione, ascolto, consolidamento del partenariato, accompagnamento delle famiglie, …) e le attività ricorrenti, considerate secondarie ai fini del presente bando;
- Efficacia del coordinamento e della gestione del progetto;
- Aderenza della proposta formativa ai contenuti e agli approcci promossi nell’ambito del capacity building di Cultura per Crescere;
- Capacità di affrontare la comunicazione, interna alla rete e verso destinatari e stakeholder, con un approccio strategico ed efficace;
- Livello di cofinanziamento da parte del capofila e della rete e complessiva sostenibilità economica del progetto;
IMPATTO
- Capacità di individuare, coinvolgere e accompagnare alla progressiva autonomia le famiglie più fragili e/o vulnerabili e di investire sulla genitorialità responsiva;
- Grado di incidenza del progetto sul territorio misurato secondo la capacità di coinvolgere la popolazione e/o di indurre trasformazioni nelle organizzazioni coinvolte nel partenariato;
- Capacità delle azioni di favorire il radicamento dell’approccio sperimentato sul territorio;
- Capacità della rete di agire come comunità educante (intesa come l’insieme degli attori territoriali che si impegnano a garantire il benessere e la crescita di bambine e bambini, ognuno secondo le proprie competenze e il proprio ruolo) nell’ambito di un sistema integrato per la prima infanzia , con particolare attenzione ai livelli di cooperazione e Nel processo valutativo saranno valorizzati i partenariati che, pur non selezionati nella I edizione del bando, abbiano partecipato attivamente e sistematicamente al percorso di capacity building condotto nel 2023 e nel 2024.
La selezione avverrà, con modalità comparative, a insindacabile giudizio della Fondazione Compagnia di San Paolo. Gli esiti dell’istruttoria e delle deliberazioni verranno pubblicati sul sito della Fondazione entro il 31 dicembre 2024.
I progetti selezionati andranno rendicontati entro il 31 gennaio 2026. Le modalità di rendicontazione saranno illustrate nelle lettere di delibera agli enti selezionati, che verranno inviate tramite piattaforma ROL.
La comunità di pratica creatasi nel quadro di Cultura per Crescere nei due anni della precedente edizione (2023 e 2024) ha seguito un percorso biennale di capacity building, ancora in corso. I temi trattati: progettazione orientata all’impatto, analisi di contesto e ascolto delle famiglie, reti e team multidisciplinari, la genitorialità responsiva e la responsività di spazi e servizi, la valutazione partecipata, la risorsa strategica e multilivello della comunicazione, interna alla rete e verso la comunità di riferimento. Per la seconda edizione del bando, l’impegno è quello di favorire la penetrazione nei territori di quanto condiviso e appreso nella comunità di pratica rappresentata dai referenti di progetto, perché ogni operatrice e operatore coinvolto possa ritrovarsi su approcci, obiettivi e metodi e rafforzare il proprio ruolo attivo nelle reti di progetto. Si richiede a tutti gli enti aderenti ai partenariati che verranno selezionati l’impegno a partecipare al percorso proposto, nelle forme che verranno condivise e concordate successivamente alla selezione. L’obiettivo è quello di una crescita diffusa intorno ai temi trattati e la partecipazione collettiva al raggiungimento delle sfide lanciate da Cultura per Crescere, verso ecosistemi territoriali consolidati e duraturi.
Per informazioni e contatti rivolgersi a: chiara.valfre@compagniadisanpaolo.it.
Per informazioni su Nati per Leggere Piemonte: paola.ganiovecchiolino@regione.piemonte.it.