Il progetto urbano si basa sull’esplorazione orizzontale e verticale di tutti i collegamenti possibili: stabilendo nuovi punti di contatto la Cavallerizza diventa polo attraversabile e parte integrante della vitalità di una metropoli contemporanea.

Il progetto urbano

L’intervento si articola in sette azioni principali.

Un livello zero completamente permeabile, fatto di spazi aperti, spazi coperti e funzioni pubbliche attraversabili, a disposizione di studenti, performer, spettatori e cittadini a tutte le ore del giorno.

Tre soglie di ingresso reinterpretate che invitano ad entrare: le arcate aperte di via Rossini, il taglio di via Verdi sull’asse visivo fino a corso Vittorio, il passaggio dei Giardini – un fronte riscoperto.

Un impulso orizzontale: la griglia astratta che, costruita sulla matrice antica dei bastioni, si illumina e arreda diventando attrazione iconica riconoscibile antica e svetta sulla Rotonda Castellamontiana.

Un impulso verticale: belvedere coraggioso che incarna un’aspirazione antica e svetta sulla Rotonda Castellamontiana, per guardare in faccia la Mole.

Un quartier generale innovativo e sostenibile per la Casa autorevole di una Fondazione autorevole.

Una riconversione che non ricostruisce ma usa il vuoto per accogliere, cittadini e natura, nella nuova piattaforma urbana dedicata alla cultura.

Un restauro accorto e delicato, che conserva e differenzia, rilegge ma non dimentica, e restituisce autentica la patina del tempo.

Progetto classificato al sesto posto, nella classifica del concorso “Città nella città”, indetto per la riqualificazione della Cavallerizza Reale di Torino.

Progetto della luce

Un reticolo geometrico di 5,50 x 5,50 m genera un sistema al suolo che orienta lo spazio dell’arredo esterno.

Alla quota di 7,20 m di altezza, corrispondente all’imposta della lesena marcapiano del portico dell’Ala del Mosca, si trova un secondo reticolo: questo, a differenza del primo, è virtuale e immateriale. È un reticolo luminoso permanente, realizzato con fasci di luce che proiettano linee colorate corrispondenti alla griglia, definendo un piano che genera un’atmosfera artistica, iconica e scenografica.

Movimenti orizzontali e verticali

Il progetto urbano è incernierato nella messa a sistema di due punti focali della Cavallerizza.

Il primo è rappresentato dalle Pagliere.

Esse nascondono, nella morfologia inclinata rispetto alla celebrazione ordinata dell’impianto castellamontiano, le tracce dell’antico limite cittadino, le mura difensive della mandorla settecentesca. È da questo luogo liminare che il progetto traccia una nuova griglia urbana, utile a riorientare i sistemi che definiscono il contesto sulla quale sorge la Cavallerizza: l’ordinata maglia degli isolati del centro cittadino e il sistema verde dei Giardini Reali.

Il disegno della griglia, rilevabile come punti di controllo al suolo e impalpabile installazione luminosa notturna, si accende e permea attraverso corti, edifici passaggi e porticati, orientando l’esperienza degli utenti all’interno del nuovo quartiere.

Il secondo è definito dalla Rotonda Castellamontiana, aula storicamente incompiuta ma dotata di una grande forza motrice che consente l’attraversamento e la scoperta, e diventa l’occasione per posizionare un nuovo elemento urbano. La verticalità del Viewpoint ripercorre la visione del Theatrum Sabaudiae, che posizionava il centro della Cavallerizza come emergente rispetto al contesto della linearità delle maniche militari. Il Viewpoint è pensato come oggetto di fruizione pubblica che, sormontando i tetti del centro di Torino, permette un nuovo modo di leggere la città. È la piattaforma dalla quale è possibile ammirare la Mole Antonelliana posizionandosi alla quota d’imposta della sua guglia.

Balance Architettura

Studio di architettura con base a Torino, dal 2011 lavora nel campo dell’architettura, grandi allestimenti e urbanistica. Ha vinto il premio Giovane Talento dell’Architettura Italiana 2022 del Consiglio Nazionale degli Architetti CNAPPC, ed è stato tra i partecipanti della Biennale di Architettura di Venezia 2021.

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