Torna l’iniziativa di volontariato digitale per contrastare la povertà educativa e rafforzare l’inclusione nelle aree interne
Torino, 21/11/2025 – Riparte “In pari – Tutoring Online Program”, il progetto di volontariato rivolto a studenti e studentesse universitarie che integra strumenti digitali e relazioni educative per offrire un sostegno mirato a ragazze e ragazzi della scuola media che incontrano difficoltà nello studio e nella motivazione scolastica.
L’iniziativa, promossa dalla Fondazione Ufficio Pio nell’ambito della Strategia Education del Gruppo Fondazione Compagnia di San Paolo, è realizzata in collaborazione con la Fondazione Compagnia di San Paolo, la Fondazione per la Scuola e la Fondazione LINKS.
Alla luce degli esiti positivi della prima edizione, In pari prosegue e si amplia: accanto all’Università di Torino e al Politecnico di Torino si unisce, da quest’anno, l’Università del Piemonte Orientale, consolidando la rete degli atenei coinvolti e rafforzando la diffusione del progetto sul territorio regionale.
Tutoring online, uno a uno, tra pari
In pari si fonda su un modello di tutoring personalizzato, svolto interamente online e basato sulla relazione tra pari. Studenti e studentesse universitari dedicano 3 ore settimanali – per un totale di circa 12 settimane e 36 ore complessive – all’accompagnamento di allieve e allievi delle scuole secondarie di primo grado.
L’intervento si concentra sulle discipline cardine del percorso scolastico, quali italiano, matematica e inglese, mirando anche a sostenere la motivazione, la fiducia in sé e lo sviluppo di competenze trasversali. Attraverso il peer learning, che facilita l’incontro tra giovani con età e linguaggi affini, si favorisce una relazione educativa paritaria, capace di attivare risorse nuove e di promuovere un potenziamento cognitivo che tenga insieme aspetti disciplinari, emotivi e relazionali.
I risultati della prima edizione
L’edizione 2024 di In pari – Tutoring Online Program ha registrato un’ampia partecipazione da parte del mondo universitario e delle scuole del territorio, confermando l’interesse per il modello adottato. Sono 186 i tutor che hanno completato il percorso di selezione e formazione, avviando l’attività come volontari della Fondazione Ufficio Pio con l’affiancamento di 7 supervisor, professioniste dedicate che hanno garantito un accompagnamento mirato e costante; sul versante scolastico, hanno aderito 23 Istituti Comprensivi della Città Metropolitana di Torino segnalando 603 potenziali tutee, in particolare del chierese, del pinerolese, della Val di Susa e del canavese. Questi risultati delineano una comunità educante in crescita e rappresentano la base da cui prende avvio la seconda edizione, ulteriormente rafforzata dall’ingresso dell’Università del Piemonte Orientale.
«In pari è un esempio concreto del modo in cui la Fondazione Compagnia di San Paolo intende l’investimento educativo: unire solidità metodologica, volontariato giovanile, sviluppo delle competenze, tecnologia e radicamento nei territori» – afferma Marco Gilli, Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo – «Grazie alla collaborazione con scuole, università e comunità locali, stiamo costruendo un modello che mette davvero al centro i ragazzi e le ragazze che rischiano di rimanere indietro, offrendo allo stesso tempo ai tutor un’esperienza di crescita personale e civica. Lavorare insieme alle comunità educanti ci permette di rafforzare un sistema che sostiene le persone, genera opportunità e costruisce futuro».
Un volontariato flessibile che trasforma chi lo riceve e chi lo fa
L’obiettivo di In pari è sia offrire un sostegno personalizzato a studenti e studentesse delle scuole medie (tutee) sia creare per i giovani universitari un contesto di crescita personale e professionale, attraverso un’esperienza concreta di cittadinanza attiva. I tutor hanno l’opportunità di sviluppare competenze relazionali, organizzative e comunicative, oltre a vedere riconosciuto il loro impegno tramite certificazioni digitali Open Badge.
«Con In pari proponiamo un modo diverso di intendere il volontariato educativo, fondato sull’apprendimento condiviso e sulla responsabilità reciproca» – sottolinea Franca Maino, Presidente di Fondazione Ufficio Pio. – «In pari rientra tra le azioni strategiche con cui la Fondazione Ufficio Pio intende coinvolgere un numero crescente di persone in percorsi di volontariato e rafforzare una visione ampia di comunità educante. Il programma sarà inoltre oggetto di una valutazione condotta dalla Prof.ssa Michela Carlana del Centro LEAP – Laboratory for Effective Anti-poverty Policies dell’Università Bocconi per misurarne l’impatto sui risultati scolastici e sulla motivazione delle ragazze e dei ragazzi partecipanti».
Un’opportunità per gli atenei piemontesi
Grazie alla piattaforma digitale Tutornow, In pari supera le distanze geografiche e consente di organizzare il volontariato in modo flessibile. I canali e gli spazi di comunicazione degli atenei piemontesi – Università di Torino, Politecnico di Torino e Università del Piemonte Orientale – saranno il principale volano di promozione dell’iniziativa.
