Torino/Milano, 29 ottobre 2025 – Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariplo e Intesa Sanpaolo sono gli unici potenziali futuri investitori fondatori italiani dello Scaleup Europe Fund, il fondo europeo per la crescita e l’innovazione.

La Fondazione Compagnia di San Paolo, in qualità di rappresentante degli investitori fondatori italiani ha preso parte ieri all’incontro organizzato dalla Commissione Europea presso il Berlaymont, sede della Commissione, per esprimere congiuntamente l’intenzione di istituire lo Scaleup Europe Fund fondo plurimiliardario dedicato alla crescita delle imprese europee ad alto potenziale innovativo.

L’iniziativa, annunciata dalla Presidente Ursula von der Leyen nel discorso sullo Stato dell’Unione e sviluppata come progetto strategico nell’ambito della Startup and Scaleup Strategy europea, nasce per affrontare una delle principali sfide per la competitività del continente: rafforzare la capacità europea di finanziare e far crescere l’innovazione, in particolare nei settori deep tech come l’intelligenza artificiale, la quantistica, le biotecnologie e le tecnologie per il clima.

Fino a oggi, in Europa non esisteva un fondo di scala di questa portata. L’ecosistema europeo dell’innovazione è infatti caratterizzato da mercati dei capitali frammentati e da una carenza di strumenti finanziari in grado di sostenere la fase di scale-up delle imprese.

Il Scaleup Europe Fund nasce quindi per colmare questo divario strutturale, mobilitando risorse pubbliche e private per accompagnare la crescita delle imprese più innovative, rafforzando la capacità del continente di generare campioni europei dell’innovazione e di trattenere talenti, competenze e valore economico: un passo decisivo per rafforzare il segmento late-stage venture capital europeo e sostenere la crescita delle imprese deep tech.

L’ingresso delle due principali fondazioni bancarie del Paese, insieme a Intesa Sanpaolo, tra i potenziali futuri investitori dello Europe Scale-Up Fund promosso dalla Commissione Europea, rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra istituzioni pubbliche, private e filantropiche, capace di coniugare l’impatto sociale con la solidità economico-finanziaria delle operazioni.  In un contesto internazionale caratterizzato da una rapida transizione tecnologica, questo fondo offre un’opportunità unica per far crescere le imprese high-tech, migliorare la competitività europea nei settori tecnologici emergenti e, in prospettiva, attrarre investimenti strategici nel nostro continente e nel nostro Paese. Con l’attiva partecipazione a questo ambizioso progetto e il diretto impegno nel working group la Compagnia di San Paolo ribadisce la sua vocazione internazionale e compie un passo concreto nella direzione di una filantropia strategica capace di mobilitare capitali e competenze a servizio dell’innovazione.” dichiara Marco Gilli Presidente della Fondazione Compagnia di San Paolo.

“Siamo convinti dell’importanza delle relazioni e delle collaborazioni a livello internazionale. E’ uno degli obiettivi che ci siamo dati: allargare i confini. Perché pur mantenendo un’attività filantropica focalizzata sul nostro territorio, la Lombardia e una parte del Piemonte, siamo consapevoli dell’importanza delle reti e del confronto, oltre gli ambiti di intervento tradizionali. Lo facciamo con diverse modalità: dalla collaborazione concreta a progetti con altre fondazioni estere, fino al confronto costante con i principali enti filantropici in Europa e nel mondo, per raccogliere esperienze e portare, in qualche caso, le nostre. Lo stesso dicasi per il dialogo aperto con le istituzioni europee, prime tra tutte la Commissione Europea e il Parlamento Europeo, su temi come il contrasto alle disuguaglianze crescenti. La nostra adesione a Scaleup Europe Fund è un tassello importante di queste collaborazioni. È il segnale di un desiderio di unire gli sforzi, anche nel mettere a fattor comune le risorse finanziarie”.  Giovanni Azzone, Presidente di Fondazione Cariplo.

Intesa Sanpaolo è da tempo impegnata a potenziare i settori deep tech, individuati dalla Commissione Europea come necessari alla crescita della competitività del nostro continente, quali le tecnologie per la salvaguardia del clima, le tecnologie d’avanguardia come la quantistica e l’intelligenza artificiale. Abbiamo preso parte a questo importante progetto, accanto alla Fondazione Compagnia di Sanpaolo e alla Fondazione Cariplo con l’obiettivo di reperire risorse per finanziare e far crescere l’innovazione, favorendo la collaborazione con la Commissione e il Parlamento Europeo. L’innovazione tecnologica è fattore decisivo per lo sviluppo; come gruppo bancario l’abbiamo posta al centro delle prospettive di crescita con un programma di investimenti di oltre 4,5 miliardi di euro che ci pone all’avanguardia del settore europeo”, ha commentato Carlo MessinaConsigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo.

In coerenza con il nostro documento di programmazione pluriennale 2025-2028 scegliamo di allinearci a una grande iniziativa strategica europea che intende concretamente colmare un gap storico del nostro continente: l’assenza di fondi capaci, per dimensione e vocazione, di seguire la crescita delle imprese e, così facendo, trattenerle sul territorio. Un valore aggiunto molto significativo di questa iniziativa è la collaborazione con altre grandi fondazioni e istituzioni finanziarie europee” – sottolinea Alberto Anfossi, Segretario Generale della Fondazione Compagnia di San Paolo e  Representative in the Founding partners’ working group “Con questo Fondo contribuiamo a creare uno strumento capace di attrarre capitali istituzionali di lungo periodo e di sostenere la transizione tecnologica del continente, offrendo un ecosistema di collaborazione senza precedenti tra istituzioni pubbliche e investitori privati  per favorire la crescita delle imprese deep tech e la loro espansione internazionale.  L’obiettivo è duplice: generare rendimenti di mercato sostenibili e al contempo rafforzare la leadership tecnologica e l’autonomia strategica dell’Europa”.

Tra i potenziali partner fondatori del Fondo figurano, oltre alla Commissione Europea, Novo Holdings, la Banca Europea per gli Investimenti, CriteriaCaixa, Santander/Mouro Capital, la Wallenberg Foundation, EIFO (Export and Investment Fund of Denmark), APG (All Pensions Group) dei Paesi Bassi, BGK (Bank Gospodarstwa Krajowego), la Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariplo e Intesa Sanpaolo.

Gli investitori fondatori, insieme alla Commissione Europea, avvieranno una procedura pubblica di manifestazione di interesse per selezionare la società di gestione del fondo, che opererà su base di mercato. Le prime operazioni di investimento sono previste per la primavera del 2026, e il Fondo sarà aperto a ulteriori investitori oltre a quelli fondatori, per ampliare progressivamente la propria capacità di intervento.