Data di pubblicazione: 8 Febbraio 2021
Obiettivo
Persone.

Sono 10 i progetti di cooperazione decentrata sostenuti in Piemonte grazie alla collaborazione tra la Regione Piemonte e la Fondazione Compagnia di San Paolo e ad un impegno finanziario complessivo di Euro 350.000,00.

L’edizione 2020 del Bando Piemonte & Africa Sub – sahariana ha confermato infatti l’interesse del territorio piemontese verso la cooperazione internazionale, connotandosi per la buona partecipazione e per il coinvolgimento di un partenariato attivo e molteplice anche nei territori partner: Benin, Burkina Faso, Capo Verde, Costa d’Avorio, Niger, Repubblica di Guinea Conakri.

“Occorre scongiurare l’immigrazione di massa e mettere i paesi africani che sono in difficoltà nelle condizioni di risollevare le proprie economie – dichiara l’assessore alla cooperazione internazionale della Regione Piemonte Maurizio Marrone -. Il Piemonte può vantare una proficua tradizione di collaborazione tra Regione, Amministrazioni locali e fondazioni bancarie per aiutare le nuove generazioni del continente africano a costruirsi un destino in patria senza tentare i viaggi della speranza nelle mani dei nuovi schiavisti”.

“Da tempo la Compagnia di San Paolo collabora con la Regione Piemonte per sostenere progetti di cooperazione in Africa Sub-sahariana, nell’ottica di contribuire a sviluppare territori connessi, inclusivi, solidali e resilienti, capaci di sostenere tutte le persone nell’accesso alle opportunità e ai diritti” – afferma Alberto Anfossi, Segretario Generale della Compagnia di San Paolo –“Nei Paesi africani in cui si svolgeranno i progetti selezionati potranno contribuire a consolidare processi di rafforzamento delle istituzioni, sistemi territoriali di produzione agro-alimentare sostenibili e promuovere la coesione sociale”.

Le iniziative sostenute sono coerenti con gli indirizzi nazionali in materia di cooperazione internazionale e contribuiscono al raggiungimento degli obiettivi dell’Agenda 2030 attraverso azioni finalizzate a favorire: lo sviluppo locale sostenibile; il miglioramento delle condizioni di vita delle popolazioni locali, con particolare attenzione all’inclusione nei tessuti economico-sociali di giovani e donne; la riduzione della povertà, delle ineguaglianze e dell’insicurezza alimentare.
Nell’edizione di quest’anno accanto alle attività di tipo più istituzionale, crescono gli interventi dedicati all’avvio di attività imprenditoriali e al sostegno delle filiere produttive in ambito agricolo e al rafforzamento della coesione sociale. Molte sono le azioni dedicate alla produzione agricola e alla sicurezza alimentare, anche come risposta all’impoverimento di molte aree africane a seguito del lockdown e della pandemia, come ad esempio: l’avvio di attività di produzione orticola condotte da donne in Niger, con tecniche agro-ecologiche, destinate all’ autoconsumo e alla vendita, la realizzazione di centri di lavorazione e di produzione di riso nella Repubblica di Guinea , la produzione di farine proteiche per la nutrizione dei bambini nelle mense scolastiche o l’insieme di attività per la salvaguardia e tutela della foresta e della biodiversità in Burkina Faso.
A completamento delle iniziative di cooperazione, nonostante le difficoltà emerse con la pandemia da Covid19, i Comuni beneficiari hanno previsto attività a distanza, webinar e video conferenze per mantenere il coinvolgimento e l’interesse delle comunità locali e per favorire la conoscenza e costruire legami di solidarietà tra Nord e Sud del mondo.