La formula pensata permette di conciliare facilmente il tutoraggio con il percorso universitario: i tutor possono concordare con i tutee i giorni e gli orari più adatti e collegarsi da qualsiasi luogo, rendendo l’esperienza accessibile anche agli studenti fuori sede o a chi trascorre periodi nel proprio territorio di origine.
“Da studenti, con tutte le pressioni a cui si è sottoposti, donare il proprio tempo agli altri per aiutarli nel loro percorso è un’attività molto nobile. Siamo molto orgogliosi, come Ateneo, che circa 90 nostre studentesse e nostri studenti si siano candidati per la prima edizione del progetto In pari e che 30 abbiano poi effettivamente fatto da tutor – commenta il Prof. Stefano Sacchi, Vicerettore per la Società, la Comunità e per l’Attuazione del programma del Politecnico di Torino – Anche questa nuova edizione del progetto In pari vede il pieno sostegno del Politecnico nel rendere la nostra comunità un luogo in cui si formano figure professionali preparate che sono però al contempo cittadine e cittadini responsabili e solidali. Il nostro Ateneo è fortemente impegnato per costruire ogni giorno una società più giusta e inclusiva”.
Il Vicerettore per la Didattica dell’Università di Torino, Prof. Matteo Milani, sottolinea alcuni aspetti qualificanti del progetto: “Il programma si è proposto di promuovere una nuova modalità di supporto allo studio, volta a concepire il “compito a casa” come un’occasione per potenziare la motivazione, promuovere la curiosità epistemica degli studenti e stimolare l’attivazione di processi cognitivi di base, ma anche superiori; inoltre, la decisione di intervenire sugli istituti scolastici della seconda cintura torinese ha permesso di raggiungere ragazzi e ragazze che difficilmente trovano un supporto così significativo. Da non trascurare infine la possibilità di coordinare le attività di supervisione delle e dei tutor, peraltro coinvolte/i in un solido percorso formativo preliminare. Tutti questi elementi potranno trovare conferma e ulteriore slancio nella seconda edizione del progetto, anche attraverso l’interazione con gli altri Atenei coinvolti”.
“Desidero esprimere viva soddisfazione a nome di tutta l’Università del Piemonte Orientale per l’opportunità di partecipare alla seconda edizione del progetto “In pari”. – ha dichiarato il professor Davide Porporato, delegato del Rettore all’Inclusione, disabilità e diritto allo studio. – Ci uniamo in modo fattivo alla rete degli atenei piemontesi in questa iniziativa particolarmente efficace per contrastare la dispersione scolastica. Il progetto, inoltre, si integra perfettamente con le numerose e consolidate attività di tutoraggio e di sostegno agli studenti già promosse nel nostro Ateneo. Sono fiducioso che, allargando il bacino degli studenti e delle studentesse che possono partecipare in qualità di tutor, riusciremo a raggiungere importanti traguardi, anche in termini numerici. Infine, ritengo che il rilascio del certificato “Open Badge” sia un elemento di grande importanza, in quanto non solo attesta le preziose competenze trasversali acquisite dai tutor, ma ne valorizza concretamente l’impegno civico all’interno del loro percorso formativo e professionale”.
Formazione strutturata e supervisione continua
Prima di iniziare il tutoraggio, gli studenti universitari seguono un percorso formativo online coordinato dalle Prof.sse Paola Ricchiardi ed Emanuela Torre del Dipartimento di Filosofia e Scienze dell’Educazione dell’Università di Torino. La formazione affronta temi di pedagogia, relazione educativa, potenziamento cognitivo e accompagnamento motivazionale dei minori.
Durante il percorso, le coppie tutor–tutee sono affiancate da supervisor dell’associazione SOLEA e dell’Ente di formazione ENGIM Artigianelli, che garantiscono monitoraggio, confronto e supporto metodologico continuo.
Un progetto contro dispersione e disuguaglianze educative
Il tutoring di In pari è rivolto a studenti e studentesse delle scuole secondarie di primo grado dei comuni della Città Metropolitana di Torino.
“Siamo convinti che sia fondamentale rinnovare il nostro impegno a fianco delle scuole con la seconda edizione di In pari. La partecipazione di 22 Istituti Comprensivi della Città Metropolitana di Torino, in costante crescita, ci conferma quanto sia forte il desiderio delle comunità educative di offrire ai ragazzi e alle ragazze occasioni reali di fiducia e accompagnamento nell’apprendimento.” – ha dichiarato Giulia Guglielmini, Presidente di Fondazione per la Scuola – “In pari è un progetto evidence based che mette al centro la motivazione e il benessere degli studenti, che ha già dimostrato quanto la collaborazione tra pari possa fare la differenza nei loro percorsi di crescita e di sviluppo delle potenzialità.”
Come candidarsi a tutor per In pari?
Gli studenti universitari interessati possono candidarsi compilando il questionario online disponibile sul sito del progetto. Non è richiesta una preparazione specifica, ma motivazione, entusiasmo, disponibilità a frequentare la formazione online.
Per maggiori informazioni, visitare https://www.ufficiopio.it/programmi/volontariato/inpari/, scrivere a inpari@ufficiopio.it o seguire i profili social della Fondazione Ufficio Pio (@fondazioneufficiopio).
